storie di ordinaria pazzia

 

e alla cassa hai 57 persone dietro e non hai pesato le banane, e la cassiera ti chiede "Vuole correre a pesarle?"

La risposta è NO.

Le banane rimangono li.

Chiaro? 

A parte che la cassiera che chiede alla 85enne "vuoi correre a pesare le banane" non si può sentire. 

Ma dove vuoi che corra, che sta su con le correnti d'aria. 

E questa dice SI.  

Corro. 

Ok. 

Vai. 

Corri. 

Corri a pesare le banane. Non sia mai, che se dovesse salvare il mondo le banane fanno la differenza. 

Dopo 45 minuti Forrest è ancora lì che corre con lo sguardo perso nel vuoto tra gli assorbenti e i biscotti, con le sue preziosissime banane sotto l'ascella.

E quando torna trionfante tu cassiera cosa fai?

Le chiedi se ha la SOCIO COOP e lei risponde SI LA CERCO. 

LA CERCA.

Capite?

Che poi ci metta lo stesso tempo che andare a cercarla a casa non importa perchè poi appena la trova scatta la domanda "LE FACCIO LO SCONTO DI 7 cent SULLE BANANE ORA O ASPETTIAMO SETTEMBRE PROSSIMO?"

Lei si gira guarda noi in coda, dove l'ultimo in fondo manco lo vediamo perchè è appoggiato con i gomiti al banco dei polli in fondo in fondo, e dice: "COME FUNZIONA MI FACCIA CAPIRE."

Tu sei una debosciata.

Mi hai capita? Tu sei perseguibile penalmente.

Io a te ti prendo la sedia con le ruotine e ti lancio in aeronautica col fondo cassa, la cravatta e tutto e a te ti sparo le banane talmente lontano che le trovi in giardino. Piantate. 

Non le dovrai pesare mai più. 

Mai più! 

Una ragazza è uscita dalla coda a metter giù i lines con le ali perchè oramai era in menopausa. 

Svegliate quello sdraiato sugli arrosti che la fila va avanti, dai, signora smonti la tenda e spenga il fuoco che si va.

"CASSA CHIUSA".

Ci giriamo tutti con gli occhi sbarrati, questa ha preso i soldi, i suoi fazzoletti, i tampax e i cracker e sta correndo via a ginocchia alte.

Noi ci sparpagliamo come biglie urlando e proviamo a metterci in salvo nelle altre casse. Ci guardiamo tra di noi, da lontano, a chi è andata meglio, a chi è andata peggio.. Siamo uniti e silenziosi, mesti, ammutoliti. 

Man mano chi raggiunge la libertà e riabbraccia i famigliari si gira e, con un cenno del capo, saluta con rispetto chi ancora non ce l'ha fatta.

Solidali, legati dallo stesso dolore. 

A me è andata bene.

Ma la signora dopo di me nella confusione è corsa angosciata senza accorgersene nella cassa dieci pezzi, quella di Escobàr. 

Ne aveva 11.

Ha provato a mangiare in fretta il pacco di pane da toast, ma l'hanno vista.

Non abbiamo più saputo nulla di lei.