Benzina aumenta mentre petrolio cala
ROMA - "Indignazione, sconcerto, scandalo". Sono questi i termini usati dalle associazioni dei consumatori per tornare all'attacco sul tema del prezzo della benzina: i nuovi rialzi "indignano" e sono ingiustificati visto che, dicono i consumatori, le quotazioni del petrolio sono in diminuzione. Il petrolio, infatti, anche oggi ha viaggiato sotto quota 80 dollari sui mercati internazionali. Al distributore invece Erg, Esso e Q8 hanno ritoccato all'insù i listini. E la polemica sul caro-benzina torna a tenere banco.
RIALZI - Secondo le rilevazioni quotidiane di Staffetta Quotidiana, infatti, nel weekend Esso ha aumentato di 3 millesimi il prezzo di benzina verde e gasolio. Rialzi più significativi da parte di Erg e Q8 (tra i 6 e i 10 millesimi). I prezzi della benzina applicati da Agip, Total e Tamoil sono invece al di sotto di 1,32 euro al litro.
AUMENTI INGIUSTIFICATI - Adusbef e Federconsumatori parlano di aumenti ingiustificati: "é scandaloso - sostengono le due associazioni dei consumatori - che tali aumenti si registrino nel momento in cui c'é una maggiore valutazione dell'euro sul dollaro, nonché un calo del prezzo internazionale del petrolio. Questioni che - concludo le due associazioni - dovrebbero determinare non aumenti, bensì riduzioni". Il Codacons, intanto, valuta in 80-120 euro l'anno la maggior spesa che gli automobilisti dovranno affrontare a causa dei rialzi. E sottolinea: "L'Italia è ai primi posti della classifica europea sul fronte del caro benzina". Secondo i rilievi dell'associazione, infatti, in Italia un litro di verde costa molto di più rispetto al prezzo di 1,229 euro applicato in Francia, all'1,302 della Germania, all'1,072 in Austria e a 0,873 euro al litro in Romania. I consumatori chiedono dunque al Governo "quali misure intenda adottare in favore dei cittadini italiani, i più penalizzati".
PETROLIO - Sul fronte degli scambi internazionali del petrolio, intanto, il presidente dell'Autorità per l'Energia, Alessandro Ortis, rileva che "quello del petrolio non è un mercato, al massimo un settore, una piattaforma". Per il presidente dell'Authority l'Europa deve "intervenire, 'svegliando' l'Agenzia internazione per l'energia e stabilendo nuovi rapporti con i Paesi produttori".
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il commento
anche qui è la solita storia , siamo nelle mani di 4 stronzi che fanno il bello e cattivo tempo come e quando gli pare , il petrolio o almeno la parte usata di esso per fare i vari carburanti il cui uso è forzato va gestito dallo stato e basta e anche qui con pubblicazione in chiaro di costi e ricavi .
ai privati il resto perche si sa' col petrolio si fa' di tutto.
lo stesso discorso vale per l'acqua , la corrente , il telefono fisso , anzi il gpverno dovrebbe garantire a tutti un minimo mensile di questi generi di prima necessita ad un prezzo popolare, anche gratis per i casi davvero bisognosi , oltre tale limite si pagherebbe quello che ' giusto .
basterebbe calcolare quanto veramente occorerebbe ad una famiglia questi generi di prima necessita per un uso basilare , se uno vuole di piu' lo paga., che so' io far pagare una bolletta unica al posto di 3/4 insomma i capoccioni che trattano queste cose ci pensassero e bene , si puo' morire di freddo per poverta nel nostro paese ?
mha!... bho! ....chissa ' il profitto non è gestibile in queste cose ,,,,.......,.bha! bho' ! ci sara' una formula possibile per rendere tutto cio fattibile....mha' ,,,bho',,, chissa'
ROMA - "Indignazione, sconcerto, scandalo". Sono questi i termini usati dalle associazioni dei consumatori per tornare all'attacco sul tema del prezzo della benzina: i nuovi rialzi "indignano" e sono ingiustificati visto che, dicono i consumatori, le quotazioni del petrolio sono in diminuzione. Il petrolio, infatti, anche oggi ha viaggiato sotto quota 80 dollari sui mercati internazionali. Al distributore invece Erg, Esso e Q8 hanno ritoccato all'insù i listini. E la polemica sul caro-benzina torna a tenere banco.
RIALZI - Secondo le rilevazioni quotidiane di Staffetta Quotidiana, infatti, nel weekend Esso ha aumentato di 3 millesimi il prezzo di benzina verde e gasolio. Rialzi più significativi da parte di Erg e Q8 (tra i 6 e i 10 millesimi). I prezzi della benzina applicati da Agip, Total e Tamoil sono invece al di sotto di 1,32 euro al litro.
AUMENTI INGIUSTIFICATI - Adusbef e Federconsumatori parlano di aumenti ingiustificati: "é scandaloso - sostengono le due associazioni dei consumatori - che tali aumenti si registrino nel momento in cui c'é una maggiore valutazione dell'euro sul dollaro, nonché un calo del prezzo internazionale del petrolio. Questioni che - concludo le due associazioni - dovrebbero determinare non aumenti, bensì riduzioni". Il Codacons, intanto, valuta in 80-120 euro l'anno la maggior spesa che gli automobilisti dovranno affrontare a causa dei rialzi. E sottolinea: "L'Italia è ai primi posti della classifica europea sul fronte del caro benzina". Secondo i rilievi dell'associazione, infatti, in Italia un litro di verde costa molto di più rispetto al prezzo di 1,229 euro applicato in Francia, all'1,302 della Germania, all'1,072 in Austria e a 0,873 euro al litro in Romania. I consumatori chiedono dunque al Governo "quali misure intenda adottare in favore dei cittadini italiani, i più penalizzati".
PETROLIO - Sul fronte degli scambi internazionali del petrolio, intanto, il presidente dell'Autorità per l'Energia, Alessandro Ortis, rileva che "quello del petrolio non è un mercato, al massimo un settore, una piattaforma". Per il presidente dell'Authority l'Europa deve "intervenire, 'svegliando' l'Agenzia internazione per l'energia e stabilendo nuovi rapporti con i Paesi produttori".
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anche qui è la solita storia , siamo nelle mani di 4 stronzi che fanno il bello e cattivo tempo come e quando gli pare , il petrolio o almeno la parte usata di esso per fare i vari carburanti il cui uso è forzato va gestito dallo stato e basta e anche qui con pubblicazione in chiaro di costi e ricavi .
ai privati il resto perche si sa' col petrolio si fa' di tutto.
lo stesso discorso vale per l'acqua , la corrente , il telefono fisso , anzi il gpverno dovrebbe garantire a tutti un minimo mensile di questi generi di prima necessita ad un prezzo popolare, anche gratis per i casi davvero bisognosi , oltre tale limite si pagherebbe quello che ' giusto .
basterebbe calcolare quanto veramente occorerebbe ad una famiglia questi generi di prima necessita per un uso basilare , se uno vuole di piu' lo paga., che so' io far pagare una bolletta unica al posto di 3/4 insomma i capoccioni che trattano queste cose ci pensassero e bene , si puo' morire di freddo per poverta nel nostro paese ?
mha!... bho! ....chissa ' il profitto non è gestibile in queste cose ,,,,.......,.bha! bho' ! ci sara' una formula possibile per rendere tutto cio fattibile....mha' ,,,bho',,, chissa'
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