04 MAGGIO 1949. SUPERGA: LA TRAGEDIA DEL GRANDE TORINO.
All'epoca era denominata “Associazione Calcio Torino”, ma sarà da tutti ricordata come il “Grande Torino”, una grande squadra simbolo della nostra rinascita del dopoguerra. Pluricampioni italiani con un ciclo sportivo che durò otto anni e che portò alla conquista di cinque scudetti consecutivi e di una Coppa Italia. I suoi giocatori erano anche la colonna portante della Nazionale. Quel 4 maggio 1949 la squadra era di ritorno da un incontro amichevole giocato in Portogallo contro il Benfica.
Nel pomeriggio una fitta nebbia avvolgeva Torino e le colline circostanti. Il trimotore FIAT G. 212 delle Avio Linee Italiane che trasportava i giocatori si trovò fuori rotta sia per l'assenza di visibilità che per il malfunzionamento dell'altimetro. Il pilota, erroneamente convinto di trovarsi a una quota di sicurezza, effettuò una virata per iniziare la fase di atterraggio, erano le 17,03 quando il velivolo si schiantò contro i muraglioni di sostegno del giardino posto sul retro della Basilica di Superga. In pochi istanti vennero distrutte le vite di 31 persone (27 passeggeri e 4 membri dell'equipaggio).
Nell'incidente persero la vita: i giocatori Valerio Bacigalupo, Aldo Ballarin, Dino Ballarin, Emile Bongiorni, Eusebio Castigliano, Rubens Fadini, Guglielmo Gabetto, Ruggero Grava, Giuseppe Grezar, Ezio Loik, Virgilio Maroso, Danilo Martelli, Valentino Mazzola, Romeo Menti, Piero Operto, Franco Ossola, Mario Rigamonti, Giulio Schubert e gli allenatori Egri Erbstein, Leslie Levesley, il massaggiatore Ottavio Cortina con i dirigenti Arnaldo Agnisetta, Andrea Bonaiuti ed Ippolito Civalleri. Morirono inoltre tre dei migliori giornalisti sportivi italiani: Renato Casalbore (fondatore di Tuttosport), Renato Tosatti (Gazzetta del Popolo), Luigi Cavallero (La Stampa) ed i membri dell’equipaggio Pierluigi Meroni, Celeste D’Inca, Celeste Biancardi e Antonio Pangrazi. Il 6 maggio una lunga, ininterrotta processione rese omaggio alle bare allineate a Palazzo Madama e mezzo milione di persone parteciparono poi ai funerali. Il Toro schierò, per finire il campionato, la formazione giovanile e vinse tutte e quattro le partite rimanenti contro i pari-età mandati in campo dagli avversari in segno di rispetto. In ricordo del tragico evento e del leggendario team granata, la FIFA ha dichiarato il 4 maggio giornata mondiale del gioco del calcio
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