Massa progetto per il Tambura «Il foro della Tambura si farà»
«Il traforo della Tambura si farà». Il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli rilancia il discusso tunnel per aprire un collegamento tra Garfagnana e la zona di costa apuana e versiliese. Un progetto da 100 milioni di euro annunciato dallo stesso ministro a fine 2008 e che sembrava ormai "dimenticato"
di C. Figaia
MASSA. «Il traforo della Tambura si farà». Il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli rilancia il discusso tunnel per aprire un collegamento tra Garfagnana e la zona di costa apuana e versiliese. Un progetto da 100 milioni di euro annunciato dallo stesso ministro a fine 2008 e che sembrava ormai "dimenticato".
Invece no. Matteoli ha scelto Vagli, ultima tappa di un suo tour nella valle del Serchio per ri-annunciare che il traforo si farà in quanto «opera fondamentale per sviluppare queste terre e la Toscana». E fianco del sindaco di Vagli Mario Puglia, acceso sostenitore del progetto, il ministro ex An ha aggiunto: «Sarà come aprire le finestre in una stanza rimasta per troppo tempo chiusa».
«E' necessario - ha detto ancora - un confronto tra gli tutti gli enti per dare alla Garfagnana un percorso da seguire, per questo serve un tavolo tra i sindaci perché essere uniti è necessario nell'era moderna. Le richieste assumono così un valore diverso. E si deve tener conto delle vocazioni della zona. Ad esempio, quella turistica che in Garfagnana non è espressa al meglio. Per questo sarà importante realizzare il progetto ormai noto come foro della Tambura. Servirà per dare uno scenario completamente diverso alla zona e al mio amico Puglia (sindaco di Vagli Sotto, comune dove si realizzerebbe il traforo) posso garantire che questa infrastruttura avrà inizio prima che termini il mio mandato al Governo. Sarà un'opera importante non tanto per i garfagnini che avranno un accesso più veloce alla Versilia, ma per i tanti turisti che gravitano in Versilia e che potranno con facilità affacciarsi in Garfagnana».
Polemiche in vista? «Le aspetto - ha concluso il ministro - ma ascolterò solo quelle costruttive, non quelle di chi le fa tanto per farle».
Il primo commento - negativo - arriva da Osvaldo Angeli, presidente della Provincia di Massa Carrara. «Matteoli dice che è un'opera fondamentale? Per il nostro territorio non è così. Ci sono altre priorità ben più "fondamentali" per quanto riguarda le infrastrutture. Ne cito solo due: la Variante Aurelia, il raccordo Tibre, ossia la Tirreno-Brennero. Mi sembra una boutade».
Il secondo, anch'esso negativo, è di Andrea Marcucci, senatore del Pd: «Il centrodestra insegue chimere e fa una politica di soli annunci per distogliere l'attenzione dagli interventi prioritari».
Contro il progetto del tunnel si era già espresso il consiglio comunale con un ordine del giorno presentato da Bruno Borche aveva raccolto 23 voti, tre astensioni (del Pdl) e due voti contrari (di due consiglieri Pd). Tra le ragioni del no, sostenute dal consiglio comunale, il rischio che tale strada, oltre ad essere costosa e non prioritaria possa seccare l'intera area di ricarica idrica del Frigido. Con conseguenze gravissime per l'ambiente.
Secondo qualcuno, inoltre, il traforo servirebbe anche a sfruttare giacimenti di marmo bianco finora inutilizzati.
FONTE ILTIRRENO
«Il traforo della Tambura si farà». Il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli rilancia il discusso tunnel per aprire un collegamento tra Garfagnana e la zona di costa apuana e versiliese. Un progetto da 100 milioni di euro annunciato dallo stesso ministro a fine 2008 e che sembrava ormai "dimenticato"
di C. Figaia
MASSA. «Il traforo della Tambura si farà». Il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli rilancia il discusso tunnel per aprire un collegamento tra Garfagnana e la zona di costa apuana e versiliese. Un progetto da 100 milioni di euro annunciato dallo stesso ministro a fine 2008 e che sembrava ormai "dimenticato".
Invece no. Matteoli ha scelto Vagli, ultima tappa di un suo tour nella valle del Serchio per ri-annunciare che il traforo si farà in quanto «opera fondamentale per sviluppare queste terre e la Toscana». E fianco del sindaco di Vagli Mario Puglia, acceso sostenitore del progetto, il ministro ex An ha aggiunto: «Sarà come aprire le finestre in una stanza rimasta per troppo tempo chiusa».
«E' necessario - ha detto ancora - un confronto tra gli tutti gli enti per dare alla Garfagnana un percorso da seguire, per questo serve un tavolo tra i sindaci perché essere uniti è necessario nell'era moderna. Le richieste assumono così un valore diverso. E si deve tener conto delle vocazioni della zona. Ad esempio, quella turistica che in Garfagnana non è espressa al meglio. Per questo sarà importante realizzare il progetto ormai noto come foro della Tambura. Servirà per dare uno scenario completamente diverso alla zona e al mio amico Puglia (sindaco di Vagli Sotto, comune dove si realizzerebbe il traforo) posso garantire che questa infrastruttura avrà inizio prima che termini il mio mandato al Governo. Sarà un'opera importante non tanto per i garfagnini che avranno un accesso più veloce alla Versilia, ma per i tanti turisti che gravitano in Versilia e che potranno con facilità affacciarsi in Garfagnana».
Polemiche in vista? «Le aspetto - ha concluso il ministro - ma ascolterò solo quelle costruttive, non quelle di chi le fa tanto per farle».
Il primo commento - negativo - arriva da Osvaldo Angeli, presidente della Provincia di Massa Carrara. «Matteoli dice che è un'opera fondamentale? Per il nostro territorio non è così. Ci sono altre priorità ben più "fondamentali" per quanto riguarda le infrastrutture. Ne cito solo due: la Variante Aurelia, il raccordo Tibre, ossia la Tirreno-Brennero. Mi sembra una boutade».
Il secondo, anch'esso negativo, è di Andrea Marcucci, senatore del Pd: «Il centrodestra insegue chimere e fa una politica di soli annunci per distogliere l'attenzione dagli interventi prioritari».
Contro il progetto del tunnel si era già espresso il consiglio comunale con un ordine del giorno presentato da Bruno Borche aveva raccolto 23 voti, tre astensioni (del Pdl) e due voti contrari (di due consiglieri Pd). Tra le ragioni del no, sostenute dal consiglio comunale, il rischio che tale strada, oltre ad essere costosa e non prioritaria possa seccare l'intera area di ricarica idrica del Frigido. Con conseguenze gravissime per l'ambiente.
Secondo qualcuno, inoltre, il traforo servirebbe anche a sfruttare giacimenti di marmo bianco finora inutilizzati.
FONTE ILTIRRENO
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