Vlad Dracula
Era il 26 novembre del 1476 quando Vlad l'Impalatore, conosciuto anche come Vlad Dracula, si risollevò dalla rovina per la terza volta di seguito, liberandosi dalla prigionia e dichiarando l'inizio del suo nuovo regno.
🔥 Per tre volte infatti aveva perso il titolo di voivoda della Valacchia, ma un personaggio tanto ardito e sanguinario non poteva restare nell'ombra troppo a lungo, e riuscì sempre a tornare al potere.
🔥 La sua storia è divenuta leggenda, e Vlad è famoso per la sua crudeltà, per il timore che instillava negli animi dei suoi nemici, nonché per la sua abitudine di impalare coloro che faceva prigionieri.
🔥 Nelle sue biografie, tuttavia, non vi sono collegamenti diretti con il vampirismo, e fu Bram Stoker che, prendendo spunto dalla fama di quest'uomo sanguinario, assai popolare nella tradizione rumena, e attingendo a elementi del folklore slavo, creò il connubio che avrà grande fortuna nella letteratura e nell'immaginario collettivo.
🔥 I vampiri, conosciuti nel folklore slavo come upyr, erano dei veri e propri morti viventi: di notte tornavano a infestare i villaggi o andavano alla ricerca di amanti o di sangue, mentre di giorno tornavano nella loro tomba. Per debellarli una volta per tutte, era necessario decapitarli o piantar loro nel cuore un paletto di biancospino.
🔥 Venivano talvolta confusi con i vulkodlak, i lupi mannari, o con i vedomci, stregoni che combattevano in determinati momenti stagionali, cercando di far trionfare le forze delle tenebre e dell'inverno.
🔥 Malgrado ci venga quasi spontaneo collegare il personaggio di Dracula ai vampiri, teniamo presente che Vlad fu un uomo temibile e sanguinario, ma che non venne ritenuto un essere sovrannaturale fino alla pubblicazione del romanzo di Bram Stoker, al contrario di numerosi personaggi del folklore slavo, che le cronache descrivono come in grado di tramutarsi in lupi, in falchi o in altri animali, o persino temere i raggi del sole al punto da restarne inceneriti.
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