Passa ai contenuti principali

il mitico Acheronte

 Acheronte



Acheronte è il nome di alcuni fiumi della mitologia greca, spesso associati al mondo degli Inferi.
Mitologia
Secondo il mito sarebbe un ramo del fiume Stige che scorre nel mondo sotterraneo dell'oltretomba, attraverso il quale Caronte traghettava nell'Ade le anime dei morti; suoi affluenti sarebbero i fiumi Piriflegetonte e Cocito. Era conosciuto anche con l'epiteto di "fiume del dolore". L'origine del nome può derivare da ἄχερος "stagno", "lago" o da ἄχος "dolore" e ῥέω "scorrere".
La cosmogonia lo fa risalire all'omonimo figlio di Elio e di Gea: fu tramutato da Zeus in fiume d'acque amare, come punizione per aver dissetato i Titani che s'erano ribellati al volere divino cercando di scalare l'Olimpo.
Il dio del fiume fu poi a sua volta padre di Ascalafo avuto, a seconda delle leggende, da Orfne o da Gorgira.
Possibile localizzazione
Il principale Acheronte si trova in Epiro, regione nord-occidentale della Grecia, nei pressi della cittadina di Parga. È un immissario del lago Acherusia e nelle sue vicinanze sorgono le rovine del Necromanteion dell'Acheronte, l'unico oracolo della morte conosciuto in Grecia.
Fonti letterarie
Platone nel dialogo Fedone afferma che l'Acheronte è il secondo fiume più grande del mondo, superato solamente dall'Oceano: sostiene che l'Acheronte scorra in senso inverso e dall'Oceano vada verso la terra. Il termine Acheronte è stato talvolta usato come sineddoche per intendere l'Ade nella sua interezza. Virgilio parla dell'Acheronte insieme agli altri fiumi infernali all'interno della sua descrizione dell'Oltretomba, collocata nel libro VI dell'Eneide.
Nell'Inferno (canto III) di Dante il fiume Acheronte rappresenta il confine dell'Inferno per chi arriva dall'Antinferno.
Metafora
Destinato per l'eternità a separare il mondo dei vivi dagli inferi, nella Commedia dantesca il fiume viene varcato da quelle anime che avevano avuto degna sepoltura: rappresenta pertanto la transizione da vita a morte ed anche il viaggio senza ritorno verso l'Oltretomba. Un richiamo, questo del passaggio, che si rinviene anche in un punto dell’Otello in cui Shakespeare sembra rievocare "l’immagine della nave ovidiana che dalla vetta di un monte sembra guardare giù nelle valli e al fondo dell’Acheronte".
Anche Catullo rievoca il fiume come metafora, quando "l’onda pallida di Acheronte lambe il piede | del fratello che tolto dal mio viso | sotto il lido retèo giace coperto". In psicologia, «molte persone che attraversano una depressione "passano l’Acheronte", sognano cioè di incontrare i loro morti, come se si consultassero con loro e chiedessero "vale la pena di essere morti come te?"» Sigmund Freud pone in esergo alla sua opera più celebre, L'interpretazione dei sogni: Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo ("Se non potrò commuovere gli dei celesti, muoverò l'Acheronte").
AUTORI Merryweather & Nihal

Commenti

Post popolari in questo blog

canzoni Goliardiche - Teresina un ti ci porto piu'!

celebre stornello toscano con mille e più versioni è  TERESINA UN TI CI PORTO PIù !!! il testo Te la portai a i' barre a prendere un sorbetto la ci scaracchiò dentro la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci porto più quant'è ver che c'è Gesù! Te la portai da i' Vivoli a prendere un gelato la disse: " L'è marmato! " la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci....... S'andò dalla Ruggini a prendere una pasta, la se la mise 'n tasca la mi face scomparì. Teresina 'un ti ci....... S'andiede da i' Procacci pe' prendere un panino, la fece: " Gliè piccino! " la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci....... Pe' falla divertire s'andiede da i' Raspanti la si scaccolò co' guanti, la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci....... S'andiede da i' dentista ma gli era tanto brutto te lo spettinò co' un rutto, la mi fece scomparì. Teresina 'un ti ci.......

canzoni goliardiche, un tantinello maleducate - natasha

 tra le canzoni goliardiche più famose certamente c'è " la canzone del cosacco" che sull'aria di una popolare canzone russa cantava un testo dissacrante , maleducato ma non osè, e quindi adatto anche a ragazzetti cresciutelli. la canzone è meglio conosciuta come la canzone di Natasha quella che fa la piscia ...  originalmente la canzone era una canzone triste che narrava le tristi emozioni di una donna il cui uomo era partito per andare in guerra, nel tempo alla prima stesura del testo se ne aggiunsero molti altri che, se dapprima ricalcavano lo spirito triste dell'originale, pian piano iniziarono a discostarsene fino ad arrivare a versioni decisamente dissacranti una delle quali è quella che qui proponiamo ecco il testo da cantare " Ohi Natasha hai fatto tu la piscia sì Dimitri ne ho fatti sette litri Fosti tu che allagasti la steppa dove sorge il sol dell'avvenir Fosti tu che allagasti la steppa dove sorge il sol dell'avvenir Ohi cosacca hai fatt

I MISTERI GODURIOSI V.M.18 prima parte

componimento maleducati  c' è gente  che compone poesie piene di phatos o d'amore e poi  di dolcezza,tristezza,saggezza e un tot di roba che finisce con ...ezza etc poi c'è anche qualcuno e meno male che compone qualcosa di scollacciato al limite del maleducato, ma che alla fine bisogna dire e ammettere ha un unico scopo quello di far ridere o almeno sorridere e QUESTO SCOPO spesso l'ottengono bene queste  componimenti compariranno in codesti post  a cura di I. O. ************************************************************************************************************** I MISTERI  GODURIOSI   ( da 1 a 10 ) Nel primo mistero godurioso si contempla san Cirillo che col cazzo fatto a spillo inculava i microbi. Era un fenomeno! Nel secondo mistero lussurioso si contempla sant'Ilario che col cazzo sul binario deragliava i rapidi. Era un fenomeno! Nel terzo mistero peccaminoso si contempla santa Cecilia che con la fica fatta a conchiglia catturava i bigoli. Era un fenom