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Blek Macigno

chi tra i presenti si ricorda gli albetti del GRANDE BLECK ? quelli con poche pagine dal formato orizzontale e dal costo irrisorio , chi ne ha visto e avuto una copia originale in mano ?
chiunque rientri in questa categoria ha ormai alcuni annetti sulle spalle e certamente quando il ricordo gli andra' a quegli albetti, a quegli anni un sorriso gli apparira sul viso ed una certa malinconia/serena gli occupera la mente riporatandolo indietro ai bei tempi della fanciulezza quando la vita era tutta una scoperta e le " visioni future" erano sempre grandi e fattibili ..... ok ma bando alle ciance e andiamo a descrivere il personaggio usando la rete come fonte informativa
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Il Grande Blek , noto al pubblico anche con il nome di Blek Macigno, di pari passo con Capitan Miki, è stato un fumetto italiano di grande successo del gruppo EsseGesse, formato dai tre sceneggiatori e disegnatori piemontesi, Giovanni Sinchetto, Dario Guzzon e Pietro Sartoris.
L'eroe Blek combatte il colonialismo delle truppe invasori delle giubbe rosse inglesi alla testa dei suoi fedeli colleghi trapper del Nord America. Al fianco dell'eroe - dalle foreste del Maine a Boston, da Portland all'Alaska - lottano anche i suoi migliori amici: il giovane Roddy Lassiter ed il professor Occultis.



Questo fumetto ha avuto un grande successo negli anni cinquanta, e nei due decenni successivi, raggiungendo tirature fino a 400/500 mila copie vendute, cifre raggiunte solo in tempi moderni, ad esempio, da Dylan Dog.
Nel 1994, Dario Guzzon - all'epoca unico sopravvissuto del trio EsseGesse - accetta la proposta della Dardo di creare nuove storie di Blek riportando così in edicola una nuova edizione nel classico formato striscia e venduta insieme alla ristampa "anastatica" delle originali in confezione "blister". Il numero zero è un saggio introduttivo realizzato da Graziano Origa. La pubblicazione arriva al n. 225 (2003). Dal n. 91 è a colori. In realtà le storie nuove inedite realizzate appositamente sono solo fino al n. 45, con copertine di Guzzon affiancato nella realizzazione interna dai disegnatori Lina Buffolente, Vladimiro Missaglia e Paolo Ongaro, oltre che Mario Volta per i testi.
Pur chiudendo la serie originale in formato striscia col n. 117 del 15 ottobre 1967 di "Collana Freccia", le ristampe del fumetto continuano tutt'ora ad essere presenti nelle edicole, in formato bonellide, ad opera delle Edizioni if che le pubblica in un mensile dal luglio 2002, revisionate e con supporti redazionali dell'artista e giornalista Graziano Origa e con copertine inedite di Corrado Mastantuono.


http://it.wikipedia.org/wiki/Il_grande_Blek

Il Grande Blek noto anche come " Blek Macigno ", nasce dalla EsseGesse (Sinchetto,Guzzon,Sartoris) nel 1954. Blek e' un robusto trapper dai lunghi capelli biondi che in ogni stagione indossa un giubbetto di pelle sul torace nudo. Coraggioso e leale, oltre che dotato di una forza gigantesca questo personaggio e' alla testa di un gruppo di uomini che si oppongono in tutti i modi alla dominazione inglese nell'America del Settecento. Indirizzata ai lettori piu' giovani, questa serie mescola abilmente avventura e umorismo, grazie anche alla spalla comica del " Porfessor Occultis ", un simpatico imbroglione, ed al piccolo " Roddy ".


ATTENZIONE ! Blek Macigno e tutti i personaggi sono copyright © EsseGEsse e vengono qui utilizzati esclusivamente a scopi conoscitivi e divulgativi.




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MEMORABILIA

scoprii il grande Bleck di ritorno a casa dal collegio dove freguentavo le elementari, il fumetto entrava in casa grazie a mio fratello e a mia sorella maggiore e ne spariva grazie a mio cugino che ogni volta che passaava a trovarci noon dimentacava di fare incetta di fumetti vari

il fumetto era una commistione di storie d'avventura pura mista a brevi episodi comici, il mix era riuscito e ben calibrato tanto che all' epoca era uno dei fumetti piu venduti e conosciuto sopratutto fra giovani dell' epoca purtroppo dell numerose copie circolanti a casa mia nessuna è rimasta nel tempo probabilmente tutti i numeri son finiti a casa di mio cugino che come gia detto era i vampriro dei fumetti di casa comunque il ricordo è di un fumetto simpatico e intrigante forse un po' sempliciotto ma comunque è un bel ricordo
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