LA CROCE TEMPLARE
La croce pattée diventò il segno esclusivo degli Templari , a tal punto che i cronisti la qualificano sempre come “croce del Tempio”, “croce dei Templari” o anche “croce della milizia del Tempio” (Jacques de Vitry), essa è anche il simbolo degli crociati o delle crociate.
L’origine della Croce Templare, può trovare una spiegazione: i primi cavalieri templari furono installati a Gerusalemme nell'edificio della Cupola della roccia. Questa cupola costruita in tre anni (da 688 a 691) dal califfo Ummayade ABB EL MALIK è sostenuta da due cerchi concentrici di colonne, 24 per il cerchio esterno e 16 per il cerchio interno.
Otto di queste colonne esterne e quattro colonne interne sono prismatiche piuttosto rotonde e molto più massicce delle altre perché sostengono direttamente il tetto e la cupola della costruzione. Basta riunire con delle linee dritte le paia opposte delle grandi colonne del cerchio interno alle due colonne esterne più vicine. La disposizione ottenuta è quello della Croce Templare,. Salta agli occhi appena si osserva una pianta della moschea ed è possibile che, quando i templari scelsero una Croce per rappresentare il loro Ordine, ne scelsero una che rappresentava questo Tempio, di cui avevano già preso il loro nome.
Questa croce fu assegnata ufficialmente, il 22 aprile 1147, dal Papa EUGENIO III.
Dal punto di vista simbolico la Croix Pattée esprime i cicli d'evoluzione e d'involuzione dell'umanità, ed è il risultato dell'accoppiamento del simbolo iniziatico teosofico (la SWATISKA) e del simbolo di contro iniziazione (la croce - gammata, dalla lettera greca gamma maiuscolo); Le due croci accoppiate rappresentano il simbolo perfetto dell'armonia iniziatica. Ma tuttavia i grandi iniziati dicono che non c'è involuzione ed evoluzione in senso Tradizionale della parola quando c'è “ritorno”. Dicono che c'è re-manifestazione di ciò che gli Indù definiscono “gli avatar„ perché ciò è necessario per far evolvere epoche che degenerano. (Là c'è di che riflettere…).
Con il suo carattere circolare, questa croce designa dunque anche la disposizione delle forze nel cerchio e rientra così nel tema della spirale infinita.
In realtà, se ci si riferisce alle fonti (affreschi, oggetti, sigilli, pietre, sculture, ecc.), si costata l'esistenza di molte forme di croci, che si raccolgono in due categorie : quella dello mantello e degli abiti, che era relativamente omogenea, e quella utilizzata sugli oggetti, sigilli, calvari, ecc.
La croce del mantello sembra essere stato di due forme:
la croce greca, secondo Guillaume de Tyr che precisa che il Maestro “ porta ung crux di vermiglia sul seno„,
Il secondo tipo era pattée, al pattement più o meno accentuato ed dalle estremità tagliate nette.
Il colore rosso è legato al sacrificio, il bianco alla purezza.
La croce latina non s’incontra mai. La croce “di oggetti”, in senso largo del termine, è di diversi tipi. Notiamo prima quelle dei sigilli : le croci più frequenti sono pattée, di tipi sottili o spessi, agli angoli pattée e legati in abisso, fine dalle estremità pattée acuta ), trifolata , patriarcale, questa forma di croce sembrando, peraltro, essere stato riservata ai cappellani dell'Ordine, ancorata .
Molte queste forme determinanti segnalavano una funzione precisa esercitata dalla persona che faceva uso del sigillo portando questa croce (Maestri di provincia, priori e cappellano, ecc.). Sugli oggetti, è la croce pattée che domina, mentre alcuni affreschi che esistono ancora mostrano sia la croce dalle estremità arrotondate sia la croce sottile dalle estremità pattée
Le croci, incise o scolpite in pietra, erette dai Templari (croce di città, di commanderie, di incroci, di proprietà utilizzata come pietra di confine, ecc.) privilegiano la croce più o meno pattée dalle estremità arrotondate ed a volte chiusa in un cerchio o i cui rami eccedono un cerchio pieno.
Questo tipo di croce fu rapidamente qualificato di “ croce solare” o “ruota solare”, o anche “croce celtica”. A parte poche eccezioni (croce di mantello e croce di funzione), è certo che la forma di croce era lasciata alla discrezione dei dignitari e Maestri.
Oltre alla sua forma, sembra che l'importante sia stato la forma stessa ed il simbolo che rappresentava. Simbolo universale e precristiano, la croce è un simbolo che totalizza ed integra, che misura lo spazio ed il tempo, e che sintetizza tutti gli elementi del mondo sensibile.
Allo stesso tempo ricevitore ed emettitore, la croce, che agisce sull’Essenza dell'esistenza, unisce nel suo punto centrale tutti gli antagonismi ed i complementari, non per annullarli o distruggerli, ma per armonizzarli, per dare loro forza e potenza che agirà “sull'uomo nuovo ed universale” qual era il Templare, il cui archetipo era il Maestro, “cuore” e ricettacolo dei poteri, potenze e conoscenza dell'Ordine.
Il punto centrale, significativamente “l'abisso”, dove s’incontrano i rami che si situano fuori del tempo, “il punto di pace” il centro immobile ed armonico, è il naos, il cui accesso è possibile soltanto con la saggezza e la conoscenza. È la ricostituzione dell’androgino primordiale, tema che faceva parte della dottrina del Tempio.
Questa croce simbolizzava che il Templare aveva lasciato la via nella vita che consiste nel prendere agli altri ed aveva abbracciato la Via spirituale del dare agli altri.
Fonti: Saggio sulla simbolica Templare di Bernard Marillier.
Publié dans La Masseria - i Templari e l'Egitto
L’origine della Croce Templare, può trovare una spiegazione: i primi cavalieri templari furono installati a Gerusalemme nell'edificio della Cupola della roccia. Questa cupola costruita in tre anni (da 688 a 691) dal califfo Ummayade ABB EL MALIK è sostenuta da due cerchi concentrici di colonne, 24 per il cerchio esterno e 16 per il cerchio interno.
Otto di queste colonne esterne e quattro colonne interne sono prismatiche piuttosto rotonde e molto più massicce delle altre perché sostengono direttamente il tetto e la cupola della costruzione. Basta riunire con delle linee dritte le paia opposte delle grandi colonne del cerchio interno alle due colonne esterne più vicine. La disposizione ottenuta è quello della Croce Templare,. Salta agli occhi appena si osserva una pianta della moschea ed è possibile che, quando i templari scelsero una Croce per rappresentare il loro Ordine, ne scelsero una che rappresentava questo Tempio, di cui avevano già preso il loro nome.
Questa croce fu assegnata ufficialmente, il 22 aprile 1147, dal Papa EUGENIO III.
Dal punto di vista simbolico la Croix Pattée esprime i cicli d'evoluzione e d'involuzione dell'umanità, ed è il risultato dell'accoppiamento del simbolo iniziatico teosofico (la SWATISKA) e del simbolo di contro iniziazione (la croce - gammata, dalla lettera greca gamma maiuscolo); Le due croci accoppiate rappresentano il simbolo perfetto dell'armonia iniziatica. Ma tuttavia i grandi iniziati dicono che non c'è involuzione ed evoluzione in senso Tradizionale della parola quando c'è “ritorno”. Dicono che c'è re-manifestazione di ciò che gli Indù definiscono “gli avatar„ perché ciò è necessario per far evolvere epoche che degenerano. (Là c'è di che riflettere…).
Con il suo carattere circolare, questa croce designa dunque anche la disposizione delle forze nel cerchio e rientra così nel tema della spirale infinita.
In realtà, se ci si riferisce alle fonti (affreschi, oggetti, sigilli, pietre, sculture, ecc.), si costata l'esistenza di molte forme di croci, che si raccolgono in due categorie : quella dello mantello e degli abiti, che era relativamente omogenea, e quella utilizzata sugli oggetti, sigilli, calvari, ecc.
La croce del mantello sembra essere stato di due forme:
la croce greca, secondo Guillaume de Tyr che precisa che il Maestro “ porta ung crux di vermiglia sul seno„,
Il secondo tipo era pattée, al pattement più o meno accentuato ed dalle estremità tagliate nette.
Il colore rosso è legato al sacrificio, il bianco alla purezza.
La croce latina non s’incontra mai. La croce “di oggetti”, in senso largo del termine, è di diversi tipi. Notiamo prima quelle dei sigilli : le croci più frequenti sono pattée, di tipi sottili o spessi, agli angoli pattée e legati in abisso, fine dalle estremità pattée acuta ), trifolata , patriarcale, questa forma di croce sembrando, peraltro, essere stato riservata ai cappellani dell'Ordine, ancorata .
Molte queste forme determinanti segnalavano una funzione precisa esercitata dalla persona che faceva uso del sigillo portando questa croce (Maestri di provincia, priori e cappellano, ecc.). Sugli oggetti, è la croce pattée che domina, mentre alcuni affreschi che esistono ancora mostrano sia la croce dalle estremità arrotondate sia la croce sottile dalle estremità pattée
Le croci, incise o scolpite in pietra, erette dai Templari (croce di città, di commanderie, di incroci, di proprietà utilizzata come pietra di confine, ecc.) privilegiano la croce più o meno pattée dalle estremità arrotondate ed a volte chiusa in un cerchio o i cui rami eccedono un cerchio pieno.
Questo tipo di croce fu rapidamente qualificato di “ croce solare” o “ruota solare”, o anche “croce celtica”. A parte poche eccezioni (croce di mantello e croce di funzione), è certo che la forma di croce era lasciata alla discrezione dei dignitari e Maestri.
Oltre alla sua forma, sembra che l'importante sia stato la forma stessa ed il simbolo che rappresentava. Simbolo universale e precristiano, la croce è un simbolo che totalizza ed integra, che misura lo spazio ed il tempo, e che sintetizza tutti gli elementi del mondo sensibile.
Allo stesso tempo ricevitore ed emettitore, la croce, che agisce sull’Essenza dell'esistenza, unisce nel suo punto centrale tutti gli antagonismi ed i complementari, non per annullarli o distruggerli, ma per armonizzarli, per dare loro forza e potenza che agirà “sull'uomo nuovo ed universale” qual era il Templare, il cui archetipo era il Maestro, “cuore” e ricettacolo dei poteri, potenze e conoscenza dell'Ordine.
Il punto centrale, significativamente “l'abisso”, dove s’incontrano i rami che si situano fuori del tempo, “il punto di pace” il centro immobile ed armonico, è il naos, il cui accesso è possibile soltanto con la saggezza e la conoscenza. È la ricostituzione dell’androgino primordiale, tema che faceva parte della dottrina del Tempio.
Questa croce simbolizzava che il Templare aveva lasciato la via nella vita che consiste nel prendere agli altri ed aveva abbracciato la Via spirituale del dare agli altri.
Fonti: Saggio sulla simbolica Templare di Bernard Marillier.
Publié dans La Masseria - i Templari e l'Egitto
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