i fiori che non compri ------------- i fiori che non compri ------------- i fiori che non compri -------------
rubrica in cui troverete di volta in volta raffigurati e commentati i fiori e piante che potrete trovare ,spontaneamente nate, al calcio delle strade , nei prati o parchi di proprietà della comunità . ai lati di fossi o fiumi senza che nessuno li abbia seminati se non la natura stessa, piante e fiori che la terra ci dona spontaneamente e che volendo potrete cogliere senza dover dar in cambio nulla di pìù che il doveroso rispetto che la natura stessa merita
a cura di I.O.
**************************** la VIOLA mammola ****************************
la viola mammola è una erbacea spontanea che nasce nei prati, nei sottoboschi radi e nei giardini di tutt' Italia è il classico fiore che comparendo anzi fiorendo annuncia l'arrivo della primavera .
la viola mammola tende a propagarsi naturalmente fino a divenire infestante occupando, se non controllata, tutto il terreno che può. per questo necessita di essere limitata nella sua espansione
oltre questa semplice precauzione la bella violetta non necessita di altre cure in quanto è pianta forte e resistente, certo se concimata rende di più riempendo di fiori il terreno su cui si trova
il suo bel colore viola mette allegria e contribuisce a rendere " belli alla vista " prati e giardini
se raccolta dura un paio di giorni in vaso con acqua
non è raro che le prime violette compaiano ben prima dell' arrivo della Primavera questo è sintomo di clima mite almeno nei luoghi dove essa cè comparsa prematuramente
http://it.wikipedia.org/wiki/Viola_(botanica)
- andiamo ora nel dettaglio
FIORITURA: la fioritura avviene sia in inverno (con la coltura forzata in serra), sia in primavera e nei mesi successivi.
LUCE: Queste piante prediligono esposizioni poco soleggiate o ombrose.
ACQUA: Annaffiare regolarmente avendo l’accortezza di mantenere il terreno costantemente umido. Con l’abbassamento della temperatura gli interventi vanno dimezzati.
TEMPERATURA: Si adattano a qualsiasi tipo di clima.
CONCIME: Durante il periodo vegetativo intervenire con un fertilizzante per piante da fiore, diluito all’acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Come substrato utilizzare un terreno fertile e umifero o almeno fresco. La moltiplicazione avviene per suddivisione dei cespi oppure per separazione degli stoloni, a fine inverno o in autunno. Si può propagare anche per seme, in primavera o in estate. Per le coltivazioni in vaso si consiglia di rinvasarle solo se necessario, all’inizio della primavera.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Europa. Questa varietà di viola è senza dubbio una delle poche, se non l’unica, che emanano profumo. In medicina la viola possiede proprietà ematiche, emollienti, purgative e sedative. Nel linguaggio dei fiori la Viola mammola è simbolo di PUDORE, MODESTIA e TIMIDEZZA.
alta da 10 a 15 centimetri la viola mammola ha fogliee a rosetta, con lunghi piccioli, a forma di cuore quando sono adulte, mentre le giovani sono arrotondate e reniformi. I suoi fiori, che sbocciano a marzo-aprile, sono di color viola. Solitari sul peduncolo radicale presentano cinque petali: due superiori eretti, due laterali e uno inferiore sinuato, con sperone. La viola cresce nelle radure o al margine del bosco, nei prati, lungo i muri e i fossi fino a circa 1000 metri di altitudine. Della viola si utilizzano i fiori, le foglie, la radice e anche i semi. Il tutto preferibilmente essicato all'ombra in strati sottili, avendo cura di essicare a parte i semi. La viola ha proprieta' ematiche (radice), emollienti, purgative e sedative. Contro la tosse si utilizza il suo decotto: si fanno bollire 10 grammi della sua radice in un litro di acqua per 10 minuti, quindi si filtra e se ne bevono due, tre tazze al giorno. Le violette si utilizzano in cucina per preparare canditi: i fiori essicati all'ombra vanno immersi nello zucchero fuso caramellato e posti nel forno per seccare, avendo cura di tenere al minimo la temperatura. La viola mammola gradisce posizioni ombreggiate, terreno soffice, ricco, di medio impasto, fresco, adattandosi però a qualunque tipo di suolo, le specie perenni possono fiorire per tutto l'inverno nelle zone a clima mite mentre nei climi più gelidi vanno riparate sotto vetro. Si moltiplicano con la semina a fine estate per avere la fioritura dalla fine dell'inverno successivo, o per divisione dei cespi alla fine della fioritura.
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- viola mammola in erboristeria
Il frutto è una capsula con tre valve e fiorisce sul finire dell ' inverno; si raccoglie all'inizio della primavera; tuttavia le radici vanno raccolte in autunno.
Componenti attivi Viola Mammola: emetina, essenza di violetta, irone, acido salicilico, glucoside.
Parti utilizzate: radice, foglie e fiori.
Rimedio per intossicazioni Decotto: 10 g di radice schiacciata in 1/4 di litro d'acqua bollente e proseguire la cottura a fuoco basso fino a quando l'acqua non si sarà ridotta alla metà del suo volume originario. Filtrare e prenderne una cucchiaiata ogni 10 minuti ai fine di provocare il vomito.
Rimedio per tosse Sciroppo: portare sul fuoco un litro d'acqua; appena raggiunge il bollore si aggiungono 30 g di fiori di violette e ritirare il recipiente dal fuoco. Mettere il coperchio e lasciare riposare 12 ore. Trascorso il tempo prestabilito, filtrare il composto e poi aggiungere 1,8 kg di zucchero. Mescolare con cura per fare sciogliere completamente lo zucchero.
Tisana: preparare nel modo consueto calcolando 3 g di fiori per ogni tazza di acqua bollente. Prenderne 3 tazze al giorno.
altro dal web ..... altro dal web ..... altro dal web ..... altro dal web ..... altro dal web ..... altro dal web .....
Composizione chimica. Acido salicilico, mucillagine, gomma, violina (alcaloide), antocianina (è un colorante blu), violaquercitrina (glucoside), olio essenziale costituito di cetone aromatico, acido malico.
Radice in decotto al 5%, riposo 18 minuti. Bere 2-3 tazzine al giorno.
Radice in decotto al 5%, bollire 10 minuti, 2-3 tazze come espettorante.
Estratto fluido: se ne può prendere sino a 6 gr. al giorno.
Sciroppo: 5 gr. d’estratto sciolto in 95 gr. di sciroppo di zucchero, da prendersi a cucchiaini.
Tintura: 20 gr. d’estratto in 80 gr. d’alcool a 60°, a cucchiaini. Si può preparare uno sciroppo con 100 gr. di fiori freschi messi in un litro di acqua bollente. Si lascia in infusione per 12 ore, si filtra e si decanta, poi, dopo aver fatto riposare un’ora e mezza, si aggiunga pian piano, 1750 grammi di zucchero, sciogliendo bene. Si prende a cucchiai. I fiori misti alle foglie si prendono per infuso, alla dose di un cucchiaio in una tazza d’acqua: 3-4 tazze al giorno, con zucchero o miele. La Viola mammola è indicatissima per la tosse e il catarro bronchiale dei vecchi e dei bambini.
Tratto Grande Erbario Medicinale di Tommaso Palamidessi
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link utili
http://www.altavaltrebbia.net/piante-medicinali/417-viola-mammola-.html
http://www.erbe.8m.com/viola.html
http://www.erbemagiche.altervista.org/viola%20mammola.html
http://books.google.it/books?id=MyPW959k7qwC&pg=PA272&lpg=PA272&dq=viola+mammola+come+colorante&source=bl&ots=IOC4LFi-VA&sig=6TmW_0VvmsOVX4fvdgYaR7lPxRk&hl=it&sa=X&ei=30wjT7fBEIj1-gaCjuHlCA&ved=0CCUQ6AEwAA#v=onepage&q=viola%20mammola%20come%20colorante&f=false
http://www.inerboristeria.com/la-viola-mammola.html
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materiale youtube
rubrica in cui troverete di volta in volta raffigurati e commentati i fiori e piante che potrete trovare ,spontaneamente nate, al calcio delle strade , nei prati o parchi di proprietà della comunità . ai lati di fossi o fiumi senza che nessuno li abbia seminati se non la natura stessa, piante e fiori che la terra ci dona spontaneamente e che volendo potrete cogliere senza dover dar in cambio nulla di pìù che il doveroso rispetto che la natura stessa merita
a cura di I.O.
**************************** la VIOLA mammola ****************************
la viola mammola è una erbacea spontanea che nasce nei prati, nei sottoboschi radi e nei giardini di tutt' Italia è il classico fiore che comparendo anzi fiorendo annuncia l'arrivo della primavera .
la viola mammola tende a propagarsi naturalmente fino a divenire infestante occupando, se non controllata, tutto il terreno che può. per questo necessita di essere limitata nella sua espansione
oltre questa semplice precauzione la bella violetta non necessita di altre cure in quanto è pianta forte e resistente, certo se concimata rende di più riempendo di fiori il terreno su cui si trova
il suo bel colore viola mette allegria e contribuisce a rendere " belli alla vista " prati e giardini
se raccolta dura un paio di giorni in vaso con acqua
non è raro che le prime violette compaiano ben prima dell' arrivo della Primavera questo è sintomo di clima mite almeno nei luoghi dove essa cè comparsa prematuramente
http://it.wikipedia.org/wiki/Viola_(botanica)
- andiamo ora nel dettaglio
FIORITURA: la fioritura avviene sia in inverno (con la coltura forzata in serra), sia in primavera e nei mesi successivi.
LUCE: Queste piante prediligono esposizioni poco soleggiate o ombrose.
ACQUA: Annaffiare regolarmente avendo l’accortezza di mantenere il terreno costantemente umido. Con l’abbassamento della temperatura gli interventi vanno dimezzati.
TEMPERATURA: Si adattano a qualsiasi tipo di clima.
CONCIME: Durante il periodo vegetativo intervenire con un fertilizzante per piante da fiore, diluito all’acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Come substrato utilizzare un terreno fertile e umifero o almeno fresco. La moltiplicazione avviene per suddivisione dei cespi oppure per separazione degli stoloni, a fine inverno o in autunno. Si può propagare anche per seme, in primavera o in estate. Per le coltivazioni in vaso si consiglia di rinvasarle solo se necessario, all’inizio della primavera.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Europa. Questa varietà di viola è senza dubbio una delle poche, se non l’unica, che emanano profumo. In medicina la viola possiede proprietà ematiche, emollienti, purgative e sedative. Nel linguaggio dei fiori la Viola mammola è simbolo di PUDORE, MODESTIA e TIMIDEZZA.
alta da 10 a 15 centimetri la viola mammola ha fogliee a rosetta, con lunghi piccioli, a forma di cuore quando sono adulte, mentre le giovani sono arrotondate e reniformi. I suoi fiori, che sbocciano a marzo-aprile, sono di color viola. Solitari sul peduncolo radicale presentano cinque petali: due superiori eretti, due laterali e uno inferiore sinuato, con sperone. La viola cresce nelle radure o al margine del bosco, nei prati, lungo i muri e i fossi fino a circa 1000 metri di altitudine. Della viola si utilizzano i fiori, le foglie, la radice e anche i semi. Il tutto preferibilmente essicato all'ombra in strati sottili, avendo cura di essicare a parte i semi. La viola ha proprieta' ematiche (radice), emollienti, purgative e sedative. Contro la tosse si utilizza il suo decotto: si fanno bollire 10 grammi della sua radice in un litro di acqua per 10 minuti, quindi si filtra e se ne bevono due, tre tazze al giorno. Le violette si utilizzano in cucina per preparare canditi: i fiori essicati all'ombra vanno immersi nello zucchero fuso caramellato e posti nel forno per seccare, avendo cura di tenere al minimo la temperatura. La viola mammola gradisce posizioni ombreggiate, terreno soffice, ricco, di medio impasto, fresco, adattandosi però a qualunque tipo di suolo, le specie perenni possono fiorire per tutto l'inverno nelle zone a clima mite mentre nei climi più gelidi vanno riparate sotto vetro. Si moltiplicano con la semina a fine estate per avere la fioritura dalla fine dell'inverno successivo, o per divisione dei cespi alla fine della fioritura.
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- viola mammola in erboristeria
Il frutto è una capsula con tre valve e fiorisce sul finire dell ' inverno; si raccoglie all'inizio della primavera; tuttavia le radici vanno raccolte in autunno.
Componenti attivi Viola Mammola: emetina, essenza di violetta, irone, acido salicilico, glucoside.
Parti utilizzate: radice, foglie e fiori.
Rimedio per intossicazioni Decotto: 10 g di radice schiacciata in 1/4 di litro d'acqua bollente e proseguire la cottura a fuoco basso fino a quando l'acqua non si sarà ridotta alla metà del suo volume originario. Filtrare e prenderne una cucchiaiata ogni 10 minuti ai fine di provocare il vomito.
Rimedio per tosse Sciroppo: portare sul fuoco un litro d'acqua; appena raggiunge il bollore si aggiungono 30 g di fiori di violette e ritirare il recipiente dal fuoco. Mettere il coperchio e lasciare riposare 12 ore. Trascorso il tempo prestabilito, filtrare il composto e poi aggiungere 1,8 kg di zucchero. Mescolare con cura per fare sciogliere completamente lo zucchero.
Tisana: preparare nel modo consueto calcolando 3 g di fiori per ogni tazza di acqua bollente. Prenderne 3 tazze al giorno.
altro dal web ..... altro dal web ..... altro dal web ..... altro dal web ..... altro dal web ..... altro dal web .....
Composizione chimica. Acido salicilico, mucillagine, gomma, violina (alcaloide), antocianina (è un colorante blu), violaquercitrina (glucoside), olio essenziale costituito di cetone aromatico, acido malico.
Azione farmacodinamica. Fiori: bechica, diaforetica, emolliente, fluidificante bronchiale, lassativa. Radice: espettorante, ma a dosi più elevate diventa vomitiva.
Applicazioni terapeutiche. Afta, angina, bronchite secca, enterocoliti, faringiti, febbri eruttive, gastroenteriti, stati infiammatori delle vie urinarie, stomatiti, tosse nervosa, tracheobronchiti.
Applicazioni terapeutiche. Afta, angina, bronchite secca, enterocoliti, faringiti, febbri eruttive, gastroenteriti, stati infiammatori delle vie urinarie, stomatiti, tosse nervosa, tracheobronchiti.
Preparazioni e dosi.
La radice alla dose di 15-20 gr. in 300 gr. d’acqua, come decotto, si somministra per favorire il vomito (emetico). Fiori: infuso al 5%, riposo 18 minuti. Bere 2-3 tazzine al giorno. Radice in decotto al 5%, riposo 18 minuti. Bere 2-3 tazzine al giorno.
Radice in decotto al 5%, bollire 10 minuti, 2-3 tazze come espettorante.
Estratto fluido: se ne può prendere sino a 6 gr. al giorno.
Sciroppo: 5 gr. d’estratto sciolto in 95 gr. di sciroppo di zucchero, da prendersi a cucchiaini.
Tintura: 20 gr. d’estratto in 80 gr. d’alcool a 60°, a cucchiaini. Si può preparare uno sciroppo con 100 gr. di fiori freschi messi in un litro di acqua bollente. Si lascia in infusione per 12 ore, si filtra e si decanta, poi, dopo aver fatto riposare un’ora e mezza, si aggiunga pian piano, 1750 grammi di zucchero, sciogliendo bene. Si prende a cucchiai. I fiori misti alle foglie si prendono per infuso, alla dose di un cucchiaio in una tazza d’acqua: 3-4 tazze al giorno, con zucchero o miele. La Viola mammola è indicatissima per la tosse e il catarro bronchiale dei vecchi e dei bambini.
Tratto Grande Erbario Medicinale di Tommaso Palamidessi
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link utili
http://www.altavaltrebbia.net/piante-medicinali/417-viola-mammola-.html
http://www.erbe.8m.com/viola.html
http://www.erbemagiche.altervista.org/viola%20mammola.html
http://books.google.it/books?id=MyPW959k7qwC&pg=PA272&lpg=PA272&dq=viola+mammola+come+colorante&source=bl&ots=IOC4LFi-VA&sig=6TmW_0VvmsOVX4fvdgYaR7lPxRk&hl=it&sa=X&ei=30wjT7fBEIj1-gaCjuHlCA&ved=0CCUQ6AEwAA#v=onepage&q=viola%20mammola%20come%20colorante&f=false
http://www.inerboristeria.com/la-viola-mammola.html
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