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IL CAVALLUCCIO MARINO e la sua leggenda

 ❤IL CAVALLUCCIO MARINO TRA LEGGENDA E REALTA'

Nel silenzio ovattato del mare esiste una leggenda che narra come ebbe origine uno dei più particolari e affascinanti animali che popolano l’ambiente marino. È uno dei soggetti più ambiti dagli appassionati di fotografia subacquea: l’ippocampo, per tutti il cavalluccio marino,


l’ultimo dei romantici. 

La leggenda narra di due cavalli che si amavano da lungo tempo, e si ritrovarono inseguiti da un branco di pericolosi segugi affamati. I due cavalli iniziarono a correre il più velocemente possibile, ma gli inseguitori non mollavano e dopo una lunga e sfiancante corsa i purosangue si trovarono sul ciglio di un burrone, oltre al quale c’era solo il mare. Il branco di cacciatori, accortisi di aver messo in trappola le prede, si avvicinava minaccioso. I due cavalli decisero che una morte libera sarebbe stata meglio che finire tra le fauci dei loro predatori. E così, uniti nella sorte, si gettarono nel precipizio. Ma, mentre precipitavano nel vuoto, accadde qualcosa di magico. I loro corpi iniziarono a mutare, le zampe si allungarono, la criniera mutò e la coda si fece tutt’uno con il resto del corpo. Una volta giunti all’impatto con la superficie del mare i cavalli si erano trasformati in due piccolissimi animali. Unici per la loro fattezza e per il loro comportamento. Il cavalluccio marino nuota all’indietro e la sua struttura fisica è incentrata su un asse verticale anziché orizzontale. Quindi gli ippocampi hanno una posizione eretta e, sebbene durante il nuoto assumano una posizione più idrodinamica, non sono abili nuotatori. Un collo arcuato posiziona la testa in avanti, con un muso allungato e tubolare, dalla tipica forma equina. La pinna caudale è un prolungamento del corpo, mobile e prensile. Attraverso di essa, si aggrappano ad alghe e coralli quasi disponessero di un arto supplementare. Sono rivestiti da una corazza ossea, spesso arricchita da spigoli ed aculei. Questi lo rendono poco appetitoso e nel contempo aiutano la sua mimetizzazione. Questi particolari nuotatori verticali sono gli unici animali monogami. Una volta raggiunta l’età della maturità, che coincide con il periodo in cui iniziano il primo corteggiamento, scelgono un partner al quale saranno fedeli per il resto della vita. Uno studio sui comportamenti del cavalluccio marini ha dimostrato che, se si introduce in un ambiente protetto, come un acquario, un solo esemplare femminile all’interno di un gruppo di maschi non accoppiati, tutti i maschi proveranno a ottenere le attenzioni della femmina. Se invece si crea un ambiente opposto, composto da un unico esemplare maschio all’interno di un gruppo femminile, noteremo che le femmine non faranno nulla per mettersi in mostra mentre il maschio inizierà un corteggiamento con un unico esemplare, con cui starà per sempre. Rappresentano il miglior simbolo di fedeltà e lealtà reciproca. Rimangono insieme per tutta la vita e, se uno sopravvive all’altro, raramente cercano in nuovo compagno. Sono animali incredibilmente romantici, al punto da riconfermare ogni mattina, all’alba, il proprio legame con una meravigliosa danza durante la quale eseguono delle coreografiche piroette intrecciando le code e mutando colore. Ma la particolarità più suggestiva di queste coppie è quella che il maschio del cavalluccio marino è l’unico tra tutte le specie a incaricarsi della gestazione e del parto. Infatti, dopo l’accoppiamento, la femmina deposita le uova in una apposita sacca marsupiale della quale è provvisto il maschio. In questa tasca incubatrice, al cui interno circola ossigeno e nutrimento, le uova verranno fecondate e allevate per un periodo che varia da 4 a 6 settimane. Nella fase incubatrice, la femmina farà visita al compagno ogni giorno per compiere le rituali danze di conferma del loro sodalizio. Dopo questo periodo il maschio inizia ad avere delle contrazioni muscolari che gli permettono di espellere dalla tasca una media di 1.500 piccolissime creature, che iniziano immediatamente la loro vita in totale autonomia. A questo punto il padre ripulisce per bene la tasca marsupiale per essere pronto a ricominciare un nuovo processo riproduttivo con la sua esclusiva compagna. In una società come la nostra, dove i rapporti di coppia sono messi alla prova da una quantità di fattori che mettono a repentaglio la lealtà e la fedeltà verso il partner, imitare la routine mattutina dei cavallucci marini potrebbe dare una marcia in più a ogni relazione.

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