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«Berlusconi ci ha tolto 3 milioni»
«L'assessore alle Finanze investe malamente il denaro pubblico, e poi dà la colpa ai tagli del governo». È bruciante l'accusa di Corrado Amorese, capogruppo del Pdl ad Alessandro Volpi. Accuse a cui l'assessore replica. Senza polemiche, ma con un serie di numeri. E rinnovando le sue preoccupazioni sul finanziamento delle Zone franche urbane
MASSA. «L'assessore alle Finanze investe malamente il denaro pubblico, e poi dà la colpa ai tagli del governo». È bruciante l'accusa di Corrado Amorese, capogruppo del Pdl ad Alessandro Volpi. Accuse a cui l'assessore replica. Senza polemiche, ma con un serie di numeri. E rinnovando le sue preoccupazioni sul finanziamento delle Zone franche urbane.
«Siamo alla fine del 2009, il finanziamento avrebbe dovuto essere erogato nel 2008, il ritardo è innegabile e qualche preoccupazione è giustificata, visto che siamo ancora fermi. Ma se, come sostiene Amorese, ci sarà il via libera definitivo, ne seremo davvero contenti. In deciso ritardo, ma contenti».
Torniamo però alle argomentazioni dell'assessore Volpi sul bilancio.
Il contributo ordinario 2009 per il nostro Comune proveniente dal ministero dell'interno - spiega - sarà di 7.513.725 euro a fronte di un contributo di 7.789.194 relativo al 2008 e soprattutto di 9.067.963 nel 2007. «Questo significa in due anni circa 1,5 milioni che il governo centrale, per scelta politica, non ha trasferito al Comune di Massa, nell'ambito di una strategia di riduzione dell'indebitamento dello Stato che non prevede tagli ai ministeri, le cui spese hanno continuato a crescere, ma ai Comuni».
Punto secondo: il trasferimento statale relativo alla cancellazione dell'Ici sulla prima casa, di
3,1 milioni, «è molto lontano dal gettito garantito dall'Ici negli anni precedenti ed è dovuto ad uno stanziamento complessivamente inferiore, per tutti i comuni italiani, di oltre 1,2 miliardi di euro rispetto alle serie storiche». Sono stati ridotti, inoltre «i trasferimenti per gli ex fabbricati rurali ed una serie di altri tagli». Nel complesso, calcola Volpi, si registrano minori trasferimenti dallo Stato «dell'ordine dei 3 milioni di euro che a fronte di un'insieme di entrate tributarie intorno ai 40 milioni, rappresentano un taglio di proporzioni difficilmente sostenibile».
Ciononostante, contrattacca, «questa amministrazione ha saputo far fronte ai bisogni della città, mettendo oltre 3 milioni nel settore dell'istruzione, altrettanti nella difesa del territorio e quasi 4,5 milioni per il sociale».
«E' bene ricordare, inoltre, che il Patto di Stabilità nella versione modificata del governo Berlusconi consente lo smobilizzo dei residui passivi solo nell'ordine del 4% di quanto accertato nel 2007: ciò impedisce alle amministrazioni lo sblocco di residui ulteriori per il pagamento dei creditori e dei fornitori del Comune. Si tratta di evidente distorsione, rilevata anche da molti Comuni governati dal centrodestra, del normale funzionamento della liquidazione di quanto dovuto a chi ha svolto lavoro per conto del Comune».
Infine, lo stesso Patto di stabilità, che regola la vita finanziaria dei Comuni e, in caso di violazione impone pesanti sanzioni, è stato modificato diverse volte in pochissimo tempo, rendendo pressoché impossibile fare stime credibili circa gli obiettivi imposti alle amministrazioni locali. Cambiare le regole in corsa rende la corsa stessa estremamente complessa; e questo il governo Berlusconi ha fatto più volte».
fonte il tirreno.it
«Berlusconi ci ha tolto 3 milioni»
«L'assessore alle Finanze investe malamente il denaro pubblico, e poi dà la colpa ai tagli del governo». È bruciante l'accusa di Corrado Amorese, capogruppo del Pdl ad Alessandro Volpi. Accuse a cui l'assessore replica. Senza polemiche, ma con un serie di numeri. E rinnovando le sue preoccupazioni sul finanziamento delle Zone franche urbane
MASSA. «L'assessore alle Finanze investe malamente il denaro pubblico, e poi dà la colpa ai tagli del governo». È bruciante l'accusa di Corrado Amorese, capogruppo del Pdl ad Alessandro Volpi. Accuse a cui l'assessore replica. Senza polemiche, ma con un serie di numeri. E rinnovando le sue preoccupazioni sul finanziamento delle Zone franche urbane.
«Siamo alla fine del 2009, il finanziamento avrebbe dovuto essere erogato nel 2008, il ritardo è innegabile e qualche preoccupazione è giustificata, visto che siamo ancora fermi. Ma se, come sostiene Amorese, ci sarà il via libera definitivo, ne seremo davvero contenti. In deciso ritardo, ma contenti».
Torniamo però alle argomentazioni dell'assessore Volpi sul bilancio.
Il contributo ordinario 2009 per il nostro Comune proveniente dal ministero dell'interno - spiega - sarà di 7.513.725 euro a fronte di un contributo di 7.789.194 relativo al 2008 e soprattutto di 9.067.963 nel 2007. «Questo significa in due anni circa 1,5 milioni che il governo centrale, per scelta politica, non ha trasferito al Comune di Massa, nell'ambito di una strategia di riduzione dell'indebitamento dello Stato che non prevede tagli ai ministeri, le cui spese hanno continuato a crescere, ma ai Comuni».
Punto secondo: il trasferimento statale relativo alla cancellazione dell'Ici sulla prima casa, di
3,1 milioni, «è molto lontano dal gettito garantito dall'Ici negli anni precedenti ed è dovuto ad uno stanziamento complessivamente inferiore, per tutti i comuni italiani, di oltre 1,2 miliardi di euro rispetto alle serie storiche». Sono stati ridotti, inoltre «i trasferimenti per gli ex fabbricati rurali ed una serie di altri tagli». Nel complesso, calcola Volpi, si registrano minori trasferimenti dallo Stato «dell'ordine dei 3 milioni di euro che a fronte di un'insieme di entrate tributarie intorno ai 40 milioni, rappresentano un taglio di proporzioni difficilmente sostenibile».
Ciononostante, contrattacca, «questa amministrazione ha saputo far fronte ai bisogni della città, mettendo oltre 3 milioni nel settore dell'istruzione, altrettanti nella difesa del territorio e quasi 4,5 milioni per il sociale».
«E' bene ricordare, inoltre, che il Patto di Stabilità nella versione modificata del governo Berlusconi consente lo smobilizzo dei residui passivi solo nell'ordine del 4% di quanto accertato nel 2007: ciò impedisce alle amministrazioni lo sblocco di residui ulteriori per il pagamento dei creditori e dei fornitori del Comune. Si tratta di evidente distorsione, rilevata anche da molti Comuni governati dal centrodestra, del normale funzionamento della liquidazione di quanto dovuto a chi ha svolto lavoro per conto del Comune».
Infine, lo stesso Patto di stabilità, che regola la vita finanziaria dei Comuni e, in caso di violazione impone pesanti sanzioni, è stato modificato diverse volte in pochissimo tempo, rendendo pressoché impossibile fare stime credibili circa gli obiettivi imposti alle amministrazioni locali. Cambiare le regole in corsa rende la corsa stessa estremamente complessa; e questo il governo Berlusconi ha fatto più volte».
fonte il tirreno.it
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