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le favole con morale della nonna

C’era una volta una volpe, furba e presuntuosa..….

Un giorno spinta dalla fame, gironzolando qua e là, trovò una vigna dagli alti tralicci. Ecco disse:” finalmente qualcosa di prelibato”. Tentò allora di saltare spingendo sulle zampe con quanta forza aveva in corpo….ma nulla.

Calma, si disse:” io così furba non posso arrendermi ma, devo escogitare qualcosa per raggiungere quell’uva”. Dopo un breve riposo riprese a saltare ma dopo alcuni balzi, non potendo neppure toccarla, così disse mentre mestamente si allontanava: “ Pazienza, non è ancora matura, non mi va di spendere troppe energie per un frutto ancora acerbo”.

MORALE:

Svilire cio’ che non si è in grado di fare è tipico del borioso…..a volte una sana umiltà aiuta a vivere meglio.
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questa favoletta pare sia stata composta da Esopo ad oggi ne esistono 2 miliardi 234 milioni e 333 versioni leggermente differenti ma il numero è in aumento continuo comunque ecco l 'originale

" Una volpe affamata vide dei grappoli d’uva che pendevano da un pergolato, e tentò di afferrarli. Ma non ci riuscì. "Robaccia acerba!" disse allora tra sé e sé; e se ne andò. Così, anche fra gli uomini, c’è chi, non riuscendo per incapacità a raggiungere il suo intento, ne dà la colpa alle circostanze."

Esopo, XXXII; Fedro, IV, 3.

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