Narra una leggenda che un tempo i gatti erano tutti tigrati, non ne esistevano di bianchi, di rossi o di grigi: solo uno era di colore nero, quello della Befana!
Era un gatto speciale e la accompagnava nei suoi lunghi viaggi; a cavallo della scopa vedeva luoghi meravigliosi, ma sempre dall’alto. Il micio ogni tanto si chiedeva come fosse la vita degli umani “normali”; quando le festività finivano lui viveva una specie di letargo e dormiva con la strega tutto l’anno in attesa del 6 gennaio dell’anno successivo.
Una notte il gatto, nel suo viaggio attorno al mondo assieme alla Befana, si sporse per tentare di vedere più da vicino il mondo, ma non si accorse che il sacco dei regali era aperto e uno volò via. Dopo un po’ la strega se ne accorse e anche se il gatto taceva disse: “Mio vecchio micione lo so che sei stato tu, non mi arrabbio…la vita è stata noiosa e solitaria con me. Sarebbe giusto che lo fosse anche con gli uomini, laggiù! Ma a questo bambino bisogna pur dare qualcosa: andrai tu, a fare il suo regalo!”
Così il gatto fu catapultato in un camino e quando arrivò nel grande salone cominciò a tossire per la gran cenere respirata; la famiglia lo guardò stupita e spaventata, ma il bambino si mise a urlare di gioia: “Che bello! Finalmente è arrivato un amico tutto per me!”
I genitori non ebbero coraggio di separarli e da quel giorno i gatti non furono più solo tigrati, perché, a ricordo di quel dono, cominciarono a vedersi gatti neri.
Per questo motivo si dice i gatti neri portano fortuna: perché sono un regalo per noi umani lasciato della magica notte in cui i sogni si avverano…
Dal web.
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