Passa ai contenuti principali

Da dove derivano i semi delle carte napoletane?

 Da dove derivano i semi delle carte napoletane?


I semi delle carte napoletane, rappresentano le classi sociali del Medioevo: coppe il clero, denari i mercanti, spade i soldati,  e bastoni i contadini e avrebbero un'origine asiatica. 

Si pensa infatti, che siano stati portati nell'Italia meridionale nel Xll secolo dai Mamelucchi (Mamluk, dall arabo soldati /schiavi), i soldati di origine turca al servizio del re Saladino. 

Nei mazzi di carte dei Mamelucchi, vi erano 4 semi simili a quelli napoletani: dhiram,che era una valuta araba, divenuta per noi denari, suyuf erano le scimitarre, le napoletane spade; jawkan, ovvero i bastoni da polo antenati dei nostri bastoni; tuman che era simboleggiato da coppe.

 I semi francesi delle carte, ebbero origine più tardi.

Ps. Il fante viene spesso chiamato donna per via dei lineamenti molto delicati e dall'assenza di barba o baffi. Le figure hanno una valenza androgina pur indossando capi di abbigliamento maschili (ad eccezione del seme a spade).

leggennforti dubbi su quanto affermato poco sopra

difatti sondando un pochettino il web si rtovano informazioni più dettagliate sul tutto, intanto la provenienza esatta delle carte da gioco non è certa anche se comunque la provenienza di base sia data per Asia e India un po meno incerta è l'apparizione delle carte da gioco in Europa ...

... I documenti che ne attestano la presenza in Europa risalgono al XIV secolo: sono del 1377 sia la prima ordinanza che vietava il gioco d’azzardo con le carte in Francia, sia la prima attestazione di un gioco a 52 carte e 4 semi, in un trattato scritto dal monaco svizzero Johannes von Rheinfelden. Molti studiosi sono convinti che le carte da gioco siano arrivate in Europa attraverso i mamelucchi, musulmani che governarono in Egitto dal XIII all’inizio del XVI secolo. In particolare, secondo Michael Dummett, filosofo e tra i fondatori della Società internazionale delle carte da gioco, le carte arrivarono nell’ultimo quarto del XIV secolo (quindi tra il 1375 e il 1400) grazie alle Crociate. I Crociati avrebbero scoperto le carte dei musulmani e ci avrebbero giocato nei momenti di noia tra una battaglia e l’altra, in modo non diverso da come oggi i soldati passino il tempo con i videogiochi. Poi le avrebbero portate in patria, dove si sarebbero diffuse tra le classi nobili e ricche.

A sostegno di questa teoria c’è la somiglianza tra le carte usate dai Mamelucchi e le carte spagnole, la cosiddetta baraja, che ha 40 carte e 4 semi (spade, bastoni, coppe e denari) da cui derivano alcune carte da gioco italiane, come le piacentine, le napoletane e le siciliane. Un punto di incontro sarebbe stata Granada, che fu un emirato fino al 1492. I più antichi mazzi arabi sono le cosiddette carte dei Mamelucchi, tre mazzi incompleti custoditi nel Museo Topkapi a Istanbul, in Turchia. Provengono probabilmente dall’attuale Egitto e furono realizzati attorno al XV secolo (anche se alcune sono forse più antiche: sarebbero state prese da mazzi più vecchi per integrare alcune carte perse).

fonte etc clicca e vai


Commenti

Post popolari in questo blog

canzoni Goliardiche - Teresina un ti ci porto piu'!

celebre stornello toscano con mille e più versioni è  TERESINA UN TI CI PORTO PIù !!! il testo Te la portai a i' barre a prendere un sorbetto la ci scaracchiò dentro la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci porto più quant'è ver che c'è Gesù! Te la portai da i' Vivoli a prendere un gelato la disse: " L'è marmato! " la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci....... S'andò dalla Ruggini a prendere una pasta, la se la mise 'n tasca la mi face scomparì. Teresina 'un ti ci....... S'andiede da i' Procacci pe' prendere un panino, la fece: " Gliè piccino! " la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci....... Pe' falla divertire s'andiede da i' Raspanti la si scaccolò co' guanti, la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci....... S'andiede da i' dentista ma gli era tanto brutto te lo spettinò co' un rutto, la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci....... ...

canzoni goliardiche, un tantinello maleducate - natasha

 tra le canzoni goliardiche più famose certamente c'è " la canzone del cosacco" che sull'aria di una popolare canzone russa cantava un testo dissacrante , maleducato ma non osè, e quindi adatto anche a ragazzetti cresciutelli. la canzone è meglio conosciuta come la canzone di Natasha quella che fa la piscia ...  originalmente la canzone era una canzone triste che narrava le tristi emozioni di una donna il cui uomo era partito per andare in guerra, nel tempo alla prima stesura del testo se ne aggiunsero molti altri che, se dapprima ricalcavano lo spirito triste dell'originale, pian piano iniziarono a discostarsene fino ad arrivare a versioni decisamente dissacranti una delle quali è quella che qui proponiamo ecco il testo da cantare " Ohi Natasha hai fatto tu la piscia sì Dimitri ne ho fatti sette litri Fosti tu che allagasti la steppa dove sorge il sol dell'avvenir Fosti tu che allagasti la steppa dove sorge il sol dell'avvenir Ohi cosacca hai fatt...

I MISTERI GODURIOSI V.M.18 prima parte

componimento maleducati  c' è gente  che compone poesie piene di phatos o d'amore e poi  di dolcezza,tristezza,saggezza e un tot di roba che finisce con ...ezza etc poi c'è anche qualcuno e meno male che compone qualcosa di scollacciato al limite del maleducato, ma che alla fine bisogna dire e ammettere ha un unico scopo quello di far ridere o almeno sorridere e QUESTO SCOPO spesso l'ottengono bene queste  componimenti compariranno in codesti post  a cura di I. O. ************************************************************************************************************** I MISTERI  GODURIOSI   ( da 1 a 10 ) Nel primo mistero godurioso si contempla san Cirillo che col cazzo fatto a spillo inculava i microbi. Era un fenomeno! Nel secondo mistero lussurioso si contempla sant'Ilario che col cazzo sul binario deragliava i rapidi. Era un fenomeno! Nel terzo mistero peccaminoso si contempla santa Cecilia che con la fica fatta a conchiglia catturava i bigoli...