Bossi/”Lo studio del dialetto a scuola deve essere obbligatorio.
Adesso inizierò a scrivere la legge”
Il ministro delle Riforme, Umberto Bossi, da ieri sera in vacanza a Ponte di Legno, ha rilanciato l’idea di introdurre lo studio del dialetto
a scuola e ha annunciato che inizierà a scrivere la legge. “Secondo me - ha spiegato - lo studio del dialetto deve essere obbligatorio”. Alla domanda se ha avuto sull’argomento un confronto con il ministro Gelmini, Bossi ha replicato: “Con lei non ho parlato, se vuole in questi giorni può venire qui a Ponte di Legno a parlare”. Bossi ha quindi spiegato che, a suo avviso, il dialetto dovrebbe essere insegnato attraverso la musica e lo studio delle canzoni popolari per renderlo piacevole: “Me lo ha spiegato anche mia moglie, che insegna, e di queste cose se ne intende”.
Quindi, ha ricordato quando andava a scuola lui: “Un professore chiamò i miei genitori e disse che nei temi introducevo delle forme dialettali e invitò mio padre e mia madre a evitare di parlare in dialetto. Mio padre gli rispose che se non gli piaceva il nostro dialetto poteva fare la valigia e andarsene”.
inoltre poi ha aggiunto dovremo mettere anche altre materie magari occupanti orari settimanali di breve durata tipo il lunedi un 15 miniti di " IL RUTTO NELLE SUE MOLTEPLICI VARIANTI " e il venerdi un' altra ventina di minuti di " scoreggiare come si deve "
vede continua i nostri ragazzi non sanno piu' cos'e' una ciotta, non distiguono una loffa da una scoreggia e gli garantisco che la differenza c'e' e si vede e si sente.; un' altra materia poi sarebbe lo studio del linguaccio per sordi , in particolar modo nella parte riguardante gli insulti etc.
qui il ministro si addormentava di colpo per una quindicina di minuti buoni , passati i quali .purtroppo per noi. riprendeva a parlare come una macchinetta
tralasciando la parte piena di parolacce e barzellete sconce si arriva finalmente a discorsi di interesse generale : le donne bossi qui si lanciava in voli pindarici dando il peggio di sè qui non tutto è pubblicabile trascriviamo pero' un breve estratto semioscutrato >" io mi farei la ****** e anche* ...poi ** ,,,.***.,quella li la conosco bene mi ha************- .*********** borda*e anche******** culo.***********...................*********.. to'! .... mica chiacchere.........3 volte********* etc etc
poi parlando degli immigrati ha mostrato di essere magnanimo affermando " non c'e' fretta facciamo passare il mese d' agosto poi a settembre se son sempre qui le castriamo con le tenaglie e le marchiamo a fuoco col simbolo dei cornuti , ogni volta che li ripeschiamo gli tagliamo o aggiungiamo qualcosa che so'. a chi impiantiamo delle orecchie d'asino , a chi togliame un orecchio ... a tutti pero' sara' fatto ogni volta un marchio , ad ogni marchio corrispondera' la quantita di volte in cui è stato bandito dal nostro paese , chi arrivera a 50 marchi avra' diritto a una bambolina in panno straccio e ad un sorso di orzata dopodiche potra essere malmenato per bene da chi ne fara' richiesta , da ultimo poi naturalmente sara messo su un asse e gettato in mare dove con l' ausilio di una seconda asse potra, remnando arrivare al suo paese e restarci
poi alla domanda " come va' la salute" alzamndosi in piedi rispondeva " bene grazie , senta qui e si esibiva in un rutto duodenale con finale a sorpresa , dopodiche mandava tutti a quel paese e se ne andava via.
fonte: l' osservatore rumeno, oggigiorno, gentaglia, eva 300sprint, diva futura, la piedania, il corriere di noialtri, la zampa, sorrisi e cieffoni, cronaca verace, panoramica, le ore del giorno, scopiati forever, pigliassi focus e altre 2000 testate nazionali e 4000 internazionali
Adesso inizierò a scrivere la legge”
Il ministro delle Riforme, Umberto Bossi, da ieri sera in vacanza a Ponte di Legno, ha rilanciato l’idea di introdurre lo studio del dialetto
a scuola e ha annunciato che inizierà a scrivere la legge. “Secondo me - ha spiegato - lo studio del dialetto deve essere obbligatorio”. Alla domanda se ha avuto sull’argomento un confronto con il ministro Gelmini, Bossi ha replicato: “Con lei non ho parlato, se vuole in questi giorni può venire qui a Ponte di Legno a parlare”. Bossi ha quindi spiegato che, a suo avviso, il dialetto dovrebbe essere insegnato attraverso la musica e lo studio delle canzoni popolari per renderlo piacevole: “Me lo ha spiegato anche mia moglie, che insegna, e di queste cose se ne intende”.
Quindi, ha ricordato quando andava a scuola lui: “Un professore chiamò i miei genitori e disse che nei temi introducevo delle forme dialettali e invitò mio padre e mia madre a evitare di parlare in dialetto. Mio padre gli rispose che se non gli piaceva il nostro dialetto poteva fare la valigia e andarsene”.
inoltre poi ha aggiunto dovremo mettere anche altre materie magari occupanti orari settimanali di breve durata tipo il lunedi un 15 miniti di " IL RUTTO NELLE SUE MOLTEPLICI VARIANTI " e il venerdi un' altra ventina di minuti di " scoreggiare come si deve "
vede continua i nostri ragazzi non sanno piu' cos'e' una ciotta, non distiguono una loffa da una scoreggia e gli garantisco che la differenza c'e' e si vede e si sente.; un' altra materia poi sarebbe lo studio del linguaccio per sordi , in particolar modo nella parte riguardante gli insulti etc.
qui il ministro si addormentava di colpo per una quindicina di minuti buoni , passati i quali .purtroppo per noi. riprendeva a parlare come una macchinetta
tralasciando la parte piena di parolacce e barzellete sconce si arriva finalmente a discorsi di interesse generale : le donne bossi qui si lanciava in voli pindarici dando il peggio di sè qui non tutto è pubblicabile trascriviamo pero' un breve estratto semioscutrato >" io mi farei la ****** e anche* ...poi ** ,,,.***.,quella li la conosco bene mi ha************- .*********** borda*e anche******** culo.***********...................*********.. to'! .... mica chiacchere.........3 volte********* etc etc
poi parlando degli immigrati ha mostrato di essere magnanimo affermando " non c'e' fretta facciamo passare il mese d' agosto poi a settembre se son sempre qui le castriamo con le tenaglie e le marchiamo a fuoco col simbolo dei cornuti , ogni volta che li ripeschiamo gli tagliamo o aggiungiamo qualcosa che so'. a chi impiantiamo delle orecchie d'asino , a chi togliame un orecchio ... a tutti pero' sara' fatto ogni volta un marchio , ad ogni marchio corrispondera' la quantita di volte in cui è stato bandito dal nostro paese , chi arrivera a 50 marchi avra' diritto a una bambolina in panno straccio e ad un sorso di orzata dopodiche potra essere malmenato per bene da chi ne fara' richiesta , da ultimo poi naturalmente sara messo su un asse e gettato in mare dove con l' ausilio di una seconda asse potra, remnando arrivare al suo paese e restarci
poi alla domanda " come va' la salute" alzamndosi in piedi rispondeva " bene grazie , senta qui e si esibiva in un rutto duodenale con finale a sorpresa , dopodiche mandava tutti a quel paese e se ne andava via.
fonte: l' osservatore rumeno, oggigiorno, gentaglia, eva 300sprint, diva futura, la piedania, il corriere di noialtri, la zampa, sorrisi e cieffoni, cronaca verace, panoramica, le ore del giorno, scopiati forever, pigliassi focus e altre 2000 testate nazionali e 4000 internazionali
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