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libri e manoscritti in italiano online

Chi aveva decretato che Internet avrebbe ucciso il libro tradizionale si è sbagliato. Per qualche verso, anzi, è proprio il libro vecchio stampo ad avere invaso Internet: la nascita del sito della Biblioteca Digitale Italiana, presentato il 18 dicembre all’Accademia dei Lincei, potrebbe essere uno dei segni evidenti dell’importanza assoluta che il libro continua ad avere nella nostra cultura.
La genesi del sito deriva da sei anni di lavoro effettuato dalla Direzione generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali e voluto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione proprio con l’Accademia dei Lincei.
L’obiettivo raggiunto è quello di accrescere la fruibilità di testi rari e di difficile consultazione sfruttando i vantaggi offerti dalla rete e dall’universo digitale.
Complessivamente il sito raccoglie circa 50.000 documenti consistenti in più di 9 milioni di immagini. I libri e il patrimonio documentale acquisito e reso facilmente consultabile sono distinti in tre macroaree di contenuto: argomento musicale, storico-letterario e scientifico.
La raccolta comprende opere tratte da cataloghi storici delle biblioteche italiane, ma anche quelli provenienti dalle biblioteche medievali, con incunaboli in volgare. Ci sono per esempio gli “scrittori d’Italia” della collezione Laterza e periodici pre-risorgimentali di altissimo valore storico. E ancora la biblioteca digitale della Scuola Galileiana, testi conservati nella biblioteca della prima accademia dei Lincei, molta parte della Biblioteca Marucelliana di Firenze, e gli inestimabili plutei della Biblioteca Medicea Laurenziana.

Tullio Gregory, che ha diretto il Comitato che ha seguito lo sviluppo del progetto, osserva che si tratta di «una delle più importanti realizzazioni del Ministero dei Beni Culturali», che colma il ritardo italiano nella digitalizzazione del patrimonio librario in possesso del nostro paese.


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