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la Teogonia di Esiodo - episodio 3

 Questo è il terzo episodio della Teogonia di Esiodo che narra della grande guerra fra gli dei e i titani.

( i primi 2 episodi li trovate tra i post del genere" mitologia")

N.B,.

quanto leggerete e stato potato sul web da un autore che al momento risulta sconosciuto appena ne saprò i dati non mancherò d' inserirne nome e cognome

Zeus, grazie all'aiuto di sua zia, la titanide Meti, riuscì ad avvelenare il crudele padre Crono affinché rigurgitasse i figli inghiottiti. Il piano funzionò, così il Titano vomitò Ade, Poseidone, Estia, Era e Demetra. La grande guerra per il dominio del cosmo cominciò.

I giovani dei scelsero come loro capo Zeus, poiché era colui che li aveva liberati dalla prigionia. I titani invece furono capitanati dal tiranno Crono e dal figlio del titano Giapeto, Atlante.







la madre di Zeus, nonché moglie di Crono, la titanide Rea, profetizzò al figlio che per vincere quell'immensa guerra avrebbero dovuto liberare dal Tartaro i mostruosi fratelli di Crono: I tre Ciclopi e i tre giganteschi Ecatonchiri (o Centimani). Zeus andò così nel Tartaro e con la sua divina potenza uccise la mostruosa carceriera di quell'oscuro luogo, Campe, una creatura con l'aspetto di una donna anziana per la metà superiore del corpo, per la metà inferiore di drago e ricoperta di serpenti, come i suoi capelli.

liberò così gli Ecatonchiri e i Ciclopi; questi ultimi, essendo abilissimi artigiani, forgiarono tre formidabili armi per la grande guerra in segno di gratitudine per essere stati liberati: a Zeus diedero la Folgore Tonante, A Poseidone il Tridente, il cui urto scuoteva le terre e i mari. Infine ad Ade diedero un magico elmo che rendeva invisibile chi lo indossava. Tutto era pronto per la guerra.




Gli dei e i titani si combatterono da due altissimi monti: i primi erano sul monte Olimpo e i secondi sul monte Otri. I tre Ecatonchiri, con 50 teste e centobraccia ciascuno, bersagliarono i titani con trecento massi grandi quanto montagne. Zeus lanciò raffiche di potenti folgori mentre Poseidone, con il suo tridente, scuoteva violentemente il suolo. Fu una guerra immensa che che ebbe una svolta dopo dieci anni di ininterrotti combattimenti: al decimo anno Ade, invisibile grazie al suo elmo, riuscì a rubare le armi a Crono. Zeus e Poseidone riuscirono così a sconfiggerlo con la Folgore e il Tridente. La guerra cessò.





Zeus punì severamente i titani che lo avevano combattuto: li rinchiuse quasi tutti nel Tartaro, esattamente come avevano fatto loro con i loro fratelli Ciclopi ed Ecatonchiri. Ad Atlante però, toccò forse un destino peggiore: fu condannato a reggere sulle spalle la volta celeste per l'eternità.

Il fratello di Atlante, Prometeo, fu invece risparmiato poiché alleato di Zeus.

Zeus, Ade e Poseidone si divisero così il dominio tirando a sorte: a Zeus toccò il dominio dei cieli, a Poseidone quello dei mari e ad Ade quello del mondo sotterraneo, l'Oltretomba. Cominciò così un nuovo ordine nel Cosmo: il dominio degli dei dell'Olimpo. 

Zeus ebbe diverse mogli e amanti, quindi anche diversi figli: per prima ebbe in sposa Meti che gli diede Atena, poi la titanide Temi che partorì le Ore e le Moire; con Mnemosine ebbe le nove Muse, con Eurinome le Grazie, con Latona Apollo e Artemide e con Demetra la futura moglie di Ade, Persefone. 

Infine venne il turno di Era, con cui celebrò il sacro matrimonio. Lei gli diede tre figli: Ebe, Ilizia e il veemente Ares, dio della guerra.

Zeus però si dimostrò spesso un marito infedele tradendo spesso la moglie con delle donne mortali. Con una di esse, Alcmena regina di Tebe, ebbe come figlio il più famoso degli Eroi: il leggendario Eracle.

Le minacce però non erano finite: la Grande Madre Gea, irritata per la sconfitta dei Titani, sobillò gli altri suoi figli rimasti: i Giganti. Una nuova guerra era alle porte.

Nel prossimo episodio, verranno narrati fatti riguardanti  la guerra fra gli dei e i giganti. I numi immortali avranno bisogno dell'intervento di un eroe mortale per non essere sconfitti. 

fonte il web








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