domenica 5 settembre 2021

Demetra / Cerere

 Demetra, la dea delle messi


sopra statua di Demetra fatta da unsisachi

È una tra le divinità più misteriose e più antiche che siano mai state venerate. Infatti Demetra, che i Romani associavano a Cerere, era la dea delle messi e dei raccolti, ma era anche considerata la dea delle stagioni e della fertilità, poiché il mutamento del clima e la fecondità della Terra dipendevano da lei.

Come era accaduto anche ai suoi fratelli e sorelle, Zeus, Ade, Poseidone, Estia ed Era, Demetra venne divorata alla nascita da suo padre, il titano Crono, timoroso che uno dei suoi figli potesse detronizzarlo. Zeus liberò tutti i suoi fratelli dallo stomaco del padre per poi muovergli contro una lunga guerra, nella quale quest'ultimo venne sconfitto e richiuso nel Tartaro insieme agli altri titani.

Cominciato il dominio degli dei dell'Olimpo, Demetra donò al genere umano tutte le conoscenze necessarie per praticare l'agricoltura, come la semina, l'aratura e la mietitura.

Sedotta da Zeus, ebbe come figlia Kore, chiamata anche Persefone, la quale sarebbe stata poi rapita da Ade, con il permesso di Zeus stesso, poiché il dio dell'Oltretomba voleva farne la sua sposa.

Demetra, disperata, cercò ovunque la figlia senza tuttavia trovarla, così decise di vendicarsi del misfatto non permettendo più alla Terra di essere feconda, causando carestie, gelo e siccità. 


sopra: busto di Demetra d'epoca Romana copia di un busto Grco copia di un Busto ancor più antico copia di un altro pre-esistente copia di vattelappescòte che a alla fine un si sa chi copia chi

Mentre la dea continuava a vagare in cerca della figlia, Poseidone tentò di sedurla. Ma Demetra, che non voleva concedersi al dio dei mari, assunse l'aspetto di una giumenta e gli sfuggì. Tuttavia Poseidone riuscì a raggiungerla e, trasformato anch'esso in cavallo, giacque con lei. Da quell'unione Demetra rimase incinta e in futuro avrebbe partorito il cavallo Arione e una figlia il cui nome sarebbe stato proibito pronunciare. Infatti le persone si riferivano a lei chiamandola "la Padrona".

Dopo nove giorni e nove notti in cui aveva vagato alla ricerca di Persefone, Demetra giunse poi ad Eleusi, alla corte di re Celeo, e lì, dopo avere preso l'aspetto di una donna umile e anziana, fece da nutrice al figlioletto del re, Demofonte, che la dea tentò di rendere immortale allattandolo di giorno con latte divino e bruciando le sue parti mortali di notte. Il piccolo cresceva ad una velocità insolita, così Metaniera, la madre del piccolo, cominciò a sospettare di quella strana vecchia e iniziò a spiarla. Quando la vide mentre si accingeva a bruciare il piccolo, irruppe nella stanza e Demetra, spaventata, lasciò cadere Demofonte, il quale morì.

Dispiaciuta per l'accaduto, Demetra donò all'altro figlio del re, Trittolemo, il suo cocchio trainato da draghi alati, e gli diede il compito di seminare chicchi di grano ovunque egli andasse e di insegnare ai popoli i segreti dell'agricoltura.

Accadde poi che il dio del sole, Elio, rivelò a Demetra ciò che era accaduto riguardo al rapimento della figlia. Adirata, la dea minacciò di lasciare la Terra sterile, gelida e infeconda se non le fosse stata restituita. Zeus le disse che se Persefone non avesse ancora mangiato nessun cibo del mondo dei morti, sarebbe potuta tornare con la madre. In caso contrario, sarebbe rimasta legata in eterno all'Oltretomba.


~ "Il ritorno di Persefone", dice dipinto da Frederic Leighton nel 1891 vai te a sapere poi s'è vero oppure no ~

Quando Demetra giunse da Ade a pretendere la restituzione della figlia,  il giardiniere dell'Oltretomba, Ascalafo, rivelò che Persefone aveva ingerito sette chicchi da un melograno colto nel giardino, condannando la fanciulla. Grazie a Zeus però si raggiunse un compromesso: poiché Kore aveva ingerito solo pochi chicchi del frutto dei morti, sarebbe rimasta nell'Oltretomba, come regina, solo tre mesi l'anno. Gli altri mesi restanti li avrebbe trascorsi sull'Olimpo, insieme alla madre. Adirata con Ascalafo per la sua soffiata, Demetra si vendicò tramutandolo in una civetta.

Nei mesi in cui la figlia scendeva nell'Ade, Demetra era solita abbandonarsi alla tristezza, trascurando la fertilità della Terra e causando quindi l'inverno. Quando invece Persefone risaliva, per la felicità, la madre ricominciava ad adempiere ai suoi doveri ridonando alla Terra abbondanza e calore e dando inizio alla primavera.

Ad Eleusi, in onore delle due dee, naquero dei mistici riti di iniziazione, chiamati "Misteri Eleusini", in cui veniva celebrato anche l'inizio della primavera.

statua di Demetra/ Cerere con uno strano animalo ense la mano sinistra  r posu per le braccia che anse sa se morde, becca, scoreggi o tutte e tre

Nonostante Demetra non avesse mai avuto un marito perpetuo, non le sono mancati però gli amor passeggeri, come quello con il mortale Iasone. Dalla loro unione sarebbe nato Pluto, che significa "Ricchezza".

Poiché era una dea benevola, Demetra era raro che si adirasse o si vendicasse con qualcuno. Un' eccezione la fece però con uno degli uomini più empi e violenti mai esistiti: Erisittone il gran coglione

https://it.wikipedia.org/wiki/Demetra

demetra-o-cerere-antica-dea-delle-messi/

/demetra-arte-e-mitologia





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