MANU ARCURI: "LE MIE CENE A CASA DI BERLUSCONI
«Nelle due cene a Palazzo Grazioli a cui ho partecipato il rituale è stato lo stesso. Diciotto, venti persone garbate, simpatiche, eleganti. La prima volta c'erano Paolo Berlusconi, due parlamentari di Forza Italia, degli imprenditori con le rispettive mogli e Fabrizio Del Noce. C'era anche Giampaolo Tarantini. Tutti seduti attorno a un grande tavolo, con Silvio Berlusconi al centro e tanti fiori», dice Manuela Arcuri che, nell'intervista sul numero di 'Chì, il settimanale diretto da Alfonso Signorini, in edicola domani, racconta le sue serate nella dimora del premier. «A Villa Certosa», precisa poi l'attrice, «sono andata con mio fratello Sergio, ma potevo farmi accompagnare da chi volevo, ovviamente. È stato un pranzo. Siamo rimasti anche il pomeriggio perchè il presidente ci ha fatto visitare il suo giardino delle meraviglie, nominandoci tutte le piante in latino, una per una. A pranzo eravamo in quindici, credo. Suoi collaboratori, un architetto di giardini, un professore di botanica, anche belle donne, certo. Ma gente normalissima». Alla domanda se ha mai ricevuto regali dal premier, l'Arcuri risponde: «Certo, come tutte le signore. A un certo punto della serata, il presidente si alza, scompare e torna con dei pacchetti per le signore. Dei piccoli omaggi d'argento con pietre dure o di bigiotteria. A volte un ciondolo, altre un braccialettino o un anello. È una galanteria. Un semplice ricordo della serata. Ai signori dona delle cravatte. Comunque, all'una al massimo è tutto finito».
FONTE - IL BARBIERE VICINO CASA
«Nelle due cene a Palazzo Grazioli a cui ho partecipato il rituale è stato lo stesso. Diciotto, venti persone garbate, simpatiche, eleganti. La prima volta c'erano Paolo Berlusconi, due parlamentari di Forza Italia, degli imprenditori con le rispettive mogli e Fabrizio Del Noce. C'era anche Giampaolo Tarantini. Tutti seduti attorno a un grande tavolo, con Silvio Berlusconi al centro e tanti fiori», dice Manuela Arcuri che, nell'intervista sul numero di 'Chì, il settimanale diretto da Alfonso Signorini, in edicola domani, racconta le sue serate nella dimora del premier. «A Villa Certosa», precisa poi l'attrice, «sono andata con mio fratello Sergio, ma potevo farmi accompagnare da chi volevo, ovviamente. È stato un pranzo. Siamo rimasti anche il pomeriggio perchè il presidente ci ha fatto visitare il suo giardino delle meraviglie, nominandoci tutte le piante in latino, una per una. A pranzo eravamo in quindici, credo. Suoi collaboratori, un architetto di giardini, un professore di botanica, anche belle donne, certo. Ma gente normalissima». Alla domanda se ha mai ricevuto regali dal premier, l'Arcuri risponde: «Certo, come tutte le signore. A un certo punto della serata, il presidente si alza, scompare e torna con dei pacchetti per le signore. Dei piccoli omaggi d'argento con pietre dure o di bigiotteria. A volte un ciondolo, altre un braccialettino o un anello. È una galanteria. Un semplice ricordo della serata. Ai signori dona delle cravatte. Comunque, all'una al massimo è tutto finito».
FONTE - IL BARBIERE VICINO CASA
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