Sensazionale scoperta nelle Azzorre: una maestosa piramide nei fondali dell'oceano
Se ne parla già come di una scoperta straordinaria: nel mare blu delle Azzorre, a circa quaranta metri di profondità, è stata ritrovata quella che sembra una gigantesca piramide che si estende su una superficie di 8.000 metri quadrati ed è alta 60 metri.
A diffondete la notizia, in Europa, la Radio e Televisione del Portogallo (RTP), come vi mostriamo nel video sotto, che ha evocato il mistero di Atlantide. Che stia affiorando un pezzo di quella civiltà misteriosa di cui si parla fin dai tempi antichi?
Al momento si sa solo che il fatto ha suscitato l’interesse della comunità scientifica internazionale e del Governo portoghese che sta indagando.
A segnalare la presenza di questa ‘struttura’ , racconta la tv pubblica di Lisbona, un marinaio. Silva Diocleziano, così si chiama, con la sua nave si trovava nell’arcipelago delle Azzorre e tra le isole Terceira e San Miguel, grazie ad un grafico batimetrico, strumento che scandaglia i fondali marini, ha individuato la cosa.
Scoperta nel Mediterraneo la mitologica citta' egizia di Heracleion
il video della tv Portoghese
FONTE:
http://www.linksicilia.it/2013/09/scoperta-una-grande-piramide-nel-mare-delle-azzorre-e-atlantide/
http://actualidad.rt.com/ciencias/view/106743-hallar-piramide-oceano-atlantico-atlantida
http://portuguese-american-journal.com/terceira-subaquatic-pyramidal-shaped-structure-found-azores/
Le leggende sull’esistenza di una civiltà preistorica avanzata, denominata comunemente Atlantide, sono circolate fin dall’inizio della storia umana.
I ricercatori che si sono avventurati nella ricerca di indizi sulla sua esistenza hanno avuto sempre opinioni divergenti. Alcuni pensavano che si trovasse al centro dell’Oceano Atlantico, altri in Sud America, altri ancora nell’Oceano Pacifico.
Come ormai è noto, sono stati gli scritti di Platone a suggerire che i costruttori originali delle piramidi sul nostro pianeta fossero gli abitanti di un continente perduto situato ad ovest dello Stretto di Gibilterra, ma i ritrovamenti megalitici in zone come Machu Pichu, Cuzco e Tiahuanaco hanno portato a pensare che gli Atlantidei provenissero dal Sud America.
Ma una scoperta davvero importante potrebbe portare ad una svolta decisiva nella ricerca della civiltà perduta. Un servizio trasmesso dalla televisione pubblica portoghese ha rilevato l’esistenza di una struttura piramidale sul fondo delle acque che circondano le Azzorre, nei pressi del vulcano Dom João de Castro Bank, tra le isole di São Miguel e Terceira.
La struttura è stata identificata dal navigatore Diocleciano Silva, sulla base delle letture batimetriche comparse sugli strumenti durante una navigazione ricreativa. L’autore della scoperta è convinto che la struttura piramidale non sia di origine naturale.
Secondo le misurazioni, la piramide è alta circa 60 metri, con una base di 8 mila metri quadrati (più piccola della Piramide di Cheope, pari a 53 mila metri quadrati). La struttura si trova a circa 40 metri sotto la superficie dell’oceano e risulta essere perfettamente allineata con i quattro punti cardinali, come le Piramidi di Giza.
Tanto è bastato da suscitare l’interesse da parte del governo portoghese il quale ha dichiarato che la questione è già in fase di studio con il supporto della Marina Portoghese.
Luiz Fagundes Duarte, segretario Regionale della Pubblica Istruzione, è prudente: tenuto conto della posizione della struttura, potrebbe trattarsi di una formazione di origine naturale.
fonte - vai
Che là sotto ci sia qualcosa di interessante è confermato anche dal Governo di Lisbona: la piramide ora è oggetto di indagini da parte della Marina portoghese. Ma- ha aggiunto Luiz Fagundes Duarte, segretario regionale per la Pubblica Istruzione- è da escludere che si tratti di un manufatto umano, vista la sua posizione, a circa 40 metri di profondità nell’oceano. Opinione non condivisa da Silva. “Non credo proprio che sia di origine naturale“, ha detto al giornale locale Diario Insular, dopo averne studiato le peculiari caratteristiche.
Oltre ad avere una base quadrata, infatti, la struttura sembra anche perfettamente definita ed è esattamente orientata rispetto ai punti cardinali proprio come la Grande Piramide di Giza. Potrebbe dunque essere la testimonianza, ormai sommersa dal mare, di una civiltà fiorente in epoche remote proprio alle Azzorre? Un’ipotesi coerente con gli ultimi scavi condotti dall’APIA, l’Associazione Portoghese della Ricerca Archeologica che ritiene di avere trovato le prove della presenza di insediamenti umani già migliaia di anni fa, molto prima insomma della scoperta ufficiale delle isole, datata al 1325. Ultimamente nell’arcipelago sono state trovate varie strutture piramidali protostoriche, alcune alte fino a 13 metri, allineate con il sorgere del sole nel solstizio d’estate. L’anno scorso, poi, proprio a Terceira, sono emersi esempi di pittura rupestre molto antichi.
Terceira- detta anche “l’isola lilla”- si trova nel bel mezzo del Nord Atlantico. Facendo volare la fantasia, siamo proprio in quel tratto di mare- aldilà delle Colonne di Ercole (oggi Stretto di Gibilterra)- nel quale Platone aveva immaginato la mitica isola di Atlantide, scomparsa in un ribollire di acqua nel giro di un solo giorno, devastata da un terremoto e da un maremoto di dimensioni apocalittiche.
Nel corso degli anni, interpreti platonici ed archeologi alternativi hanno collocato la civiltà atlantidea un po’ ovunque: da Santorini ai Caraibi, dalla Spagna all’India. Senza, però, mai trovare prove concrete della veridicità del racconto del filosofo greco, considerato dagli storici niente più che una leggenda.
“Eppure, secondo me, è sicuramente il ricordo di un evento reale, non è un mito”, sostiene Graham Hancock, lo scrittore scozzese autore di vari bestseller nei quali ha cercato di penetrare i segreti del nostro passato dimenticato. Nell’intervista contenuta nell’ebook “Misteri 2013″, si dice convinto che sia davvero esistita una civiltà molto evoluta, cancellata da una catastrofe globale di cui il Diluvio Universale rappresenta un’eco lontana. Ad annientare quella prima umanità fu l’improvviso innalzamento del livello dei mari provocato dalla fine dell’ ultima Era Glaciale.
Hancock ha accolto con entusiasmo il ritrovamento di questa presunta piramide sottomarina, che sembra confermare la sua teoria ben illustrata nei libri Impronte degli dei, del quale sta preparando una seconda stesura, e Civiltà sommerse. “Credo che dovrò ritirare fuori la mia muta subacquea, non pensavo di tornare a fare delle immersioni, ma se serve io ci sono!”, ha scritto sul suo blog per commentare la notizia che arriva dalle Azzorre.
E ha fatto anche un rapido calcolo: le terre attualmente coperte da 40-50 metri d’acqua, dovrebbero essere state sommerse da quella grande onda legata all’improvviso scioglimento dei ghiacci circa 12.500 anni fa. Dunque, se davvero nell’oceano delle Azzorre si nasconde un edificio piramidale, deve essere stato costruito prima di quella data. Insomma, entro il 10.500 a.C. La stessa data proposta dai soliti archeologi eretici per le Piramidi di Giza. Una coincidenza?
FONTE - vai
Altre piramidi nelle Azzorre
Negli ultimi due anni, gli archeologi dell’Associazione Portoghese per la Ricerca Archeologica (APIA) hanno individuato nuove prove sull’Isola di Pico, confermando l’idea che l’occupazione umana delle Azzorre precede di molte migliaia di anni l’arrivo dei primi portoghesi. Come riporta il Portuguese American Journal, i ritrovamenti si compongono di una grande varietà di strutture rocciose piramidali, alcune pari a 13 metri di altezza. Gli archeologi ritengono che le strutture siano state realizzate dagli occupanti ancestrali dell’isola, suggerendo che potrebbe trattarsi di antichi luoghi di culto con scopi rituali funebri. Decine di strutture sono state trovate nella zona Madalena dell’Isola di Pico.
Gli archeologi ritengono che le strutture siano state costruite secondo un orientamento astronomico molto preciso, facendo riferimento ai solstizi d’estate, il che suggerisce che sono state realizzate per uno scopo preciso. Inoltre, i ricercatori ritengono che le strutture piramidali di Madalena, conosciute dalla popolazione locale con il nome di “maroiços”, siano analoghe a quelle rinvenute in Sicilia, Nord Africa e Isole Canarie.
Azzorre: ciò che resta di Atlantide?
L’arcipelago delle Azzorre è una catena di nove isole vulcaniche divise in tre gruppi principali. Esse si trovano a 1500 chilometri ad ovest di Lisbona. Storicamente, c’è incertezza sulla data della loro scoperta e sul suo autore. Le nove isole si estendono per più di 600 chilometri nel cuore dell’Oceano Atlantico; la terra più vicina è Madera, a 906 chilometri, mentre il Portogallo si trova a 1400 chilometri, e la Nuova Scozia a 2738 chilometri. Le Azzorre risultano essere le cime di alcune delle montagne più alte del pianeta, se misurate dalla base sul fondo dell’oceano. La posizione dell’Arcipelago ha alimentato la leggenda che le Azzorre potrebbero essere ciò che rimane del grande continente Atlantideo.
Gli abitanti delle Azzorre raccontano volentieri la leggenda del misterioso continente di Atlantide, sprofondato dopo numerose e violentissime esplosioni, lasciando in eredità le nove isole. Queste leggende sembrano confermare i racconti di Platone contenuti nel Timeo e nel Crizia. Tuttavia, gli scienziati ritengono che l’arcipelago sia il risultato di reiterate effusioni vulcaniche avvenute nel fondale marino e negano che qui sia mai esistito un continente. Lo stesso nome “Azzorre” sembra essere frutto di un equivoco. Deriva infatti da “açor”, che in portoghese significa “astore”: gli esploratori riferirono di avere avvistato numerosi stormi di astori intorno ai monti delle isole; in realtà, non si trattava di astori, che qui non ci sono, ma di poiane. In ogni caso, le Azzorre sono davvero isolate e distanti da tutto, proprio come si immaginava fosse Atlantide. Guardando queste terre incontaminate, ricche di vegetazione e laghi naturali, le leggende che si tramandano sembrano essere realtà.
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il parere dell' esperto
" io se non la vedo coi miei occhi non ci credo. finchè non la toccherò con le mie mani non ci crederò. questo perchè negli ultimi tempi sono state " avvistate" parecchie Piramidi che si troverebbero o sotto terra o sotto il mare , il dato di fatto però è che di queste Piramidi ancora non s'è visto nulla , nemmeno una pur piccola , infinitesimale parte e tutto è rimasto a livello di chiacchera, di possibilità seppur remota, di illazioni etc ma di certo non c'è nulla quindi ...... "
Se ne parla già come di una scoperta straordinaria: nel mare blu delle Azzorre, a circa quaranta metri di profondità, è stata ritrovata quella che sembra una gigantesca piramide che si estende su una superficie di 8.000 metri quadrati ed è alta 60 metri.
A diffondete la notizia, in Europa, la Radio e Televisione del Portogallo (RTP), come vi mostriamo nel video sotto, che ha evocato il mistero di Atlantide. Che stia affiorando un pezzo di quella civiltà misteriosa di cui si parla fin dai tempi antichi?
Al momento si sa solo che il fatto ha suscitato l’interesse della comunità scientifica internazionale e del Governo portoghese che sta indagando.
A segnalare la presenza di questa ‘struttura’ , racconta la tv pubblica di Lisbona, un marinaio. Silva Diocleziano, così si chiama, con la sua nave si trovava nell’arcipelago delle Azzorre e tra le isole Terceira e San Miguel, grazie ad un grafico batimetrico, strumento che scandaglia i fondali marini, ha individuato la cosa.
Scoperta nel Mediterraneo la mitologica citta' egizia di Heracleion
il video della tv Portoghese
FONTE:
http://www.linksicilia.it/2013/09/scoperta-una-grande-piramide-nel-mare-delle-azzorre-e-atlantide/
http://actualidad.rt.com/ciencias/view/106743-hallar-piramide-oceano-atlantico-atlantida
http://portuguese-american-journal.com/terceira-subaquatic-pyramidal-shaped-structure-found-azores/
Le leggende sull’esistenza di una civiltà preistorica avanzata, denominata comunemente Atlantide, sono circolate fin dall’inizio della storia umana.
I ricercatori che si sono avventurati nella ricerca di indizi sulla sua esistenza hanno avuto sempre opinioni divergenti. Alcuni pensavano che si trovasse al centro dell’Oceano Atlantico, altri in Sud America, altri ancora nell’Oceano Pacifico.
Come ormai è noto, sono stati gli scritti di Platone a suggerire che i costruttori originali delle piramidi sul nostro pianeta fossero gli abitanti di un continente perduto situato ad ovest dello Stretto di Gibilterra, ma i ritrovamenti megalitici in zone come Machu Pichu, Cuzco e Tiahuanaco hanno portato a pensare che gli Atlantidei provenissero dal Sud America.
Ma una scoperta davvero importante potrebbe portare ad una svolta decisiva nella ricerca della civiltà perduta. Un servizio trasmesso dalla televisione pubblica portoghese ha rilevato l’esistenza di una struttura piramidale sul fondo delle acque che circondano le Azzorre, nei pressi del vulcano Dom João de Castro Bank, tra le isole di São Miguel e Terceira.
La struttura è stata identificata dal navigatore Diocleciano Silva, sulla base delle letture batimetriche comparse sugli strumenti durante una navigazione ricreativa. L’autore della scoperta è convinto che la struttura piramidale non sia di origine naturale.
Secondo le misurazioni, la piramide è alta circa 60 metri, con una base di 8 mila metri quadrati (più piccola della Piramide di Cheope, pari a 53 mila metri quadrati). La struttura si trova a circa 40 metri sotto la superficie dell’oceano e risulta essere perfettamente allineata con i quattro punti cardinali, come le Piramidi di Giza.
Tanto è bastato da suscitare l’interesse da parte del governo portoghese il quale ha dichiarato che la questione è già in fase di studio con il supporto della Marina Portoghese.
Luiz Fagundes Duarte, segretario Regionale della Pubblica Istruzione, è prudente: tenuto conto della posizione della struttura, potrebbe trattarsi di una formazione di origine naturale.
fonte - vai
Che là sotto ci sia qualcosa di interessante è confermato anche dal Governo di Lisbona: la piramide ora è oggetto di indagini da parte della Marina portoghese. Ma- ha aggiunto Luiz Fagundes Duarte, segretario regionale per la Pubblica Istruzione- è da escludere che si tratti di un manufatto umano, vista la sua posizione, a circa 40 metri di profondità nell’oceano. Opinione non condivisa da Silva. “Non credo proprio che sia di origine naturale“, ha detto al giornale locale Diario Insular, dopo averne studiato le peculiari caratteristiche.
Oltre ad avere una base quadrata, infatti, la struttura sembra anche perfettamente definita ed è esattamente orientata rispetto ai punti cardinali proprio come la Grande Piramide di Giza. Potrebbe dunque essere la testimonianza, ormai sommersa dal mare, di una civiltà fiorente in epoche remote proprio alle Azzorre? Un’ipotesi coerente con gli ultimi scavi condotti dall’APIA, l’Associazione Portoghese della Ricerca Archeologica che ritiene di avere trovato le prove della presenza di insediamenti umani già migliaia di anni fa, molto prima insomma della scoperta ufficiale delle isole, datata al 1325. Ultimamente nell’arcipelago sono state trovate varie strutture piramidali protostoriche, alcune alte fino a 13 metri, allineate con il sorgere del sole nel solstizio d’estate. L’anno scorso, poi, proprio a Terceira, sono emersi esempi di pittura rupestre molto antichi.
Terceira- detta anche “l’isola lilla”- si trova nel bel mezzo del Nord Atlantico. Facendo volare la fantasia, siamo proprio in quel tratto di mare- aldilà delle Colonne di Ercole (oggi Stretto di Gibilterra)- nel quale Platone aveva immaginato la mitica isola di Atlantide, scomparsa in un ribollire di acqua nel giro di un solo giorno, devastata da un terremoto e da un maremoto di dimensioni apocalittiche.
Nel corso degli anni, interpreti platonici ed archeologi alternativi hanno collocato la civiltà atlantidea un po’ ovunque: da Santorini ai Caraibi, dalla Spagna all’India. Senza, però, mai trovare prove concrete della veridicità del racconto del filosofo greco, considerato dagli storici niente più che una leggenda.
“Eppure, secondo me, è sicuramente il ricordo di un evento reale, non è un mito”, sostiene Graham Hancock, lo scrittore scozzese autore di vari bestseller nei quali ha cercato di penetrare i segreti del nostro passato dimenticato. Nell’intervista contenuta nell’ebook “Misteri 2013″, si dice convinto che sia davvero esistita una civiltà molto evoluta, cancellata da una catastrofe globale di cui il Diluvio Universale rappresenta un’eco lontana. Ad annientare quella prima umanità fu l’improvviso innalzamento del livello dei mari provocato dalla fine dell’ ultima Era Glaciale.
Hancock ha accolto con entusiasmo il ritrovamento di questa presunta piramide sottomarina, che sembra confermare la sua teoria ben illustrata nei libri Impronte degli dei, del quale sta preparando una seconda stesura, e Civiltà sommerse. “Credo che dovrò ritirare fuori la mia muta subacquea, non pensavo di tornare a fare delle immersioni, ma se serve io ci sono!”, ha scritto sul suo blog per commentare la notizia che arriva dalle Azzorre.
E ha fatto anche un rapido calcolo: le terre attualmente coperte da 40-50 metri d’acqua, dovrebbero essere state sommerse da quella grande onda legata all’improvviso scioglimento dei ghiacci circa 12.500 anni fa. Dunque, se davvero nell’oceano delle Azzorre si nasconde un edificio piramidale, deve essere stato costruito prima di quella data. Insomma, entro il 10.500 a.C. La stessa data proposta dai soliti archeologi eretici per le Piramidi di Giza. Una coincidenza?
FONTE - vai
Altre piramidi nelle Azzorre
Negli ultimi due anni, gli archeologi dell’Associazione Portoghese per la Ricerca Archeologica (APIA) hanno individuato nuove prove sull’Isola di Pico, confermando l’idea che l’occupazione umana delle Azzorre precede di molte migliaia di anni l’arrivo dei primi portoghesi. Come riporta il Portuguese American Journal, i ritrovamenti si compongono di una grande varietà di strutture rocciose piramidali, alcune pari a 13 metri di altezza. Gli archeologi ritengono che le strutture siano state realizzate dagli occupanti ancestrali dell’isola, suggerendo che potrebbe trattarsi di antichi luoghi di culto con scopi rituali funebri. Decine di strutture sono state trovate nella zona Madalena dell’Isola di Pico.
Gli archeologi ritengono che le strutture siano state costruite secondo un orientamento astronomico molto preciso, facendo riferimento ai solstizi d’estate, il che suggerisce che sono state realizzate per uno scopo preciso. Inoltre, i ricercatori ritengono che le strutture piramidali di Madalena, conosciute dalla popolazione locale con il nome di “maroiços”, siano analoghe a quelle rinvenute in Sicilia, Nord Africa e Isole Canarie.
Azzorre: ciò che resta di Atlantide?
L’arcipelago delle Azzorre è una catena di nove isole vulcaniche divise in tre gruppi principali. Esse si trovano a 1500 chilometri ad ovest di Lisbona. Storicamente, c’è incertezza sulla data della loro scoperta e sul suo autore. Le nove isole si estendono per più di 600 chilometri nel cuore dell’Oceano Atlantico; la terra più vicina è Madera, a 906 chilometri, mentre il Portogallo si trova a 1400 chilometri, e la Nuova Scozia a 2738 chilometri. Le Azzorre risultano essere le cime di alcune delle montagne più alte del pianeta, se misurate dalla base sul fondo dell’oceano. La posizione dell’Arcipelago ha alimentato la leggenda che le Azzorre potrebbero essere ciò che rimane del grande continente Atlantideo.
Gli abitanti delle Azzorre raccontano volentieri la leggenda del misterioso continente di Atlantide, sprofondato dopo numerose e violentissime esplosioni, lasciando in eredità le nove isole. Queste leggende sembrano confermare i racconti di Platone contenuti nel Timeo e nel Crizia. Tuttavia, gli scienziati ritengono che l’arcipelago sia il risultato di reiterate effusioni vulcaniche avvenute nel fondale marino e negano che qui sia mai esistito un continente. Lo stesso nome “Azzorre” sembra essere frutto di un equivoco. Deriva infatti da “açor”, che in portoghese significa “astore”: gli esploratori riferirono di avere avvistato numerosi stormi di astori intorno ai monti delle isole; in realtà, non si trattava di astori, che qui non ci sono, ma di poiane. In ogni caso, le Azzorre sono davvero isolate e distanti da tutto, proprio come si immaginava fosse Atlantide. Guardando queste terre incontaminate, ricche di vegetazione e laghi naturali, le leggende che si tramandano sembrano essere realtà.
FONTE - vai
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il parere dell' esperto
" io se non la vedo coi miei occhi non ci credo. finchè non la toccherò con le mie mani non ci crederò. questo perchè negli ultimi tempi sono state " avvistate" parecchie Piramidi che si troverebbero o sotto terra o sotto il mare , il dato di fatto però è che di queste Piramidi ancora non s'è visto nulla , nemmeno una pur piccola , infinitesimale parte e tutto è rimasto a livello di chiacchera, di possibilità seppur remota, di illazioni etc ma di certo non c'è nulla quindi ...... "
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