Passa ai contenuti principali

Vlad III MEGLIO CONOSCIUTO COME 𝑰𝒍 𝑪𝒐𝒏𝒕𝒆 𝑫𝒓𝒂𝒄𝒖𝒍𝒂

 𝑰𝒍 𝑪𝒐𝒏𝒕𝒆 𝑫𝒓𝒂𝒄𝒖𝒍𝒂




Vlad III fu voivod di Vallachia, regione corrispondente all'attuale fascia meridionale della Romania, nel corso del XV secolo. Il suo regno fu caratterizzato da tutta una serie di conflitti con le vicine potenze: a ovest l'Ungheria e, soprattutto, l'impero ottomano a sud.

Il padre di Vlad governò sulla Vallachia per undici anni; grazie al suo impegno nell'osteggiare l'impero ottomano egli ricevette l'onorificenza di Dracul, cioè membro dell'Ordine del Drago, una corporazione cavalleresca che si opponeva all'espansione islamica in Europa. Pertanto Vlad, una volta ricevuto il potere, aggiunse l'epiteto #Dracula (letteralmente: “appartenente ai Dracul”) al suo nome. Oltre al semplice onomastico, Vlad III ereditò dal padre anche l'impegno nella missione di difensore della cristianità europea, opponendosi con successo al tentativo di espansione ottomana a nord del Danubio.

La gioventù del futuro voivod fu segnata da due eventi particolarmente negativi: dapprima suo fratello maggiore, legittimo erede al trono di Vallachia, fu ucciso dai boiardi, la classe nobiliare rumena; inoltre Vlad fu rapito dai Turchi, che lo rilasciarono dopo averlo tenuto prigioniero. Poco si sa del periodo che il giovane dovette trascorrere nell'impero ottomano, ma è presumibile che egli fu sottoposto a tortura, probabilmente di carattere sessuale.

Una volta adulto e reggente Vlad seppe fronteggiare questi due grandi “mostri” della sua infanzia: anzitutto formò l'armaş, un battaglione privato agli ordini diretti del voivod, con cui limitò al minimo i poteri della nobiltà di corte; inoltre fronteggiò l'invasione oltre il Danubio dell'impero di Maometto II.

Conoscendo gli usi e i costumi (e soprattutto le paure) degli ottomani, Vlad utilizzò una tattica del tutto particolare per volgere in fuga gli avversari: tramite sortite notturne e manovre scenicamente terribili atte a spaventare le truppe ottomane, egli riuscì nell'intento di terrorizzare tanto i comandanti quanto le truppe agli ordini del sultano, allontanandoli dal proprio territorio.

La più famosa di queste tattiche, che gli valse l'appellativo di Tepeş, fu l'utilizzo pressoché programmatico dell'impalatura. Vlad III in più occasioni fece trovare al nemico turco intere città o strade completamente deserte e silenziose; lungo le vie di tali luoghi desolati egli fece impalare non meno di ventimila suoi sudditi (principalmente i boiardi ribelli o i loro legati) per incutere timore e paura incontrollata nell'animo degli ottomani.

Ma la leggenda nacque solo dopo la morte di Vlad III (che non si distingue di molto dagli altri regnanti europei coevi per la violenza del proprio operato): a causa di una propaganda politica verificatasi in Germania contro il regno di Vallachia e in generale contro i popoli dell'Europa orientale, egli fu raffigurato come un despota sanguinario, che torturava in prima persona i suoi prigionieri e che si era macchiato di crimini indicibili. Tale propaganda, alimentata dall'utilizzo molto esteso che si faceva dell'appena inventata stampa nella Mitteleuropa in questo periodo storico, delineò la figura diabolica e vampiresca da cui Bram #Stoker nel 1897 trasse il personaggio del Conte Dracula, che divenne celebre in tutto il mondo in pochissimi anni.


https://it.wikipedia.org/wiki/Fortezza_di_Poenari





Commenti

Post popolari in questo blog

canzoni Goliardiche - Teresina un ti ci porto piu'!

celebre stornello toscano con mille e più versioni è  TERESINA UN TI CI PORTO PIù !!! il testo Te la portai a i' barre a prendere un sorbetto la ci scaracchiò dentro la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci porto più quant'è ver che c'è Gesù! Te la portai da i' Vivoli a prendere un gelato la disse: " L'è marmato! " la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci....... S'andò dalla Ruggini a prendere una pasta, la se la mise 'n tasca la mi face scomparì. Teresina 'un ti ci....... S'andiede da i' Procacci pe' prendere un panino, la fece: " Gliè piccino! " la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci....... Pe' falla divertire s'andiede da i' Raspanti la si scaccolò co' guanti, la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci....... S'andiede da i' dentista ma gli era tanto brutto te lo spettinò co' un rutto, la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci....... ...

canzoni goliardiche, un tantinello maleducate - natasha

 tra le canzoni goliardiche più famose certamente c'è " la canzone del cosacco" che sull'aria di una popolare canzone russa cantava un testo dissacrante , maleducato ma non osè, e quindi adatto anche a ragazzetti cresciutelli. la canzone è meglio conosciuta come la canzone di Natasha quella che fa la piscia ...  originalmente la canzone era una canzone triste che narrava le tristi emozioni di una donna il cui uomo era partito per andare in guerra, nel tempo alla prima stesura del testo se ne aggiunsero molti altri che, se dapprima ricalcavano lo spirito triste dell'originale, pian piano iniziarono a discostarsene fino ad arrivare a versioni decisamente dissacranti una delle quali è quella che qui proponiamo ecco il testo da cantare " Ohi Natasha hai fatto tu la piscia sì Dimitri ne ho fatti sette litri Fosti tu che allagasti la steppa dove sorge il sol dell'avvenir Fosti tu che allagasti la steppa dove sorge il sol dell'avvenir Ohi cosacca hai fatt...

I MISTERI GODURIOSI V.M.18 prima parte

componimento maleducati  c' è gente  che compone poesie piene di phatos o d'amore e poi  di dolcezza,tristezza,saggezza e un tot di roba che finisce con ...ezza etc poi c'è anche qualcuno e meno male che compone qualcosa di scollacciato al limite del maleducato, ma che alla fine bisogna dire e ammettere ha un unico scopo quello di far ridere o almeno sorridere e QUESTO SCOPO spesso l'ottengono bene queste  componimenti compariranno in codesti post  a cura di I. O. ************************************************************************************************************** I MISTERI  GODURIOSI   ( da 1 a 10 ) Nel primo mistero godurioso si contempla san Cirillo che col cazzo fatto a spillo inculava i microbi. Era un fenomeno! Nel secondo mistero lussurioso si contempla sant'Ilario che col cazzo sul binario deragliava i rapidi. Era un fenomeno! Nel terzo mistero peccaminoso si contempla santa Cecilia che con la fica fatta a conchiglia catturava i bigoli...