Il soldato più strano e amato della Seconda Guerra Mondiale combatté nell'esercito polacco, nella 22° compagnia di rifornimento dell'artiglieria, e si chiamava Wojtek.
L'esercito polacco era accampato per riorganizzarsi e prepararsi a una lunga campagna in Europa al fianco degli inglesi, e poco distante era stanziato un campo di civili che avevano seguito le truppe.
La giovane tenne con sé l'orso proprio in questo campo di civili, ma quando l'animale crebbe fu difficile prendersene cura, così lo portò al generale Boruta Spiechowitz, che accolse l'orso e lo assegnò alla 22° compagnia.
All'epoca era comune tra i soldati adottare delle mascotte, di solito cani o gatti, per tenere alto il morale dei soldati. Ma un orso era decisamente insolito. Wojtek era un esemplare particolarmente docile e amichevole. Amava fare la lotta con i soldati ed era abbastanza premuroso da non ferire nessuno e da lasciarli anche vincere. Amava anche bere la birra e masticare sigarette.
Si conquistò immediatamente le simpatie di tutti, soldati e civili, quindi quando venne il momento di partire per l'Europa, l'esercito lo portò con sé. Non solo. Lo arruolò anche ufficialmente, e il suo nome fu iscritto nel registro della compagnia col grado di soldato semplice.
In quanto soldato a tutti gli effetti, Wojtek dormiva in una tenda con tutti gli altri, e durante la battaglia di Cassino si distinse per la sua mansione di trasporto di casse di munizioni.
Seguì poi le truppe polacche lungo tutta la costa adriatica italiana, e resterà nella 22° compagnia fino alla fine della guerra.
Dopo il 1945, Wojtek fu stanziato in Scozia insieme alla sua compagnia, ma quando questa fu smobilitata nel 1947 si decise di congedare l'orso e lasciarlo nello zoo di Edinburgo, dove avrebbe dovuto trascorrere anni di pace e riposo.
Qui visse fino al 1963, visitato spesso da ex soldati polacchi.
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