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Titeuf dal ciuffo

Titeuf





Titeuf un cartone animato francese in onda su Boing (gratis sul digitale terrestre )
questo simpatico personagio va in onda sul canale del digitale terretstre boing
narra le vicessitudini di un bambino dallo strano ciuffo alle prese coi piu disparati problemi visti attraverso la sua ottica

se avete dei figli un ottimo cartone per loro
Titeuf



ok gli altri ve li cercate e...............CICCIA!!!


Titeuf è un ragazzino furbo e vivace, insomma: un vero combina guai. Col suo ciuffo biondo all’insù va in giro in compagnia dell’occhialuto Manu, suo migliore amico, e della banda di strampalati amici. Insieme discutono d’amore e di ragazze, soprattutto di Nadia, per la quale nutre un interesse veramente poco corrisposto.
Titeuf nasce nel 1992 sull’album da disegno dello svizzero Philippe Chappuis, alias Zep, diventando l’eroe dell’omonimo fumetto.
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vecchia recensione
TITEUF

Titeuf
è la serie a cartoni animati trasmessa su Rai Due dal lunedì al venerdì alle ore 18,00 divisa in 78
episodi ciascuno della durata di 7 minuti. Titeuf è un personaggio tratto
dalla fortunata serie a fumetti scritta e disegnata da Zep e pubblicata dalle
edizioni Glenat, che in Francia ha riscosso un enorme successo grazie alla particolare
simpatia del personaggio; una bambino di circa 7 anni caratterizzato da un enorme
ciuffo giallo sopra la testa rasata. La serie a cartoni animati è stata
prodotta dagli studi della France Animation. Titeuf è un bambino ribelle,
che non sopporta troppe regole, ma vista la sua giovanissima età molto
spesso commette ingenuità, comiche e divertenti.
scuola ne combina di tutti i colori e molto spesso lo troviamo lanciare pallottoline
di carta verso i compagni di classe oppure fare brutte figure all'interrogazione.
Titeuf pensa molto alle ragazze ed in particolare alla compagna di classe Nadia,
che però non lo degna neanche di uno sguardo. Titeuf è sempre accompagnato
dal suo amico occhialuto, che per ogni sorpresa esclama "ciccia!!!",
questi è convinto di essere un'inventore incompreso e molto spesso si cimenta
con marchingegni impossibili che funzionano soltanto nella sua fantasia. In un
episodio Nadia, dopo una estenuante corte da parte di Titeuf, si fa sfuggire che
prima di potersi fidanzare con lei dovranno passare 20 anni. L'innamoratissimo
Titeuf aspetta con ansia che questi anni passino in fretta, così chiede
al suo amico di costruire una macchina del tempo. Nel mezzo di un terreno abbandonato,
si dedicano alla costruzione della macchina del tempo servendosi di ruote di bicicletta,
ingranaggi, barattoli e calzini puzzolenti. Dopo uno sfolgorante
scoppio i due pensano di essere nel futuro soltanto perchè in quel momento
passano degli operati della disinfestazione che indossano delle tute metalliche.
La suggestione
è tale che vedono due anziani che scambiano per dei loro amici, pertanto
pensano che la macchina del tempo gli abbia portati oltre i venti anni. Quando
suona alla porta di Nadia con un mazzo di fiori, scambia la nonna per Nadia invecchiata
e quindi scappa a gambe levate. Soltanto la presenza della bambina farà
capire ai due che la macchina del tempo era soltanto il frutto della loro fantasia.
In un altro episodio Titeuf dietro un cespuglio, trova un gattino abbandonato
che decide di allevare all'insaputa della madre. Come tutti i gattini, mossi dalla
loro voglia di giocare, ne combina di tutti i colori, graffiando tende, divani
e rovesciando qualsiasi cosa. Titeuf lo porta anche a scuola, nascondendolo dentro
lo zainetto, ma il gattino si libera e gira per tutta la classe giocando con una
pallottolina di carta. Vista la disapprovazione di sua madre, Titeuf sarà
costretto a cedere il suo gattino alla sua compagna di classe.

Titeuf
è copyright © Zep - France Animation - Canal J - France 3 - Edition
Glenat Smec, 2002

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TITEUF - "LA VOCE DELL'INNOCENZA"

Il personaggio

Qualcuno potrebbe anche restare scandalizzato da Titeuf. Perché le sue avventure mostrano i ragazzini come davvero sono e non come (quasi) tutti gli adulti li vorrebbero. È una novità un fumetto come questo che ha per protagonista un ometto di dieci anni e in cui si parla di preservativi, di prostituzione, di AIDS, di omosessualità (anzi, di uomosessualità), di spermatozoi, di ovuli e di quant’altro rientri nella sfera della curiosità, dell’educazione o della diseducazione sessuale. E ancora di handicap, emarginazione, bullismo et similia, con assoluta spregiudicatezza e sincerità. Insomma, qualcuno potrebbe anche rimanere scandalizzato. Ma la grandezza di questo fumetto (e una delle ragioni del suo straordinario successo in Francia, che lo ha posto in vetta alle classifiche di vendita degli albi lo scorso anno con due milioni, dicasi due milioni, di copie vendute), la grandezza di questo fumetto, si diceva, sta anche nel suo dare pane al pane e vino al vino, nel suo dire le cose con franchezza, nel sollevare, ridendo, il velo sul vero volto di ragazzini comuni. Di dieci anni: dunque in quel punto di svolta della vita in cui certe cose, soprattutto l’amore e quindi la piena coscienza di sé, si desiderano senza sapere ancora dove e cosa siano
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TITEUF - "LA VOCE DELL'INNOCENZA"

L'autore

Zep, al secolo Philippe Chappuis (Ginevra, 1967), deve il suo pseudonimo al suo gruppo rock preferito, i Led Zeppelin, di cui aveva accorciato il nome per intitolare una rivista musicale da lui creata a 12 anni. La passione per la musica, e in particolare per il rock, lo porterà a realizzare le storie autobiografiche raccolte sotto il titolo L’enfer des concertes (1998), in cui rievocherà le disavventure che possono accadere nel seguire i propri idoli musicali. Il suo esordio come autore avviene a 17 anni sulle pagine della rivista Spirou, con cui collaborerà per tre anni. Tornato a Ginevra, anche a causa di molte delusioni editoriali, Zep inizia a lavorare per la neonata rivista locale Sauve qui peut, per cui realizza la prima storia di Titeuf e dove viene notato da Jean-Claude Camano, redattore della casa editrice Glénat. Camano lo convince a raccoglierne i primi racconti nell’albo Dieu, le sexe e les bretelles, che esce nel 1993. Da qui in poi è un susseguirsi di successi che portano la serie a essere uno dei maggiori best seller francesi di tutti i tempi, romanzi compresi. Il decimo albo, Nadia se marie, ha raggiunto una prima tiratura record di due milioni di copie.

Zep segue personalmente i prodotti derivati che hanno per protagonista il suo personaggio: per l’album di figurine ha realizzato una storia inedita e disegnato tutte le immagini, ha collaborato alla sceneggiatura di tutte le 78 puntate della serie animata televisiva e supervisionato i testi dell’adattamento letterario per Hachette, realizzato da sua moglie Helen Bruller, già redattrice di Hachette e nipote dello scrittore Vercors. Zep è anche l’animatore della rivista Tchô!, dove trovano spazio nuovi artisti e nuovi personaggi e, insieme a Enrico Marini, è il capofila di una nuova generazione di autori svizzeri come Frederik Peeters e Tom Tirabosco. Nel 2004 ha ricevuto il prestigioso Grand Prix d’Angoulême.

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