una ricerca Italiana ha dimostrato che mangiare 20 grammi di cioccolato amaro ogni 3 giorno, riduce del 17% i livelli di proteina C-reattiva, che di solito viene associata ad aumento del rischio di Ictus e Infarto.
La riduzione dei livelli di proteina-C reattiva che abbiamo registrato nel campione di pazienti che mangiavano cioccolato amaro è stata tale da farli passare dal gruppo di coloro che hanno un rischio cardiovascolare medio a quello con ridotto rischio cardiovascolare“, ha dichiarato Licia Iacoviello una delle autrici dello studio che è stato condotto nella regione italiana su un campione di circa 5000 soggetti.
la dose consigliata è di circa 20 grammi ogni 3 giorni ( equivalenti ad un quadratino di cioccolato dalla grandezza normale) mangiarne di piu' ( molta di piu' ) farebbe svanire l' effetto benefico.
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MEMORABILIA
a me la cioccolata m'è sempre piaciuta molto pero' mi sa' che st' effetto con me' non funziona perchè o non ne mangio o ne mangio troppa, insomma non riuscirei a mangiare un misero quadratino e basta minimo minimo tutta la confezione con un pezzo di pane ,( se è piccola )
la cioccolata nella memoria
la cioccolata per me è sempre stata sinonimo di 2 prodotti ben precisi su tutti .le barrette della Duplo e la cioccolata da spalmare sul pane piu' buona e famosa del mondo cioè la Nutella
certo se uno vuole rispettare le dosi consigliate dalla scienza dovrebbe mangiarne solo 20 grammi ogni 3 giorni e solo fondente, ma perche limitarci a cio' , insomma la domanda è: se quella fondente ha questi effetti sul corpo umano chi mi dice che tutte le altre varieta' di cioccolata mista con svariati altri alimenti non abbino e effetti anche migliori ?"
per saperlo e nello stesso tempo aiutare la scienza bisogna mangiarne di tutti i tipi senza esagerare ma anche senza limitarsi ai miseri 20 grammi ogni 3 giorni consigliati che poi tanto un' amante della cioccolata non saprebbe mai rispettare proprio per un rifiuto mentale e di principio.
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post attinenti presi da da internet
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Consumare quotidianamente piccole quantità di cioccolata abbasserebbe la pressione sanguigna e ridurrebbe il rischio di infarto e ictus.
Questo non vuol dire che da oggi si possa tranquillamente cedere alla tentazione di svuotare lo scaffale delle cioccolate, magari giustificando questo gesto con l’idea che sia addirittura salutare; Brian Buijsse, primo firmatario dell’articolo segnala infatti che il consumo di piccole quantità di cioccolata è utile se questo va a sostituire alimenti molto calorici come gli snack, in modo che il peso corporeo rimanga costante.
Gli studiosi hanno osservato per un periodo minimo di 10 anni 19.357 soggetti di età compresa tra i 35 e i 65 anni, già impegnati nello studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer), scoprendo che chi consumava una quantità maggiore di cioccolata (una media giornaliera di 7,5 grammi) mostrava una pressione sanguigna più bassa e un rischio di infarto o ictus inferiore del 39 per cento rispetto a chi ne consumava meno (1,7 grammi al giorno). La differenza tra i due gruppi è quindi pari a 6 grammi, una quantità minima.
Si ipotizza che il probabile beneficio apportato dal cioccolato sia dovuto ai flavanoli contenuti nel cacao. Si rendono necessari comunque ulteriori studi per conoscere con esattezza tutti i meccanismi in gioco.
CURE DOLCI
POST ORIGINARIAMENTE FATTO DA Maria Iacobone
Ebbene sì, non solo il cioccolato protegge le arterie, ma addirittura pare possa limitare i danni da fumo di sigarette provocati dalla nicotina, secondo i dati di due studi pubblicati recentemente.
Una scorpacciata di salute insomma, i cui dettagli vi riferiamo.
Lo studio
Il primo studio, pubblicato sui «Proceedings of the National Academy of Sciences» (Pnas), è il frutto di una collaborazione internazionale tra le università di Dusseldorf, in Germania, la University of California e la Harvard Medical School, coordinate da Hagen Schroeter.
Già in passato precedenti studi avevano dimostrato che i flavonoidi contenuti nei semi di cacao avevano un effetto protettivo sui vasi sanguigni, simile a quello degli anticoagulanti. Lo scopo di questa nuova sperimentazione era di determinare con esattezza quale sostanza in particolare avesse un effetto protettivo su arterie e vene e ora questa sostanza è stata individuata: si tratta del flavonoide epicatechina, un antiossidante del cioccolato.
È stato preso in esame un gruppo di volontari sani che sono stati invitati a bere delle bevande a base di cacao che contenevano diversi livelli e tipi di flavonoidi.
Tra una somministrazione e l’altra veniva controllato come si modificavano i vari parametri oggetto d’esame, tra i quali il grado di assorbimento nella circolazione sanguigna dei flavonoidi e la loro azione sulla funzione cardiovascolare.
Man mano sono stati testati e misurati gli effetti di diversi tipi di preparati, nei quali variavano la presenza, la qualità e la tipologia dei flavonoidi presenti.
Dopo aver rilevato che i risultati rilassanti sui vasi sanguigni comparivano solo in coloro che assumevano delle bevande con un più alto livello di flavonoidi, si è proceduto a testare delle bevande in cui i diversi tipi di flavonoidi erano stati isolati, per determinare quale particolare flavonoide fosse responsabile dell’effetto benefico. Si è potuto notare che la bevanda che conteneva il flavonoide epicatechina produceva gli stessi effetti positivi rilevati con la somministrazione dei livelli più alti di flavonoidi.
I test sono stati ripetuti confrontando i risultati ottenuti con i dati ricavati dopo la somministrazione di una bevanda “placebo”, ma si è riscontrato che il gruppo cui era stata somministrata non presentava nessun miglioramento.
La conclusione dello studio è che sia i preparati con flavonoidi in alte quantità sia le bevanda arricchite con epicatechina determinano gli stessi effetti sui vasi sanguigni e che quindi, fra tutti i flavonoidi del cacao, è questo quello che apporta il maggior beneficio.
Il flavonoide epicatechina è un antiossidante del cioccolato che agisce stimolando la produzione di ossido nitrico che a sua volta riduce la pressione a livello dei capillari, provocando il rilassamento delle pareti dei vasi sanguigni e incrementandone la capacità di dilatarsi e l’elasticità, e questo incide in misura notevole sulla riduzione del rischio di infarti e ictus.
Questa preziosa sostanza è contenuta però in grande quantità solo nel cioccolato fondente di buona qualità, composto cioè da cacao puro per almeno il 70%. Se infatti il cioccolato è di qualità deteriore, gli effetti benefici sull’organismo svaniscono, perché i processi di lavorazione fanno perdere i flavonoidi e le proprietà antiossidanti che aiutano a mantenere in buona salute le arterie. E questo ci conduce al secondo studio.
Cioccolata per ridurre i danni del fumo
In questa seconda esperienza, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica «Heart», un gruppo di ricercatori dell’Ospedale universitario di Zurigo ha provato a testare due tipi diversi di cioccolato, fondente e al latte, su un gruppo di individui fumatori, per vedere se avevano gli stessi effetti.
La nicotina è una sostanza che alla lunga influisce in maniera grave sulla salute cardiovascolare: al momento dell’assunzione della sostanza, la pressione sanguigna e il ritmo cardiaco accelerano, aumentando di conseguenza la quantità di sangue pompata dal cuore e la velocità con cui esso circola nei vasi, incluse le arterie cerebrali e le arterie coronarie. Si genera anche uno spasmo e un progressivo irrigidimento delle arterie delle braccia e delle gambe, che ne causa un restringimento progressivo nel tempo. Inoltre, il fumo di sigaretta danneggia le pareti delle arterie, ferendole, ed è uno dei primi fattori di incidenza nella formazione di placche aterosclerotiche.
Con il tempo il fumo provoca danni permanenti e per queste ragioni esso è indicato come una delle cause primarie dell’insorgere di malattie cardiovascolari.
Ai 20 soggetti fumatori è stato chiesto di non consumare alimenti ricchi di antiossidanti come mele, cavoli ecc., nelle 24 ore precedenti l’inizio della prova di valutazione, per non alterare i dati dell’esperimento.
Dopodiché i partecipanti sono stati divisi in due gruppi, dei quali uno ha consumato cioccolata al latte, l’altro cioccolata fondente. A distanza di due ore dall’assunzione dell’alimento è stato esaminato il flusso arterioso dei soggetti mediante uno scanner a ultrasuoni e dai dati così raccolti è emerso che il flusso arterioso degli individui che avevano mangiato il cioccolato fondente risultava sensibilmente più scorrevole rispetto a quello dell’altro gruppo, che invece non ha mostrato particolari benefici.
Lo scopo dei ricercatori era verificare se il cioccolato al latte poteva portare gli stessi benefici del cioccolato fondente nei confronti dell’indurimento delle arterie. Tuttavia pare proprio che gli effetti benefici risiedano nella quantità di cacao, che contiene una percentuale molto elevata di antiossidanti i quali, assunti in quantità moderata, aiutano a mantenere in buona salute le arterie con un effetto benefico sulle loro pareti interne (endotelio).
Ma le quantità più elevate di cacao si trovano nel cioccolato fondente appunto.
Se dunque proprio non si riesce a smettere di fumare (anche se in un articolo precedente vi abbiamo spiegato quali sono i passi per farlo) ci si può rassegnare a rimediare almeno consumando cacao. Ma, come puntualizzano i ricercatori, in dosi moderate (pochi centimetri al giorno) perché, se è vero che è stato rilevato che un’assunzione modesta di cioccolata può avere effetti salutari sulle arterie, non ci sono ancora studi sufficienti sugli effetti collaterali che potrebbe portare un abuso o un assunzione limitata ma continuativa a lungo termine
Il buon cioccolato
Le qualità benefiche del cioccolato sull’organismo, come non ci stancheremo mai di ripetere, rischiano di perdersi se i processi di lavorazione ne riducono eccessivamente la purezza diminuendo il livello di flavonoidi in esso contenuti, che rallentano la coagulazione del sangue e la sua ossidazione.
I maggiori produttori di cacao e i colossi dell’industria dolciaria stanno investendo nella ricerca per mantenere intatti i poteri taumaturgici di questa preziosa e tanto amata materia prima: la Masterfood USA, divisione della Mars, ha messo a punto una nuova barretta a basso contenuto calorico, addizionata inoltre di vitamina E, C e di calcio, in cui si uniscono livelli efficaci di flavonoidi e steroli vegetali, in grado di ridurre il livello di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue. Il centro di Barry Callebaut, località svizzera leader mondiale nella produzione di cioccolata, sta studiando il modo migliore per preservare le proprietà dei polifenoli, agenti antiossidanti contenuti nelle fave di cacao.
Cioccolato mille benefici
Oltre ai benefici che il cioccolato apporta proteggendo le nostre arterie e aiutandoci nella prevenzione contro attacchi di cuore e ictus, altri studi mostrano l’esistenza di proprietà terapeutiche dei polifenoli anche ai fini della prevenzione dei tumori e rivelano effetti positivi sulla memoria.
Il progetto Banca del Cioccolato
La scienza si è fatta testimone dei benefici portati dal cioccolato alla salute, ma il grande pubblico conosceva già i suoi poteri sull’umore e l’allegria delle persone: in fiere ed eventi dedicati al cioccolato subito si viene conquistati dall’atmosfera festosa e dall’energia socializzante che scaturisce da ogni più piccolo cioccolatino.
Perché questa magia festosa raggiunga anche coloro che si trovano in situazioni più tristi – come i bambini negli ospedali, gli anziani negli ospizi o i disabili nei centri – le aziende dolciarie, gli artigiani e tutti coloro che sono sensibili a questa tematica e che desiderano “creare felicità partendo proprio dal cioccolato” hanno dato vita alla Banca del Cioccolato.
Il progetto si propone di “donare felicità tramite il cioccolato a coloro che non possono provare la magia del cioccolato”. Tale obiettivo si raggiunge con la gestione delle eccedenze alimentari, che possono essere originate da difetti di packaging, esposizione e ritiro da fiera, ritiri stagionali, eccedenza di sampling, promozioni in cui non tutto il prodotto sia stato utilizzato. Tali prodotti perdono il loro normale valore commerciale e sarebbero destinati allo smaltimento, ma grazie alla Banca del cioccolato possono invece “continuare a vivere” facendo conoscere la “magia del cioccolato” e donando felicità.
Il progetto ha preso l’avvio al Sigep 2006, il quartiere fieristico riminese, dove gli espositori del settore sensibili a quest’iniziativa hanno dato il loro contributo con i prodotti di cioccolata portati in fiera per esposizione e avanzati alla fine della manifestazione.
Chococlub si è fatto “collettore” delle eccedenze alimentari e delle donazioni di prodotti delle ditte partecipanti, provvedendo allo stoccaggio e alla distribuzione. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito dell’iniziativa
http://www.prevenzione-cardiovascolare.it/archivio/archivio_text.php?cat_id=264&pos=159
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