DOLORI REUMATICI: le CAUSE e i rimedi
Chi dice che c’entra l’età, chi è convinto che, invece, la colpa sia del clima, chi li fa risalire alle cattive abitudini. Parliamo dei reumatismi, termine che accomuna patologie molto diverse fra loro, da quelle molto dolorose alle meno preoccupanti. Che di reumatismi soffrissero anche i nostri antenati non è una consolazione anche perché oggi in Italia ci sono almeno 8 milioni di persone che ne soffrono e sono in continuo aumento. Di reumatismi, in genere, si parla poco (ecco perché sono anche chiamati "malattie del silenzio"): in comune hanno il dolore e l’infiammazione e non vanno affatto sottovalutati: infatti, fra tutte le malattie croniche sono la prima causa di invalidità nel mondo. Non solo. Una grave conseguenza dei reumatismi è che una volta che si sono localizzati nelle ossa e nelle articolazioni vanno a insidiarsi anche nel cuore: i dati più recenti rivelano, infatti, che il 60% delle patologie cardiache non congenite sono di natura reumatica.
Disturbi
I reumatismi sono disturbi a carico delle articolazioni (i punti di unione fra due ossa) che vengono compromesse da fenomeni infiammatori, degenerativi e da alterazioni cellulari: interessano in particolare legamenti, borse sierose, tendini, muscoli e tessuti fibrosi che circondano articolazioni. Molti sono convinti che i reumatismi siano acciacchi che colpiscono in età adulta. Sbagliato. E’ vero che l’80% di questi dolori si manifesta nella terza età (come conseguenza della degenerazione senile dei vari tessuti dell’apparato muscolo-scheletrico) ma secondo studi recenti, il 2 per cento dei reumi dà le sue prime avvisaglie entro i 18 anni e il 18% prima dei 60 anni. Tra le ipotesi più attendibili sulle cause scatenanti i reumatismi una risale agli Anni Cinquanta e afferma che alla base c’è un processo di origine infettivo – batterica, responsabile anche di appendiciti, tonsilliti, sinusiti. E se ancora oggi le cause scatenanti i reumatismi restano sconosciute (reuma è un termine greco che significa " dolori che girano") tuttavia si può guardare con fiducia al futuro perché esistono i mezzi per placare i dolori che accompagnano questi malanni.
Cause e sintomi
Traumi singoli e intensi ma anche lievi e ripetuti (per esempio in certe attività lavorative), sono fra le principali cause dei reumatismi. Così come infezioni, infiammazioni, depositi di microcristalli (per esempio nella gotta, nella psoriasi, nelle malattie del sistema immunitario). I principali sintomi sono i dolori localizzati alle articolazioni e ai muscoli che hanno come effetto rigidità, rigonfiamenti e limitazione nei movimenti. L’origine dei dolori reumatici – afferma il dottor Bruno Brigo, specializzato in Medicina interna, Terapia fisica e Riabilitazione e docente CISDO (Centro Italiano Studi e Documentazione in Omeopatia) – è dato da fattori esterni e da fattori interni. Cominciamo a esaminare i primi, che comprendono: traumi, variazioni climatiche, postura e condizioni stressanti.
Traumi
Il trauma diretto è quello che provoca una lesione per un’azione violenta esterna su una parte limitata del corpo (contusione, distorsione, lussazione e frattura).
Variazioni climatiche
Il freddo o l’esposizione a correnti d’aria inducono a una contrattura riflessa a livello muscolare con la comparsa di dolori (per esempio, il torcicollo).quando il tempo è umido, ventoso o perturbato compare la rigidità dolorosa. In genere, i dolori reumatici si accentuano quando si instaura bassa pressione.
Postura
Molto importante è la posizione che si assume: se non è corretta e si mantiene a lungo, essa può generare numerose affezioni reumatiche. Per esempio, le persone che lavorano con il busto piegato in avanti (segretarie, dentisti, disegnatori) o che mantengono la colonna lombare infossata mentre viaggiano o stanno sedute o guardano la televisione possono accusare dolori sia a livello cervicale sia a livello lombare.
Stress
Quando è sottoposto a stress, l’organismo spesso reagisce aumentando il tono muscolare: in questo caso si avverte una contrattura dolorosa, un senso di peso, di oppressione o di crampo (vedi la cefalea intensiva).
Fattori interni
Favoriscono il dolore reumatico anche fattori interni che derivano da caratteristiche della costituzione, da scarsa attività, da comportamenti alimentari o da tensioni interiori. Vediamoli uno per uno.
Costituzione
Un tono muscolare ridotto, la tendenza al soprappeso, un atteggiamento curvo del tronco sono elementi morfologici che concorrono alla formazione di carichi alterati e ripercussioni negative a carico delle articolazioni.
Stile di vita
Per le articolazioni il movimento costituisce un elemento vitale in quanto premette di nutrire il liquido sinoviale di ogni articolazione. La vita sedentaria, quindi, compromette la cartilagine del rivestimento articolare contribuendo al progressivo deterioramento delle strutture dell’apparato di locomozione. Per quanto riguarda gli alimenti, quelli di origine animale sono ricchi di proteine che producono sostanze che alimentano il recesso infiammatorio. Per questa ragione, chi soffre di doloro reumatici deve ridurre l’assunzione di carni, salami insaccati, latte, latticini, formaggi e uova.
Tensioni inferiori
L’atteggiamento interiore riesce a modificare e a condizionare anche la postura individuale. La paura eccessiva o l’aggressività, per esempio, comportano, a livello muscolare, delle tensioni enormi mentre un atteggiamento rigido può dare origine a una certa rigidità osteoarticolare così come la depressione a seguito di un dolore fisico persistente può generare nelle persone un dolore di natura psicosomatica.
LE CATTIVE ABITUDINI
Oltre ai fattori generici che possono essere alla base dei danni alle articolazioni ci sono le cattive abitudini che favoriscono l’insorgere della malattia reumatica o che n e accentuano i disturbi. Nocivo senza dubbio è, per esempio, il soprappeso, specialmente in età adulta perché accentua lo sforzo a cui sono sottoposte le articolazioni. Per tenere sotto controllo il peso, quindi, è bene farsi consigliare dal medico diete ipocaloriche. Ma limitare quello che si mangia non basta. Occorre anche guardare alla qualità degli alimenti: l’eccessivo apporto di grassi nuoce alla cartilagine articolare, per cui è bene consumare pochi condimenti. Infine, è sempre meglio non fare vita troppo sedentaria. L’ideale per prevenire reumi e artrosi sono quegli sport che mettono in funzione il maggior numero di articolazioni me senza costringerle a sforzi eccessivi. Vanno benissimo, per esempio, il nuoto o il ciclismo, ma sempre senza esagerazioni.
L’ARTRITE REUMATOIDE
Si tratta della più delicata fra le forme reumatiche. Predilige in genere il sesso femminile, interessa tutto l’organismo, è ad andamento cronico e con un iter progressivo. Si manifesta con dolore simmetrico a livello delle piccole articolazioni (mani, piedi, polsi e gomiti) ma interessa pure ginocchia, spalle, anche e colonna vertebrale. Le articolazioni colpite diventano rosse, gonfie, dolenti, calde all’esterno e con un ristagno di liquidi all’interno. Tipica è la deformazione della mano "a colpo di vento" dove tutte le dita sono girate da un lato. Molto dolorosa, richiede sempre l’intervento medico (del curante o dello specialista).
Le sedi del dolore
Quali sono le zone più colpite? Sono quelle che compongono l’apparato locomotore, composto da ossa e muscoli e che comprende diverse parti: cranio (ha tre vertebre modificate che proteggono il cervello), colonna vertebrale (formata da 7 vertebre cervicali, 12 toraciche o dorsali, 5 lombari, 5 sacrali, 4 o 5 coccigee), pelvi, arti superiori (articolazioni della spalla, del gomito, del polso e delle mani) e arti inferiori (articolazioni dell’anca, del ginocchio, della caviglia e del piede).
Le diverse patologie
Reumatismi si possono dividere in quattro grandi gruppi, ognuno dei quali comprende diverse patologie: reumatismi acuti, reumatismi cronici, artrosi e altri disturbi.
Reumatismi acuti
Comprendono dolori articolari (reumatismo articolare acuto – R.A.A. a causa batterica-, reumatismi infettivi provocati da altri microrganismi, artriti acute allergiche) e dolori extrarticolari, a carico anche di nervi e di muscoli, e comprendono: periartrite scapolo – omerale (spalla), nevralgia cervico – branchiale (tratto cervicale e braccio), lombalgia (dolore lombare), ischialgia (infiammazione del nervi sciatico).
Reumatismi cronici
Sono quelli che coinvolgono i tessuti e le strutture che circondano l’articolazione ma senza interessarle (periartriti croniche evolutive): infiammazioni alle borse articolari, ai tendini e ai tessuti fibrosi vicini alle giunture, in particolare a carico della spalla, del ginocchio, del gomito e dell’anca.
Artrosi
Comprende il reumatismo vertebrale, la gotta, l’artrosi del ginocchio (gonartrosi), dell’anca (coxartrosi), della radice del pollice (rizoartrosi).
Altri disturbi
Connesse alla patologia articolare ci sono le tendiniti, alcune rachialgie (dolore alla colonna vertebrale), discopatie, in particolare l’ernia del disco (fuoriuscita del disco che si trova tra vertebre e vertebre e che consente il movimento).
PER SAPERNE DI PIU’
Il dolore reumatico va affrontato senza quel senso di impotenza e di rassegnazione che affligge molte persone. Questa è la convinzione del dottor Bruno Brigo, autore di "I dolori reumatici" (tecniche nuove, euro 7,23). Il libro prende in analisi i dolori reumatici e le diverse caratteristiche con le quali si presentano, proponendo rimedi naturali, posture da evitare, cibi da bandire. Interessante la sezione dedicata alla cucina, molti consigli gastronomici, menù stagionali e numerose ricette.
Le algie
Fanno parte dei dolori reumatici anche altri dolori di vario tipo, detti algie, che sono, però, causati da altri disturbi. Per esempio: la cervicalgia è il dolore della colonna cervicale, la lombalgia è quello che interessa la zona lombare, la nevralgia colpisce il nervo (per esempio, il trigemino), la mialgia è il dolore dei muscoli. Infine, il mal di schiena, patologia che interessa almeno il 50% dei pazienti che si reca dal medico di famiglia o dal reumatologo. Il mal di schiena è causato dalle cattive abitudini della vita moderna (sedentarietà, lavoro al computer, auto, televisione) che "congelano" la colonna vertebrale facendole perdere elasticità.
Eccovi, adesso, una serie di suggerimenti utili consigliati dagli specialisti per prevenire le forme più comuni di dolori reumatici.
1. segnalare i sintomi di allarme al medico di fiducia.
2. ridurre il consumo di proteine animali preferendo ortaggi, verdura, frutta e cereali.
3. privilegiare alimenti ricchi di calcio, manganese, silicio e zolfo.
4. evitare l’immobilità.
5. mantenere una postura corretta.
6. calzare scarpe adeguate.
7. praticare attività fisica regolare.
8. in primavera e in autunno eseguire cicli di ginnastica medica sotto controllo.
9. integrare le terapie farmacologiche con terapie comportamentali utili sia per la salute in generale, sia per la salute dell’osso e delle articolazioni (quali ginnastica, fisiokinesiterapia, yoga).
10. consultare sempre il medico nei casi di forme ostinate di dolore.
I FARMACI PIU’ USATI
Le terapie farmacologiche in caso di dolori alle ossa o alle articolazioni vanno impostate secondo la causa scatenate il disturbo ed è importante rivolgersi al medico curante. Esse comprendono diverse categorie di farmaci quali ad esempio gli antidolorifici puri (analgesici), gli antinfiammatori steroidei (cortisonici) e non steroidei (FANS). I primi agiscono bloccando il dolore in vario modo. Alcuni, come il paracetamolo, possono essere assunti anche a stomaco vuoto perché non aumentano la secrezione di acido cloridrico non danno, conseguentemente, bruciori. I secondi (cortisonici) hanno più potenza ma maggiori effetti collaterali (ipertensione arteriosa, ulcera peptica, ecc…). Fra i più usati citiamo: prednisone, metilprednisolone, betametosene. I terzi, antinfiammatori (FANS), sono i più impiegati dove il dolore lieve o moderato, legato alla infiammazione, ne è la causa principale. È giusto ricordare anche l’acido acetilsalicilico (ha già compiuto 100 anni), precursore dei più moderni FANS, che rimane il farmaco di primo impiego (in automedicazione) più utilizzato. Non sono, però, da dimenticare gli effetti collaterali di questa classe di farmaci. Essi possono coinvolgere apparati (es. quello renale), provocare alterazioni della coagulazione del sangue con facilità all’emorragia, dare disturbi gastrointestinali con bruciori di stomaco.
ciao a tutti, in queste pagine verrà pubblicato ogni tanto il fumetto l'osteria di Ulisse oltre a recensione di materiale vario .tipo cinema,concerti uscite dvd video, cd, blu ray, vip personaggi famosi tv gossip sport, calcio, meteo satellite schede, dibattiti sondaggi, high tech, playstation , xbox, console, turismo, orari, borsa, giardinaggio, hobby, teatro, lirica, musica, umorismo di bassa lega, discorsi a bischero e altro accorrete in alcune centinaia di migliaia ( non di piu )
domenica 9 agosto 2009
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