ciao a tutti, in queste pagine verrà pubblicato ogni tanto il fumetto l'osteria di Ulisse oltre a recensione di materiale vario .tipo cinema,concerti uscite dvd video, cd, blu ray, vip personaggi famosi tv gossip sport, calcio, meteo satellite schede, dibattiti sondaggi, high tech, playstation , xbox, console, turismo, orari, borsa, giardinaggio, hobby, teatro, lirica, musica, umorismo di bassa lega, discorsi a bischero e altro accorrete in alcune centinaia di migliaia ( non di piu )
venerdì 16 settembre 2011
notizie dal web --------------- notizie dal web --------------- notizie dal web --------------- notizie dal web --------------- notizie dal web ---------------
speciale attacco al cavaliere , l' ultima battaglia con aroccamento e scacco finale o ennesima sharade senza soluzione ?
ORNELLA VANONI SHOCK!!! ??
ROMA - «L'Italia fa schifo, io me ne vado da questo Paese. Berlusconi è un ladro, lui ha triplicato il suo capitale, e a noi ci ha tolto tutto»
Queste le parole, pronunciate da Ornella Vanoni durante il suo concerto gratuito a Ostia, gran finale dell'estate romana.
la domanda è ma lo scandalo qual'è ? che il Berlusca e chissa quanti altri ministri e uomini di potere vadino a prostitute o che chi lo ha usi il suo potere per portarsi a letto donne altrimenti non raggiungibili
lo strano quale sarebbe ? che donne di varia estrazione usino il proprio corpo per arrivare dove vogliono o che uomini di potere caschino nella trappola ( o usino le loro aspirazioni per usarle ? )
la domanda è - ma secondo gli Italiani benpensanti. tutte le prostitute in strada e non e tutta la compagnia bella che lavora col corpo con chi lavorerebbe con i turisti stranieri ?
e se il fenomeno è sempre bello vivo e in continuo ricambio non è perchè la richiesta non subisce crisi di sorta ma anzi aumenta sempre?
si sa' che sarebbe bello che il mondo fosse più pulito scevro di queste cose ma la realtà è la realta e quella che si vede,si legge e ci circonda è la realta non un sogno infranto
a vedere quanti processi controlli etc il premier ha all'attivo verrebbe da pensare che qualcuno ce l' ha con lui oppure che il soggetto in essere ne combini una al minuto quale sara la versione vera
la ragione e l'esperienza ci insegna che molte volte la verità stò nel mezzo
qualcuno diceva " con noi meno tasse " e anche " abbasseremo le tasse da subito " " gli altri stanno gia' pensando ad una patrimoniale! "
son le tasse che che come si sa' strangolano le famiglie togliendo loro la possibilita' di vivere con tranquillità oltre che la voglia di lavorare
ecco la situazione ora
tasse era da 1997 che non erano così alte e il bello che tendono ad aumentare ancora......
vai all' articolo http://www.leggo.it/articolo.php?id=138868
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per questo e per molto altro ultimamente il Berlusca ride un pà meno anzi dice s'è fatto serio, anche troppo serio ( qualcuno da sinistra ma anche da destra dice che è diventato come gli altri politici ovvero " un rompipalle di nulla " e ha ormai perso parte del suo proverbiale buonumore per sempre )
barzelletta
Un tizio entra in un bar supertecnologico per bere qualcosa.
Il barista è un robot e gli chiede qual'è il suo quoziente d'
intelligenza: "150" è la risposta.
Allora il robot gli serve un whisky di malto di 16 anni e inizia a
parlargli del riscaldamento del globo, dell'interdipendenza ambientale,
di problemi di meccanica quantistica, di nanotecnologie, eccetera.
L'uomo incuriosito decide di testare ancora il robot.
Ritorna il giorno dopo ed il robot gli domanda qual'è il suo quoziente
d'intelligenza: L'uomo risponde "90".
Allora il robot gli serve una birra e inizia a parlargli di calcio, di
donne, dei suoi piatti preferiti, eccetera.
Sempre più intrigato, il tizio ritorna ancora nel bar il giorno dopo ed
il robot gli chiede, come sempre, qual'è il suo quoziente
d'intelligenza: Il tizio risponde "40".
Allora il robot gli serve un bicchiere di Tavernello e poi commenta:
"Allora, si vota per Berlusconi anche stavolta, eh?"
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malgrado tutto una donna canta per lui chissa se gli farà piacere visto al 'età della simpatica donnetta
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Berlusca hit parade
2 risate ? ---------------3 ? ------------------------ facciamo 4 ? ------------??? e allora fatevene quante vi pare!! --------------
carabinieri
Un tossicodipendente entra in un supermercato con una siringa infetta in mano e comincia a minacciare la gente: "Fermi tutti! Se non cacciate fuori tutti i soldi vi infetto con questa siringa usata, sono malato di AIDS!". La gente da' soldi, orologi, collane etc al tossico. Ma ad un tratto compare un carabiniere che, sprezzante del pericolo, affronta il tossico, gli afferra la siringa e lo ammanetta e infine restituisce il maltolto ai derubati. La gente acclama il salvatore e gli chiede: "Ci dica: ma non si e' reso conto che rischiava la vita? Quella siringa poteva essere infetta; poteva essere contagiato dall'AIDS!". Il carabiniere, ridendo divertito davanti a tanta ingenuita', comincia a bucherellarsi per tutto il corpo con l'ago infetto ed esclama: "AIDS? Figuriamoci! Io tanto uso il preservativo!".
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l' ubriaco
Un signore ubriaco giunge in una chiesa nel bel mezzo di un battesimo e getta la testa nell'acqua benedetta. Il prete lo guarda attentamente e gli fa: "Scusi... e' pronto per cercare Gesu'?". L'ubriaco lo guarda a sua volta e risponde: "Si' lo sono!!". Allora il prete lo tuffa per bene con la testa sott'acqua e poi lo tira fuori e gli fa: "Ha trovato Gesu'?". "No!!" risponde l'ubriaco. Allora il prete lo rituffa nuovamente con la testa sott'acqua, lasciandocelo qualche secondo in piu', e poi lo tira fuori e gli fa: "E ora fratello, ha trovato Gesu'?". "No!!" risponde di nuovo l'ubriaco. Disgustato, il prete lo tiene sott'acqua per almeno 30 secondi, poi lo tira fuori e chiede: "Allora, ha trovato Gesu'?". L'ubriaco si asciuga gli occhi e fa: "E' proprio sicuro che sia caduto li' dentro??"
_______________________________________________________________________ paese che vai libri sugli elefanti che trovi
Editore americano:
"Come produrre elefanti piu' grandi e di migliore qualita'".
Editore giapponese:
"Come produrre elefanti piu' piccoli ed economici".
Editore francese:
"La vita ses suale degli elefanti".
Editore tedesco:
"Breve trattato sugli elefanti. Parte prima o introduzione (23 volumi)".
Editore italiano:
"Una dieta equilibrata per gli elefanti".
Editore islandese:
"Come congelare e scongelare l'elefante".
Editore canadese:
"L'elefante, una risorsa federale o statale?".
Editore inglese:
"Gli elefanti che ho ucciso in safari".
Editore svizzero:
"La Svizzera ovvero il paese attraversato da Annibale con gli elefanti"
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mafiosi in terra straniera
Due mafiosi siculo americani, molto sicuri di se', ma con scarsa conoscenza dell'inglese entrano in un cinema a New York. Con fare arrogante i due bulli si siedono. Dietro di loro un americano sta mangiando pop corn, che sputacchia nella loro direzione. Il piu' bullo dei siculi si rivolge al suo compagno: "Digli di smetterla con quel pop corn, altrimenti lo ammazzo, minchia!". Il picciotto si gira verso l'americano e gli fa: "Piantala con quel pop corn o il mio amico ti ammazza". E l'americano: "Fuck you!". Il bullo: "Che ti ha risposto?". E l'amico: "Dice che non lo fa chiu' ".
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anziani
Un uomo di novant'anni e' seduto su una panchina del parco e piange a dirotto. Gli si avvicina un giovane che gli offre il suo appoggio. Tra le lacrime il vecchio gli racconta la sua storia. "Sono innamorato di una donna di 25 anni". "Cosa c'e' di male?". Singhiozzando: "Tu non capisci. Ogni mattina, prima che lei vada al lavoro, facciamo l'amore. A mezzogiorno lei torna a casa, facciamo di nuovo sesso, poi mi cucina il pranzo. Al pomeriggio, lei fa un break al lavoro, corre a casa, mi fa un bocchino, il migliore che un uomo possa desiderare...". Il vecchio non ce la fa piu' e comincia a piangere sempre piu' disperato. "Io non capisco", fa il giovane, "mi sembra che abbiate una relazione magnifica. Allora perche' piange?". Tra le lacrime il vecchio: "Ho dimenticato dove abito".
__________________________________________________________________________ C'era una giraffa, un elefante e uno struzzo...
Una delegazione composta da una giraffa, un elefante e uno struzzo
femmina arriva in Paradiso ed aspetta di essere ricevuta.
Finalmente entra la giraffa.
Dio: - "Cara giraffa cosa ti spinge fin qui?"Giraffa- "Signore, mi sento
così brutta e strana con questo collo lungo, è proprio vergognoso,
non è che si potrebbe rivedere il mio aspetto fisico?"
Dio: - "Creatura ingrata, metti in dubbio l'operato del Signore!?
Io ho studiato prima di crearti, tu sei la perfezione. Guardati
bene e ragiona:
quel collo ti serve per mangiare il cibo più prelibato e per
respirare l'aria più pulita."
Giraffa- "Hai proprio ragione Signore non ci avevo pensato, che
stupida che sono stata."La giraffa esce contenta e tutta arzilla,...
...entra l'elefante.
Dio: - "Anche tu qui, non mi dire che ti vuoi lamentare?!!"
Elefante- "Ma Signore è possibile che io debba avere un naso così
lungo edelle orecchie così grandi?"
Dio: -"Ingrato!! Tu sei il simbolo della perfezione, sei una
creatura completa di optional, quelle orecchie ti servono per rinfrescarti
quando fa caldo e con quel naso puoi bere senza chinarti.Gli altri
pagherebbero oro per avere quello che hai tu.
Pussa via e vergognati!"
L'elefante convinto esce tutto felice,....
.... al che lo Struzzo li fulmina:
-"Ma fatemi capire, siamo venuti qua per lamentarci e invece voi uscite tali
e quali e per di più contenti?"
Giraffa: - "E certo ma non vedi che io sono perfetta? Posso
mangiare ilcibo più buono sopra gli alberi e respiro l'aria più
buona!!"
Elefante: "Pure io non vedi come sono bello, sono un animale
condizionato,mi riesco a rinfrescare quando è caldo e riesco a bere senza sporcarmi!"
Lo struzzo incassa ed entra deciso da Dio.
Dio: - "Anche tu, ingrato, qui a lamentarti?!! Tu sei la perfez....."
Struzzo: - "Signore, prima che ti inventi qualche altra cazzata,
mettiamo ci d'accordo bene:
O l'uovo più piccolo...o il culo più largo!!!"
____________________________________________________________________________ tra amici
Due amici si incontrano dopo molto tempo. Uno, sapendo che l'altro si è risposato, chiede all'amico: "Scusa, ma mi vuoi spiegare come mai ti sei risposato con la sorella della tua defunta moglie?". "Beh, a te posso anche confessarlo" - spiega l'uomo abbassando la voce - "Capisci, non ho avuto il coraggio di ricominciare da zero con un'altra suocera!!!"
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sprint finale
Napoli. Due anziani signori parlano sulla panchina di un parco.
"Hai visto Gennaro!? Si è messo il by-pass!"
"E ha fatto bene! Quando arrivi al casello non trovi mai gli spiccioli!"
Mangio troppo, lo so. Forse è per questo che mi chiamano LUPUS IN TABULA.
Mio nonno mi ha scritto la sua prima email:
“Ciao Gianni, questa è una prova, sto imparando a usare la posta elettronica.
Se ricevi il messaggio, telefonami!”
Io non sono pelato, sono diversamente pettinato!
del METAL ?
del POP ?
una canzone ogni tanto ........
la canzone è CARS di Gary Numan tratto dal cd del 1979
alla fine " parla con me " il programma condotto da Serena DAndini volto storico di Rai3 da sempre è stato bocciato, per ragioni meramente politiche i consiglieri RAi hanno deciso che il programma non doveva andare in onda e che gli ITaliani non lo volevano preferendo altro
così come annozero il programma probabilmente traslocherà in altra sede. ( forse la7 o chissà )
una sede dove quel che conta sono le idee e non lo schieramento politico e anche se il programma era certamente pro sinistra non meritava di essere tagliato dal palintesto Rai dove s'era ritagliato un posto a cui numerosi Italianii erano ormai abituati e non per abitudine ma per il programma in sè che ogni volta riempiva il tempo di andata in onda con sempre qualcosa che valeva la pena di vedere
vedremo cosa la rai proporrà ora nella stessa rete e allo stesso orario
speriamo non mettino Marazzo o qualche leccaculo viscido come un serpente e sempre pronto alla " verita' " di parte ba sta che sia quella obbligatoria
ci si chiede dove andranno i "paladini " i " giornalisti veri " gli " uomini seri" se le regole per restare in RAi sono quelle di ubbidire ed eseguire in silenzio e senza discutere quanto detto dai piani alti quand'anche cio' cozzi con la realtà dei fatti
ci si chiede come diventerà una rai soggiogata sempre piu' alla politica al potere del momento, ci si chiede come faranno le " voci opposte " a far sentire la loro voce se è negata loro la presenza in video sempre
ci si chiede tante cose ma poi si assiste inerti senza nulla fare a tutto quel che ci propinano senza far sentire la propria voce , senza far valere i propri diritti di cittadino che paga il canone
senza far capire cosa vogliamo veramente nel limite del possibile
o forse no', forse non è proprio così. forse il calo degli ascolti , il cambio di programmi seguiti verso fonti alternative piu' valide e libere è dovuto proprio da questo stato di cose e se così è, se la RAi non capira' cosa gli Italiani vogliono davvero ve3dere , cosa loro interessa davvero ma sopratutto se la RAi non si libererà dal "GIUOCO" politico assisterà sempre piu' ad un calo d'ascolti inevitabile facendo tra l'altro il giocho degli avversari ( almeno ipoteticamente )
ALMENO Lì TAGLIANO SALLO!!! - V2
ovvero l' Italiano come opzione o il vero Italiano parlato dagli Italiani ?
- frasi sentite in giro, riportate da terzi, trovate sul web e quindi scritte pari pari qui - _______________________________________________________________________________________
A forza di andare di corpo mi sono quasi disintegrata.
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Mia nonna ha il morbo di Pakistan. (...)
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La mia auto ha la marmitta paralitica.
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Verrà in ufficio una stragista per il tirocignio.
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Sono momentaneamente in stand-bike.
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Da vicino vedo bene, è da lontano che sono lesbica.
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Mi sono fatta il Leasing al viso.
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E' inutile piangere sul latte macchiato.
In ospedale: mi hanno fatto un amnesia generale.
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Ho letto sul catalogo che c'è anche l'escursione termica, ma è obbligatoria?
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Certo che qui hanno prezzi gastronomici.
Voi mi ondulate
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Senti se il gladiatore e' caldo
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Scendi il cane che lo piscio
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Mi scusi ...mi dia un etto di prosciutto cotto, quello senza fosfati
giovedì 15 settembre 2011
libri proibiti o misteriosi delle dottrine pagane ( i così detti culti proibiti ) libri oscuri la cui origine si perde nella notte dei tempi
sono i libri appartenenti a culti primordiali ormai scomparsi ( ? ) e proibiti dalle nuove religioni in quanto considerati sacrileghi
la stragrande maggioranza di questi testi non esiste piu' e per quelli di cui ancora v'è traccia ........., bhè le poche copie esistenti sono consultabili solo da poche persone che di certo non sveleranno nè la loro identità nè il luogo dove detti libri arcaici si trovano ( naturalmente si tratta di copie trascritte a mano e non di originali ( tranne naturalmente quelli in possesso della misteriosa congrega nomata dei " SAN FRISSI' " che dicono siano le originali da cui son venute tutte le copie , dicono anche però che i SAN FRISSI' non esistono quindi... ) )
per cui per i più la conoscenza dei sudetti libri si limiterà a vaghe descrizioni dei libri stessi , nulla pero' vieta a colui veramente interessato di cercarli e magari trovarli ( è meglio!! )
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De Tenebris Mysteriis (Dei Segreti dell'Oscurità)
La copia originale di questo tomo fu scritta diversi secoli fa, in linguaggio Classico, ma in seguito è stata tradotta in molte lingue.
Una piccola ristampa di 300 copie in Reikspiel fu confiscata ad Altdorf diversi anni fa, dando al clero di Sigmar un'impareggiabile opportunità di studiare quest'opera.
La maggior parte dei templi Sigmariti possiede una di quelle ristampe
nella sezione limitata ai soli alti sacerdoti della sua biblioteca. Quest'edizione conta circa 250 pagine, e molte copie sono copiate a mano.
Una punizione comune per i chierici Cainiti di basso rango consiste nel copiare a mano un certo numero di pagine di tale libro ciò permette una punizione utile, poiché crea altre copie da diffondere per il mondo.
Il libro è diviso in diverse sezioni. La prima di esse è un resoconto della storia degli dèi, scritto da un punto di vista Cainita
Caino è visto come un eroe ingiustamente perseguitato, e gli altri dèi come usurpatori delle sue prerogative.
Quindi viene la sezione sui veleni. Il leggerla e riuscire a capirla darà allo studioso l'abilità Preparare Veleni, e anche la conoscenza necessaria sul come acquisire l' Immunità ai Veleni.
La sezione seguente è sui non-morti. Essa dà un'introduzione basilare al
linguaggio Necromantico, e fornisce le informazioni necessarie per acquisire la Conoscenza dei Non-Morti.
Vi si trovano anche discussioni teoriche di Necromanzìa e consigli pratici per l'aspirante Necromante, inclusi metodi per nascondere i segni e le prove delle sue terribili ricerche. Alla fine di questa sezione ci sono anche diverse cure per il Mal di Tomba.
La parte finale è una poesìa scritta in onore di Caino da un suo Alto Sacerdote prima di entrare nello stato vampirico.
. Il contenuto di questa poesìa è totalmente blasfemo e malvagio
Il possesso di questo libro potrebbe attirare l'attenzione di molti individui indesiderati: se le autorità scoprono i Pg in possesso
del libro senza una buonaspiegazione, potrebbero accusarli di essere membri degli Artigli dell'Oscurità. Nel frattempo, gli Artigli stessi potrebbero pensare che certi segreti non sono adatti ai non iniziati... _______________________________________________________________________________
clip curiosi --------------------------------------------- cose incredibili --------------------------------------- roba da non credere ------------------------------------------
e se le guerre si combattessero così?
tempi strani per strani sport
mercoledì 14 settembre 2011
comunque sia è un film da vedere almeno 10 volte
in America " qualcuno " c'e' andato e in ITalia ?
in ITALIA c'è d'aspettare novembre quando La Eagle Rock Entertainment rilascerà sia in dvd che blue ray il film di cui sopra
il 15 novembre 2011 uscirà il blu-ray su OZZY OSBOURNE e si intitolerà “God Bless Ozzy Osbourne”. Si tratterà di un documentario che getterà uno sguardo approfondito su una delle icone più importanti nella storia del rock ‘n’ roll. Saranno presentati sia vecchi video che nuove interviste fatte a personaggi del calibro di PAUL MCCARTNEY e HENRY ROLLINS che hanno tracciato un profilo personale e professionale di OZZY.
vi ricordate di AMBRAMARIE? si o no ? comunque sia è dalla sua partecipazione a destinazione Sanremo 2002 che si aspettava un suo debutto veramente convinto
nel frattempo AMBRAMARIE ha partecipato ad altre trasmissioni tra cui xfactor e continuato nel suo tragitto musicale esibendosi anche in numerosi concerti anche all'estero
ora finalmente AMBRAMARIE sente di aver trovato la strada che cercava e anche gli autori, produttori etc giusti, così uscirà a giorni il suo primo vero disco di stampo dichiaratamente rock
il lavoro che ha come titolo "Stay Hungry, Stay Foolish" contiene 14 canzoni e verrà pubblicato in 2 versioni una per l' Italia ed una per il mercato estero
vendemmia 2011 in TOSCANA ottima annata per futuri ottimi vini
il caldo primaverile che aveva riavviato la vite in anticipo aveva fatto temere un calo produttivo causato dalle possibili gelate ma questo poi non era avvenuto
il caldo super di giugno e luglio aveva fatto pensare ad una vendemmia anticipata di molto ma poi l' assestarsi delle temperature nei mesi seguenti ha fatto sì che i tempi si svolgessero più o meno regolarmente difatti la vendemmia 2011 sarà sì anticipata ma solo di una settimana o poco più
alla fine è previsto un calo produttivo delle uve raccolte ma anche ( di conseguenza ) un ottima annata per l' uva e quindi per i futuri vini, questo in tutta Italia compresa naturalmente la Toscana
da sempre grande produttrice di grandi vini
ci sono però eccezioni e quindi parti d' Italia in cui la vendemmia è già avvenuta o comunque sia partita in gran anticipo, addirittura per certi vitigni dal 25 agosto in sù
la Toscana tutta si prepara alla prossima vendemmia che avverrà a giorni ,quando non sia da poco partita , grandi e piccoli viticoltori assumono personale proprio per la vendemmia per trovarsi pronti al' appuntamento annuale con la vendemmia
in tutto il territorio si moltiplicano le sagre e le feste dedicate al vino
dividi dai un nome agli oggetti sotto e scopri quelli non aventi a che fare con la vigna o la vendemmia
inviate la vostre soluzioni a chi sapete, credete volete chissà che non ci sia in palio un premio e magari ve lo accaparrate proprio voi ?
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RIHANNA e un si ferma mai, ora l'ha fatto un servizio pé Armani ( mica nisciun dal ponto )
ARMANI ha scelto RIHANNA per la pubblicita dei suoi calzoni e ARMANI si sà non è mica un fesso e quindi se Armani ha scelto RHIANNA ci sara' il suo bel perché
RIHANNA di già che era in vacanza in ITALIA ha pensato bene di fare un servizio fotografico per ARMANI e se RIHANNA mentre era in vacanza in ITALIA ha fatto un servizio fotografico per ARMANI ci sarà il suo bel perché
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- TOSCANA grande terra. grandi personaggi grandi prodotti
Galileo Galilei
Galileo Galilei uno dei piu' grandi scienziati mai nati, colui che portò il mondo nel' era moderna e per questo pagò un caro prezzo ( ah sì e un lo sapevo mia sà , comunque dice l'erario e ci sarebbe ancora qualche rata da pagà a chi la do? )
in pochi sanno cosa faceva Galileo oltre lo scienziato ecco alcune rivelazioni tratte dai carteggi ritrovati in quà e nà
- per capire le reazioni della gente alle varie vicessitudine umane Galileo era solito compiere esperimenti ed azioni non tanto normali vediamone qualche esempio trovato nei vari carteggi
studio sul calore
in eta giovanile il Galileo era solito fare un esperimento atto, secondo lui , a vedere i tempi di reazioni umane al cambio di temperatura e relativa resistenza,per far questo il grande scienziato offriva a dei barboni morti di fame vitto e alloggio e se questi accettavano come pegno di tale trattamento chiedeva loro solo di farsi lavare dalle sue cortigiane
una volta accettato il barbone veniva portato in una stanza dove vi erano varie vasche più una stufa gigante con tanto di mega pentolona
il barbone veniva immesso prima in acqua ghiaccia e tutto insaponato con un sapone a base acida con aggiunta di acido solforico questi cosi', sentendosi bruciare la pelle e prudere dappertutto, accettava senza remissione alcuna ma anzi chiedendolo a gran voce, di venir gettato nel secondo vascone dove a sua insaputa, vi era dell' acqua bollente con vari diluenti al cui contatto il barbone di turno saltava come un anguilla per poi svenire, in quello stato il barbone veniva preso di peso con uno speciale argano pinzato e portato fino alla stufa dove veniva posizionato con tutte le cautele del caso dentro la mega pentolona in cui vi era dell' acqua a temperatura ambiente piu' qualche odori da cucina tipo cipolla, carote, sedano etc
arrivato a peso morto con un una velocità variabile da caso a caso dentro il pentolone, il barbone si ripigliava e iniziava ad urlare che voleva andare via ma il Galileo, facendogli vedere il contratto dal barbone medesimo firmato, contratto in cui egli acconsentiva al trattamento suo e dei suoi dati per scopi scientifici, lo faceva colpire da un suo addetto finchè egli non se ne stava zitto e buono quindi veniva dato fuoco alle fornaci e aggiunto nel calderone della farina di granturco,cavoli,fagioli borlotti, bieta,dù zucchini e qualche altra verdurina disponibile al momento fatto questo Galileo ordinava di far partire il grande pendolo con cui misurava i tempi di resistenza al calore da parte umana e anche i tempi di cottura della zuppa ad essi collegati
a fine serata il barbone, anche troppo lavato e profumato, veniva fatto accomodare a tavola per una mangiata finale a base di zuppa anche di se stesso dopo la quale trasportato in una catapulta ( appositamente ideata e costruita dal grande Galileo ) veniva gettato nel fiume poco distante ( il famoso ARNO )
resistenza all' alcool
per saggiare le proprieta' dell' alcol ovvero del vino od altre bevande alcoliche Galileo assieme ad altri suoi illustri compari era solito ubriacarsi come una giubba
notando pero ' che passata la sbronza nulla era stato annotato da egli stesso o da altri presenti il Galileo in alcune occasioni similari fece bere solo i suoi invitati mentre lui, bello sobrio, ne annotava i comportamenti
numerosi sono gli aneddoti che lo scienziato ascrisse ma però non ne mettiamo neanche uno causa legge della privacy che purtroppo non ce lo consente, mettiamo solo un esempio generale senza dati anagrafici od altro che possa portare ai luoghi e personaggi protagonisti dei fatti narrati....
.........ad esempio c'era chi ad un certo punto iniziava a cantare come un ossesso finchè qualche altro ubriaco non lo pigliava a calci e di lì partiva una rissa mai vista di gente che sbronza colpiva di tutto ma mai il bersaglio originale a cui i suoi colpi erano diretti .....
........ di quelle serate Galileo annotava tutto compreso il grado di piegamento scheletrico oltre il quale un ubriaco crollava inevitabilmente a terra; comprese cosi' che vi era una correlazione tra il grado alcolico assunto e l ' ubriacatura e ne stilò anche una scala riassuntiva tale scala forse è alla base del' etilometro in uso oggi, al tempo pero' non vi erano multe per gli umbriachi e per questo forse c'è n'era tanti in tutti i locali in cui gli alcolici venivano serviti .........
gravita'
tratto dal' incartamento biografico postumo " nei primi anni dei suoi studi - il Galileo Galilei che conoscevo "
..... il suo esperimento più frequente era quello di tirare oggetti piu' o meno pesanti dai piani alti delle case quando sotto passavano delle persone ( questo per capire se l 'oggetto gettato acquistava velocità, variava la sua traiettoria, aumentava o diminuiva il suo peso, si disintegrava in parte ed altro ) per poi rispondere alla domanda del malcapitato di turno che gli urlava contro " è stata la gravità prenditela con lei io son stato solo un suo mezzo " questi esperimenti giovanile si interruppero d'un tratto , ( anche se poi Galileo li riprese più in là ) quando uno dei " colpiti " lo raggiunse, lo chiuse in un sacco a forza e lo getto giù per una rupe scoscesa alla cui fine vi era un roveto lussureggiante che copriva un muro in pietra viva largo almeno 2 metri oltre il quale iniziava una serie di " piane " a salire
il "colpito" urlo anche al " sacco Galileo " che s'andava lamentando per i numerosi colpi dati e per i tanti " pruni assunti in corpo " " prenditela con la gravità e anche con la natura che ti ha colpito senza pietà e già che ci sei misura quanto tempo ti ci vuole a ritornare sù ed a riprenderti dal' esperimento"
altri accadimenti ci sarebbero in cotal incartamenti ma lo spazio ci è tiranno per cui sepur a malincuore la dobbiam finire quì.
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bando alle ciance ......
GALILEO in breve - appunti presi da Studenti.it
Galileo è considerato il fondatore della scienza moderna.
A lui infatti si attribuisce la prima sistematica formulazione del metodo scientifico, che poi sarebbe stato universalmente seguito, ossia il metodo di applicare la matematica al dato osservabile.
Pisano, di temperamento ironico e battagliero.
Abbandonò gli iniziali studi di medicina, a cui il padre lo voleva destinare (1581) e che trovò essere condotti sulla base di testi di autorità piuttosto che sull'osservazione.
Si volse agli studi di matematica (sotto Ostilio Ricci, discepolo di Tartaglia, uno dei più grandi matematici moderni), che includevano anche la physica, alla scuola di Francesco Buonamici, che criticava sì le tesi aristoteliche sul moto, come impetus non naturale, ma sempre a partire da un metodo scolastico.
A tale impostazione scolastica Galileo preferiva il rigore della matematica (seguendo il principio "ut dicenda semper ex dictis pendeant"), osservando con la sua ironia come non sia detto che chi ha inventato la logica l'abbia poi anche saputa applicare: veri logici per lui sono i matematici, non i filosofi (Dialogo, 1a giorn.).
Si distinguono nella sua vita vari periodi: quello pisano (fino al 1592), quello padovano (1592/1610), quello fiorentino (1610/33) e quello di Arcetri, seguito al processo romano del 1633.
Durante il periodo pisano Galileo fa esperienze di come la matematica sia lo strumento efficace per conoscere la natura; non si tratta tanto di sozein ta fainomena (cioè di salvare i fenomeni, le apparenze) facendo come se le cose fossero così, per lui la matematica ci restituisce le cose così come sono davvero. Già in questo periodo (come testimonia il suo scritto La bilancetta, del 1586, in cui racconta della sua ricostruzione della bilancia idrostatica di Archimede) per lui la matematica è la lingua per comprendere quel libro che è il mondo, scritto in caratteri quantitativi.
a PadovaG. vi trovò un ambiente più libero per la ricerca, con Venezia che andava fiera delle possibilità di sviluppo intellettuale che lei sola, nel contesto greve e sospettoso della Controriforma, prevalente negli altri stati italiani, permetteva.
All'università Padova, il maggiore centro accademico della Serenissima, avevano del resto studiato Cusano e Copernico.
Galileo vi fu professore di matematica, con annesso insegnamento di astronomia (tolemaica, benché già egli fosse in pectore copernicano). In questo periodo egli fece le sue prime osservazioni col cannocchiale.
Il cannocchiale non fu inventato da G. (altri, artigiani olandesi ne avevano fabbricati: "occhiali che consentivano di vedere vicina cose lontane" ), ma fu da lui perfezionato in modo notevole, tale da consentire appunto le osservazioni astronomiche da lui fatte, e più ancora venne usato in modo da tornare scientificamente utile.
Con esso Galileo compì delle osservazioni astronomiche molto importanti.
opere
Sidereus nuncius (1610) annuncia le scoperte al cannocchiale (scopre nuove stelle, invisibili a occhio nudo, per cui si scoprì che l'universo è più grande di quanto si pensava, la rugosità della superficie lunare e le macchie solari (per cui veniva imponendosi l'ipotesi della imperfezione dei corpi celesti)
Il saggiatore (1623) sulla natura delle comete, in polemica col gesuita Grassi
Discorso sopra i due massimi sistemi del mondo (1632) tra Sagredo (Galileo), Simplicio (peripatetico imbecille) e Salviati (osservatore quasi neutrale)
1) "pars destruens"
contro l'autorità di Aristotele nella scienza
Galileo criticò più che Aristotele, l'uso che della sua autorità facevano gli aristotelici. I quali a suo dire (ma in molti casi c'è da credergli) rifiutavano di fare i conti con l'esperienza, trincerandosi dietro l'autorità del Filosofo (come lui stesso rappresentò nella figura di Simplicio, nel Dialogo sopra i massimi sistemi del mondo).
contro l'autorità della Bibbia nella scienza
Galileo si proclamò sempre cristiano credente, e si può anche credere che tale sua professione di fede fosse sincera, benché la fede non abbia mai costituito per lui un esauriente motivo di vita. Va pure ricordato che due sue figlie divennero, in verità proprio per suo interessamento e non del tutto liberamente (Vanni Rovighi), suore e una di queste raccolse, come ultima parola pronunciata dal morente Galileo, l'8 gennaio 1642, "Gesù". A lui che anche dopo la condanna del 1633 era stato ben trattato e benvoluto da vescovi ed ecclesiastici, il papa aveva concesso una indulgenza plenaria e una particolare benedizione (Messori, p. 386).
Egli volle perciò tentare di "liberare" la scienza dalla dipendenza non solo da Aristotele, ma anche dalla Sacra Scrittura. Lo fece proponendo non solo una distinzione tra la sfera della ragione e quella della fede che ne lasciasse sussistere, come nella tradizione patristica e medioevale, un ambito di fecondo reciproco rapporto (si veda ad esempio la teoria scolastica dei praeambula fidei), ma una vera e propria separazione: fede e ragione, Rivelazione e scienza sono da intendersi ormai come due sfere separate, e senza rapporti, se non quello di una generica impossibilità di contraddizione reciproca.
Il fine della Scrittura/rivelazione, infatti, è di insegnare "come si vadia al cielo, e non come vadia il cielo", mentre appunto quest'ultimo è il fine della scienza. Così, parallelamente esistono due diversi oggetti che vengono considerati dalla fede e dalla scienza: il Libro della Scrittura, oggetto della fede, e il libro della natura, oggetto della scienza, scritto in un linguaggio matematico, e perciò solo matematicamente leggibile.
2) "pars construens"
due sono i cardini del metodo della scienza, secondo Galileo, le "sensate esperienze" e le "matematiche dimostrazioni", le "sensate esperienze", "i discorsi nostri hanno da essere sopra il mondo sensibile, e non sopra un mondo di carta" (Discorso sopra i massimi sistemi).
le matematiche dimostrazioni
La genialità di Galileo, in effetti, fu proprio nello stabilire questo fattore come quello decisivo: dove non era arrivato Francis Bacon, che rimaneva ancora legato ad una visione qualitativa della scienza, Galileo teorizzò il carattere matematico del sapere scientifico. Per questo gli unici aspetti della realtà sensibile che ci devono interessare sono quelli quantitativi, matematizzabili.
Al termine del processo di osservazione/sperimentazione guidato dallo strumento matematico si giunge non più a delle essenze, come pensava la tradizione scolastica e Aristotele, ma semplicemente a delle leggi, formulate matematicamente.
Il contenuto (filosofico) del nuovo sapere: il meccanicismo
Per Galileo il mondo è ridotta pura materia estesa in moto locale: non hanno esistenza oggettiva le qualità, e conseguentemente le "forme", che per la filosofia scolastica ne sono la radice. Dunque colori, suoni, sapori, odori non esistono "fuori" di noi, ma -dice Galileo- "tengono lor residenza nel ciorpo sensitivo".
Spunti per giudizioContenutisticamente
Capita spesso di leggere o di sentire che il torto, per così dire, del "caso Galileo" sarebbe da ascriversi interamente all'autorità ecclesiastica. Questa, si dice, abusò del suo potere per impedire la libera ricerca scientifica, incorrendo peraltro in un errore madornale (la condanna del copernicanesimo, che già sarebbe stato adeguatamente dimostrato come vero).
In realtà bisogna chiedersi se quello che l'Inquisizione tentò di impedire fosse una ricerca libera, realmente rispettosa di un metodo rigoroso e dialogico, o piuttosto una modalità neanche tanto larvatamente dogmatica di imporre come assolute tesi non ancora provate.
Non per nulla Giovanni Paolo II ha detto, in un suo celebre discorso sul "caso Galileo" (10/11/1979): "io auspico che teologi, scienziati e storici, animati da uno spirito di sincera collaborazione, approfondiscano l'esame del caso Galileo e, nel leale riconoscimento dei torti, da qualunque parte provengano, rimuovano le diffidenze che quel caso tuttora frappone, nella mente di molti, alla fruttuosa concordia tra scienza e fede, tra Chiesa e mondo." Come dire che, se da parte del'autorità ecclesiastica ci fu una insufficiente "percezione" della "legittima autonomia della scienza" (e si noti che insufficiente non vuol dire assente), qualche torto ci fu anche da parte di Galileo.
Potrà stupire alcuni questa tesi, ma va ricordato quanto segue:
è comunemente ammesso dai suoi biografi come il temperamento di Galileo fosse tutt'altro che facile, poco disposto com'era a concedere una parte di ragione ai suoi interlocutori, propenso all'arma dell'ironia sferzante, irruente e scarsamente diplomatico.
al di là di tali limiti temperamentali, Galileo tendeva costantemente a incorrere nell'errore di dare per assolutamente certo quello che era semplicemente probabile, o anche molto probabile (nel caso del sistema copernicano); tuttavia alla sua epoca non esisteva alcuna prova inconfutabile e definitiva della verità dell'eliocentrismo (che si sarebbe avuto solo nel secolo XVIII, e precisamente nel 1748); addirittura nel caso della natura delle comete si sbilanciò ad attaccare il p. Grassi, che invece sosteneva la teoria più vicina al vero.
Galileo insomma può essere visto come dispotico e poco dialogico assertore di quello che potremmo chiamare un neoimperialismo scientista (alla pretesa panfilosofica o panteologica dei suoi avversari contrapponeva un panscientismo non meno arrogante e pericoloso). Una dialogicità meno arrogante gli avrebbe invece consentito di
a) attenersi all'effettivamente constatabile titolo di attendibilità che le sue tesi scientifiche avevano (senza confondere probabilità con certezza),
b) confrontarsi seriamente con la comunità scientifica nella sua totalità, ivi compreso quel mondo cattolico che non era compattamente restio ad ogni seria novità, ma presentava, ad esempio nella persona del Papa Urbano VIII e del card. Bellarmino, una disponibilità al confronto maggiore di quanto venga spesso presentato (come non manca di riconoscere un intellettuale tutt'altro che tenero con la Chiesa come Brecht, nella sua Vita di Galileo). Possiamo in proposito ricordare il pensiero del Bellarmino, che fu il più illustre "oppositore" ecclesiastico del Galilei:
"... Dico che quando ci fusse vera demostratione che il sole stia nel centro del mondo e la terra nel cielo, e che il sole non circonda la terra, ma la terra circonda il sole, allhora bisogneria andar con molta consideratione in esplicare le Scritture che paiono contrarie, e più tosto dire che non l' intendiamo, che dire che sia falso quello che si dimostra" (lettera del 1615 al copernicano Foscarini)
Un simile modo di esprimersi rivela come l'animo della massimo autorità ecclesiastica non fosse poi così ottuso e chiuso al dialogo:
a) non afferma in modo categorico che l'eliocentrismo sia incompatibile con la Bibbia;
b) rileva soltanto che né Galileo né altri avevano, per il momento, portato alcuna prova inconfutabile della verità dell'eliocentrismo. Il che è storicamente e scientificamente inoppugnabile. Aveva perciò ragione Galileo a rivendicare il diritto di osservare e basarsi su fatti sperimentali, come appunto gli riconosceva il cardinal Bellarmino. Torto suo però fu di affermare dei nuovi a-priori scientisti.
E, cosa più grave, discutibile scelta fu il vestire i panni di un divulgatore "rivoluzionario", che non solo criticava ma metteva in ridicolo, con la sua acida ironia, la Chiesa. La discussione avrebbe dovuto, con più saggezza, svolgersi tra i dotti, almeno finché non ci fosse stata la prova della verità inconfutabile del copernicanesimo: in tal modo Galileo avrebbe trovato probabilmente non solo e non tanto plumbei e coriacei oppositori, ma attenti e interessati interlocutori in una parte consistente dello stesso mondo ecclesiastico, in cui non mancavano, ad esempio tra i Gesuiti, veri e propri scienziati, desiderosi di vivere la nuova stagione di scoperte scientifiche in armonia con la fede degli Apostoli. Invece la scelta della lingua italiana, al posto del latino, e di un taglio divulgativo, unita allo stile arrogante e ironico, faceva assumere al suo pensiero i tratti di un pressante appello al popolo affinché si scrollasse di dosso il giogo di un dominio ecclesiastico sulla cultura, presentato come insopportabilmente oppressivo. Il che, per la autorità ecclesiastica, non doveva essere tanto facile da digerire, tanto più in tempi in cui la Riforma protestante e il neopaganesimo, dilagante tra le élites, erano occasione di quotidiana, allarmata preoccupazione.
Un modo erroneo di intendere il rapporto fede/ragione
Inoltre Galileo si sforzò sì di mostrare come la scienza non fosse incompatibile con la fede, ma lo fece in un modo che non doveva convincere la autorità ecclesiastica, e non a torto. Infatti la celebre distinzione dei due libri, quello della Scrittura e quello della natura, aventi due diverse finalità (la Scrittura dirci come si vadia al cielo, la natura come vadia il cielo) incorreva nei seguenti inconvenienti:
a) negava alla Rivelazione una valenza ontologica, restringendone la portata al solo ambito etico; come dire che la fede nulla dice di come sia la realtà (terrena), ma si preoccupa solo di indicarci la strada per il Paradiso, fornendoci dei precetti etici: il che è francamente poco. Se infatti Dio, creatore del cielo e della terra, si è fatto Uomo, questo ha delle implicazioni precise non solo sull'al-di-là, ma anche sull'al-di-qua. La fede insomma non ci dice, è vero, dettagliatamente, come sia fatto il mondo, ma nemmeno è indifferente a qualsiasi visione-del-mondo. Se non giudica la scienza in quanto tale, può giudicare, o meglio orientare, la sua interpretazione sintetica, la filosofia della natura, e il significato ultimo del suo utilizzo.
b) attribuiva implicitamente alla scienza il monopolio interpretativo della natura, confermando quell'imperialismo scientista di cui abbiamo sopra parlato; in altri passi infatti Galileo ritiene che la natura sia scritta in caratteri matematici e dunque leggibile solo da un sapere fisico-matematico, con esclusione quindi di quella filosofia, che più stretti legami di parentela avrebbe con la fede e potrebbe tentare l'impresa di ricomprendere sinteticamente la conoscenza del mondo materiale alla luce di una unitaria visione della realtà.
Non per nulla Galileo non risulta abbia fatto alcuno sforzo per mostrare come, specificamente, l'eliocentrismo non sarebbe stato un corpo estraneo nella visione cristiana della realtà. Una riflessione più appassionatamente sintetica avrebbe potuto portarlo a evidenziare come in realtà non solo esso non contraddiceva realmente la fede, ma si attagliava ad essa meglio del geocentrismo. Per fare questo però Galileo avrebbe dovuto ricorrere a quella mentalità simbolica, che appare invece del tutto estranea al suo monolitico matematismo meccanicista. Abbandonando il quale avrebbe potuto vedere ad esempio nel Sole il simbolo di Cristo, che grazie al totale sacrificio di Sè, irradia sulla Terra-umanità, la propria luce e il proprio calore, ossia tutta la luce (la verità) e tutto il calore (la grazia) di cui l'umanità può godere. Avrebbe potuto pensare che l'Umanità non è più al centro dell'Universo non perché abbandonata dalla Provvidenza in uno spazio infinito di totale casualità, ma perché orbitante intorno al Sole-Cristo, da cui dipende totalmente per il vero e il bene che la Provvidenza le concede. E similmente di tutte le altre scoperte si sarebbe potuto e dovuto dare una interpretazione simbolica (certo, non solo da parte di Galileo).
La saccente affermazione del meccanicismo
Non si trattava comunque solo e soprattutto dell'eliocentrismo (che pur non essendo provato, era, oggi sappiamo, vero, o almeno relativamente tale), sostanzialmente compatibile alla fede. A nostro avviso il torto più grave di Galileo, l'errore più gravido di effetti negativi fu soprattutto la sua esclusione dell'ilemorfismo, la disinvolta sicurezza con cui ridusse il mondo a quantità: non riusciva a vedere come il fatto che solo delle quantità si potesse dare sapere scientifico non equivalesse al fatto che solo le quantità esistessero. Il presupposto a tale conclusione, cioè che solo il conoscibile scientificamente sia esistente non fu mai da lui tematizzato e giustificato argomentativamente. Ed egli affermava la riduzione del mondo a quantità misurabile, il meccanicismo, senza che tale tesi fosse rigorosamente dimostrata, e senza rendersi conto di quanto tale visione meccanicistica fosse, questa sì, radicalmente incompatibile con la fede. In proposito osserviamo:
a) Galileo intende la scienza, sempre in nome del già ricordato imperialismo scientistico, come unica conoscenza valida della natura, escludendo la filosofia della natura (o cosmologia filosofica); ma ciò facendo sbaglia, perchè del medesimo oggetto (materiale) si possono avere diverse conoscenza, non alternative, ma integrative (diversi "oggetti formali").
b) Egli di conseguenza estende quello che è vero sul piano scientifico, cioè il meccanicismo, al piano ontologico puro e semplice. Dimenticando che il meccanicismo scientifico è l'ovvia conseguenza dell'aver concepito la scienza come fisico-matematica: filtrando tutto matematicamente tutto appare come matematizzato, considerando solo gli aspetti quantitativi, matematizzabili, si vedono solo gli aspetti quantitativi, matematizzabili: analogamente al fatto che, mettendo delle lenti gialle, uno vede il mondo come giallo. Ma il mondo diventa giallo per il fatto che io lo guardo con lenti gialle? Il mondo si riduce a pura quantità per il fatto che io lo osservo con un filtro matematico? Galileo lo da per scontato. Sbagliando. Ma sbagliando con gran sicumera:
Signor Sarsi, la cosa non istà così. la filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto dinanzi agli occhi (...). Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto
c) Una più equilibrata considerazione avrebbe dovuto portare a dire che, accanto al sapere scientifico, fisico-matematico e dunque programmaticamente fermo al livello quantitativo, esiste un sapere filosofico, che può ammettere l'esperienza nella sua originaria integralità, comprensiva di aspetti quantitativi e qualitativi e giungere a una spiegazione sintetica della realtà fisica, in termini universalizzanti ma non perciò invalidi, di tipo ilemorfico.
d) Il meccanicismo filosofico in effetti non è compatibile con la fede (nonostante quanto ne pensasse Cartesio e Malebrache, ad esempio) in quanto legato al materialismo e alla insignificanza del mondo: si può vedere quanto diciamo in altre pagine di questo sito.
Metodologicamente
La Chiesa cattolica si comportò in un modo che a noi appare insopportabilmente lesivo della libertà di pensiero. Ma dobbiamo tener presente la mentalità di allora:
1) se fosse caduto nelle mani dei protestanti la sua sorte sarebbe stata ben peggiore
2) Galileo venne dapprima, nel 1616, ammonito privatamente, non tanto a non ricercare più, ma a farlo a condizione di non creare sconcerto e turbamento nella gente "semplice". Perciò gli venne ad esempio intimato di non pubblicare in volgare, ma solo in latino, la lingua dei dotti. Il processo pubblico, del 1633, segue a una infrazione pubblica delle ammonizioni precedenti: Galileo aveva pubblicato in volgare un'opera corrosivamente critica. Questo non giustifica fino in fondo l'Inquisizione, ma costituisce un contesto di cui tener conto, testimoniando di una attenzione alla persona di Galileo, amico personale del Papa, e di una non totale chiusura alla novità scientifica, ma alla sua prematura e arrogante (abbiamo detto sopra in che senso) divulgazione.
3) il suo trattamento effettivo fu tutto sommato mite: nel procedimento nessuna tortura, nessuna violenza, non un solo giorno di carcere; anzi quando venne convocato a Roma per il processo del 1633 venne alloggiato in un "alloggio di cinque stanze con vista sui giardini vaticani e cameriere personale" (Messori) come condanna un esilio dorato in una villa toscana, la sua villa di Arcetri, che non per nulla si chiamava "Il Gioiello", per non essere precisamente quello che si direbbe un tugurio.
Si veda anche l'ottima, ampia trattazione nel sito di don Mangiarotti (tra l'altro con estratti del più recente magistero ecclesiastico in proposito).
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la tomba ( situata nella basilica di S, Croce a Firenze )
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Galileo Galilei, Telescopio
1610 ca.
Vetro, legno, pelle; lunghezza 92 cm, diametro 6 cm
Firenze, Istituto e Museo di Storia della Scienza, inv. 2428
Replica
Questo esemplare è uno degli unici due cannocchiali esistenti certamente di Galileo. Rivestito in pelle con dorature impresse a caldo, lo strumento fu donato a Cosimo II subito dopo la pubblicazione del SidereusNuncius (19 marzo 1610).
Galileo Galilei, Compasso geometrico e militare
1606 ca. Ottone; lunghezza 25,6 cm, larghezza (aperto) 36 cm Firenze, Istituto e Museo di Storia della Scienza, inv. 3615 Replica
Grazie a 7 scale tracciate sulle gambe, lo strumento consentiva di risolvere tutti i problemi aritmetici e geometrici della tradizione abachistica. Altre scale sul quadrante removibile lo trasformavano in squadra da bombardieri, quadrante astronomico, eclimetro e quadrante per le misurazioni con la vista.