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Il Governo vuole rinviare in Commissione il decreto sui costi della politica per eliminare no esclusiva Equitalia e pro terremotati
(AGI) - Roma, 5 nov. - "Il Governo, stravolgendo peraltro la prassi parlamentare, vuole rinviare in Commissione il decreto sui costi della politica per eliminare i miglioramenti imposti dalla Lega a suon di emendamenti". Lo afferma il deputato della Lega Nord, Raffaele Volpi, che ha partecipato alla conferenza dei capigruppo alla Camera. "Questo Governo centralista e dispotico intende infatti eliminare quanto la Lega Nord ha inserito a favore delle popolazioni terremotate dell'Emilia e della Lombardia", aggiunge l'esponente leghista.
"Il Governo vuole inoltre ridare l'esclusiva delle riscossioni ad Equitalia togliendo ai Comuni la possibilita' di scegliere ed intende anche reinserire le penali per i Comuni virtuosi che restituiscono i mutui alla Cassa depositi e prestiti. Vogliamo sperare - conclude Volpi - che i partiti della maggioranza non si renderanno complici del Governo e non vanificheranno gli importanti miglioramenti da noi introdotti per i cittadini e le imprese. In caso contrario dovranno dare molte spiegazioni agli elettori".
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(AGENPARL) - Roma, 05 nov - "Il Paese sta affondando ma il Governo resta sempre immobile davanti alla crisi.
I dati Istat ci dicono che quest'anno ci sarà una riduzione del Pil del 2,3% e che anche per il 2013 saremo in recessione . Per non parlare del tasso di disoccupazione che è oggi al 10,6% e che per il prossimo anno dovrebbe salire all'11,4%. Sono dati che allarmano tutti ma evidentemente non il Governo che continua a non fare assolutamente nulla per la crescita".
Lo afferma il presidente dei deputati della Lega Nord, Gianpaolo Dozzo, commentando gli ultimi dati Istat.
"Le imprese chiudono, i lavoratori perdono il lavoro e le famiglie stentano sempre di più, con una contrazione dei consumi stimata intorno al 3,2%.
Ritengo che sia offensivo nei confronti dei cittadini - conclude Dozzo - che davanti a dati così catastrofici ci siano ministri e parlamentari di maggioranza che se vanno in giro a lodare il Governo Monti e le sue riforme, quando invece tutto il Paese affonda".
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Etichettatura: Vallardi, ''approvata nostra legge, cittadini sapranno finalmente cosa mangiano''
''Finalmente i cittadini sapranno cosa comprano e soprattutto cosa mangiano. Al massimo fra 60 giorni su ogni prodotto alimentare venduto nel nostro Paese i consumatori troveranno il luogo di produzione, l'azienda produttrice la data, la veridicità del contenuto''. Parola di Gianpaolo Vallardi senatore leghista e primo firmatario del disegno di legge sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari, approvato all'unanimità in sede deliberante oggi pomeriggio in commissione agricoltura del Senato. Il provvedimento passa ora all'esame della camera.
''Fino a oggi era possibile -prosegue Vallardi- spacciare per made in Italy anche un alimento che per l'80% era prodotto all'estero. La contraffazione secondo le stime delle associazioni di categoria costa alle aziende agricole 164 milioni di euro al giorno: è chiaro che gli agricoltori non aspettano altro che mettere la parola fine a questo bollettino di guerra''.
'Il nostro provvedimento rende immediatamente attuativa la legge 3 del 2011 meglio conosciuta come legge Zaia, purtroppo stoppata dagli interessi dei grandi cartelli e delle multinazionali. L'unica vera risorsa del paese è l'agricoltura, è doveroso valorizzarla e proteggerla: per questo è obbligo del Governo e del Parlamento rendere al più presto operativa la legge sull'etichettatura per tutelare la salute dei cittadini e un settore trainante della nostra economia troppo spesso trascurato".
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Remember, remember,
the fifth of November,
Gunpowder, treason and plot.
I see no reason
why Gunpowder treason
Should ever be forgot!
E’ il 5 novembre 1605 e alla
Camera dei Lord si sta tenendo l’annuale
State Opening, la cerimonia di apertura dei lavori. Il Re Giacomo I pronuncia il suo discorso normalmente, ma dentro di se sa di essersela cavata per un pelo: la notte precedente è infatti stata scoperta e fatta saltare una delle congiure più famose della storia, la
congiura delle polveri.
Da oltre cinquant’anni la tensione religiosa in Inghilterra è fortissima: Cattolici e protestanti si contendono il governo del paese cercando di “piazzare” sul trono il pretendente più favorevole alla propria religione.
Nonostante infatti Elisabetta I abbia da anni imposto per legge la supremazia dello stato sulla religione e il conseguente obbligo per chi lavora per il governo o per la chiesa in Inghilterra di giurare la propria fedeltà in primis allo stato e poi alla propria religione, gli intrighi di potere tra religiosi continuano più frequenti che mai.
In particolare i cattolici, perseguitati da anni dai protestanti (dopo aver fatto lo stesso a loro volta chiaramente), sono particolarmente attivi alla fine del sedicesimo secolo organizzando piani per avvelenare re e reggenti in tutta Europa e in Inghilterra.
All’inizio del diciassettesimo secolo siede sul trono d’Inghilterra Giacomo I.
All’inizio del diciassettesimo secolo siede sul trono d’Inghilterra Giacomo I. Protestante, ma non particolarmente aggressivo verso la parte cattolica del paese.
Thomas Percy, Guy Fawkes, John Wright, Thomas Wintour e Robert Catesby sono cinque cattolici che rimarranno nella storia: E’ Robert Catesby infatti che pensa e organizza dal maggio del 1604 un attentato mai tentato prima: Obbiettivo uccidere il re e la sua famiglia piazzando sotto alla Camera dei Lord un grande quantitativo di polvere da sparo ottenendo quindi in un colpo solo la fine della reggenza protestante e, con il supporto dell’ala cattolica del governo, l’insediamento di un nuovo re cattolico.
I cinque affiatati cospiratori puntano in particolar modo sull’operato di Guy Fawkes, alias Guido Fawkes, un ex militare esperto di esplosivi. Affittano una cantina sotto al parlamento e la riempiono letteralmente di esplosivo: Nascondono 36 barili contenenti un totale di 2500 kg di polvere da sparo.
Programmano inizialmente di scavare un tunnel a partire dalla cantina per arrivare proprio sotto alla camera del Lord, ma abbandonano poi gli scavi quando si rendono conto che la quantità di esplosivo che hanno racimolato basta largamente a fare esplodere non solo il parlamento, ma probabilmente anche Westminster.
L’attentanto è programmato per il 5 novembre 1605
L’attentanto è programmato per il 5 novembre 1605: La notte precedente è proprio Guy Fawkes a fare la guardia alla cantina, il programma è di passare la notte insieme all’esplosivo e quindi accendere le micce la mattina proprio durante il discorso dello State Opening.
Il progetto è studiato nei minimi particolari e riportato su un piano segreto che gira di mano in mano tra i cospiratori. Come spesso accade, sono troppe le persone coinvolte nell’attentato: Oltre ai cinque già detti il tutto viene spiegato a svariati nobili e politici conniventi in modo tale da assicurare un nuovo governo in poco tempo dopo la morte del re in carica.
Forti sono i dubbi tra chi viene a conoscenza dell’attentato: La quantità spropositata di esplosivo avrebbe senza dubbio non solo ucciso la famiglia reale e tutti i presenti nella Camera dei Lord, ma anche decine se non centinaia di cattolici all’interno di Westmister e degli edifici adiacenti.
Una lettera anonima arriva fino alle mani di un Lord vicino alla famiglia reale, criptica, ma significativa, indica la possibilità di un attentato durante lo State Opening.
My Lord, out of the love I bear to some of your friends, I have a care of your preservation. Therefore I would advise you, as you tender your life, to devise some excuse to shift your attendance at this parliament; for God and man hath concurred to punish the wickedness of this time.
And think not slightly of this advertisement, but retire yourself into your country where you may expect the event in safety. For though there be no appearance of any stir, yet I say they shall receive a terrible blow this Parliament; and yet they shall not see who hurts them.
This counsel is not to be condemned because it may do you good and can do you no harm; for the danger is passed as soon as you have burnt the letter. And I hope God will give you the grace to make good use of it, to whose holy protection I commend you.
La lettera arriva nelle mani del re il primo novembre. Ci vogliono quattro giorni per capirne l’importanza e muovere la guardia reale nei dintorni della Camera dei Lord in cerca di indizi su un possibile attentato.
A mezzanotte del 4 novembre Guy Fawkes è certo di stare per avverare il suo piano.
A mezzanotte del 4 novembre Guy Fawkes è certo di stare per avverare il suo piano. E’ nella cantina insieme ai barili di polvere da sparo, ha con se svariate torce e acciarini: E’ pronto. Tra poche ore inizierà il discorso del Re, lui accenderà le micce e fuggirà attraverso il Tamigi per poi espatriare ed entrare nella storia come colui che ha fatto esplorere il parlamento inglese.
Il sogno di Fawkes e dei suoi congiurati svanisce poco dopo mezzanotte: Irrompe nella cantina un drappello di uomini armati guidati da Sir Thomas Knevytt, Guy tenta appena scoperto di accendere le micce in anticipo in un disperato tentativo di fare comunque saltare il simbolo del potere inglese, ma Knevytt lo ferma all’ultimo secondo strappandogli di mano la torcia che avrebbe cambiato la storia per sempre.
Il 5 novembre è ricordato in Inghilterra come il giorno di Guy Fawkes.
Dopo aver salvato il re e fatto saltare l’attentato la giornata del 5 novembre viene subito dichiarata festa nazionale e i londinesi cominciarono a festeggiarla con i fuochi d’artificio. L’humor inglese non ha confini.
I bambini girano di casa in casa canticchiando la filastrocca riportata ad inizio articolo e ricevono in cambio i fuochi da far scoppiare durante la notte per festeggiare il fallito attentato al re e al parlamento.
Il viso di Guy Fawkes rivive ai giorni nostri grazie anche al noto film
V per Vendetta il cui protagonista indossa una maschera che ne ricorda i lineamenti, inneggiando alla rivolta contro il governo e il potere costituito.
L’idea di base è cambiata un bel po’ dalle idee di Fawkes e dei suoi congiurati, ma la forza di un simbolo forte, la pubblicità e un buon marketing hanno fatto il resto, complici anche i recenti movimenti giovanili che hanno a loro volta preso la maschera di Fawkes a simbolo.
Inutile dire che visto il clima politico nel paese e più in generale in occidente Guy Fawkes e il suo simbolo sono più attuali che mai e credo sia il caso di ricordare tutti il 5 novembre.
Curiosità- Nei tradizionali falò si usava gettare un pupazzo con le sembianze di Guy Fawkes. Oggigiorno non è raro che al posto della sua effigie, si brucino pupazzi con le fattezze del politico odiato di turno o di altri personaggi poco amati.
- La parola “guy” (“tizio” in inglese) deriva proprio da Guy Fawkes!
- Guy Fawkes si firmava Guido Fawkes, come si vede anche nella
firma della sua confessione.
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CASO LUSI, CHIUSE LE INDAGINI
La Procura di Roma ha notificato la fine indagini all'ex tesoriere della Margherita, ora si attende la richiesta di rinvio a giudizio. Le ipotesi di reato: Associazione per delinquere finalizzata all'appropriazione indebita di oltre 22 milioni di euro e calunnia nei
confronti di Rutelli.
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