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MAGAZINE N. non pervenuto

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dai programmi della DE filippi gente di tutte le razze ma che comunque fa' carriera

cantanti, attori, pornostar, violentatori,drogati/spacciatorietc, tutto si puo dire ma non che dai programmi della moglie/colonello di COSTANZO non escAno personaggi per tutte l' evenienze.


brava MAria continua cosi che al peggio non c'e' mai fine
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Per X-Factor 4 quattro giudici e 4 categorie di cantanti in gara.

X-Factor 4 in anteprima il 30 Agosto 2010


Il talent show musicale di Rai Due X-Factor 4 tornerà in onda Tv a partire dal 9 Settembre 2010 con la conduzione di Francesco Facchinetti. La prima puntata di X-Factor 4 sarà preceduta da due puntate di anteprima in seconda serata: la puntata del 30 Agosto 2010 e la puntata del 4 Settembre 2010. Ci sarà inoltre una terza puntata di anteprima il 6 Settembre 2010 in prima serata alle ore 21,05. Durante le puntate di anteprima, i giudici di X-Factor sceglieranno 3 cantanti per categoria sul palco del Teatro Franco Parenti di Milano. Le tre serate vedranno ben 140 aspiranti concorrenti per entrare in gara ad X-Factor 4, la selezione sarà molto severa e molto stressante per i nuovi cantanti che si troveranno per la prima volta ad esibirsi davanti ad un pubblico vero e davanti alle telecamere.
X-Factor 4 durerà 13 settimane e consentirà al vincitore di ottenere un contratto discografico con una Major.
Per questa nuova quarta edizione di X-Factor, il numero 4 impera: 4 giudici per 4 categorie di cantanti sono le prime novità della nuova edizione di X-Factor.
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cinema e dintorni
recensioni ed altro dal web

Predators. Chi si salverà dal pianeta alieno?

Esce oggi nelle sale il nuovo Predators. Tante le novità, a partire dalle creature che affronteranno i guerriglieri capitanati da Adrien Brody, tutti all'oscuro della realtà "aliena" che li circonda...
Chi si aspettava il reboot di Predator resterà deluso. Il nuovo Predators è tutta un'altra storia, con un tema cardine incentrato sul sacrificio e sull'istinto di sopravvivenza dell'umanità.
Sì, ci sarà l'avventura, l'action e gli uomini duri, ma non sarà un film totalmente di superficie.

La genesi del film

Girato nelle giungle delle Hawaii, Predators ha avuto una gestazione lunga 16 anni. Robert Rodriguez, famoso regista di GrindHouse — Planet Terror era poco più che un esordiente nel '94 quando sbarcato a Hollywood ebbe l'opportunità di scrivere una sceneggiatura sul mondo dei Predators: "In quel periodo, per la nuova sceneggiatura, volevo scrivere qualcosa di ultraterreno. Amavo l'atmosfera della giungla nell'originale, così ambientando la mia storia su un altro pianeta potevo tornare a un ambiente simile e comunque farlo sembrare nuovo. Inoltre, in questo modo avremmo capito perché il Predator era attirato dalla giungla terrestre (come mostrato nel film originale), visto che il loro pianeta di caccia aveva un terreno simile".

Il lavoro non realizzato di Rodriguez negli anni '90 alla fine è diventato la base della sua nuova pellicola del 2010, su cui si è adoperato come produttore.

"Il film non è il reboot o una nuova versione, ma cronologicamente è lineare e successivo al primo film — continua Rodriguez — pertanto avevo necessità di trovare un vero appassionato oltre che un grande potenziale a cui affidare il film... così siamo arrivati a Nimrod Antal. Lui aveva una grande sensibilità per la storia."
Il plot della caccia entusiasmava il nuovo regista così, per dare man forte all'idea, Rodriguez in veste di produttore assunse gli sceneggiatori Alex Litvak e Michael Finch: "Nimrod aveva una visione particolare della pellicola che voleva realizzare. Lui desiderava renderla un film di caccia", commenta lo sceneggiatore Michael Finch. "Era molto deciso a riguardo. A suo merito, va detto che ha parlato con noi per molti giorni, in cui abbiamo discusso non solo i personaggi, ma anche dei particolari più specifici. Così, ha fornito un grande contributo, mentre intanto mostrava la sua passione nel desiderio di realizzare un film contenuto e divertente".

La trama e i protagonisti

Il nuovo film vede protagonista Adrien Brody (Il Pianista) nei panni di Royce, un mercenario a capo di un gruppo di combattenti d'elite, che stanno iniziando a capire di essere stati portati in un pianeta alieno... per diventare delle prede. A eccezione di un medico sventurato, sono tutti assassini a sangue freddo, mercenari, membri della Yakuza, criminali e componenti di squadre della morte, insomma dei 'predatori' umani che ora vengono sistematicamente cacciati ed eliminati da una nuova stirpe di Predators alieni.

“Il pubblico aveva visto il film originale e sapeva come agiscono e riflettono i Predator. Il nostro compito era di prendere queste aspettative, abbracciarle e magari modificarle un po', cambiando la natura della caccia e le ragioni per cui queste persone vengono cacciate — rivela Finch — ma c'erano anche delle convenzioni alle quali dovevamo attenerci: i Predators arrivano verso di te, sono invisibili e possono colpire in ogni momento. Abbiamo anche creato nuovi tipi di Predators che sorprenderanno il pubblico, come cani e falchi, oltre a diverse varietà di armi".

"La pellicola parla fondamentalmente di un gruppo di persone che non vorresti frequentare — conclude Antal — e che nel loro ambiente sono dei mostri. Qui invece sono confusi, disorientati e paranoici, mentre vengono gettati in una situazione che non possono controllare, una cosa spaventosa per loro. I mostri umani si fronteggiano tra loro, solo per scoprire che c'è un mostro alieno più grande che li attende nella giungla. Questo viaggio fa emergere la loro umanità".

Oltre a Brody, saranno della partita: Laurence Fishburne (Matrix), Topher Grace (Spider-Man 3), Alice Braga (Io sono leggenda) e Walton Goggins (The Shield), Danny Trejo, (Machete), il campione della UFC Oleg Taktarov (Il segreto dei templari), Mahershalalhashbaz Ali (Il curioso caso di Benjamin Button) e Louis Ozawa Changchien (Fair Game).

giudizio finale :

il film parte bene poi dopo una mezzoretta peggiora , peggiora sempre piu' finendo per diventare l' ennesima occasione persa, è strano il carathers c'eè con tuttom il suo carisma basterebbe una storeia degna per fare un film migliore ma fino ad oggi dei tanti film con i predators l' unico da ricordare rimane il primo Predator cona il grande Arnold se potetre riguardatevelo magari in formato blu.ray
voto 4+

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POLITICA e giochi di societa

INDOVINA IL PROSSIMO: è il nuovo gioco dei salotti bene:
chi sara il prossimo politico a finire in manette o a essre comunque indagato, ma anche chi sara il prossimo imprenditore a "tangentare " ad imbrogliare a riuscire a portare verso se gli affari e le persone giuste
il gioco è fin troppo facile . ad oggi non sia hanno notizie di politici che non abbiamo in qualche modi sporcato le proprie mani con qualche losco affare , quando esso fosse il mettere un parente a "posto ", la difficolta vera è indovinare l' esatto politico e abbinarlo all' esatto imprenditore , anche se questo , a detta degli sperti non è è proprio cosi' difficile

intanto aldila' dei giochi continuano nella realta di tutti giorni a venir fuori nomi di politici , imprenditori etcetera che usano il loro status per imbrogliare l'Italia tutta, viene da chiedersi se c'e è differenza fra costoro e la mafia o altra associazione a delinquere codifusa capillarmente anzi c'è da chiedersi se la mafia com'era un tempo non esista piu' ma sia diventata qualcos'altro , un qualc'os'altro di cui queste " niobili " persone fanno parte.
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la notizia del giorno

Onu contro la legge intercettazione bavaglio

ANCHE IL PALAZZO DI VETRO CONTRO LA LEGGE-BAVAGLIO

Intercettazioni, scontro Onu-Italia

Il relatore speciale La Rue:«Il Governo deve abolireo modificare la norma».Frattini: sono sconcertato
Sul Ddl che limita le intercettazioni, la “legge-bavaglio” contro la quale i giornalisti sono scesi in sciopero, interviene persino l’Onu. Il relatore speciale dell’Onu sulla libertà di espressione, Frank La Rue, in un comunicato, scrive che il Governo italiano deve «abolire o modificare» il progetto di legge sulle intercettazioni perchè «se adottato nella sua forma attuale può minare il godimento del diritto alla libertà di espressione in Italia».
Nel comunicato si ricorda che, «secondo l’attuale disegno di legge, chiunque non sia accreditato come giornalista professionista può essere condannato a quattro anni di carcere per aver registrato una comunicazione o conversazione senza il consenso della persona coinvolta e per aver poi reso pubblica tale informazione». Secondo La Rue, «tale grave pena minerà in modo serio tutti i diritti individuali di cercare e diffondere un’informazione imparziale, in violazione del Convenzione internazionale sui diritti civili e politici di cui l’Italia è parte». Preoccupazioni anche per l’introduzione di una sanzione per giornalisti ed editori che pubblichino il contenuto di intercettazioni prima dell’inizio di un processo. «Tale punizione – prosegue il relatore Onu – che include fino a 30 giorni di carcere e un’ammenda fino a 10.000 euro per i giornalisti e 450.000 per gli editori è sproporzionata rispetto al reato». Secondo La Rue, «queste norme possono ostacolare il lavoro dei giornalisti investigativi su materie di interesse pubblico, come la corruzione, data l’eccessiva lentezza dei procedimenti giudiziari in Italia, e come sottolineato più volte dal Consiglio d’Europa».
«Sono consapevole – conclude il relatore speciale Onu – che il disegno di legge è stato avanzato per preoccupazioni sull’implicazione della pubblicazione delle intercettazioni sui procedimenti giudiziari e sul diritto alla privacy. Tuttavia, il disegno di legge nella sua forma attuale non costituisce una risposta appropriata a tali preoccupazione e pone minacce al diritto alla libertà d’espressione». La Rue, ricordando anche le proteste dei giornalisti, esorta il governo ad «astenersi dall’adottare questo disegno di legge nella forma attuale, e di impegnarsi in un dialogo con tutte le parti in gioco, in particolare con i giornalisti e i media, per assicurare che le loro preoccupazioni siano tenute da conto». La Rue si dice «ansioso» di cooperare con il governo italiano, in vista di una «possibile missione di sopralluogo nel 2011 per esaminare la situazione della libertà di stampa e il diritto di espressione in Italia».
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, si dice «fortemente sorpreso e sconcertato» per la presa di posizione del relatore speciale dell’Onu. «In tutti i paesi democratici del mondo – ha commentato Frattini a margine del Milano Med Forum 2010 – non è consentito alla pubblica accusa divulgare prima di una sentenza definitiva elementi di indagine che devono restare segreti. Questo per la semplice ragione che in democrazia si tutelano i diritti anche degli indagati». «Il processo mediatico – ha proseguito il ministro – è una barbarie, non un principio di diritto. Ecco perché io credo si dovrebbero leggere le proposte legislative prima di fare interventi del genere. In secondo luogo in uno Stato democratico e liberale come l’Italia il Parlamento sovrano decide e sulle proposte in itinere nessuno può interferire».

da lastampa.it
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