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Visualizzazione dei post da febbraio 21, 2021

storie dfi PIRATI - ANNE BONNY

  ANNE BONNY Anne Bonny (Cork, 8 marzo 1702 – Charleston, 22 aprile 1782) è stata una pirata irlandese attiva in bande di bucanieri, che operavano nelle acque dei Mari dei Caraibi. Le date di nascita e morte non sono certe e le poche notizie biografiche su di lei derivano dai racconti del capitano Charles Johnson, biografo dei bucanieri (forse figura di fantasia, riconducibile allo scrittore Daniel Defoe), contenuti in Storia generale dei pirati. Primi anni Nacque nella contea di Cork, Irlanda, fra il 1697 e il 1705, figlia illegittima di un avvocato, William Cognac, e della sua governante, di nome Mary, o Peg, Brennan. Il padre, in quel periodo, presentava la bambina come figlia di un parente. La legittima moglie di Cognac aveva sollevato pubblicamente lo scandalo e aveva costretto il marito ad abbandonare l'Irlanda. Egli si trasferì, con la nuova compagna e la piccola Anne, nella città di Charleston, nel Sud Carolina, dove acquistò delle piantagioni e continuò a vivere in agiatez

la Teogonia di Esiodo. - episodio 2

 questo è il secondo episodio che narra il mito della nascita nell'universo e degli dei secondo la Teogonia di Esiodo.  .... Detronizzato il padre, cominciò il regno di Crono e dei Titani così come iniziò lo scorrere del tempo. Al Titano però non svanì mai dai pensieri la profezia di suo padre Urano nel momento in cui era stato detronizzato: "come io sono stato spodestato da un mio stesso figlio, così accadrà anche a te". Crono non tardò a diventare gelosissimo del suo potere esattamente come lo era stato suo padre: come prima cosa rinchiuse nell'oscuro Tartaro i suoi mostruosi fratelli, ovvero i Ciclopi e gli Ecatonchiri, così da non rischiare minacce per il suo dominio. Crono prese in sposa sua sorella, la titanide Rea. Da lei ebbe dei figli. Tenendo bene a mente la profezia di suo padre però, una volta nati, li divorò tutti: Per prima Estia, poi Demetra, Era, Ade e Poseidone; poi nacque il grande Zeus. Rea, adirata poiché venne privata così dei suoi figli, fuggì co

patatine e matematica

LA MATEMATICA DELLE PRINGLES Probabilmente ti starai chiedendo come la Pringles più in basso non si rompa con tutte le altre impilate sopra. A parte il fatto che un Pringles si adatta naturalmente tra la lingua e il palato, perché la geometria della patatina è così speciale? E come viene sfruttata questa particolare geometria in architettura e ingegneria? Le Pringles sono formate da due curve che si intersecano, creando una struttura robusta: una superficie geometrica, molto nota ai matematici, che viene definita "Paraboloide iperbolico", detto anche "superficie a sella" per la sua forma. Caratteristica fondamentale di questa superficie è quella di avere una doppia curvatura che la rende molto rigida. La doppia curvatura intersecata del paraboloide iperbolico impedisce la formazione di una linea di tensione, che non incoraggia una propagazione spontanea. Ecco perché le Pringles hanno quel croccante in più quando mordi un pezzo, inoltre, ogni chips non si romperà mai

il corvo, un volatile comune tra leggenda, misticismo e balle varie

 l' uomo si sa è sempre stato un coglione, questo è certo , da sempre sì è inventato balle varie per andare a spiegare  chissà che oltre che far di tutto per complicare la vita a se stesso e al suo prossimo così per fantasia di vari personaggi son nati credi e credenze su svariate tipologie di persone animali e cose e il bello è che molte credenze sopravvivono ancor oggi ad esempio quelle legate al gatto nero, al canto della civetta etc.. etc.  tra le tante credenze, leggende etc. vi sono quelle legate al corvo ,il volatile che spesso possiamo osservare nei campi o anche nelle strade di periferia dal colore nero corvino ma anche con piume con sfumature sul bianco etc. , di solito vengono chiamati corvacci non perché siano particolarmente ostili ma perlopiù per un collegamento mentale  collegato alla credenza, ormai datata, sul fatto che siano animali legati alla morte, ad un triste fato etc in realtà i corvi sono uccelli che sanno il fatto suo ,sono dotati di discreta intelligenza