Oh! Valentino vestito di nuovo,
come le brocche dei biancospini!
Solo, ai piedini provati dal rovo
porti la pelle de’ tuoi piedini;
porti le scarpe che mamma ti fece,
che non mutasti mai da quel dì,
che non costarono un picciolo: in vece
costa il vestito che ti cucì.
Costa; ché mamma già tutto ci spese
quel tintinnante salvadanaio:
ora esso è vuoto; e cantò più d’un mese
per riempirlo, tutto il pollaio.
Pensa, a gennaio, che il fuoco del ciocco
non ti bastava, tremavi, ahimè!,
e le galline cantavano, Un cocco!
ecco ecco un cocco un cocco per te!
Poi, le galline chiocciarono, e venne
marzo, e tu, magro contadinello,
restasti a mezzo, così con le penne,
ma nudi i piedi, come un uccello:
come l’uccello venuto dal mare,
che tra il ciliegio salta, e non sa
ch’oltre il beccare, il cantare, l’amare,
ci sia qualch’altra felicità.
GOVANNI PASCOLI
CURIOSITà
lo sapevate che Pascoli era un abile scoreggione sprint in incognito ?
il poeta era solito sparire dai locali in cui si trovava per tempo abbastanza prolungato dopo aver mollato delle venefiche scoreggine cosicché nessuno avesse ad addossargli la colpa di tal nefandezza
ritornava in loco solo tempo dopo quando ormai di tal accaduto nessun più parlava e le ricerche del villan colpevole eran finite oltre che sopite
il trucchetto gli riuscii finché qualcuno si accorse che quando il poeta si trovava ad esser assente da detti luoghi per un periodo prolungato detti riprovevoli fatti non accadevano mai
ma il sospetto divenne prova certa il giorno in cui il Vate uso il solito trucchetto della fuga sprint a scoreggia avvenuta non rendendosi conto di esser rimasti in quel particolare momento in 2 soggetti nella stanza diletta
uno dei 2 era lui mentre l altro era il conte padron di casa che già "d'ello" sospettava
alle rimostranze del conte l'abile poeta diventò stratega domandando a sua signoria il Conte " perchè voi non le fate ? " per poi fuggendo via scoregiando ,liberamente al grido " e allora pigliatele gia fatte!"
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