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The Museum of Wonders: il nuovo film di Domiziano Cristopharo con Maria Grazia Cucinotta

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Quando si dice "battere il ferro quando è caldo", il regista Domiziano Cristopharo, intrigante nuova figura dell'italico cinema non soltanto di genere, sta ultimando il suo secondo lavoro, il film intitolato The Museum of Wonders , che ancora la pellicola d'esordio, House of the Flesh Mannequins deve ancora far apparizione nelle sale.

Il fatto che in uno scenario produttivo totalmente asfittico come quello palesemente messo in mostra dal cinema italiano, l'entusiasmo e l'effervescenza artistica di un giovane autore come Christopharo, che non solo si sta dimostrando cineasta esteticamente fertile ma sa anche muoversi a livello di produzione e mercato, fa ben sperare per una benedetta attesissima svolta per la cinematografia italiana indipendente.

Lo stile estremamente personale di Cristopharo, soprattutto se consideriamo che i suoi sono fondamentalmente film horror, anche se sono rinvenibili evidenti ascendenze col cinema di Greenaway, di Zanussi (col quale ha collaborato) e di Jarman, restituisce la cifra di un cinema "libero", che sa andare oltre il genere e le sue retoriche. La notevole cura per la messa in scena, il décor e la fotografia, è l'elemento che fa davvero la differenza e che contribuisce a donare quel plusvalore rappresentativo nella costruzione di atmosfere di sublime cupezza.

Il mondo affascinante e inquietante a un tempo del circo con i suoi protagonisti, nani, ballerine, uomini forzuti, acrobati, scherzi di natura e saltimbanchi di ogni genere, è un microcosmo che con la sua wunderkammer di orripilanti indescrivibili "meraviglie" diviene la rappresentazione di tutta la follia del genere umano, sordido, avido, sporco ma sempre sul punto di un'impossibile redenzione.
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Una sorta di remake del capolavoro di Tod Browning, Freaks, una rivisitazione dell'universo circense visto attraverso lo sguardo terrificamente appassionato di un autore della post-postmodernità.

A dar vita e forma a tale "corte dei miracoli" un cast a dir poco spettacolare: un grande Venantino Venantini mattatore, Giampiero Ingrassia in abiti incredibilmente femminili, Francecso Venditti e una favolosa Maria Grazia Cucinotta.








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