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Visualizzazione dei post da marzo 20, 2022

PAPA FRANCESCO ai docenti:

 PAPA FRANCESCO ai docenti:  "Vi chiedo di amare di più gli studenti 'difficili', quelli che non vogliono studiare, quelli che si trovano in condizioni di disagio, i disabili e gli stranieri, che oggi sono una grande sfida per la scuola. E ce ne sono di quelli che fanno perdere la pazienza.  Gesù direbbe: se amate solo quelli che studiano, che sono ben educati, che merito avete? Qualsiasi insegnante si trova bene con questi studenti.  In una società che fatica a trovare punti di riferimento - avverte Bergoglio - è necessario che i giovani trovino nella scuola un riferimento positivo. Essa può esserlo o diventarlo se al suo interno ci sono insegnanti capaci di dare un senso alla scuola, allo studio e alla cultura, senza ridurre tutto alla sola trasmissione di conoscenze tecniche, ma puntando a costruire una relazione educativa con ciascuno studente, che deve sentirsi accolto ed amato per quello che è, con tutti i suoi limiti e le sue potenzialità.  Per trasmettere contenuti

una poesia ogni quanto mi pare - alle fronde dei salici

 “Alle fronde dei salici” E come potevano noi cantare con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze sull’erba dura di ghiaccio, al lamento d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento . Salvatore Quasimodo

K.O ITALIA MONDIALI . COSìè MANCATO? = IL GOLEADOR!

  e anche stavolta la nazionale Italiana ha fatto cagare ed è riuscita nel difficile , quasi impossibile compito di farsi eliminare dalla competizione Mondiale  non tanto per merito delle squadre avversarie ma soprattutto della sua incapacità di mettere il pallone nello specchio della rete  .... ( e non di lati, di sopra m di fianco, vicino, vicino etc )  ..il che è tutto dire è si ai prossimi mondiali di calcio noi non ci saremo ma quando fai tremila passaggi , hai paura di tirare in porta e continui a passarla anche a 3 metri dal portiere ad un tuo compagno che potrebbe tirare ma a cui la palla infine non arriva  oppure quando tiri manchi fisso lo specchio della porta tirando non si sa a chi ... alle mosche?, alla luna?,. al cielo ? succede questo la domanda è questa cos'è mancato alla NAzionale? la risposta è semplice il goleador! un Rossi, Schillaci, Boninsegna, Bettega, etc etc calciatori che quando si trovavano vicino alla porta non stavano tanto a pensare ma tiravano tiravan

simbolismo - lì occhio di Dio

  Facciamo chiarezza su questo simbolo.  Cerchio e triangolo simbolo di Dio Trino ed unico.  Triangolo e occhio, o occhio con raggi a triangolo, è detto occhio della Provvidenza. Compasso e squadra, simbolo per eccellenza massonico.  Il triangolo è stato da sempre un simbolo di molte antiche civiltà, così come lo è stato l'occultismo. Ha avuto sempre come simbolo basilare, la divinità, l'armonia e la proporzione. Il triangolo rettangolo rappresenta l'acqua.Per gli egizi, è il triangolo sacro, ad esso si ispira Pitagora, Iside la base, Osiride l'altezza, Horus l'ipotenusa. L'isoscele, con la punta verso l'alto simboleggia il maschile, il fuoco, il divino. Con la punta in basso simboleggia il femminile, l'acqua, l'umano. Questo simbolismo viene ripreso anche dalla cultura greca e ne fa una lettera dell'alfabeto, delta. Lo scaleno rappresenta l'aria.  Nella cultura celtica, la triquetra, simboleggia la parte femminile del divino, ciò che dona la

ODE ALLA PACE

 ODE ALLA PACE Sia pace per le aurore che verranno, pace per il ponte, pace per il vino, pace per le parole che mi frugano più dentro e che dal mio sangue risalgono legando terra e amori con l’antico canto; e sia pace per le città all’alba quando si sveglia il pane, pace al libro come sigillo d’aria, e pace per le ceneri di questi morti e di questi altri ancora; e sia pace sopra l’oscuro ferro di Brooklin, al portalettere che entra di casa in casa come il giorno, pace per il regista che grida al megafono rivolto ai convolvoli, pace per la mia mano destra che brama soltanto scrivere il nome Rosario, pace per il boliviano segreto come pietra nel fondo di uno stagno, pace perché tu possa sposarti; e sia pace per tutte le segherie del Bio-Bio, per il cuore lacerato della Spagna, sia pace per il piccolo Museo di Wyoming, dove la più dolce cosa è un cuscino con un cuore ricamato, pace per il fornaio ed i suoi amori, pace per la farina, pace per tutto il grano che deve nascere, pace per ogni

Il Mito degli Androgini

 Il Mito degli Androgini – Platone, Simposio In origine, la natura umana era ben diversa da quella che noi tutti conosciamo. Nei tempi antichi, infatti, non esistevano solo due generi, bensì tre: Il maschio, la femmina e l’androgino; quest’ultimo aveva caratteristiche simili ad entrambi i sessi, tuttavia ne resta solo il nome, poiché non esiste più da tempo. La forma degli androgini era questa: erano rotondi nella schiena e nei fianchi e possedevano una sola testa su due volti rivolti nel senso opposto, quattro braccia e quattro gambe e tutto il resto analogamente. Inoltre, ogni androgino era di entrambi i sessi. Camminavano ritti come noi, ma quando si mettevano a correre erano simili a saltimbanchi che facevano capriole levando le gambe verso l’alto. Dunque i sessi erano tre: quello maschile discendeva dal Sole, quello femminile dalla Terra e infine l’androgino, partecipe di entrambi, dalla Luna, esattamente come la Luna è partecipe del Sole e della Terra. Di forma e di andatura eran