CLAMOROSI RITROVAMENTI ALL' INTERNO DELLA SFINGE!!! ( continua dall' altra volta )
report a cura dell' Esimio professor Ettore Merdazza docente di storia antica a ca' sua e grande c.b. di fiducia di sua nonna in carriola
n.b.
l' esimio professor Merdazza è misconosciuto al mondo per suo volere ciò nonostante è risaputa la cura certosina che egli dedica all' annotazione di ogni cosa che lui stesso o il suo entourage fa', questa sua meticolosità di registrazione d'ogni evento per quanto insignificante esso sia ci viene oggi d'aiuto visto che possiamo postare una parte dei suoi appunti anche se a sua insaputa, sì perchè in realtà questo report è fatto dall' esimio E. Merdazza ma solo che lui non sà che glielo abbiamo fr.. preso in prestito insomma ce l' ha prestato senza saperlo ...
traduzione a cura di nessuno visto che l' originale era in Italiano ( scritto male ma in Italiano )
La Sfinge è lunga 73 metri, alta 20 metri e larga 6 metri. Nella dottrina classica la Sfinge è il volto di Kefren – sovrano IV dinastia dell’antico Egitto ma negli ultimi tempi invece si pensa che la statua della Sfinge possa rappresentare Cheope – figlio della regina Hetepheres e di Nebmaat, difatti oggi si parla della statua come della “Sfinge di Cheope”. Per molto tempo è stata ricoperta dalla sabbia del deserto e solo dal 1925 essa é interamente visibile.
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La Sfinge è una figura della mitologia greca ed egizia un mostro con il corpo di leone e la testa umana
La sfinge nella mitologia egizia si presenta come una leone disteso a terra, la cui testa rappresentava, di norma, il sovrano.
Famoso è il viale delle sfingi del tempio di Karnak.
La più antica e la più grande rappresentazione giunta fino a noi è la sfinge di Giza . Questata è ricavata da una roccia, utilizzata come cava per la piramide di Userib.
La funzione della sfinge è quella di guardiana e protettrice; veniva collocata a lato delle porte di accesso.
La Sfinge di Giza è posta a fianco del portico ascendente coperto che da accesso al viale che conduce alla piramide.
Sin dai tempi di Erodoto la sfinge egiziana era chiamata androsfinge per distinguerla da quella greca.
Nel mito greco la sfinge era dotata di ali e la testa era quella di una donna.
Fu mandata come punizione da Era contro Tebe. Essa si insediò su una rupe e poneva indovinelli ai passanti, divorando quanti non erano i grado di risolverli.
L’indovinello (quale fosse l’animale che al mattino camminava su quattro zampe, a mezzogiorno su due e alla sera con tre) fu risolto da Edipo, che indicò la soluzione nell’uomo. La sfinge si uccise gettandosi da una rupe. Secondo altre versioni fu uccisa da Edipo stesso.
Veniva spesso utilizzata come motivo decorativo delle tombe.
Secondo alcune versioni era figlia di Ortro e di Chimera altre la indicavano come figlia di Tifone e di Echidna.
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report a cura dell' Esimio professor Ettore Merdazza docente di storia antica a ca' sua e grande c.b. di fiducia di sua nonna in carriola
n.b.
l' esimio professor Merdazza è misconosciuto al mondo per suo volere ciò nonostante è risaputa la cura certosina che egli dedica all' annotazione di ogni cosa che lui stesso o il suo entourage fa', questa sua meticolosità di registrazione d'ogni evento per quanto insignificante esso sia ci viene oggi d'aiuto visto che possiamo postare una parte dei suoi appunti anche se a sua insaputa, sì perchè in realtà questo report è fatto dall' esimio E. Merdazza ma solo che lui non sà che glielo abbiamo fr.. preso in prestito insomma ce l' ha prestato senza saperlo ...
traduzione a cura di nessuno visto che l' originale era in Italiano ( scritto male ma in Italiano )
capitolo 7 - facciamo i seri
Data . 2 giorni dopo la grande abbuffata.
... .... Dopo 3 giorni finalmente la cagarella passo a tutti e così tutti noi della squadra meno i morti ,i ricoverati all’ ospedale, e quelli con gli arti rotti e/o ingessati fino al collo fummo nuovamente pronti per ritornare alla perlustrazione delle probabilmente esistenti stanze segrete che dice si troverebbero all’ interno della sfinge ed in cui si mormora siano nascosti incommensurabili tesori;
malgrado il tempo passato nell’ intento ancora non avevamo scoperto un bel nulla ,
“ niente !!, NIENTE e ANCORA NIENTE, SEMPRE NIENTE!! “ Questo era l ‘urlo che ci rimbombava in testa accompagnato costantemente dalla visone dello sguardo di George il servo cattivo di Mr. Chesh il malvagio _( capo e finanziatore unico della missione ( che se si stufava di aspettare ci avrebbe ridotto sul lastrico dopo pero averci distrutti fisicamente) che guardandoci con i suoi occhi storti ( anche se chiunque avrebbe detto guardasse tutto da un’altra parte ) rideva indicandoci il girarrosto in funzione poco distante, se volevamo continuare a vivere in maniera dignitosa, se volevamo diventare qualcosa di piu’ che degli smidollati mangiapane a tradimento e pezze da piedi dovevamo darci da fare di piu’, impegnarsi con tutte le nostre forze nel progetto. Trovare finalmente qualcosa ,AGIRE
Con questi pensieri in testa e rivolgendomi ai miei compagni m’alzai e dissi “ che si fa ? Si va a piglia un gelato ? , è?, tanto paga Mr chesh il malvagio ! mica noi , pero dopo, non oggi ma domani, massimo dopodomani l‘altro , , si ritorna al lavoro ok ?
“ ok ! “ fu’ la risposta mezza entusiasta dei miei compagni che avrebbero rinunciato volentieri alla seconda parte del mio piccolo discorso; comunque 5 ore dopo partimmo e andammo a 20 km di distanza dove c’era il piu bravo gelataio della nazione ‘li’ mangiammo gelato a sfare e partecipammo anche ad un piccolo torneo di calcetto dove arrivammo ultimi ma solo perché non ci buttarono fuori a calci prima , fatto sta’ che dopo aver bevuto alla faccia di Mr Chesh e dei suoi soldi e aver pagato con la carta di credito sempre di Mr Chesh ci incamminammo lentamente verso la sfinge che ignara di tutto e di tutti rimaneva immobile senza badare al tempo che passava o a chi passava di lì per caso o no
Sulla via di ritorno venimmo sorpresi da una quasi possibile tempesta di sabbia che Bernabeph il meticcio aveva intravisto da molto, molto lontano anche se non ne era cosi’ sicuro, quindi alla ferral notizia purtroppo e per forza di cose dopo averne discusso aspramente per circa 2 minuti 2 minuti e mezzo per evitarla decidemmo di deviare il nostro percorso e di molto, praticamente andammo al’ aeroporto del Cairo e lì prendemmo l’aereo per Las Vegas dove restammo 3 giorni interi spendendo e divertendoci come matti alla faccia sempre di Mr Chesh pagatore inconsapevole del tutto e pure della sfinge che tanto di ‘ non si muoveva davvero.
…. poi tornammo al Cairo , una volta li’ ci stavamo recando presso la Sfinge per svolgere il nostro lavoro quando notammo che poco distante dalla sfinge c’era. George il servo cattivo di Mr Chesh che sembrava cercare qualcosa ,ci avvicinammo e sentimmo coi nostri orecchi che ci stava chiamando uno per uno con se aveva 2 leoni e una mandria di lupi affamati . Decidemmo di evitarlo facendo finta di non averlo né sentito né tanto meno visto e tutti insieme pensammo di scavare un cunicolo nella sabbia attraverso il quale arrivare senza essere visti fino alla Sfinge
Così facemmo
mentre scavavamo nella sabbia speravamo di andare nella giusta direzione fortunatamente così fu ora veniva la parte difficile entrare nella Sfinge senza essere visti, dal’ esterno era impossibile tutt’ intorno alla Sfinge si trovava parecchia gente, tra loro notammo anche Mr Chesh ,, capimmo che ci stavano cercando decidemmo così di passare dal di sotto .
Meno male che avevamo con noi le posate di ricambio perchè quelle ordinarie si erano consumate nel fare il cunicolo per arrivare sin qui , demmo una veloce occhiata per capire bene da che parte bucare e poi iniziammo nuovamente a scavare, senza rendercene conto andavamo avanti come siluri in breve tempo difatti ci trovammo davanti ad un fianco sotterrato della sfinge fianco che pero’ era troppo duro da bucare coi nostri attrezzi ,a farlo ci penso Abdul il pestifero che indossato un berretto in acciaio ionizzato con ai lati fregi in rilievo in metallo prezioso inizio a dare testate sempre più potenti al fianco della Sfinge che quasi quasi sotto il potente attacco stava inclinandosi di lato , meno male che un blocco della fiancata cedette cosi’ entrammo e in un buio irreale percorremmo un non so’ quanti metri seguivamo il rumore delle testate di Abdul il pestifero dava ogni volta che c’era un muro , fu’ cosi’ che girando e rigirando ci ritrovammo in una stanza ancora piu’ buia delle precedenti fu’ li’ che sentimmo un tonfo seguito da un urlo era Abdul che subito dopo ci chiamo dicendoci di seguirlo che non c’era nulla da temere, cosi’ uno dietro l’altro c’ incamminammo verso la sua voce e finimmo in un non si sa bene cosa che gira e rigira ci butto nel corridoio chiuso in cui eravamo arrivati l’ ultima volta , li’ finalmente c’era un po’ di luce e potevamo darci una sistemata , una volta fatta dovevamo pensare bene cosa fare e dire
… eravamo di nuovo in quella stanza buia , senza sapere veramente cosa fare per giustificare i giorni passati senza dare notizie inoltre non s‘era scoperto nulla anzi s‘era fermi esattamente dove prima stavolta bisognava inventarne una grossa ma grossa davvero e che fosse credibile ma era un bel casino
,,, poi l’ idea, ci cospargemmo di una mistura trovata sul posto e poi ci rotolammo per quanto si poteva per terra poi facemmo cascare un po di roba a casaccio , più che altro rocce e blocchi in granito traballanti, avremmo poi detto che eravamo rimasti bloccati in una zona buia senza possibilità di comunicare con l‘esterno e che ora che eravamo riusciti a uscire incolumi avevamo solo che della gran fame accompagnata dal bisogno urgente di riposo, nella foga però era crollata a nostra completa ignoranza anche una parete che rivelò ai nostri occhi una nuovo ambiente . Spoglio come il precedente ma addobbato alle pareti con mattonelle di colore chiaro tutto intorno v’era della sabbia che ricopriva gran parte del pavimento ci domandavamo cosa fosse stata quella stanza, dove ci trovavamo quando capimmo che finalmente avevamo trovato una delle stanza segrete della Sfinge , e che anche se ora sembrava spoglia nascondeva chissà quanti segreti e tesori sotto quella coltre di sabbia e materiale vario che la riempiva per più di metà della sua reale altezza , questo si capiva perche dalla sabbia fuoriusciva la fine di una cappa fumaria eppoi all'altezza delle nostre scarpe vi era una specie di finestra chiusa comunque capimmo di aver risolto i nostri problemi quindi ci inerpicammo per le ripide scale che ci avrebbero portato all’ esterno pronti a dare la bella notizia a tutti e contenti per la prevedibile benevolenza che Mr Chesh avrebbe dimostrato nei nostri riguardi..
Continua ……….
Data . 2 giorni dopo la grande abbuffata.
... .... Dopo 3 giorni finalmente la cagarella passo a tutti e così tutti noi della squadra meno i morti ,i ricoverati all’ ospedale, e quelli con gli arti rotti e/o ingessati fino al collo fummo nuovamente pronti per ritornare alla perlustrazione delle probabilmente esistenti stanze segrete che dice si troverebbero all’ interno della sfinge ed in cui si mormora siano nascosti incommensurabili tesori;
malgrado il tempo passato nell’ intento ancora non avevamo scoperto un bel nulla ,
“ niente !!, NIENTE e ANCORA NIENTE, SEMPRE NIENTE!! “ Questo era l ‘urlo che ci rimbombava in testa accompagnato costantemente dalla visone dello sguardo di George il servo cattivo di Mr. Chesh il malvagio _( capo e finanziatore unico della missione ( che se si stufava di aspettare ci avrebbe ridotto sul lastrico dopo pero averci distrutti fisicamente) che guardandoci con i suoi occhi storti ( anche se chiunque avrebbe detto guardasse tutto da un’altra parte ) rideva indicandoci il girarrosto in funzione poco distante, se volevamo continuare a vivere in maniera dignitosa, se volevamo diventare qualcosa di piu’ che degli smidollati mangiapane a tradimento e pezze da piedi dovevamo darci da fare di piu’, impegnarsi con tutte le nostre forze nel progetto. Trovare finalmente qualcosa ,AGIRE
Con questi pensieri in testa e rivolgendomi ai miei compagni m’alzai e dissi “ che si fa ? Si va a piglia un gelato ? , è?, tanto paga Mr chesh il malvagio ! mica noi , pero dopo, non oggi ma domani, massimo dopodomani l‘altro , , si ritorna al lavoro ok ?
“ ok ! “ fu’ la risposta mezza entusiasta dei miei compagni che avrebbero rinunciato volentieri alla seconda parte del mio piccolo discorso; comunque 5 ore dopo partimmo e andammo a 20 km di distanza dove c’era il piu bravo gelataio della nazione ‘li’ mangiammo gelato a sfare e partecipammo anche ad un piccolo torneo di calcetto dove arrivammo ultimi ma solo perché non ci buttarono fuori a calci prima , fatto sta’ che dopo aver bevuto alla faccia di Mr Chesh e dei suoi soldi e aver pagato con la carta di credito sempre di Mr Chesh ci incamminammo lentamente verso la sfinge che ignara di tutto e di tutti rimaneva immobile senza badare al tempo che passava o a chi passava di lì per caso o no
Sulla via di ritorno venimmo sorpresi da una quasi possibile tempesta di sabbia che Bernabeph il meticcio aveva intravisto da molto, molto lontano anche se non ne era cosi’ sicuro, quindi alla ferral notizia purtroppo e per forza di cose dopo averne discusso aspramente per circa 2 minuti 2 minuti e mezzo per evitarla decidemmo di deviare il nostro percorso e di molto, praticamente andammo al’ aeroporto del Cairo e lì prendemmo l’aereo per Las Vegas dove restammo 3 giorni interi spendendo e divertendoci come matti alla faccia sempre di Mr Chesh pagatore inconsapevole del tutto e pure della sfinge che tanto di ‘ non si muoveva davvero.
…. poi tornammo al Cairo , una volta li’ ci stavamo recando presso la Sfinge per svolgere il nostro lavoro quando notammo che poco distante dalla sfinge c’era. George il servo cattivo di Mr Chesh che sembrava cercare qualcosa ,ci avvicinammo e sentimmo coi nostri orecchi che ci stava chiamando uno per uno con se aveva 2 leoni e una mandria di lupi affamati . Decidemmo di evitarlo facendo finta di non averlo né sentito né tanto meno visto e tutti insieme pensammo di scavare un cunicolo nella sabbia attraverso il quale arrivare senza essere visti fino alla Sfinge
Così facemmo
mentre scavavamo nella sabbia speravamo di andare nella giusta direzione fortunatamente così fu ora veniva la parte difficile entrare nella Sfinge senza essere visti, dal’ esterno era impossibile tutt’ intorno alla Sfinge si trovava parecchia gente, tra loro notammo anche Mr Chesh ,, capimmo che ci stavano cercando decidemmo così di passare dal di sotto .
Meno male che avevamo con noi le posate di ricambio perchè quelle ordinarie si erano consumate nel fare il cunicolo per arrivare sin qui , demmo una veloce occhiata per capire bene da che parte bucare e poi iniziammo nuovamente a scavare, senza rendercene conto andavamo avanti come siluri in breve tempo difatti ci trovammo davanti ad un fianco sotterrato della sfinge fianco che pero’ era troppo duro da bucare coi nostri attrezzi ,a farlo ci penso Abdul il pestifero che indossato un berretto in acciaio ionizzato con ai lati fregi in rilievo in metallo prezioso inizio a dare testate sempre più potenti al fianco della Sfinge che quasi quasi sotto il potente attacco stava inclinandosi di lato , meno male che un blocco della fiancata cedette cosi’ entrammo e in un buio irreale percorremmo un non so’ quanti metri seguivamo il rumore delle testate di Abdul il pestifero dava ogni volta che c’era un muro , fu’ cosi’ che girando e rigirando ci ritrovammo in una stanza ancora piu’ buia delle precedenti fu’ li’ che sentimmo un tonfo seguito da un urlo era Abdul che subito dopo ci chiamo dicendoci di seguirlo che non c’era nulla da temere, cosi’ uno dietro l’altro c’ incamminammo verso la sua voce e finimmo in un non si sa bene cosa che gira e rigira ci butto nel corridoio chiuso in cui eravamo arrivati l’ ultima volta , li’ finalmente c’era un po’ di luce e potevamo darci una sistemata , una volta fatta dovevamo pensare bene cosa fare e dire
… eravamo di nuovo in quella stanza buia , senza sapere veramente cosa fare per giustificare i giorni passati senza dare notizie inoltre non s‘era scoperto nulla anzi s‘era fermi esattamente dove prima stavolta bisognava inventarne una grossa ma grossa davvero e che fosse credibile ma era un bel casino
,,, poi l’ idea, ci cospargemmo di una mistura trovata sul posto e poi ci rotolammo per quanto si poteva per terra poi facemmo cascare un po di roba a casaccio , più che altro rocce e blocchi in granito traballanti, avremmo poi detto che eravamo rimasti bloccati in una zona buia senza possibilità di comunicare con l‘esterno e che ora che eravamo riusciti a uscire incolumi avevamo solo che della gran fame accompagnata dal bisogno urgente di riposo, nella foga però era crollata a nostra completa ignoranza anche una parete che rivelò ai nostri occhi una nuovo ambiente . Spoglio come il precedente ma addobbato alle pareti con mattonelle di colore chiaro tutto intorno v’era della sabbia che ricopriva gran parte del pavimento ci domandavamo cosa fosse stata quella stanza, dove ci trovavamo quando capimmo che finalmente avevamo trovato una delle stanza segrete della Sfinge , e che anche se ora sembrava spoglia nascondeva chissà quanti segreti e tesori sotto quella coltre di sabbia e materiale vario che la riempiva per più di metà della sua reale altezza , questo si capiva perche dalla sabbia fuoriusciva la fine di una cappa fumaria eppoi all'altezza delle nostre scarpe vi era una specie di finestra chiusa comunque capimmo di aver risolto i nostri problemi quindi ci inerpicammo per le ripide scale che ci avrebbero portato all’ esterno pronti a dare la bella notizia a tutti e contenti per la prevedibile benevolenza che Mr Chesh avrebbe dimostrato nei nostri riguardi..
Continua ……….
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La Sfinge è lunga 73 metri, alta 20 metri e larga 6 metri. Nella dottrina classica la Sfinge è il volto di Kefren – sovrano IV dinastia dell’antico Egitto ma negli ultimi tempi invece si pensa che la statua della Sfinge possa rappresentare Cheope – figlio della regina Hetepheres e di Nebmaat, difatti oggi si parla della statua come della “Sfinge di Cheope”. Per molto tempo è stata ricoperta dalla sabbia del deserto e solo dal 1925 essa é interamente visibile.
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La Sfinge è una figura della mitologia greca ed egizia un mostro con il corpo di leone e la testa umana
La sfinge nella mitologia egizia si presenta come una leone disteso a terra, la cui testa rappresentava, di norma, il sovrano.
Famoso è il viale delle sfingi del tempio di Karnak.
La più antica e la più grande rappresentazione giunta fino a noi è la sfinge di Giza . Questata è ricavata da una roccia, utilizzata come cava per la piramide di Userib.
La funzione della sfinge è quella di guardiana e protettrice; veniva collocata a lato delle porte di accesso.
La Sfinge di Giza è posta a fianco del portico ascendente coperto che da accesso al viale che conduce alla piramide.
Sin dai tempi di Erodoto la sfinge egiziana era chiamata androsfinge per distinguerla da quella greca.
Nel mito greco la sfinge era dotata di ali e la testa era quella di una donna.
Fu mandata come punizione da Era contro Tebe. Essa si insediò su una rupe e poneva indovinelli ai passanti, divorando quanti non erano i grado di risolverli.
L’indovinello (quale fosse l’animale che al mattino camminava su quattro zampe, a mezzogiorno su due e alla sera con tre) fu risolto da Edipo, che indicò la soluzione nell’uomo. La sfinge si uccise gettandosi da una rupe. Secondo altre versioni fu uccisa da Edipo stesso.
Veniva spesso utilizzata come motivo decorativo delle tombe.
Secondo alcune versioni era figlia di Ortro e di Chimera altre la indicavano come figlia di Tifone e di Echidna.
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La Sfinge
La Sfinge, come le tre piramidi di Giza, è oggetto di numerosi studi e varie teorie che la portano ad essere considerata il ritratto di uno tra Cheope, Dedefra e Chefren o, in modo molto affascinante, una costruzione concepita e realizzata dai superstiti di Atlantide.
La Sfinge è alta 22m e lunga 57m ed è stata scolpita da un unico blocco di calcare composto da tre strati di diversa durevolezza. Al suo interno, finora, sono state rinvenute 4 stanze vuote, eccetto per un paio di scarpe da ginnastica (!?). E' stata costruita tra le piramidi di Cheope e di Chefren. Tra le zampe è presente una stele edificata da Thutmosi IV che riporta il nome di Chefren anche se le scritte non sono molto chiare, ma sufficenti agli egittologi per consolidare la paternità di Chefren.
La leggenda afferma che verso il 1400 a.C., quando la Sfinge era ancora ricoperta di sabbia fino al collo, un principe si fermò a riposare alla sua ombra, addormentandosi di colpo. In sogno udì la voce della Sfinge che gli prometteva, se l'avesse liberata dalla sabbia, di farlo sovrano d'Egitto, scavalcando i fratelli maggiori. Il principe rispettò il patto e dopo divenne faraone col nome di Thutmosi IV.
La maggiore fonte di discussione è legata alla sua erosione che, per gli egittologi, è dovuta ai venti e all'acqua contenuta nel terreno, mentre per altri (West, Hancock ed altri) è stata provocata dalle frequenti piogge cadute in Egitto.
Vi è dunque una grande differenza tra le due teorie: la prima fa risalire la costruzione della Sfinge intorno al 2500 a.C., la seconda la colloca niente meno che verso il 10500 a.C., ma nessuna delle due può avvalersi di prove inconfutabili a suo favore.
Nel 1991 si e' dimostrato, con una serie di prove geologiche, che essa fu costruita almeno 6000 anni prima di Cristo e, quindi, 3000 anni prima che avesse inizio la civiltà egizia. Gli egittologi tradizionali attribuiscono la Sfinge a Chefren poichè sostengono che il volto della Sfinge stessa sia inequivocabilmente quello del faraone Chefren. Questo punto è stato recentemente messo in discussione da John Anthony West, scrittore ed egittologo autodidatta. West evidenziò grosse lacune nell'accostamento tra Sfinge e faraone e sulla loro pretesa rassomiglianza e decise di avvalersi dell'aiuto del tenente Frank Domingo, del Dipartimento di polizia giudiziaria di New York, diventato famoso per la sua abilità nel disegnare ritratti. Domingo mise a confronto i due volti e, dopo aver realizzato disegni dettagliati di entrambi, concluse che le due statue raffiguravano individui diversi. Per dare ulteriore credito alla sua teoria, West si avvalse del geologo Robert Schoch che, dopo diversi esami, concluse che il corpo della Sfinge e le pareti della grande fossa in cui essa si trova mostravano i segni tipici di erosione da acqua. Non solo: scoprì che il monumento e il complesso di templi che sorge nelle vicinanze erano stati scolpiti nella stessa pietra. La diversa erosione evidenziata dalla Sfinge e dalle costruzioni circostanti, scolpite nella stessa roccia e facenti risalire anch'esse attorno al 2500 a.C., fa credere che la Sfinge sia stata esposta all'erosione della pioggia, mentre la altre costruzioni a quella del vento. Agli esperimenti di West e Schoch partecipò anche il sismologo Thomas Dobecki. Gli esperimenti di Dobecki e le osservazioni di Schoch dimostrarono che il corpo della Sfinge era stato scolpito in fasi distinte, e che la parte anteriore del monumento, profondamente erosa, era più antica di circa 3000 anni rispetto alla parte posteriore.
La conclusione di West fu che Chefren avendo trovato la Sfinge non ancora terminata, la completò e la restaurò insieme con i templi attorno, facendo sistemare lastroni di granito sopra il calcare. Tenendo conto dell'antichissima origine della Sfinge, bisogna presumere che siano succedute diverse operazioni di restauro. In proporzione la testa è più piccola del resto del corpo e questo lascia pensare che Chefren abbia ordinato di rimodellarla nello stile dell'epoca.
Ma le ricerche di Dobecki rivelarono un altro segreto: 5 metri sotto le zampe anteriori della Sfinge si aprivano diversi tunnel inesplorati e un'ampia sala rettangolare di 12x15m. Secondo Dobecki quella sala era opera dell'uomo.
A questo punto si aggiunse un tocco in più di meraviglia quando ci si ricordò di una profezia di Edgard Cayce, il celebre "profeta dormiente" americano. Cayce era andato in trance il 29 ottobre del 1935 e aveva esplorato con i suoi poteri sensitivi le epoche precedenti dell'antico Egitto. Egli disse che i sopravvisuti di Atlantide erano emigrati in Egitto 10500 anni prima di Cristo e avevano costruito la Sfinge e la Grande Piramide nel primo secolo del loro arrivo.
E non basta. Cayce predisse che, prima della fine del XX secolo, "una sala antica contenente documenti storici sarebbe stata scoperta là dove la linea dell'ombra e della luce cade tra le zampe della Sfinge". All'interno della sala ci sarebbe stata una biblioteca ricca di testi su Atlantide.
Graham Hancock, scrittore di successo e sostenitore di teorie molto affascinanti non solo sull'Egitto, dopo numerose ricerche e calcoli al computer afferma che nel 10500 la Sfinge vedeva sorgere il sole e sè stessa (la costellazione del Leone). Sotto la costellazione del Leone vi è una stella che fa credere che faccia corrispondere sulla Terra una stanza segreta. La testa della Sfinge, secondo questa teoria, originariamente era di un leone, trasformato poi da Chefren o chi per esso, nel volto di un faraone. A questo proposito gli egittologi obiettano che, ai tempi degli antichi Egizi, la costellazione del Leone era ancora sconosciuta (fu scoperta e chiamata così dai Greci migliaia di anni più tardi).
Altri studiosi affermano che la Sfinge fu edificata per essere uno strumento di amplificazione della voce del faraone che, dall’interno si sarebbe rivolto ai sudditi nelle circostanze in cui era necessario che le parole giungessero a tutti.
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