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Schumi si prepara Massa ci scherza su
Il campione tedesco si sta allenando ed è già in buone condizioni per scendere in pista a Valencia.
In Germania entusiasmo ma anche dubbi. E il brasiliano, che lo ha sempre idolatrato, scherza: "Michael in Spagna? Se non ci sarò io..."

ROMA - Michael Schumacher è già in buone condizioni per scendere in pista. Il pilota tedesco sette volte campione del mondo tornerà a correre a Valencia, nel Gp d'Europa (23 agosto), per sostituire l'infortunato Felipe Massa al volante della Ferrari. Schumi si sta già preparando al clamoroso ritorno in F1 con visite mediche ed esercizi per il collo. Prima di avere il via libera, però, dovrà sottoporsi ad un approfondito controllo medico che durerà diversi giorni. "Se in questi ultimi mesi non avesse tenuto i ritmi di allenamento di sempre, il ritorno in pista sarebbe impossibile", spiega Johannes Peil, direttore della clinica sportiva di Bad Nauheim che segue il pilota da nove anni. Per il via libera alle gare bisognerà ancora aspettare qualche giorno: "Lo potremo dare quando avremo terminato tutti i controlli e se il loro esito sarà positivo", aggiunge Peil. Schumacher sta lavorando per rafforzare, grazie ad alcuni esercizi specifici, i muscoli del collo, la zona per lui più delicata dopo l'incidente in moto dello scorso febbraio. DUBBI IN GERMANIA - La notizia del ritorno di Schumi in pista ha fatto il giro del mondo. In Germania, i media hanno accolto l'annuncio con entusiasmo ma anche con dubbi tecnici 'annuncio. "Schumi guida di nuovo in Formula 1 - Torna la leggenda!", scrive il più diffuso quotidiano tedesco e d'Europa, la popolare Bild Zeitung. L'autorevole Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) apre con "Schumacher arriva - Bwm va", riferendosi anche all'annuncio del ritiro dalla F1 della casa automobilistica tedesca. "In virtù del legame con la Ferrari", sottolinea la Faz, il campione di Kerpen "di 40 anni accetta di tornare in Formula uno". Da Berlino il Tagesspiegel sottolinea che "Schumi torna e la Bmw se ne va per la tangente" e risponde "no" alla domanda se Schumacher "ce la possa fare" e porta quattro motivi: non conosce la nuova Ferrari, la vettura "non è un'auto vincente", non conosce il nuovo tracciato di Valencia e gli fa male la schiena a causa del recente incidente in motocicletta.

MASSA SCHERZA - Quando ha saputo che sarà Michael Schumacher il suo sostituto per il prossimo Gran Premio a Valencia, Felipe Massa ci ha scherzato su: "Se non ci sarò io", ha detto il pilota brasiliano dal letto dell'ospedale di Budapest, dove è ricoverato da sabato in seguito all'incidente avuto nelle qualifiche del Gp d'Ungheria. Sebastian Vettel, pilota tedesco della Red Bull, spiega invece che"il ritorno di Schumi è una grande sorpresa per tutti. Vederlo di nuovo in pista in F1 farà felici molti suoi fans. Comunque per noi non cambia molto, tutto continuerà normalmente, dobbiamo concentrarci sulla nostra situazione".
NUOVA LICENZA - Per tornare in pista, comunque, Schumacher dovrà prendere una nuova licenza. Lo ha confermato la Federazione internazionale all'agenzia tedesca Dpa. Il 40enne pluricampione tedesco non scende in pista in una gara di F1 dal 22 ottobre del 2006 (Gran Premio del Brasile). Un portavoce della Fia ha spiegato che la licenza scade automaticamente alla fine di ogni stagione. Le regole della federazione, tuttavia, prevedono la possibilità del rilascio di una licenza in circostanze straordinarie. L'art. 5 dell'allegato L del regolamento, in particolare, dispone che tale licenza può essere concessa al pilota che ha partecipato ad un minimo di 15 gare negli ultimi tre anni: è il caso di Schumi, che nel 2006 è stato alla guida della monoposto Ferrari in tutte e 18 le gare in calendario. La domanda per una nuova licenza dovrà essere presentata dalla Aci/Csai, che rappresenta la Federazione automobilistica italiana, almeno 14 giorni prima del Gp d'Europa.
IL RETROSCENA DI DOMENICALI - Sulla nuova avventura di Schumacher, retroscena svelato dal team manager ferrarista, Stefano Domenicali: "Quando il presidente Luca di Montezemolo ha chiesto a Michael Schumacher se voleva darci una mano in questo momento, ho capito dai suoi occhi, prima ancora che rispondesse, quanto forte fosse il legame di Michael con la Scuderia". "Non avevo il minimo dubbio della sua disponibilità e affetto nei nostri confronti - ha detto Domenicali - e questo sarà un'ulteriore stimolo per tutti a fare bene. Una notizia positiva a cui si aggiungono gli altrettanto positivi aggiornamenti provenienti da Budapest sui miglioramenti di Felipe. La disponibilità di Michael è un'ulteriore conferma di quanto siano forti i legami umani prima ancora che professionali tra tutti noi della Ferrari".
SCOMMETTITORI IMPAZZITI - Intanto oltre che gli appassionati e gli addetti ai lavori, la notizia del ritorno di Schumacher alla guida della Ferrari ha subito contagiato gli scommettitori inglesi. Dall'agenzia William Hill fanno sapere che la presenza di Schumi al Gp d'Europa potrebbe quintuplicare i volumi di gioco in F1 e quindi gli incassi. Una buona notizia, ma bisogna considerare anche il rovescio della medaglia: con Schumi bancato vincente a 16 contro 1, una sua vittoria potrebbe sbancare i bookie con un payout milionario. Quasi certo l'arrivo a punti del tedesco, ipotesi a 1,50, un arrivo sul podio, invece, si gioca a 4 contro 1.


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Il ritorno
Schumacher non perde tempo Al Mugello per testare il collo
Montezemolo: «Vincere? Mica andiamo a scherzare»
Il campionissimo si fa prestare l’auto del 2007 di un collezionista
MILANO — Subito in macchi­na. Perché «certo che vogliamo vincere, mica andiamo là per scherzare», come chiarisce, se mai ci fossero stati dubbi, il pre­sidente Ferrari Luca di Monteze­molo. Dove «là» sta per il pros­simo Gran premio di Valencia, quello in cui inizierà l’atto se­condo della carriera di Michael Schumacher, o una qualsiasi delle gare successive che il Can­nibale cercherà di azzannare. E allora subito in macchina, quasi sicuramente oggi, al Mu­gello, oppure domani, se non si dovesse fare in tempo a organiz­zare tutto. Schumi non perde un minuto. I test sono vietati e il campionissimo si è inventato una giornata con la squadra clienti, quella che segue quei collezionisti miliardari abili con il volante, che si sono com­prati una monoposto storica di Formula 1, la tengono in gara­ge e, ogni tanto, con l’assisten­za di Maranello, la fanno girare su una pista.
Per sentirsi come quelli veri. Michael Schuma­cher, il più vero di tutti, si è fat­to prestare una monoposto da un amico. Come un normale cit­tadino. E ha chiesto a Maranel­lo di girarci per una giornata. Nessuna ufficialità: in Ferrari l’idea viene bollata solo come «probabile». Ma si farà. Mentre Kimi Raikkonen sarà impegna­to nel rally di Finlandia e Felipe Massa a fare passi da gigante verso la guarigione («Attento Michael, tu corri solo se non torno io a Valencia», ha scherza­to), Schumi si metterà la tuta e salirà su una macchina del 2007, che è l’anno minimo per considerare la monoposto stori­ca. Troverà a dargli assistenza il suo primo capo meccanico e, probabilmente, pure Luca Bal­disserri, il mago delle strategie di tanti suoi successi che, pro­prio nei giorni scorsi, è andato a occuparsi delle F1 clienti. Dal punto di vista tecnico, il Cannibale non avrà niente da imparare. Quella Ferrari la co­nosce già per averla provata in qualità di superconsulente, ma soprattutto non ha niente a che fare con quella che guiderà a Va­lencia. La prova sarà utile solo per testare il suo fisico: una giornata in macchina per vede­re se il collo regge.
Il senso è tut­to qui. E la pista del Mugello è tra le più indicate, perché met­te particolarmente a dura prova i muscoli del collo. Anche per questo, nessuno dovrebbe muo­vere obiezioni per questo pseu­do- test: ma non è da escludere che Stefano Domenicali abbia fatto un paio di telefonate pre­ventive alle altre scuderie. Tutti hanno capito che per la Formula 1 il ritorno del più grande è come un regalo di Na­tale ad agosto: nemmeno Ber­nie Ecclestone osava immagi­narsi tanto. «Sarebbe davvero chiedere troppo», aveva detto. Invece succederà. Per Lewis Ha­milton «sarà un onore poter ga­reggiare con una leggenda», mentre il leader del Mondiale Jenson Button ammira «il co­raggio di Michael di rimettersi in gioco». «La Formula 1 aveva bisogno di essere rivitalizzata — continua Montezemolo — sono contento di averlo convin­to ». Domenicali racconta che gli è bastato guardarlo negli oc­chi per capire che dentro c’era un sì: «Ho capito subito che avrebbe accettato. È un’altra prova di quanto forte è il suo le­game con la Scuderia. Sarà un ulteriore stimolo per tutti a fare bene». Già perché Schumi, dal sito di uno sponsor, fa sapere subito quali siano i suoi senti­menti: «A noi piace la competi­zione ma ci piace di più vince­re. L’anno scorso è stato diffici­le perché abbiamo dovuto svi­luppare l’auto fino all’ultima ga­ra e assieme pensare a quella di quest’anno. Ma è una pratica che in passato ci è riuscita tante volte». Il passato è pronto a tor­nare.

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