𝑰𝒍 𝑪𝒐𝒏𝒕𝒆 𝑫𝒓𝒂𝒄𝒖𝒍𝒂
Il padre di Vlad governò sulla Vallachia per undici anni; grazie al suo impegno nell'osteggiare l'impero ottomano egli ricevette l'onorificenza di Dracul, cioè membro dell'Ordine del Drago, una corporazione cavalleresca che si opponeva all'espansione islamica in Europa. Pertanto Vlad, una volta ricevuto il potere, aggiunse l'epiteto #Dracula (letteralmente: “appartenente ai Dracul”) al suo nome. Oltre al semplice onomastico, Vlad III ereditò dal padre anche l'impegno nella missione di difensore della cristianità europea, opponendosi con successo al tentativo di espansione ottomana a nord del Danubio.
La gioventù del futuro voivod fu segnata da due eventi particolarmente negativi: dapprima suo fratello maggiore, legittimo erede al trono di Vallachia, fu ucciso dai boiardi, la classe nobiliare rumena; inoltre Vlad fu rapito dai Turchi, che lo rilasciarono dopo averlo tenuto prigioniero. Poco si sa del periodo che il giovane dovette trascorrere nell'impero ottomano, ma è presumibile che egli fu sottoposto a tortura, probabilmente di carattere sessuale.
Una volta adulto e reggente Vlad seppe fronteggiare questi due grandi “mostri” della sua infanzia: anzitutto formò l'armaş, un battaglione privato agli ordini diretti del voivod, con cui limitò al minimo i poteri della nobiltà di corte; inoltre fronteggiò l'invasione oltre il Danubio dell'impero di Maometto II.
Conoscendo gli usi e i costumi (e soprattutto le paure) degli ottomani, Vlad utilizzò una tattica del tutto particolare per volgere in fuga gli avversari: tramite sortite notturne e manovre scenicamente terribili atte a spaventare le truppe ottomane, egli riuscì nell'intento di terrorizzare tanto i comandanti quanto le truppe agli ordini del sultano, allontanandoli dal proprio territorio.
La più famosa di queste tattiche, che gli valse l'appellativo di Tepeş, fu l'utilizzo pressoché programmatico dell'impalatura. Vlad III in più occasioni fece trovare al nemico turco intere città o strade completamente deserte e silenziose; lungo le vie di tali luoghi desolati egli fece impalare non meno di ventimila suoi sudditi (principalmente i boiardi ribelli o i loro legati) per incutere timore e paura incontrollata nell'animo degli ottomani.
Ma la leggenda nacque solo dopo la morte di Vlad III (che non si distingue di molto dagli altri regnanti europei coevi per la violenza del proprio operato): a causa di una propaganda politica verificatasi in Germania contro il regno di Vallachia e in generale contro i popoli dell'Europa orientale, egli fu raffigurato come un despota sanguinario, che torturava in prima persona i suoi prigionieri e che si era macchiato di crimini indicibili. Tale propaganda, alimentata dall'utilizzo molto esteso che si faceva dell'appena inventata stampa nella Mitteleuropa in questo periodo storico, delineò la figura diabolica e vampiresca da cui Bram #Stoker nel 1897 trasse il personaggio del Conte Dracula, che divenne celebre in tutto il mondo in pochissimi anni.
https://it.wikipedia.org/wiki/Fortezza_di_Poenari
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