martedì 6 dicembre 2011

la Tavola OuiJa



La OuiJa è una tavola in legno con incise delle lettere dell’alfabeto, i n umeri da 0 a 9, e le scritte “sì” “no” e a volte anche “forse”.
La tavola OuiJa va usata insieme alla piccola tavoletta chiamata planchette, normalmente è forata, in modo da far vedere per bene le lettere e numeri.
 Questa tavola è usata durante le sedute spiritiche, è un tramite per invocare uno spirito, contattarlo e permettergli di manifestarsi ai partecipanti.
 Il nome della tavola OuiJa nasce dall’unione della parola “si” in due differenti lingue, oui e ja, il sì in francese e quello tedesco.
 Coloro che intendono partecipare alla seduta si dovranno raccolgliere attorno alla OuiJa, tenere tutti le dita appoggiate sulla tavoletta indicatrice, la loro energia permetterà la venuta dello spiriti, ad ogni domanda ogni lettera verrà indicata per formare le risposte degli spiriti convocati dai partecipanti.

 Alcuni studiosi e psicologi chiamano questo rituale e ne danno una spiegazione come una causa dell’ effetto ideomotorio dei comportamenti guidati da associazioni inconsce, cioè, la forte pressione sulla Planchette non è obbligatoria per farla muovere poichè i partecipanti possono anche non rendersi conto di farlo. James Randi, illusionista e scettico, nel suo libro “An Encyclopedia of Claims, Frauds, and Hoaxes of the Occult and Supernatural“, dice che quando i partecipanti ad una seduta hanno gli occhi bendati, i messaggi prodotti non hanno alcun senso.
In opposizione a lui, arrivano gli spiritisti che sostengono la tavola Ouija, che la vedono come un tramite in cui l’energia delle persone presenti, permette entrare in contatto con gli spiriti e di comunicare con loro.

 La reale storia delle tavole OuiJa è ancora un incognita, per molti sono delle porte medianiche che permettono di entrare in contatto con gli spiriti, inoltre sostengono che le origini di tale tavola siano antichissime.



http://it.wikipedia.org/wiki/Ouija


http://www.itajos.com/X%20DEMONI/TAVOLA%20OUIJA.htm



curiosità

originalissima è la tavola medianica in uso da un famoso medium/veggente che vuol restare anonimo essa è ovale ed è posta sopra la tazza del cesso proprio come fosse una comune tavola da w.c ; ogni volta che il veggente và al gabinetto è solito dire che sente che gli spiriti lo vogliono contattare e di non spaventarsi del probabili rumori provenienti da quall' ambiente perché sono solo un mezzo con cui chi è nel' aldilà comunica con gli esseri viventi e lo fanno con lui e proprio in quella stanza quando lui è presente perché la sua forza medianica e talmente potente che quando anche solo s'avvicina alla tavola Ouija  posta sul cesso essi non resistono e si manifestano quasi senza essere chiamati

ogni tanto nell' arco della giornata, specialmente quando la seduta non è ancora iniziata e magari siamo a casa sua già da svariate ore, il veggente molla degli scoreggioni assordanti che lui fà passare per richiami ddall' oltretomba chiarendo che i possibili tanfi  nausebondi comparsi all' improvviso in taluni ambienti non sono altro che la conferma di un passaggio in zona di qualche entità proveniente da altri mondi

a volte durante le sedute spiritiche dal medium fuoriescono degli ectoplasmi che gli ignoranti in materia potrebbero benissimo scambiare per potenti rutti da baritono essi invece non sono altro che ulteriori messaggi provenienti dall' oltretomba e vanno ascoltati per bene onde non perderne il significato intrinseco

la presenza in loco di uno spettro viene a volte notata perché il veggente d' improvviso si mette a mangiare il piatto migliore della cena che dovrebbe seguire alla seduta oltre che a bere quasi tutti gli alcolici presenti,  tale mangiate sotto possessione medianica a volte lasciano ai restanti commensali ben poca roba tanto che val momento dovuto in parecchi se ne vanno a stomaco vuoto;  oltre questo succede spesso spariscano oggetti preziosi in possesso dei vari partecipanti  , viene spiegato a posteriori, che le entità richiamate  sono particolarmente innamorati di oggetti preziosi e che se ci riescono ne fanno incetta .
 il recupero di tali oggetti anche se non impossibile è reso difficoltoso dal fatto che quasi sempre quando essi scompaiono và via anche la corrente e l' ambiente restando completamente buio rende difficile capire quali tra le possibili entità arrivate abbia preso il tutto


non è consigliato l' uso della tavola come semplice gioco e neanche per altri usi è consigliato però il suo uso quale legno da ardere anche se se ne puo facilmente farne senza

n.b.
in questo post non  si è affrontato l'argomento delle sedute spiritiche vere e proprie , riteniamo che l' argomento vada affrontato in alta sede e quindi se siete interessati ad esso andateci .....
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cosa se ne dice il web .....


LA TAVOLA OUIJA - Origine ed istruzioni d’uso

La tavola Ouija è un pannello, solitamente in legno, sul quale sono stampate le 27 lettere dell’alfabeto, i numeri dallo zero al nove, la risposta si/no e, solo su alcune, una parola di esordio e una di congedo come hello/goodbye.
Inoltre, insieme alla superficie, v’è un indicatore (detto planchette), molto simile al plettro di una chitarra che, in alcuni casi presenta, un foro situato sull’estremità alta.
Il termine Ouija non è altro che l’associazione del sì in lingua francese (oui) e quello in lingua tedesca (ja). Ne esiste anche una versione più modernizzata che, con l’utilizzo dell’elettronica, funziona con comandi a distanza. Nel rispetto dell’etimologia, è stata chiamata Yesda (sì inglese e sì russo).
Per quanto concerne l’origine della tavola Ouija, non è possibile individuarne l’inventore. Fonti storiche sostengono che i Romani praticassero un rituale molto simile all’utilizzo della Ouija, ossia, circondavano con lettere una gallina e su ognuna lasciavano un chicco di grano. A seconda di quelli scelti dall’animale, cercavano di decifrare un messaggio.
Più vicino ai giorni nostri, c’è chi fa risalire il primo dialogo con uno spirito attraverso lettere e numeri, alle sorelle Kate e Margaret Fox. E’ il 1848, nei pressi di New York le sorelle sono tormentate da un fantasma che si aggira per i corridoi della loro casa acquistata di recente. Per poter interloquire con lui, stabiliscono che, lo spirito, avrebbe dovuto assestare dei colpi in coincidenza con le lettere che sarebbero servite a comporre la frase desiderata.
Ufficialmente, gli industriali Elijah J. Bond e Charles Kennard brevettarono una tavola con impresso alfabeto e numeri. Essi cominciarono a commercializzarla nel 1890, ma incontrarono difficoltà economiche e furono rimpiazzati da William Fuld.
Nel 1927 però, cadde dal tetto della sua fabbrica e morì. Presero subito a girare le dicerie ch’egli si fosse suicidato perché posseduto.
(planchette)

Nel 1966 i diritti passarono nelle mani dei fratelli Parker.
L’impiego principale della tavola Ouija consiste nell’interpellare gli spiriti dei defunti o le entità superiori, ai fini di ottenere risposte utili, oppure, più semplicemente, di stabilire un contatto con un caro scomparso.
La seduta spiritica si effettua radunandosi intorno alla Ouija ed appoggiando le dita sul puntatore. A questo punto, i partecipanti, porranno dei quesiti agli spiriti, o chiederanno di intercedere con uno in particolare. Attraverso l’energia trasmessa da questi ultimi, la planchette si sposterà su ciascuna lettera o numero per comporre delle frasi.
Comunque, gli “addetti ai lavori”, sconsigliano vivamente di fare sedute spiritiche se inesperti. Il mondo dell’aldilà potrebbe riservare brutte sorprese, entità malvagie potrebbero manifestarsi contro coloro i quali abbiano deciso di disturbare senza una motivazione seria, o approfittarsi della scarsa conoscenza delle regole che guidano il regno degli spiriti e li tengono separati da quello dei vivi. A tale proposito, è necessaria la figura del medium, cioè colui che dispone di facoltà idonee a questo tipo di comunicazione e sa come comportarsi in caso di imprevisti. Ad esempio, un’accortezza che non tutti sanno, è quella di non interrompere una seduta senza un accordo consensuale con l’entità. Nel caso in cui si avesse a che fare con un demone, questi potrebbe impossessarsi del corpo di qualcuno dei partecipanti.
E ciò è proprio quanto succede a Regan (Linda Blair), la protagonista del celeberrimo film: L’esorcista.

Invece, dal punto di vista scientifico, il movimento dell’indicatore sulla tavola, è il frutto di un effetto ideomotorio, cioè indotto dalla psiche, del quale si può anche non rendersi conto.
Un’interessante esperimento, condotto da James Randi (illusionista e scettico), mostrava che, qualora i membri fossero bendati, non erano in grado di produrre alcuna frase di senso compiuto.


http://www.portaleesoterico.com/la%20tavola%20ouija.html
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http://www.menphis75.com/foto_ouija_boards.htm
http://strumenti-esoterici.esoterya.com/tavola-ouija/2305/
http://misteri.infoagropoli.it/modules.php?name=News&file=article&sid=80

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conclusioni 

sò bojate!!! 
figurarsi te se gli spiriti sempre che esistano per comunicare con noi hanno bisogno di una tavoletta simile , ma per piacere!!!! se davvero esistessero e volessero o potessero contattarci lo farebbero a prescindere dal 'uso o no di oggetti di qualsivoglia provenienza

....o no ?
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