Conosci il Palo Santo, la sua storia, i suoi usi e le sue proprietà?
Forse, si, infatti sono moltissime le persone che conoscono e utilizzano questo straordinario incenso naturale, soprattutto per le purificazioni perché è uno degli incensi più potenti, insieme alla Ruta e alla Salvia Bianca.
Ma andiamo con ordine e partiamo dalla Storia.
La storia del Palo Santo
Il Palo santo, il cui nome ufficiale è Bursera Graveolens è una pianta endemica dell’America centro-meridionale, in particolar modo dell’Ecuador e del Perù.
Viene utilizzato nei rituali di guarigione e purificazione da tempo immemore dagli sciamani e dai Curanderos, infatti le popolazioni indigene hanno la convinzione che un fuoco fatto con legno di Palo Santo impedisca agli spiriti maligni di arrivare alle case.
Il significato del termine Palo Santo è letteralmente ‘Albero Santo’, appellativo che i nativi Sud Americani hanno dato a diverse piante che presentavano e presentano tutt’ora caratteristiche benefiche a livello emotivo, psichico e fisico.
Come tutto ciò che è naturale, il Palo Santo presenta differenze a seconda della zona di provenienza nella concentrazione di principi attivi e caratteristiche aromatiche.
Usi del Palo Santo
Da un punto di vista energetico, l’effetto è simile a quello della Salvia Bianca, ma spesso si tende a preferirlo perché rilascia un odore più avvolgente e gradevole che contiene note di pino, cedro, eucalipto menta e limone. Il suo profumo è unico, e sembra quasi che ognuno percepisca fragranze diverse.
La sua vibrazione energetica pura è in grado di pulire profondamente le energie negative e stagnanti negli ambienti, nelle persone e negli strumenti, come tarocchi, oracoli e cristalli.
Quando il fumo diventa nero, è un segnale che sta lavorando molto, e perciò è importante continuare a usarlo, magari a intervalli di ore.
Energeticamente agisce con il Chakra della Gola, infatti viene usato per alleviare malanni alle vie respiratorie come tosse e raffreddore, allergie, ma anche attacchi d’asma.
Il suo profumo avvolgente è perfetto per lasciarsi trascinare in uno stato meditativo.
Proprietà del Palo Santo
In Europa è arrivato molto tardi, infatti, è stato scoperto solo nel 1820. Fin dai tempi antichi questo albero veniva utilizzato non soltanto nei rituali ma anche per scopi terapeutici, date le sue molteplici virtù
Nutre e idrata la pelle, rendendola levigata e tonica.
Ha proprietà analgesiche, antisettiche, e antinfiammatorie.
Allontana gli insetti fastidiosi: l’aroma di palo santo risulta sgradito a zanzare, mosche, e altri insetti.
E’ utilizzato nei massaggi come olio essenziale per attenuare i dolori muscolari, articolari e reumatici.
E’ un rilassante psico-fisico, in quanto il suo aroma conferisce un senso di pace e serenità.
Contribuisce ad avere un sonno di buona qualità.
E’ un ansiolitico e antidepressivo: armonizza corpo, mente e spirito, ripristinando l’equilibrio interiore. Per questo motivo è stato definito “il profumo dell’anima”
Il Palo Santo è auto conservante: pertanto i prodotti a base di Palo Santo non necessitano di conservanti e altri additivi chimici.
La Magia del Palo Santo: nella morte c’è la vita
La parte più magica ed affascinante di questo incenso naturale, e che ci riconnette alla ciclicità della vita, è che il Palo Santo, per poter beneficare delle sue proprietà deve morire.
La raccolta dei rami e dell’olio essenziale da essi ricavato è totalmente sostenibile e nel rispetto di Madre Terra, infatti non un singolo albero viene abbattuto; vengono usati solo i rami caduti naturalmente o si attende la morte dell’albero.
Il Palo Santo ha una vita media di 90 anni, poi muore. I rami devono seccarsi e marcire per un periodo che vai dai 3 agli 8 anni, mangiati dagli insetti e ricoperti da funghi e altri microorganismi che attivano una fermentazione che gli permette di acquistare le sue proprietà straordinarie e il suo caratteristico odore.
La raccolta dell’olio avviene attraverso la distillazione a vapore, senza uso di sostanze chimiche o solventi.
Se si tagliasse un ramo dalla pianta viva, non si otterrebbe nulla. Solo con la morte, con il sacrificio, l’albero può trasformarsi e avere nuova vita, per insegnarci che alla morte corrisponde sempre una rinascita. I nativi dicono che gli spiriti dell’albero siano così contenti di non aver subito ferite dall’uomo, e che sia per questo che trasmettono il loro potere ai legnetti.
Come distinguere il Palo Santo Maturo da quello non Maturo.
Il legno maturo: ha una forma irregolare, il colore è giallo grigiastro e si può sentire l’odore anche da spento. Quando si accende brucia per circa un minuto e poi si spegne da solo, fa molto fumo e il suo odore è forte. È molto leggero.
Il legno non maturo: invece come colore varia dal giallo zafferano al beige, da spento l’odore si sente lievemente, e quando acceso la fiamma dura pochi secondi, fa poco fumo e non si sente il profumo.
Nel secondo caso, probabilmente non è stato lasciato abbastanza a ‘decantare’ ma possiamo aiutarlo nella sua maturazione. Basta metterlo in un barattolo di vetro a chiusura ermetica, e aprirlo solo durante le ore di sole. Di notte o quando c’è umidità o pioggia, lasciarlo chiuso. Dopo tre settimane, il legno si sarà asciugato, e le sue proprietà saranno più forti.
Accensione del Palo Santo
Se volute usare il Palo Santo per la pulizia energetica degli spazi e per eliminare i cattivi odori, il modo migliore per accenderlo è con la fiamma di una candela. L’estremità del legno deve toccare il punto alto della fiamma.
Quando sul pezzo di Palo Santo si forma una fiamma autonoma, soffiarci sopra per spegnerla, e poi continuare a soffiare per accenderlo come se fosse carbone.
Se invece, si vuole usare il fumo come accompagnamento ad una meditazione o un rituale, si possono tagliare dei piccoli pezzi di legno, o comprarlo in trucioli e farli bruciare su una pasticca di carbone, in questo modo il legno continuerà a bruciare, mentre ci si dedica alle proprie pratiche.
Fonte: leggidellamagia.com
https://it.wikipedia.org/wiki/Bursera_graveolens
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