ma allora i giganti un tempo c'erano davvero!!!!
ll sito tedesco bild ha recentemente pubblicato un post che mostra le foto di un dito gigante umanoide mummificato, lungo piu di 40 cm. Le foto sono state fatte nel lontano 1988 in Egitto. Il sito BILD.de le mostra per la prima volta in esclusiva non spiegando però come mai se la notizia è così datata viene data solo ora
comunque la foto del dito c'è e come se non bastasse, c'e pure una sua una radiografia e un certificato attestante l’autenticità della reliquia , le foto pubblicate ci fanno capire anche la grandezza del dito confrontato con una banconota , chiunque vedendo la foto vede che il dito è lungo il doppio o più della banconota anche se nessuno attraverso la visione di una foto puo dire o capire che quella cosa fotografata sia un dito o quqalche cos'altro magari preparato ad arte da qualche buontempone
Il materiale fa parte delle indagini svolte dal fotografo svizzero 56enne Gregory Spoerri, ( noto imprenditore di Basilea ) che era giunto alla scoperta tramite un tombarolo che teneva il manufatto avvolto in stracci vecchi , ma in perfette condizioni , segretamente fin dagli anni ’60.
Spoerri ha poi raccontato ancora al BILD.de:"Era un pacchetto oblungo, ammufito. Ero totalmente sbalordito quando ho visto la reliquia marrone scuro mi è stato permesso di prenderlo in mano e anche scattare delle foto, messo a confronto con una banconota per ottenere una comparazione delle taglie. "Il dito piegato tagliato e coperto di muffa secca era 5 volte la banconota . E ‘stato incredibile. Le dimensioni del dito corrisponderebbe ad un esserealto circa cinque metri “
pur credendo nella buona fede del fotografo non possiamo credere senza ulteriori prove a quanto afferma , aspettiamo quindi sviluppi ulteriori anche se poi alla fine il fatto che in tempi remoti siano vissuti giganti o no non è che ci cambia di molto il presente , altro sarebbe se scoprissero un carburante non inquinante e a prezzo non basso ma bassissimo
fonte - bild.de
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a proposito di giganti .....
"Nel 1925 a Glozel (vicino a Vichy - Allier, Francia) Emile Frendin sprofondò nel suo campo dove stava lavorando, e trovò "Il campo dei morti": 3000 oggetti incisi, vasellame, utensili, gioielli, manufatti in osso e legno del 17~15.000 a.C. - quando non dovrebbero esistere nè scrittura (il primo sistema di scrittura documentato è quello sumero-accadico, IV millennio a.C.), nè la ceramica (la cui lavorazione oltretutto mostra un senso artistico assai sviluppato ed eccezionalmente raffinato, coordinato con notevole intuito simbolico - ad es., le statue coi volti senza bocca che hanno portato alla denominazione di "civiltà del silenzio"). Sorprendono inoltre le dimensioni delle ossa umane rinvenute (cranii grandi il doppio), delle impronte, e dei monili (ad es. bracciali) su misura per arti giganteschi. Nel 1577 a Willisau, nel cantone di Lucerna, venne alla luce uno scheletro dalle ossa enormi. Le autorità della zona si affrettarono a convocare una commissione di esperti capeggiata dal anatomista elvetico Plater, di Basilea. Gli studiosi rimasero perplessi, ma dinanzi al parere del grande specialista chinarono il capo. Plater dichiarò che si trattava senza ombra di dubbio di resti umani, nonostante la loro mole fosse alquanto insolita. Lo scheletro era incompleto ma l'anatomista lo ricostruì sulla creta: ne risultò il disegno di un titano alto 5,80 metri! Fu battezzato "il gigante di Lucerna" e le sue ossa furono orgogliosamente esposte in una sala del municipio".
Dei giganti ne parla in maniera chiara anche la Bibbia:
Genesi 6,1-4…"Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, 2i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: "Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni".
C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli"
libro dei Numeri 13, 21-29;32-33)…"Quelli dunque salirono ed esplorarono il paese dal deserto di Sin, fino a Recob, in direzione di Amat. Salirono attraverso il Negheb e andarono fino a Ebron, dove erano Achiman, Sesai e Talmai, figli di Anak. Ora Ebron era stata edificata sette anni prima di Tanis in Egitto. Giunsero fino alla valle di Escol, dove tagliarono un tralcio con un grappolo d'uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche melagrane e fichi.
Quel luogo fu chiamato valle di Escol a causa del grappolo d'uva che gli Israeliti vi tagliarono.
Alla fine di quaranta giorni tornarono dall'esplorazione del paese e andarono a trovare Mosè e Aronne e tutta la comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, a Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti del paese. Raccontarono: "Noi siamo arrivati nel paese dove tu ci avevi mandato ed è davvero un paese dove scorre latte e miele; ecco i suoi frutti. Ma il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate e immense e vi abbiamo anche visto i figli di Anak Ma gli uomini che vi erano andati con lui dissero: "Noi non saremo capaci di andare contro questo popolo, perché è più forte di noi". Screditarono presso gli Israeliti il paese che avevano esplorato, dicendo: "Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo notata è gente di alta statura; vi abbiamo visto i giganti, figli di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste e così dovevamo sembrare a loro. Raccontarono: "Noi siamo arrivati nel paese dove tu ci avevi mandato ed è davvero un paese dove scorre latte e miele; ecco i suoi frutti. Ma il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate e immense e vi abbiamo anche visto i figli di Anak Ma gli uomini che vi erano andati con lui dissero: "Noi non saremo capaci di andare contro questo popolo, perché è più forte di noi". Screditarono presso gli Israeliti il paese che avevano esplorato, dicendo: "Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo notata è gente di alta statura; vi abbiamo visto i giganti, figli di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste e così dovevamo sembrare a loro…(la caverna del tesoro 15 )..Ora sul monte rimanevano i soli Metusala e Noè, poiché tutti gli altri figli di Seth erano discesi dai confini del Paradiso verso la pianura tra i figli di Caino. E qui si unirono i figli di Seth, gli uomini con le figlie di Caino. Esse concepirono e partorirono degli uomini giganteschi, una stirpe di giganti alti come torri…(libro dei giubilei 5 “nozze degli angeli con le figlie degli uomini ; annuncio del diluvio”"
" Le leggende sui giganti abbondano attorno al Lago Titicaca e molte di esse affermano che essi si trasferirono al sud. I loro discendenti dovettero popolare fino a qualche secolo fa la Patagonia, e il suo scopritore, Magellano, li incontrò più volte. E' scritto dell'incontro con uomini "così alti che le teste dei membri dell'equipaggio arrivavano a malapena alla loro cintola e la loro voce era quella di un toro...". Né manca Erodoto (storie 1-68) il quale parla di un fabbro che..."Volevo fare un pozzo in questo cortile, scavai e m'imbattei in una bara di sette braccia (un braccio equivale a circa 44 centimetri). L'aprii e...io non credevo che fossero mai esistiti uomini di maggiori dimensioni di quelli di oggi, ma vidi che il morto era di lunghezza pari alla bara (oltre 3,10 metri); lo misurai e lo riseppellii". "
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e le sirene allora ? son esistite o no ?
Nell'agosto 1842 l'inglese Dr.J.Griffin arrivò a New York trasportando una piccola meraviglia, una vera sirena. Spiegò di averla acquistata in Sud America, vicino le isole Fiji, e di essere in viaggio di ritorno verso l'Inghilterra per esprla al Museo di Storia Naturale di Londra.Il grande interesse suscitato nel pubblico americano, lo costrinse ad esporla per un'intera settimana insieme ad altre creature ibride raccolte.Una folla enorme si mobilitò per vedere quell'affascinante reliquia, e per assistere alle lezioni di storia naturale del Dr. Griffin. Dopo la settimana di esposizione, la sirena venne acquistata dal'American Musesum di New York, che era stato rilevato da P.T.Barnum, famosissimo ricercatore di stranezze. La sirena venne esposta per un'altro mese. Per attirare il maggior numero di persone, Barnum affisse manifesti dove veniva presentata come una bella e giovane ragazza, mentre la creatura si presentava piuttosto come "l'incarnazione della bruttezza", come la descrisse un critico del tempo.
Barnum mandò poi la sirena in giro per gli Stati Uniti, dove incontrò numerose critiche e accuse di truffa, come quella del naturalista Rev. John Bachman del South Carolina, che stroncò letteralmente l'alone di mistero e venerazione cresciuto intorno alla "sirena". Si scoperì anche che il sedicente Dr. Griffin era in verità un collaboratore di Barnum stesso, e che avrebbe avuto solamente la funzione di calamitare l'interesse del pubblico e affermare l'autenticità del reperto. L'originale Sirena delle Fiji andò persa nell'incendio del Museo di Bernum nel 1860, ma una sua copia è in possesso dell'Harvard University, ed è esposta nel Peabody Museum of Archaeology and Ethnology.Quella delle Fiji non fu l'unica sirena ad essere esposta.Ne venne esposta una anche a Bloomsbury, vicino Londra, nel 1921. Il giornale londinese "Daily Express" del 22 Giugno di quell'anno descrisse l'evento: "Siede sulla sua coda, come tutte le sirene migliori, sotto una techa di vetro. Fa occhi da pesce a tutti i visitatori che vengono in pellegrinaggio a vederla. La storia della sirena è una storia romantica.Il suo luogo d'origine è la costa occidentale africana, ma nessuna sa chi l'ha portata a Londra e quando. I due dottori che l'hanno esaminata non ne sono venuti a capo di niente. La figura, avvizzita come una mummia, è lunga 16 pollici circa, femmineo nel busto e nelle proporzioni, e sotto di questa un'eccellente coda di pesce.Il piccolo techio è terribilmente grottesco, mostrando i suoi 25 denti.
una cosa si può dire con certezza e cioè che a prescindere della veridicità delle varie notizie circolanti al riguardo dell' esistenza reale dele sirene le foto dei loro resti sia che poi siano fake, montaggi di resti umani con resti di pesce o altro , le foto dicevamo mostrano degli obbrobri che difficilmente identifichiamo con le sirene dei racconti tramandatoci nel passato e che comunque sia fanno paura ai bimbi e alle persone facilmente impressionabili a me mi fanno sorridere.
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ll sito tedesco bild ha recentemente pubblicato un post che mostra le foto di un dito gigante umanoide mummificato, lungo piu di 40 cm. Le foto sono state fatte nel lontano 1988 in Egitto. Il sito BILD.de le mostra per la prima volta in esclusiva non spiegando però come mai se la notizia è così datata viene data solo ora
comunque la foto del dito c'è e come se non bastasse, c'e pure una sua una radiografia e un certificato attestante l’autenticità della reliquia , le foto pubblicate ci fanno capire anche la grandezza del dito confrontato con una banconota , chiunque vedendo la foto vede che il dito è lungo il doppio o più della banconota anche se nessuno attraverso la visione di una foto puo dire o capire che quella cosa fotografata sia un dito o quqalche cos'altro magari preparato ad arte da qualche buontempone
Il materiale fa parte delle indagini svolte dal fotografo svizzero 56enne Gregory Spoerri, ( noto imprenditore di Basilea ) che era giunto alla scoperta tramite un tombarolo che teneva il manufatto avvolto in stracci vecchi , ma in perfette condizioni , segretamente fin dagli anni ’60.
Spoerri ha poi raccontato ancora al BILD.de:"Era un pacchetto oblungo, ammufito. Ero totalmente sbalordito quando ho visto la reliquia marrone scuro mi è stato permesso di prenderlo in mano e anche scattare delle foto, messo a confronto con una banconota per ottenere una comparazione delle taglie. "Il dito piegato tagliato e coperto di muffa secca era 5 volte la banconota . E ‘stato incredibile. Le dimensioni del dito corrisponderebbe ad un esserealto circa cinque metri “
pur credendo nella buona fede del fotografo non possiamo credere senza ulteriori prove a quanto afferma , aspettiamo quindi sviluppi ulteriori anche se poi alla fine il fatto che in tempi remoti siano vissuti giganti o no non è che ci cambia di molto il presente , altro sarebbe se scoprissero un carburante non inquinante e a prezzo non basso ma bassissimo
fonte - bild.de
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a proposito di giganti .....
"Nel 1925 a Glozel (vicino a Vichy - Allier, Francia) Emile Frendin sprofondò nel suo campo dove stava lavorando, e trovò "Il campo dei morti": 3000 oggetti incisi, vasellame, utensili, gioielli, manufatti in osso e legno del 17~15.000 a.C. - quando non dovrebbero esistere nè scrittura (il primo sistema di scrittura documentato è quello sumero-accadico, IV millennio a.C.), nè la ceramica (la cui lavorazione oltretutto mostra un senso artistico assai sviluppato ed eccezionalmente raffinato, coordinato con notevole intuito simbolico - ad es., le statue coi volti senza bocca che hanno portato alla denominazione di "civiltà del silenzio"). Sorprendono inoltre le dimensioni delle ossa umane rinvenute (cranii grandi il doppio), delle impronte, e dei monili (ad es. bracciali) su misura per arti giganteschi. Nel 1577 a Willisau, nel cantone di Lucerna, venne alla luce uno scheletro dalle ossa enormi. Le autorità della zona si affrettarono a convocare una commissione di esperti capeggiata dal anatomista elvetico Plater, di Basilea. Gli studiosi rimasero perplessi, ma dinanzi al parere del grande specialista chinarono il capo. Plater dichiarò che si trattava senza ombra di dubbio di resti umani, nonostante la loro mole fosse alquanto insolita. Lo scheletro era incompleto ma l'anatomista lo ricostruì sulla creta: ne risultò il disegno di un titano alto 5,80 metri! Fu battezzato "il gigante di Lucerna" e le sue ossa furono orgogliosamente esposte in una sala del municipio".
Dei giganti ne parla in maniera chiara anche la Bibbia:
Genesi 6,1-4…"Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, 2i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: "Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni".
C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli"
libro dei Numeri 13, 21-29;32-33)…"Quelli dunque salirono ed esplorarono il paese dal deserto di Sin, fino a Recob, in direzione di Amat. Salirono attraverso il Negheb e andarono fino a Ebron, dove erano Achiman, Sesai e Talmai, figli di Anak. Ora Ebron era stata edificata sette anni prima di Tanis in Egitto. Giunsero fino alla valle di Escol, dove tagliarono un tralcio con un grappolo d'uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche melagrane e fichi.
Quel luogo fu chiamato valle di Escol a causa del grappolo d'uva che gli Israeliti vi tagliarono.
Alla fine di quaranta giorni tornarono dall'esplorazione del paese e andarono a trovare Mosè e Aronne e tutta la comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, a Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti del paese. Raccontarono: "Noi siamo arrivati nel paese dove tu ci avevi mandato ed è davvero un paese dove scorre latte e miele; ecco i suoi frutti. Ma il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate e immense e vi abbiamo anche visto i figli di Anak Ma gli uomini che vi erano andati con lui dissero: "Noi non saremo capaci di andare contro questo popolo, perché è più forte di noi". Screditarono presso gli Israeliti il paese che avevano esplorato, dicendo: "Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo notata è gente di alta statura; vi abbiamo visto i giganti, figli di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste e così dovevamo sembrare a loro. Raccontarono: "Noi siamo arrivati nel paese dove tu ci avevi mandato ed è davvero un paese dove scorre latte e miele; ecco i suoi frutti. Ma il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate e immense e vi abbiamo anche visto i figli di Anak Ma gli uomini che vi erano andati con lui dissero: "Noi non saremo capaci di andare contro questo popolo, perché è più forte di noi". Screditarono presso gli Israeliti il paese che avevano esplorato, dicendo: "Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo notata è gente di alta statura; vi abbiamo visto i giganti, figli di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste e così dovevamo sembrare a loro…(la caverna del tesoro 15 )..Ora sul monte rimanevano i soli Metusala e Noè, poiché tutti gli altri figli di Seth erano discesi dai confini del Paradiso verso la pianura tra i figli di Caino. E qui si unirono i figli di Seth, gli uomini con le figlie di Caino. Esse concepirono e partorirono degli uomini giganteschi, una stirpe di giganti alti come torri…(libro dei giubilei 5 “nozze degli angeli con le figlie degli uomini ; annuncio del diluvio”"
" Le leggende sui giganti abbondano attorno al Lago Titicaca e molte di esse affermano che essi si trasferirono al sud. I loro discendenti dovettero popolare fino a qualche secolo fa la Patagonia, e il suo scopritore, Magellano, li incontrò più volte. E' scritto dell'incontro con uomini "così alti che le teste dei membri dell'equipaggio arrivavano a malapena alla loro cintola e la loro voce era quella di un toro...". Né manca Erodoto (storie 1-68) il quale parla di un fabbro che..."Volevo fare un pozzo in questo cortile, scavai e m'imbattei in una bara di sette braccia (un braccio equivale a circa 44 centimetri). L'aprii e...io non credevo che fossero mai esistiti uomini di maggiori dimensioni di quelli di oggi, ma vidi che il morto era di lunghezza pari alla bara (oltre 3,10 metri); lo misurai e lo riseppellii". "
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e le sirene allora ? son esistite o no ?
Nell'agosto 1842 l'inglese Dr.J.Griffin arrivò a New York trasportando una piccola meraviglia, una vera sirena. Spiegò di averla acquistata in Sud America, vicino le isole Fiji, e di essere in viaggio di ritorno verso l'Inghilterra per esprla al Museo di Storia Naturale di Londra.Il grande interesse suscitato nel pubblico americano, lo costrinse ad esporla per un'intera settimana insieme ad altre creature ibride raccolte.Una folla enorme si mobilitò per vedere quell'affascinante reliquia, e per assistere alle lezioni di storia naturale del Dr. Griffin. Dopo la settimana di esposizione, la sirena venne acquistata dal'American Musesum di New York, che era stato rilevato da P.T.Barnum, famosissimo ricercatore di stranezze. La sirena venne esposta per un'altro mese. Per attirare il maggior numero di persone, Barnum affisse manifesti dove veniva presentata come una bella e giovane ragazza, mentre la creatura si presentava piuttosto come "l'incarnazione della bruttezza", come la descrisse un critico del tempo.
Barnum mandò poi la sirena in giro per gli Stati Uniti, dove incontrò numerose critiche e accuse di truffa, come quella del naturalista Rev. John Bachman del South Carolina, che stroncò letteralmente l'alone di mistero e venerazione cresciuto intorno alla "sirena". Si scoperì anche che il sedicente Dr. Griffin era in verità un collaboratore di Barnum stesso, e che avrebbe avuto solamente la funzione di calamitare l'interesse del pubblico e affermare l'autenticità del reperto. L'originale Sirena delle Fiji andò persa nell'incendio del Museo di Bernum nel 1860, ma una sua copia è in possesso dell'Harvard University, ed è esposta nel Peabody Museum of Archaeology and Ethnology.Quella delle Fiji non fu l'unica sirena ad essere esposta.Ne venne esposta una anche a Bloomsbury, vicino Londra, nel 1921. Il giornale londinese "Daily Express" del 22 Giugno di quell'anno descrisse l'evento: "Siede sulla sua coda, come tutte le sirene migliori, sotto una techa di vetro. Fa occhi da pesce a tutti i visitatori che vengono in pellegrinaggio a vederla. La storia della sirena è una storia romantica.Il suo luogo d'origine è la costa occidentale africana, ma nessuna sa chi l'ha portata a Londra e quando. I due dottori che l'hanno esaminata non ne sono venuti a capo di niente. La figura, avvizzita come una mummia, è lunga 16 pollici circa, femmineo nel busto e nelle proporzioni, e sotto di questa un'eccellente coda di pesce.Il piccolo techio è terribilmente grottesco, mostrando i suoi 25 denti.
una cosa si può dire con certezza e cioè che a prescindere della veridicità delle varie notizie circolanti al riguardo dell' esistenza reale dele sirene le foto dei loro resti sia che poi siano fake, montaggi di resti umani con resti di pesce o altro , le foto dicevamo mostrano degli obbrobri che difficilmente identifichiamo con le sirene dei racconti tramandatoci nel passato e che comunque sia fanno paura ai bimbi e alle persone facilmente impressionabili a me mi fanno sorridere.
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magari se guardassimo più spesso programmi come il "guinness dei primati" potremmo capire che i giganti non sono razze estinte ma semplici anomalie di questo mondo,come il nanismo. ma siamo troppo impegnati a dare importanza a chi per fama o in anonimato tende a capovolgere il mondo, tentando di modificare la storia. in questo articolo ad esempio si riportano le narrazioni della bibbia che ovviamente si narrano secondo le proprie fantasie e mai leggendo con chiarezza quello che c'e scritto.(ancora non ho capito dove leggete giganti, solo perché dice 2 figli di dio?). il vedere giganti che divoravano uomini, può perfettamente stare ad indicare un altra popolazione numericamente superiore che era chilometri più avanti e che aggrediva i passanti perché guerriera e territoriale, non dimentichiamo che stiamo parlando delle zone della santa gerusalemme dove tutt'oggi si guerreggiano tra di loro. ma forse siamo rimasti traumatizzati da un rinvenimento di un dito di 40 cm che alla fine rischia di essere un falso, come l'inesistenza della ceramica nell'era neolitica, che però qualcuno ha voluto coprire scrivendo sumero-accadico.
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