Cos’è il Green Pass COVID
La definizione precisa viene fornita dal sito che il Governo ha predisposto e la riportiamo di seguito:
“È una Certificazione in formato digitale e stampabile, emessa dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute, che contiene un QR Code per verificarne autenticità e validità.”
Da questa definizione possiamo dedurre alcune informazioni essenziali sulla natura di questo Green Pass:
è un documento digitale, che può essere eventualmente stampato;
viene emesso dal Ministero della Salute del nostro Paese e non da un ente terzo;
è costituito da un QR code, attraverso il quale il personale preposto al controllo (ad esempio in aeroporto) può controllare i dati dell’utente.
Un QR code – Quick Response Code, ovvero codice di risposta rapida – è una sorta di codice a barre di forma quadrata, che contiene una certa quantità di informazioni e può essere utilizzato per molteplici scopi.
Quasi tutti gli smartphone in circolazione presentano una funzione di QR reader, rendendo questo formato uno standard molto diffuso.
Vediamo, ora, com’è fatto il Green Pass COVID.
Com’è fatto il Green Pass COVID?
Il Green Pass COVID si presenta in due formati, uno digitale e uno cartaceo, quello che puoi stampare e portare con te.
Quali informazioni contiene il Green Pass COVID?
Come hai probabilmente notato osservando il formato cartaceo, il Green Pass COVID contiene poche informazioni, relative ovviamente alla propria condizione sanitaria correlata alla pandemia.
Nello specifico, sono presenti i seguenti dati:
nome, cognome, data di nascita;
numero identificativo del certificato, un codice alfanumerico che appartiene solo ed esclusivamente al proprio Green Pass;
la malattia per la quale è stato elaborato il certificato, in questo caso la COVID-19. Questa informazione fa pensare a un possibile utilizzo di questo Pass anche per altre condizioni patologiche in futuro;
il tipo di Vaccino ricevuto, mRNA o vettore virale;
il vaccino ricevuto, Cominarty, Moderna, Astrazeneca, Janssen;
il produttore del vaccino;
il numero di dosi ricevute e totali, ad esempio 1/2, 2/2, 1/1, a seconda del vaccino ricevuto;
data dell’ultima somministrazione del vaccino;
lo Stato in cui è hai ricevuto il vaccino;
guarigione da COVID-19;
tampone negativo (con la data e il laboratorio in cui è stato eseguito);
l’ente che ha rilasciato il certificato, nel nostro caso il Ministero della Salute;
un QR code, contenente queste stesse informazioni.
A cosa serve il Green Pass COVID?
Abbiamo già spiegato che la Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID certificate nasce per agevolare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell’Unione Europea durante la pandemia di COVID-19.
Ma a cosa serve, nello specifico?
in Italia: può essere richiesta nel nostro Paese per partecipare a eventi pubblici, feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, per accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in “zona rossa” o “zona arancione”;
in Europa: gli Stati dell’UE non possano imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati – come quarantena, autoisolamento o test – a meno che “non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”.
Semplificando, è una sorta di lasciapassare, che consente a chi lo possiede di spostarsi agevolmente in Italia e in Europa, per lavoro, per motivi di salute o per piacere, ma sempre nel rispetto delle normative vigenti e delle misure di prevenzione del contagio.
Cosa certifica il Green Pass COVID?
Il Green Pass non viene rilasciato a tutta la popolazione in modo indistinto, è necessario essere in possesso di determinati requisiti per poterlo richiedere.
Quali sono questi requisiti? Li elenchiamo di seguito:
Aver fatto la vaccinazione anti COVID-19. In caso di una somministrazione sulle due previste, il Green Pass può essere richiesto ma avrà una validità fino alla seconda dose. A quel punto, verrà rilasciato un secondo certificato.
Essere negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore. Il test deve essere eseguito da un centro autorizzato, e registrato sulla piattaforma centralizzata.
Essere guariti dal COVID-19 negli ultimi sei mesi. Anche in questo caso, deve essere certificato.
Se non hai nessuno di questi requisiti, non puoi richiedere il Green Pass.
Come richiedere e ottenere il Green Pass COVID
Ottenere il Green Pass COVID è davvero semplice. Il Ministero della Salute ha predisposto 5 modalità, per andare incontro un po’ a tutte le esigenze e preferenze.
Tramite il sito ufficiale:
accedendo con il proprio SPID o con la Carta d’identità elettronica (CIE) qui;
se non possiedi nessuna delle due identità digitali, puoi accedere comunque utilizzando la Tessera Sanitaria (inserendo le ultime 8 cifre del numero riportato sul retro e la scadenza) e il codice univoco del tampone molecolare (CUN), antigenico (NRFE) o del certificato di guarigione COVID (NUCG);
in alternativa a questi codici, puoi inserire il codice autorizzativo (AUTHCODE) ricevuto via e-mail o SMS ai recapiti che hai comunicato in sede di prestazione sanitaria;
se non possiedi la tessera sanitaria, puoi comunque richiedere il Green Pass, seguendo gli stessi step della modalità precedente, sostituendo la Tessera sanitaria con il documento d’identità che hai fornito quando hai eseguito il tampone o richiesto il certificato NUCG.
Fascicolo Sanitario Elettronico: potrai acquisire la certificazione verde COVID-19 accedendo al tuo Fascicolo Sanitario Elettronico, con le modalità previste nella tua Regione di assistenza. Al momento questa modalità non è ancora disponibile, ma lo sarà presto.
App Immuni: puoi ottenere il Green Pass utilizzando questa app, inserendo gli stessi dati richiesti sul sito con Tessera Sanitaria o carta d’identità.
App IO: forse la soluzione più comoda in assoluto. Accedendo con la tua identità digitale, troverai all’interno dell’App tutti i certificati pronti per te e non solo quelli relativi al COVID (ad esempio, il Bonus Vacanze). Se hai i requisiti per ottenere il Green Pass, sarà già disponibile nell’App IO, senza dover fare nessuna richiesta o inserire dati.
Se non hai dimestichezza con dispositivi, app o siti web, puoi rivolgerti alle farmacie, al tuo medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta.
Insomma, richiedere e ottenere il Green Pass COVID è davvero facile.
Quanto tempo dura il Green Pass COVID?
La durata della Certificazione varia a seconda della prestazione sanitaria a cui è collegata.
Nello specifico:
in caso di vaccinazione: per la prima dose dei vaccini che ne richiedono due, la Certificazione sarà generata dal 15° giorno dopo la somministrazione e avrà validità fino alla dose successiva;
nei casi di seconda dose o dose unica per pregressa infezione: la Certificazione sarà generata entro un paio di giorni e avrà validità per 270 giorni (circa nove mesi) dalla data di somministrazione;
nei casi di vaccino monodose: la Certificazione sarà generata dal 15° giorno dopo la somministrazione e avrà validità per 270 giorni (circa nove mesi).
nei casi di tampone negativo la Certificazione sarà generata in poche ore e avrà validità per 48 ore dall’ora del prelievo;
nei casi di guarigione da COVID-19 la Certificazione sarà generata entro il giorno seguente e avrà validità per 180 giorni (6 mesi).
Quindi, per chi ha completato il ciclo vaccinale, il Green Pass ha una durata di circa 9 mesi, mentre per chi è guarito dalla COVID-19 di 6 mesi. Per i tamponi, invece, solo 48 ore.
Cos’altro c’è da sapere sul Green Pass COVID
Il Ministero della Salute, sul sito predisposto ad hoc, ha fornito una serie di FAQ, domande frequenti con relative risposte, relative ad alcuni aspetti sui quali ci si interroga spesso.
Di seguito riportiamo alcune delle informazioni aggiuntive che è importante conoscere:
Fino al 12 agosto è possibile viaggiare in Europa anche senza Certificazione verde Covid-19 esibendo le certificazioni di completamento del ciclo vaccinale, di guarigione o di avvenuto test rilasciate dalle strutture sanitarie, dai medici e dalle farmacie autorizzate.
La Certificazione non è un documento di viaggio. Le evidenze scientifiche sulla vaccinazione, sui test e sulla guarigione da COVID-19 continuano a evolversi, anche in considerazione delle nuove varianti del virus. Prima di mettersi in viaggio, controlla le misure di salute pubblica applicate nel luogo di destinazione e le relative restrizioni.
Per entrare in Italia, la Certificazione verde COVID-19 del viaggiatore deve attestare una delle seguenti condizioni:
aver completato il ciclo vaccinale prescritto anti-SARS-CoV-2 da almeno 14 giorni;
esser guariti da COVID-19 (la validità del certificato di guarigione è pari a 180 giorni dalla data del primo tampone positivo);
aver fatto un tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Italia con esito negativo. I minori al di sotto dei 6 anni sono esentati dall’effettuare il tampone pre-partenza;
è possibile l’ingresso in Italia con le Certificazioni emesse dai rispettivi Paesi anche da Israele, Stati Uniti, Giappone e Canada;
la certificazione relativamente al completamento del ciclo vaccinale deve riferirsi ad uno dei quattro vaccini approvati dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA): Comirnaty di Pfizer-BioNtech, Moderna, Vaxzevria (AstraZeneca), Janssen (Johnson & Johnson).
Ecco come si presentano.
dal web
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MEMORABILIA
PER UNO COME ME CHE HA FATTO LE DU E DOSI DEL VACCINO OTTENERE IL GREEN PASS PER ANDARE DOVE mi pèare e piace NON è STATO SEMPLICE ... DI Più !!!!!! PRATICAMENTE NON AVEVO ANCORA FATTO LA SECONDA DOSE che m'è arrivato direttamente dal governo il certificato verde covid 19 nel telefonino quindi fino a Aprile 2022 sono a POSTO dopo si vedrà quando ci saremo ....
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