farsi un paio di sandali partendo da un copertone riciclato
cucina povera e ultra povera (ccia ) ( anche detta cucina di stenti )
premessa
come ognuno di noi sa esistono animali in natura che sono completamente vegetariani non si sà chi l' abbia deciso ciò se da sé o chissà chi per essi si sà però che animali questi si cibano di erba, frasche , ramoscelli etc , non per questo però sono carenti sotto qualsiasi punto di vista uno li analizzi anzi alcuni di loro sono potenti , molto potenti altri veloci e atletici etc etc
ora vi chiederete " ma questo dove vuole arrivare ? " ci arrivo subito
allora visto che tutti 'stì animali vegetali si cibano d'erba, fieno etc e godono di ottima salute percheé mai cibarsi anche noi come loro, almeno qualche volta, dovrebbe danneggiarci? per nessun motivo no ?
ora se colleghiamo 'stò fatto alla crisi ecco che arriviamo al punto che poi è una ricetta di facile esecuzione
la ghianda un frutto antico da rivalutare
La Ghianda
La ghianda è un frutto commestibile che può essere consumato cotto o crudo allo stesso modo della castagna. Fu consumata dai nostri antenati fin dai tempi immemorabili, malgrado la sua amarezza e il suo effetto astringente dovuti alla quantità importante di tannino contenuta (fino al 10%).
Oltre al suo sgradevole gusto il tannino di quercia inibisce gli enzimi digestivi dell’organismo e produce composti tossici. Fortunatamente questi tannini sono solubili e facilmente eliminabili con la cottura.
la ghianda oggi viene perlopiù data ai maiali ma una volta oltre a mangiarla era uso tostarla e ricavarne una macina da usare al posto del caffé; sia comunque chiaro che non è che sia molto buone o appetitosa ma in tempo di vacche magre ........ eppoi fanno scorreggiare e parecchio
Patè di ghiande
Sbucciare le ghiande. L’operazione può essere facilitata facendole arrostire in forno o in padella. Però se sono mature (non verdi) un altro metodo consiste nello sbattere le ghiande intere in due volumi d’acqua per mezzo di un mixer elettrico che libera la mandorla dalla scorza e permette a quest’ultima di galleggiare in superficie ed alle mandorle spezzate di andare a fondo.
Spezzare più o meno finemente le ghiande sbucciate e metterle a cuocere in un grande volume d’acqua. Togliere le pelli che galleggiano e far cuocere fintanto che l’acqua diviene bruna. Scolare l’acqua e assaggiare una ghianda: se è amara o astringente ripetere l’operazione fintanto che il gusto non sia né amaro o astringente e l’acqua chiara. Per ottenere prima tale effetto è consigliabile cuocere le ghiande spezzate finemente. Per togliere l’acqua, servirsi di un setaccio che tratterrà anche la parte più fine. Allorché ogni traccia di amaro e di astringente è scomparsa, filtrare e mescolare con del lievito alimentare, olio d’oliva, sale, aglio, cipolla, olive spezzettate, farina e, eventualmente uno o due uova. Versare questa miscela spessa in una teglia ben oliata e far cuocere a fuoco medio per una buona mezzora. Lasciar raffreddare prima di servire perché questo paté è più saporito freddo che caldo ed il suo gusto migliora ancora dopo qualche giorno.
La pasta, dopo eliminato il tannino può essere aromatizzata in differenti modi. Le bacche di ginepro sono molto indicate.
cosa ne pensano sul web
Tutte le ghiande sono commestibili (anche se non gradevoli) dopo eliminazione dei tannini. Per farlo bisogna spezzettarle e lasciarle in ammollo per vari giorni cambiando l'acqua. La stessa cosa si può fare anche con le castagne d'india. Gli indiani d'america le mettevano in un sacco a mollo in un ruscello. Una volta adeguatamente lisciviate si possono cucinare in vario modo. Quelle più buone dovrebbero essere le ghiande del leccio.
Non mi ricordo dove ho letto queste cose, ma ho provato a farlo (con ghiande di roverella) e a mangiarle... facevano schifo!!
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la frittata d' erba comune
ingredienti

- un bel po d'erba di prato possibilmente mista

- sale etc q.b.
- altre ed eventuali
esecuzione
accendere un piccolo fuocherello usando della legna trovata attorno agli alberi comunali o comunque in zona pubblica
. adagiarci sopra il fondo del bidone da olio vuoto trovato in discarica precedentemente tagliato ad hoc e collegato ad un pezzo di tondino avanzato a qualche cantiere mediante del fil di ferro


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zuppa di sassi, frasche e erba selvatica
ingredienti
- dei sassi misti ben lavati

- erbe e radici spontanee precedentemente trovate nei vari pezzi di terra di proprietà del demanio,
- acqua della fontana pubblica
- sale etc q.b.


lasciare cuocere altri 30/40 minuti quindi assaggiare aggiustare di sapore e se è il caso far finire di cuocere.
una volta pronta portare in tavola e mangiarsela














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fiori d'acacia e di biancospino indorati e fritti


gli ingredienti sono semplici oltre ai 2 fiori che van colti quando sono ancora belli vivi occorre
un po di farina 00
pizzico di sale
un uovo
olio per friggere ( o altro grasso )
se si desidera fare la versione dolce diminuire il sale ed aggiungere dello zucchero alla pastella e volendo anche alla fine

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