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LA TERZA FATICA DI ERACLE

 Le fatiche di Eracle - La Cerva di Cerinea

La terza impresa che il vile Euristeo impose al possente Eracle, fu quella di catturare l'agilissima Cerva di Cerinea, animale sacro ad Artemide. 

Infatti la dea, quando era ancora fanciulla, aveva visto cinque cerve pascolare sul monte Liceo, le quali avevano tutte delle splendide corna dorate e degli zoccoli bronzei. La dea, vista la bellezza di quelle creature, decise di catturarle per soggiogarle alla sua quadriga e infatti vi riuscì tranne che con una, la quale fuggì. Si dice che fu proprio Era a farla scappare sul monte Cerinea, perchè più tardi potesse servire a una delle imprese di Eracle.

Giunto nei pressi del monte, Eracle vide il divino animale e vi si mise all'inseguimento, poichè essendo consacrata ad Artemide, non avrebbe potuto ne ferirla ne ucciderla. Ma la Cerva era più agile e veloce di quel che potesse immaginare così, L'eroe instancabile, la rincorse per un anno intero, senza successo. Arrivò un giorno in cui però la Cerva trovò rifugio sul monte Artemisio per riposarsi dopo la lunghissima fuga, quindi Eracle decise di approfittarne: impugnò il suo arco e scoccò  una freccia che colpì la creatura nelle zampe anteriori. La Cerva cadde ferita ma senza versare una goccia di sangue, poichè la freccia l'aveva colpita tra l'osso e i tendini, così Eracle se la caricò in spalla e tornò indietro, ancora una volta vittorioso.

Mentre L'Eroe tornava a Tirinto, gli apparve davanti la dea Artemide che, infuriata con Eracle per l'azione commessa all'animale a lei sacro, gli voleva portare via la Cerva, accusandolo di avere tentato di ucciderla. Eracle spiegò alla dea che questa impresa gli era stata imposta dal codardo Euristeo e che di proposito aveva colpito la creatura alla zampa, tra l'osso e i tendini, per non ucciderla e per non sprecare neanche un goccio del suo sacro sangue. La dea comprese, così lasciò proseguire l'Eroe, vincente in un'impresa diversa e di altro valore rispetto alle prime due: per portarla a compimento non sarebbe bastata la semplice forza divina e il coraggio in combattimento, qua Eracle ha dovuto dimostrare una grande astuzia e un profondo rispetto per un animale innocuo e allo stesso tempo sacro come la Cerva,  accurandosi di non danneggiarla più di quel che sarebbe stato necessario per catturarla e liberandola subito dopo averla mostrata al vile Euristeo.

( DAL WEB )

https://it.wikipedia.org/wiki/Cerva_di_Cerinea


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