QUESTO E' FORTE!
Gli ha chiesto: “E tu cosa ci fa qui? Sei stato sveglio tutta la notte?”.
“Sì” ha risposto la guardia con deferenza.
“In piedi?”.
“Mi sono dato il cambio con il collega”.
“E non sei stanco?”
“E’ il mio dovere Santità, per la Sua sicurezza”.
Papa Francesco lo ha guardato con un certa dolcezza. E’ rientrato in casa e dopo un minuto è tornato fuori con una sedia in mano: “Almeno siediti e riposati”.
La guardia ha sbarrato gli occhi: “Mi perdoni, ma non posso! Il regolamento non ce lo consente”.
“Il regolamento?”.
“Il mio capitano, Santità”.
“Ah, davvero? Bè, il Papa sono io e ti chiedo di sederti”.
Così tra il regolamento e il Papa la guardia svizzera (con tanto di alabarda) ha scelto la sedia. E poi anche di addentare il panino con la marmellata che il Papa, personalmente, gli ha portato, esibendo quel suo sorriso d’Argentina. Augurandogli – senza scomodare i millenni, le Scritture, gli universi – “Buon appetito fratello”.
Chi protegge il Papa? Ecco chi sono le Guardie svizzere
LO STATO FALLIMENTARE di Giovanna Boursier ( dalla pagina facebook di report )
Come vanno a finire i grandi fallimenti di Stato? Siamo l'unico paese al mondo dove i commissari straordinari sono nominati dal governo di turno, e la prassi di risolvere i guai di una grande azienda mettendo i debiti da una parte, per vendere il meglio con le new company, si è dimostrata nel tempo disastrosa. Perché le procedure di dismissione sono lunghissime, costose, poco trasparenti e alla fine i creditori non rientrano mai dei loro crediti? Dove sta la responsabilità di un meccanismo che non funziona?
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Marco Pannella distrugge mezza radio ( e meno male che mangia poco )
Ubaldo era al bar con gli amici e un bicchiere adesso e uno poi era quasi ubriaco.
Un amico, vedendolo in quello stato, lo invita a casa per mangiare qualcosa e gli prepara i fagioli con le cotiche: mangia, beve e si congeda.
Rientrando a casa barcollando, incrocia Ettore che vedendolo in quello stato lo porta a casa sua e gli serve un bel piatto di cotechino e lenticchie: mangia, beve e si congeda.
Ormai è stravolto e dirigendosi verso casa sente che contenuto del suo stomaco traboccare: si appoggia a un muro e rimette il tutto. Nel frattempo si avvicina un cagnolino randagio e Ubaldo lo guarda e ancora frastornato dall`alcol dice:
`Da mio amico ho mangiato fagioli e cotiche e sono qui, poi da Ettore ho mangiato cotechino e lenticchie e sono qui ma non ricordo dove ho mangiato il cagnolino...`
La sorprendente grandezza di questo nuovo Papa Francesco (per ora) sta nelle cose piccole. Per esempio quella di dire “Fratelli e sorelle, buonasera” invece di scomodare i millenni, le Scritture e gli universi per presentarsi al mondo. Indossare una croce di ferro anziché d’oro. Lavare i piedi a un detenuto. Oppure ancora occuparsi della guardia svizzera che ogni notte fino all’alba presidia la porta del suo appartamento in Casa Santa Marta. Qualche mattina fa, uscendo in corridoio, il Papa si è trovato davanti alla porta questo ragazzo in piedi, con l’alabarda, sull’attenti.
Gli ha chiesto: “E tu cosa ci fa qui? Sei stato sveglio tutta la notte?”.
“Sì” ha risposto la guardia con deferenza.
“In piedi?”.
“Mi sono dato il cambio con il collega”.
“E non sei stanco?”
“E’ il mio dovere Santità, per la Sua sicurezza”.
Papa Francesco lo ha guardato con un certa dolcezza. E’ rientrato in casa e dopo un minuto è tornato fuori con una sedia in mano: “Almeno siediti e riposati”.
La guardia ha sbarrato gli occhi: “Mi perdoni, ma non posso! Il regolamento non ce lo consente”.
“Il regolamento?”.
“Il mio capitano, Santità”.
“Ah, davvero? Bè, il Papa sono io e ti chiedo di sederti”.
Così tra il regolamento e il Papa la guardia svizzera (con tanto di alabarda) ha scelto la sedia. E poi anche di addentare il panino con la marmellata che il Papa, personalmente, gli ha portato, esibendo quel suo sorriso d’Argentina. Augurandogli – senza scomodare i millenni, le Scritture, gli universi – “Buon appetito fratello”.
da Dagospia.com
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REPORT CONTINUA AD INDAGARE
Come vanno a finire i grandi fallimenti di Stato? Siamo l'unico paese al mondo dove i commissari straordinari sono nominati dal governo di turno, e la prassi di risolvere i guai di una grande azienda mettendo i debiti da una parte, per vendere il meglio con le new company, si è dimostrata nel tempo disastrosa. Perché le procedure di dismissione sono lunghissime, costose, poco trasparenti e alla fine i creditori non rientrano mai dei loro crediti? Dove sta la responsabilità di un meccanismo che non funziona?
Giovanna Boursier è andata a vedere a che punto è la procedura Alitalia, dichiarata insolvente nel 2008. Sono passati cinque anni dalla nomina del primo commissario straordinario, Augusto Fantozzi, che nel 2011 è stato sostituito, con norma ad hoc, da tre nuovi commissari: Ambrosini, Fiori e Brancadoro. Fantozzi aveva appena consegnato al Ministero azione di responsabilità contro 43 ex amministratori dell’ex Alitalia. Vedremo come va la nuova azione di responsabilità e come sta proseguendo l’Amministrazione Straordinaria, coi circa 35 mila creditori che aspettano di veder saldate le loro fatture, sulle quali hanno anche dovuto pagare l'iva. Sono soprattutto fornitori dell'ex Alitalia, o ex dipendenti.
Andassero almeno bene le “new company”, nate dalle ceneri dei fallimenti! Alitalia non decolla, Tirrenia, la compagnia marittima di Stato privatizzata nel luglio scorso, è in stallo, per non parlare di Cit, l’ex azienda del Turismo di Stato: privatizzata a fine anni ’90 e poi fallita, con 300 dipendenti che non hanno fatto altro che transitare, come fossero pacchi postali, da un fallimento a un altro; mentre alberghi e villaggi sono finiti nelle mani di una fiduciaria.
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-575484e1-f6ff-436e-9483-0013785ba11c.html
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Marco Pannella distrugge mezza radio ( e meno male che mangia poco )
Marco Pannella distrugge lo studio radiofonico del Sole24Ore [AUDIO]
Il leader dei Radicali, furibondo, distrugge microfoni, cuffie, iPad e ferisce ad una mano uno dei due conduttori de "La Zanzara".
Questa mattina, Marco Pannella è intervenuto in diretta a “La Zanzara”, trasmissione radiofonica che va in onda su Radio24, emittente che fa parte del gruppo editoriale del Sole24Ore.
Non è stata un’intervista come le altre. Il leader dei radicali ha distrutto lo studio, rompendo microfoni, cuffie e ipad, al punto che ha anche ferito ad una mano uno dei due interlocutori.
Durante il contenzioso, Pannella avrebbe difatti anche ferito ad una mano Cruciani, che ha avvertito di “Chiamare l’avvocato”. Non contento, Pannella ha aggiunto: “Ti spacco pure la faccia, chiama l’avvocato anche per la faccia”.
Un’ospitata, dunque, decisamente pittoresca della quale sentiremo molto parlare.
http://www.aciclico.com/news/marco-pannella-distrugge-lo-studio-radiofonico-del-sole24ore-audio.html
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e il trota ?
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la barzelletta
Ubaldo era al bar con gli amici e un bicchiere adesso e uno poi era quasi ubriaco.
Un amico, vedendolo in quello stato, lo invita a casa per mangiare qualcosa e gli prepara i fagioli con le cotiche: mangia, beve e si congeda.
Rientrando a casa barcollando, incrocia Ettore che vedendolo in quello stato lo porta a casa sua e gli serve un bel piatto di cotechino e lenticchie: mangia, beve e si congeda.
Ormai è stravolto e dirigendosi verso casa sente che contenuto del suo stomaco traboccare: si appoggia a un muro e rimette il tutto. Nel frattempo si avvicina un cagnolino randagio e Ubaldo lo guarda e ancora frastornato dall`alcol dice:
`Da mio amico ho mangiato fagioli e cotiche e sono qui, poi da Ettore ho mangiato cotechino e lenticchie e sono qui ma non ricordo dove ho mangiato il cagnolino...`
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