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Freyja - mitologia Norrena

  LA LEGGENDA DI FREYA

Freya (o Freyja, detta anche Vanadìs) era una famosa dea germanica e scandinava che, assieme al fratello Freyr o Frey, era figlia del leggendario dio del mare Njörd (in tedesco “Njördr” e in norreno “Njörðr”).

Come suo fratello, era la personificazione della bellezza e dell’amore. Non solo, ma proprio come Freyr, veniva spesso rappresentata con un aspetto selvaggio, silvestre, indossando un abito fatto di fiori o a volte di colore verde, e circondata da animali.

FREYA_by_C._E._Doepler

“Freya”, illustrazione di C.E. Doepler – Wägner, Wilhelm, 1882. Pubblicato su “Nordisch-germanische Götter und Helden”. Otto Spamer, Leipzig & Berlin. Pagina 214.

Di lei si diceva che avesse un aspetto bellissimo e lunghi capelli dorati. Infatti, essendo figli di Njörd, – dio del mare, ma soprattutto della ricchezza – Freya e Freyr erano spesso associati all’oro, che era presente anche nella cucitura dei loro vestiti e nelle loro lacrime, ed è molto probabile che fossero due gemelli.


Tuttavia, Njörd non era un Asi (una divinità maggiore), ma un altro tipo di divinità: un Vanir. I Vanir, nella mitologia nordica, erano considerati divinità di minore importanza, talvolta simili a giganti, ma divenuti alleati degli Asi o Aesir (abitanti di Asgard) dopo una lunga ed estenuante guerra. La leggenda vuole che Njörd avesse ceduto a Odino, capo di tutti gli dèi, i suoi due figlioletti per far sì che la guerra tra Asi e Vanir terminasse, e che Odino li avesse accolti di buon grado ad Asgard trasformandoli così in Asi.



Njörd aveva poi sposato la dea Skadi (in norreno: Skaði), da cui è probabile che derivi la parola “sci” (in inglese e in tedesco: “ski “) poiché questa era una divinità invernale, metà dea e metà gigantessa, che viveva sulle montagne cacciando con l’arco e muovendosi con gli sci, proprio come il dio Ullr. Secondo alcuni, quando nacque la leggenda Skadi era una divinità maschile mentre Njörðr una divinità femminile, e solo in seguito i loro ruoli furono invertiti.

La cosa certa è che il loro matrimonio non fu felice: innanzitutto, Skadi avrebbe preferito sposare il dio Baldr, ma aveva scelto Njördr poiché raggirata dagli Asi, che le avevano offerto il matrimonio con una divinità a condizione che scegliesse il suo sposo basandosi solo sulla bellezza dei suoi piedi e senza guardarlo in volto, come forma di indennizzo per la morte di suo padre, il gigante Thiazi, giustiziato per aver rapito la dea Idunn. Skadi aveva così scelto per errore il dio del mare ma, dopo il matrimonio, la gigantessa aveva imposto al novello marito di lasciare le sue spiagge e di andare a vivere a giorni alterni sulle montagne, procurandogli così mille rimpianti. Il mito vuole che, alla fine, i due dèi si fossero separati definitivamente e fossero tornati ciascuno ai propri luoghi familiari.


Freya aveva invece sposato il dio Odr (in norreno: Óðr), con cui viveva nel palazzo di Folkvang (detto anche “Fólkvangr” in norreno, cioè “campo della gente” o “corridoio del popolo“, a volte tradotto come “campo di battaglia“) dove ogni giorno si suonavano e cantavano canzoni d’amore; ma possedeva anche un altro palazzo chiamato Sessrúmnir, dove aveva il compito di ricevere le anime dei caduti in guerra (vai alla pagina sul VALHALLA per saperne di più). Freya era infatti una dea battagliera, nonostante l’aspetto elegante e raffinato: era coraggiosa, agguerrita, molto determinata ed appartenente alla tipologia delle vachirie.

Non è certo se il giorno del venerdì (in tedesco “Freitag” e in inglese “Friday“) potesse essere dedicato a questa dea e a suo fratello Freyr oppure alla dea Frigg, la sposa di Odino. Con la dea Frigg, tuttavia, Freya presentava una serie infinita di caratteristiche in comune: ad esempio la capacità di procurare mariti alle giovani fanciulle (o anche solo nuovi amori) e di essere la protettrice delle spose e del matrimonio. Era inoltre una dea molto potente, dotata quasi degli stessi poteri di Odino, lo sposo di Frigg, il cui nome ricorda quello di “Odr“, talvolta chiamato “Od“, cioè lo sposo di Freya. In alcune versioni della leggenda, Frigg non esiste e la sposa di Odino è appunto Freya.

FREYA DEA DELL'AMORE



Non solo, ma queste due dee possedevano entrambe il dono della divinazione, e uno degli animali simbolo di Freya era proprio il gatto – rappresentazione della femminilità ma anche della sessualità – uno degli stessi simboli di Frigg. Entrambe avevano il potere di viaggiare nel cielo su un carro trainato da due gatti, ma qualche volta la dea Freya era invece rappresentata su un carro trainato dal cinghiale Gullinbursti, uno dei simboli di Freyr, forgiato con setole d’oro dai nani Eitri e Brokkr. La mitologia nordica indica talvolta questo cinghiale con l’altro nome di Hildisvíni in lingua norrena, ma non è chiaro se sia lo stesso animale oppure un altro, identico a quello di Freyr.

Le analogie con Frigg non finiscono qui: si pensa che lo stesso nome “Freya”  – letteralmente “signora” – possa derivare da quello di “Frigg“, che è incerto se significhi “sposa, moglie” oppure “amata, diletta“; ma è possibile che voglia dire anch’esso “signora” poiché la regina degli Asi era appunto chiamata “signora degli dèi” o “signora del cielo”.

Entrambe erano inoltre due dee guerriere (valchirie) incaricate di raccogliere le anime dei caduti in battaglia e di portarle nel Valhalla, il paradiso degli Asi. A Odino spettava la metà delle anime raccolte, mentre l’altra metà, secondo le varie versioni, spettava o a Frigg o a Freya, altro dato in comune tra le due. Freya, inoltre, veniva talvolta raffigurata con indosso un mantello di piume di falco che le dava il potere di volare nel cielo, proprio come si dice che possedessero Frigg e la sua ancella Hlín. 

FREYA

“Freya, la dea tiene una mano sul suo scudo” illustrazione di Johannes Gehrts (1901).

Per tutte queste ragioni, le due divinità venivano spesso confuse o considerate l’una la derivazione dell’altra. In alcuni poemi non vengono neppure distinte, e si pensa che le loro storie possano essere state scritte in parallelo, cioè siano la stessa storia raccontata prima dal punto di vista degli Asi e poi dal punto di vista dei Vanir.

Altri simboli di Freya erano il corvo – uno dei simboli delle Valchirie – e la rosa, ma l’oggetto più famoso attribuito a questa dea era la collana Brisingamen (pronuncia: Brìsingamen)  – in norreno “Collana dei Brisinghi “- forgiata dall’oro per lei da tre nani appartenenti alla suddetta stirpe, dopo una lunga contrattazione durante la quale la dea aveva dovuto cedere alle loro avances per ottenere il prezioso gioiello.

Si racconta che tale collana le fu rubata un giorno dal perfido dio Loki, che successivamente aveva dovuto scontrarsi con l’ira del dio Heimdallr, trasformato in una foca nelle acque di un fiume. Il duello era stato vinto da Heimdallr, che aveva restituito la collana a Freya, ma molte altre avventure vedono protagonista questa dea dell’animo capriccioso, testardo e talvolta anche egoista ed aggressivo (si ricorda il suo rapimento da parte dei giganti, dai quali fu salvata dal dio Thor).

HEIMDALLR RIPORTA BRISINGAMEN A FREYA

“Heimdallr riporta Brisingamen a Freya”, dipinto di Nils Blommér (1845)

Il suo matrimonio con Odr veniva detto essere molto felice, sebbene questi dovesse spesso assentarsi da casa lasciando la sua sposa in lacrime, che erano fatte d’oro (oltre a “chioma di Sif“, un modo con cui le antiche popolazioni nordiche chiamavano l’oro era appunto “lacrime di Freya“). Anche questo dato può far indurre a sospettare che Freya sia appunto Frigg, la moglie di Odino, il quale era chiamato “il dio viandante” perché sempre in giro per il mondo a tramandare la sua conoscenza ai mortali.

Non è certo, però, se Freya gli fosse fedele, dal momento che gli altri dèi – soprattutto Loki – le rinfacciavano spesso di essere una lussuriosa. E’ possibile che questo corrispondesse al vero, sia perché Freya viene descritta come tale in numerosi poemi epici, sia perché il suo aspetto selvaggio soleva spesso indicare che non fosse scevra da alcuni comportamenti bestiali.

Le due figlie di Freya e Odr, Görsimi (in norreno “gioiello”) e Hnoss (in norreno “tesoro”), erano la personificazione della ricchezza e venivano descritte come due giovani bellissime, talora rappresentate con fattezze molto simili alla madre.

(Tutte le immagini contenute in questa pagina sono di pubblico dominio. Le informazioni qui contenute sono tratte dagli Edda in prosa e in poesia scritti nel XIII secolo e da http://lefigliedellanticareligione.blogspot.it/2013/12/freyja.html e https://storiaefantasydotcom1.wordpress.com/category/miti-e-leggende/).

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Freyja è una dea dalle molte sfaccettature, legata alla natura e alla fecondità, al raccolto e alla bella stagione, ma anche alla ricchezza, alla magia e alla battaglia.

🦌 Avendo tutti questi aspetti, viene conosciuta con molti nomi all'interno della tradizione norrena:

🦌 Talvolta è Gefn, Colei che dona, coperta d'oro e talmente ricca da far invidia gli altri dèi.

🦌 Altre è Mardöll, Colei che rende splendente il mare, enfatizzando il suo aspetto scintillante e connesso alla luce.

🦌 Viene chiamata anche Skjálf, Colei che scuote. Questo nome appartiene anche alla figlia di un re finlandese che, dopo aver visto la sua famiglia uccisa da un re vichingo e dopo essere stata costretta a divenire sua moglie, riuscì a vendicarsi, impiccandolo per mezzo di una collana. Freyja è famosa in quanto detentrice di Brisingamen, la splendida collana creata dai nani che desta invidie in tutta Asgard, e per questo motivo le due figure sono legate.

🦌 Può sembrare strano vederla chiamata anche Sýr, cinghiale femmina, ma in fondo questo nome ribadisce il suo legame con la fertilità e la natura, oltre ad associarla al fratello gemello Freyr, che aveva come cavalcatura proprio un cinghiale.

🦌 Uno dei nomi più noti è Valfreyja, La Signora della Battaglia, e in questo aspetto cavalcava assieme alle sue Valchirie, scegliendo metà delle anime più coraggiose per portarle a Folkvangr.

Edda: il Canto di Odino -


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FREYA

Un'immagine di Freya tratta da https://www.runos.pusIapiai.lt/index.php?tekstoid=8
Altre immagini alla pagina Immagini di Freya

 Benedetta sia la dea dell’Aurora scintillante
 Freyja, la Bellissima,
 La piu Appassionata delle Regine.
 Insegnimi i misteri dell’autentica passione del cuore.
 Mostrami i segreti del wyrd.
 Cammina con me nella luce delle stelle.
 Io accendo questa candela
 in una ardente offerta a Te,
 Freya, dea del fuoco etereo.

Freya è probabilmente la più nota e più amata delle dee nordiche oggi. Il suo nome significa semplicemente "la Signora" e una volta era un titolo piuttosto che il suo nome originale. Freya è la donna selvaggia fra le divinità del nord.

Il giorno Venerdì in inglese (Friday) prende il nome da lei.

Figlia di Njordhr e Skadhi, (massima divinità dei Vani e signore dei naviganti), sorella di Freyr e sposa di Od.
Famosa per la sua bellezza, è la dea dell'amore soprattutto sessuale,della fertilità. È considerata un dea oltre che di amore, di profezia e di magia. Ha l'aspetto di una guerriera, è dunque anche una dea di guerra, infatti le spettano la metà dei caduti in battaglia, che ella riceve nel suo palazzo chiamato "Sessruminr" (Ricco di Seggi).

Freya vive nel bel palazzo Folkvang (" campo della gente "), un posto in cui le canzoni di amore vengono cantate.

Del suo abbigliamento è famosa Brisingamfn "Collana dei Brisinghi", forgiata dai nani della stirpe brisinga - il mito viene raccontano più sotto in dettaglio - I nani le regalarono anche Hildsuin "Cinghiale da Battaglia" dotato di setole d'oro.

Freya fu in eterno conflitto con Hundia, una vecchia megera che dimorava con gli Asi, e che spinta dalla gelosia nei confronti della bellissima dea, raccontava in giro i particolari della vita sessuale di quest'ultima. Era ancge avversata dai giganti che in alcune storie la rapiscono.

Freya è anche la musa ispiratrice della Mausong un genere di poesia a tema amoroso vietata dalla legge nordica.

Freya si festeggia il 27 Dicembre e il 10 gennaio e il mese di marzo

Aspetto di Freya
Freya è una delle più alte divinità di Asgard, una figura di potere e rispetto anche fra le Walkirie e gli Aesir. Come Dea dell’amore e della fertilità, ella assume una forma che verrebbe considerata bella nella maggior parte del mondo - occhi blu-chiaro, capelli dorati lunghi che cadono oltre la vita e una carnagione perfetta che metterebbe Venere stessa in ombra. Il suo costume può anche essere considerato insolito, consistendo di un vestito di un pezzo stretto, che cade eppena sopra le anche, come pure una coppia di manicotti stacati dal vestito e stivali che salgono fino alle sue ginocchia. Tutto il suo abbigliamento è dello stesso tessuto di verde foresta, ricamato in oro.
Sulla sua testa sta una mitra verde e bianca, lunga un pò sui lati, con una larga striscia verde e due strisce bianche intorno ai lati. Un bordo in oro inoltre copre questa mitra.
Possiede anche un mantello di piume di falco che le permette di volare fra i mondi.



Carattere di Freya
Come uno dei capi principali dell’Aesir, Freya ha la forza della volontà di un comandante - e l'autostima e un senso della propria identità in grado di sostenere il suo volere. Di mente veloce e intelligente, Freya possiede un alto grado di ostinazione e una sicurezza del suo potere e della sua autorità che può sull'occasione condurla ignorare i suggerimenti e la saggezza degli esseri inferiori (siano essi dei o mortali). Freya ad è molto dedicata all’Asgard e all’Aesir e a Odino in particolare, ed è a disposta a combattere fino alla morte e a distruggere chiunque abbia minacciato la sua casa e la sua famiglia. Ciò la rende molto spietata verso il nemico - e verso chiunque ella veda come una minaccia.

Dinamica, impulsiva, altamente estroversa. Appassionata una volta risvegiata sia in amore che per una giusta causa. Aggressiva. Sempre nell’azione e sulla via. Esigenza di una causa e di sfide in cui lanciarsi. Si annoia facilmente. Molto immaginativo ma a volte poco centrata, impaziente ma coraggiosa.

La sua storia
Tradizionalmente, Freya era la figlia del dio Njord di Vanir e ha vissuto fra i Vanir nello Joutenheim per la prima parte della sua vita. Tuttavia, tutto il questo cambiò con linizio della prima guerra fra Aesir e Vanir.
Njord lasciò i Vanir dopo la guerra e andò ad Asgard per offrire i suoi bambini, Freya e Frey, come ostaggi agli Aesir in modo che la guerra non venisse continuata.

Odin fu d’accordo e Njord, Freya e Frey vennero transformati in in Aesir. Freya ha insegnato gli dei molto di quello che sanno su rimedi, pozioni e rune - quelle parti di conoscenza che Odin non aveva avuto quando aveva perso uno dei suoi occhi e si era appeso dal Yggdrasil.
Col tempo Freya è entrata nel ruolo di dea di potere e ha indossato il manto di dea della vita e della morte. Esercita un potere pari a quello di Odino stesso e come tributo prende la metà di tutti i guerrieri che muoiono nella battaglia, mentre gli altri vanno con Odin al Valhalla. Ma sia Freya che Odino sono dedicati alla conservazione del mondo e quando il momento verrà, combatteranno insieme. È Freya che dirige le Valkyrie nella loro missione di raccogliere le anime dei guerrieri morti.

Il suo sposo era Od secondo alcune versioni, Odino per altre (in tal caso Freya viene a sovrapporsi con la dea Friggs moglie di Odino). Un mito racconte che, non trovando più il suo sposo Od, pianse a lungo lacrime di ambra.
Non c’è molto di scritto su Od. Alcuni storici sostengono che Od è un semplicemente altro nome per Odino. La confusione qui sembra ancora girare intorno se Frig e Freya sono la stesso dea.   Possiamo supporre che i miti ci abbiano detto che Odino abbia avuto il suoi mondo e sua moglie da cui tornare e Freya ha avuto i suoi impegni con i Vanir. Freya Cerca Od disperatamente, pur sapendo che non può trovarlo perché è diventato Odino e piange le sue lacrime di ambra.
Od, identificato solitamente come Odino, può essere un'introduzione un po'successiva per questioni morali, sarebbe cioé stato introdotto per sostituire il suo consorte originale che sarebbe stato il suo fratello Frey.

Freya a volte è vista come dea di fertilità, ma non ci sono fonti che suggeriscono che sia stata invitata portare la produttività ai campi
Piuttosto, è una dea di ricchezze, le cui lacrime sono oro e le cui figlie sono oggetti preziosi.

Animali totemici
Il falco, i gatti (Freya ha due gatti alati che tirano il suo carro Betulla; si dice che dopo sette anni i gatti venissero liberati e trasformati in streghe), le farfalle, gli uccelli, particolarmente falchi, anche il cuculo Alcuni dicono anche i cavalli (per alcuni neri, cioé diabolici, il che rientra nella demonizzazione di Freya avvenuta colcristianesimo)).
L'albero che è sacro a Freyja è il sambuco. La Rosa sarebbe il suo fiore. Il suo metallo favorito è naturalmente l’oro. La sua pietra è l’ambra.

Freyja ed il Brisingamen
Come Freyja ha ricevuto il Brisingamen nei miti è una storia piuttosto interessante ed unica. Da fonti diverse si trova che Freyja ha volato una notte al regno dei nani. Quattro nani, Alfrigg, Berling, Grerr e Dvalin avevano fatto una collan bellissima. Era la più bella collana che Freyja avesse mai visto e la volle più di ogni altra cosa mai voluta prima di allora. (questa collana d’oro è detta da qualcuno rappresentare la pienezza del suo potere) Freyja ha cominciato a contrattare con i quattro nani che desideravano soltanto una cosa, che ciascuno la avesse per una notte. Per l'unica volta nella sua esistenza Freya si è presentata ai desideri altrui (di solito si occupava esclusivamente dei propri).

Ora ci sono due versioni di che cosa accade dopo questo. Uno è che Loki ruba la collana e dice a Odino a che cosa ha fatto e Odino monta su tutte le furie ed il prezzo affinchè lei lo ottenga indietro è che gli esseri umani facciano la guerra fra di loro. Questo è probabilmente un'aggiunta cristiana più tarda. L'altro è quella in cui Od sparisce per un giorno e lei lo cerca e versa le lacrime di ambra dappertutto mentre lo cerca.


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