UN FIORE DA RECORD MA NON DA REGALARE
L'Aro Titano, 75 Kg per 3 metri, è sbocciato ai Kew gardens di Londra. L'ultima fioritura sei anni fa, solo 5 volte dal 1889.
L'Aro Titano, 75 Kg per 3 metri, è sbocciato ai Kew gardens di Londra. L'ultima fioritura sei anni fa, solo 5 volte dal 1889.
LONDRA - Diciamolo subito: non si presenta bene e non è di quel genere di cose che passano inosservate.
Anzi, è un poco spaventoso per forma e dimensioni, esuberante per taglia e colori, titanico in tutti i suoi aspetti. Anche per il suo odore. Meglio: la sua puzza, che dicono insopportabile, simile a molti
altri e poco nobili odori. Eppure è un re, il monarca induscusso del meraviglioso regno vegetale.
Parliamo dell'Aro Titano, il fiore più grande al mondo: il suo nome scientifico è tutto un programma:
amorphophallus titanum, dove l'allusione alla forma mastodonticamente fallica non può essere più chiara.
E infatti nei suoi 75 chilogrammi per 3 metri d'altezza l'Aro Titano mostra tutta la sua "virilità". A sei anni dall'ultima fioritura la pianta, che ha origini a Sumatra ed è ospitata nei Kew Gardens di Londra, la settimana scorsa ha tirato fuori il germoglio giallo di un unico fiore, lungo appunto quasi tre metri. Era solo l'inizio dello spettacolo perché in seguito il germoglio ha cominciato ad aprirsi per schiudere e rivelare l'interno: un'esplosione di cremisi che è stato l'annuncio che l'attività riproduttiva era appena cominciata.
Un'attività che l'Aro Titano fa tutt'altro che con discrezione visto che sprigiona un odore terrificante a metà, dicono gli esperti, tra il lezzo degli escrementi e gli effluvi di un cadavere in
decomposizione.
Una caratteristica che gli è valso il nome non proprio cortese di "fiore cadavere".
Ma né l'olezzare stordente né il nome che non è proprio un bel biglietto da visita, hanno impedito che, durante l'ultima fioritura nel 1996, 50 mila curiosi andassero ad ammirare e spiare le attività sessuali del re del vegetale.
I botanici dei Kew Gardens sono ovviamente al settimo cielo: è solo la quinta volta dal 1889 che riscono a stimolare la fioritura del gigante. Un successo che non è fine a se stesso perché ora gli orticoltori tenteranno la fecondazione con il polline fatto arrivare dalle Americhe e dalla Germania. E per lo scopo bisogna sbrigarsi perché l'Aro Titano sarà pure un re, ma di quelli che muoiono in fretta. Tre giorni dura infatti la sua fioritura dopodiché anche lui, anche se puzza e dunque non è uno di quei fiori che piacciono ai poeti, appassirà esausto.
Anzi, è un poco spaventoso per forma e dimensioni, esuberante per taglia e colori, titanico in tutti i suoi aspetti. Anche per il suo odore. Meglio: la sua puzza, che dicono insopportabile, simile a molti
altri e poco nobili odori. Eppure è un re, il monarca induscusso del meraviglioso regno vegetale.
Parliamo dell'Aro Titano, il fiore più grande al mondo: il suo nome scientifico è tutto un programma:
amorphophallus titanum, dove l'allusione alla forma mastodonticamente fallica non può essere più chiara.
E infatti nei suoi 75 chilogrammi per 3 metri d'altezza l'Aro Titano mostra tutta la sua "virilità". A sei anni dall'ultima fioritura la pianta, che ha origini a Sumatra ed è ospitata nei Kew Gardens di Londra, la settimana scorsa ha tirato fuori il germoglio giallo di un unico fiore, lungo appunto quasi tre metri. Era solo l'inizio dello spettacolo perché in seguito il germoglio ha cominciato ad aprirsi per schiudere e rivelare l'interno: un'esplosione di cremisi che è stato l'annuncio che l'attività riproduttiva era appena cominciata.
Un'attività che l'Aro Titano fa tutt'altro che con discrezione visto che sprigiona un odore terrificante a metà, dicono gli esperti, tra il lezzo degli escrementi e gli effluvi di un cadavere in
decomposizione.
Una caratteristica che gli è valso il nome non proprio cortese di "fiore cadavere".
Ma né l'olezzare stordente né il nome che non è proprio un bel biglietto da visita, hanno impedito che, durante l'ultima fioritura nel 1996, 50 mila curiosi andassero ad ammirare e spiare le attività sessuali del re del vegetale.
I botanici dei Kew Gardens sono ovviamente al settimo cielo: è solo la quinta volta dal 1889 che riscono a stimolare la fioritura del gigante. Un successo che non è fine a se stesso perché ora gli orticoltori tenteranno la fecondazione con il polline fatto arrivare dalle Americhe e dalla Germania. E per lo scopo bisogna sbrigarsi perché l'Aro Titano sarà pure un re, ma di quelli che muoiono in fretta. Tre giorni dura infatti la sua fioritura dopodiché anche lui, anche se puzza e dunque non è uno di quei fiori che piacciono ai poeti, appassirà esausto.
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