CICLONE BLACK EYED PEAS : MA L'ISLAM PROTESTA
Black Eyed Peas ancora sotto i riflettori. Mentre è in corso una trionfale tournée negli Usa (nelle foto, la esibizione a San Diego, California), la band hip-hop americana è al centro di una querelle in Malesia. Il loro prossimo concerto a Kuala Lumpur, il 25 settembre, potrebbe infatti passare alla storia come il primo evento pop ad essere limitato ai soli non-musulmani. Gli striscioni davanti al parco che ospiterà lo show recitano chiaramente che i fedeli dell'Islam non possono parteciparvi. La ragione è che a sponsorizzare l'evento è la birra irlandese Guinness, rigorosamente vietata ai musulmani come tutti gli alcolici. La legge al riguardo è estremamente severa in Malesia: una donna colta a bere alcolici da una lattina è stata condannata a essere percossa con un bastone il mese scorso da una corte islamica, anche se i tribunali civili hanno poi rivisto la sentenza. Negli anni scorsi le autorità malesi hanno più volte protestato anche per i costumi usati in altri spettacoli, come quelli esibiti dalle cantanti Gwen Stefani e Avril Lavigne, considerati decisamente troppo succinti. Nonostante le rigide norme però il concerto del gruppo pop americano è il primo espressamente vietato ai fedeli e anche il primo sponsorizzato da una marca di alcolici.
Black Eyed Peas ancora sotto i riflettori. Mentre è in corso una trionfale tournée negli Usa (nelle foto, la esibizione a San Diego, California), la band hip-hop americana è al centro di una querelle in Malesia. Il loro prossimo concerto a Kuala Lumpur, il 25 settembre, potrebbe infatti passare alla storia come il primo evento pop ad essere limitato ai soli non-musulmani. Gli striscioni davanti al parco che ospiterà lo show recitano chiaramente che i fedeli dell'Islam non possono parteciparvi. La ragione è che a sponsorizzare l'evento è la birra irlandese Guinness, rigorosamente vietata ai musulmani come tutti gli alcolici. La legge al riguardo è estremamente severa in Malesia: una donna colta a bere alcolici da una lattina è stata condannata a essere percossa con un bastone il mese scorso da una corte islamica, anche se i tribunali civili hanno poi rivisto la sentenza. Negli anni scorsi le autorità malesi hanno più volte protestato anche per i costumi usati in altri spettacoli, come quelli esibiti dalle cantanti Gwen Stefani e Avril Lavigne, considerati decisamente troppo succinti. Nonostante le rigide norme però il concerto del gruppo pop americano è il primo espressamente vietato ai fedeli e anche il primo sponsorizzato da una marca di alcolici.
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