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l'amore secondo ARISTOTELE

 ARISTOTELE CI SPIEGA IN MODO MAGISTRALE "L' AMORE": 


"L'AMORE E' LA PALINGENETICA 

OBLITERAZIONE DELL'IO SENZIENTE 

COSCIENTE E SUBCOSCIENTE  CHE 

S' IMPRESENTA E S'INFUTURA NEL 

PROTOTIPO E NELL' ANTROTIPO,

NELL'IDEALE  DEL COSMOLOGICO 

ANTROPOMORFISMO 

.

Aristotele Quando una persona ama, il suo intero ego (senziente,cosciente e subcosciente) si cancella (oblitera) e rinasce a una nuova vita (palingenesi) che si realizza e si realizzera' nel suo susseguente cammino (s'impresenta e si infutura) non piu' nella sua privata individualita' ma nella fusione con l'anima dell'amato realizzando in piccolo l'unione di tutte le anime nell'amore cosmico che e' l'origine e il destino dell'uomo e dell'intero universo; il quale uomo e' in piccolo quello che l'universo e' in grande (antropomorfismo cosmico). L'universo stesso che e' composto di cose separate e individuali ritrovera' la sua unita' alla fine dei tempi spinto dalla forza dell'amore; l'uomo e' il microcosmo immagine dell'universo che tramite l'amore fonde la sua anima con quella dell'amato, compiendo cosi' uno dei piccoli passi che porteranno all'unita' universale che era nell'origine e che sara' alla fine dei tempi. L'amore è composto da un'unica anima che abita due corpi.

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breve bio a cura di mio cugino che Aristotele l'ha conosciuto e bene

Aristotele era un gran rompipalle di nulla.... , ogni volta che gli dicevi qualcosa partiva con una filippica interminabile in proposito a quanto appena detto che prima che la finiva avevi già fatto 3 pisolini e mangiato un tacchino intero con patate arrosto,

se gli chiedevi un indicazione per raggiungere un dato posto iniziava a raccontarti di tutte le volte che   per andare in quella destinazione chiesta aveva percorso strade ogni volta differenti e il perchè lo aveva fatto e anche il percome che alla fine te ne andavi più confuso che pria

gran bevitore se gli offrivi da bere non ti lasciava più andar via

gran giocatore di azzardo coi suoi interminabili racconti riusciva sempre a mettersi qualcò in sacca . con la sua tecnica del' addormentatore pria ti rimbambiva a forza di discorsi e poi ti fregava distraendoti dal gioco e ove necessario imbrogliandoti e inventando regole non vere a suo dire appena diramate

di altezza media , sua caratteristica saliente era il far fischi dalla bocca e dal culo in modalità similari solo che i secondi spesso portavano seco eteree puzze, scansafatiche fin dalla più tenera età si lasciò crescer barba e capelli fino a che, scambiatolo per una pecora, un pastore lo toso a freddo con arcaica lama arrivando quasi allo scuoiamento in vita fu lì che l' "Aris" decise ti lasciarsi crescer un po la barba ma non piu di tanto e di tenersi lontano da pastori, pecore e pecoroni

a scuola era di un duro da non credere tanto che il più delle volte lo usavano come addetto al cancellino che non c'era, , le  poche materie in cui eccelleva erano:  le assenze sia giustificate che non, il comporre temi a SCHEMA LIBERO solo che nel farlo più che temi o  libri componeva enciclopedie comprensive di appendici ed aggiornamenti piene zeppe di tutto e di più che mai nessun maestro è riuscito a leggere o correggere per intero e quindi quasi sempre votati con un 6 d'incoraggiamento ma a non farne più

gran camminatore riusciva a percorrere anche una decina di metri lineari senza avere il fiatone o accasciarsi per la fatica, questa sua innata qualità veniva penalizzata da una sua pecca che lo colpiva ad ogni rotonda incrocio o bivio che incontrava in quanto sbagliava sempre direzione da prendere e per questo spariva dalla circolazione anche per anni interi .....

continua




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