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Visualizzazione dei post da dicembre 4, 2022

brevi brani dal web - gatti vari

 Narra una leggenda che un tempo i gatti erano tutti tigrati, non ne esistevano di bianchi, di rossi o di grigi: solo uno era di colore nero, quello della Befana! Era un gatto speciale e la accompagnava nei suoi lunghi viaggi; a cavallo della scopa vedeva luoghi meravigliosi, ma sempre dall’alto. Il micio ogni tanto si chiedeva come fosse la vita degli umani “normali”; quando le festività finivano lui viveva una specie di letargo e dormiva con la strega tutto l’anno in attesa del 6 gennaio dell’anno successivo. Una notte il gatto, nel suo viaggio attorno al mondo assieme alla Befana, si sporse per tentare di vedere più da vicino il mondo, ma non si accorse che il sacco dei regali era aperto e uno volò via. Dopo un po’ la strega se ne accorse e anche se il gatto taceva disse: “Mio vecchio micione lo so che sei stato tu, non mi arrabbio…la vita è stata noiosa e solitaria con me. Sarebbe giusto che lo fosse anche con gli uomini, laggiù! Ma a questo bambino bisogna pur dare qualcosa: andra

pillole di saggezza - 06 12 2022

 Non sempre è vero che le difficoltà rendono forti. Le difficoltà rilevano chi è forte, e permettono di scoprire una forza che non sapevamo di avere. Ma le difficoltà non fortificano, stancano. E le persone forti sono stanche, anche se ce la fanno.

lo chiamavano WOLFGANG AMADEUS MOZART... e rispondeva suonando

 Il 5 dicembre 1791 moriva a 35 anni WOLFGANG AMADEUS MOZART Già nell'Autunno del 1791, durante una passeggiata al Prater, il meraviglioso parco di Vienna, Mozart aveva confidato alla moglie Konstanze il timore di essere stato avvelenato con una qualche sostanza a lento rilascio. Male stava male davvero: da qualche giorno era debolissimo, camminava a fatica e le gambe la sera si gonfiavano a dismisura. Non che Wolfgang, anzi, Johannes Chrysostomus Wolfgang Theophilus, avesse mai goduto di buona salute! Tutt'altro. Alto poco più di 1 metro e mezzo, il viso butterato dal vaiolo, una deformazione all'orecchio sinistro e una malformazione congenita ad un rene, era anche affetto da un lieve rachitismo e una forte miopia. Non solo: pare soffrisse anche della "sindrome di Tourette" che gli faceva fare movimenti inconsulti e dire parolacce e frasi irripetibili al limite della blasfemia (di cui peraltro sono piene le sue lettere) e che alimentava il suo essere irridente, i