venerdì 11 settembre 2020

figure mitologiche inventate dall'uomo: la JANARA

 l'essere umano medio  si sa fondamentalmente è un coglione igrorantone " robe da chiedersi se c'è o ci fa ? " quando non sa dare una spiegazione ad un determinato fatto od altro s'inventa tutta una storia che poi a forza di raccontarsela finisce per crederci pure , questo principio vale un po per tutto e valeva ancor di più nei tempi andati

ora siccome di bestie, esseri o fatti strani non ce n'era abbastanza ogni tot l'essere umano s'inventava un qualcosa che di per se non aveva logica ne prove scientifiche o quantomeno certe ma siccome spiegavano un qualcosa o garbavano alla gente 'ste cose pigliavano piede e pian piano diventavano certezze su cui credere senza alcun problema morale od di altra natura , tra le tante creature inventate di sana pianta dall'essere umano  ( che ripetiamo di suo è un coglione, credulone , mezzo rincoglionito etc etc ) vi è la Janara , una sorta di strega che non s'è capito com'è che era diventata janara ne perchè,

fatto sta che questa figura femminile non solo venne inventata ma venne anche avvistata ( alcuni, dice,  la vedono anche oggi ) nel Napoletano ; Benevento, Casertano etc 

ora la descrizione di questa creatura di fantasia seppur simile  varia a seconda sella provenienza anche se poi presenta similitudini oltre che a far chiedere " ma cosa bevevano 'ste persone ? se non di peggio

ma andiamo a vedere cosa si trova sul web a tal proposito ...

La storia vera della Janara

Ogni volta che qualcuno ha una paralisi del sonno o un brutto incubo ne viene scomodato il nome: ma la Janara esiste veramente? Facciamo un po’ di chiarezza.

Secondo la leggenda lo spirito troverebbe incarnazione nel corpo di una donna realmente esistita, quello di una sacerdotessa deceduta tantissimi anni fa. Il nome della religiosa era Diana, storpiato poi in Janara con l’intento di attribuirgli un’accezione negativa. La donna aveva sempre avuto un carattere un po’ particolare e si narra che la sua vocazione spirituale altro non fosse che un modo per mascherare la natura da strega. La fattucchiera aveva l’abitudine di introdursi nelle case altrui per spiare chi ci abitava e guardare i bambini dormire: la sua profonda inquietudine risiedeva proprio nel desidero, mai avveratosi, di diventare mamma.

Cosa fa la Janara

Secondo la leggenda, Diana entrava nelle abitazioni degli altri anche per sottrarre loro i cavalli. Il giorno dopo i puledri ritornavano con una criniera intrecciata, traccia inconfondibile del passaggio della strega. Oggi invece la visita dello spirito lo si avverte con una pressione improvvisa al ventre, segno che la Janara si è appena seduta sulla persona dormiente. Molto spesso, sempre secondo la credenza, lo spirito lascia in disordine le cose o provoca come una sensazione di soffocamento in chi la guarda.

Per alcune persone la sua esistenza viene relegata ad un mondo di fantasia ma altre giurano con convinzione di averla incontrata più volte

**************************************************************************


La janara (AFI: / jaˈnaːra/) nelle credenze popolari dell'Italia meridionale e in particolare dell'area di Benevento e in modo minore il Casertano, è una delle tante specie di streghe che popolavano i racconti appartenenti soprattutto alla tradizione del mondo agreste e contadino

Janare intorno al Noce di Benevento

La dea Diana associata alla Luna, in un'opera del Guercino (1658)

Il nome potrebbe derivare da Dianara, ossia «sacerdotessa di Diana», dea romana della Luna,[4] oppure dal latino ianua, «porta»era appunto dinanzi alla porta, che, secondo la tradizione, era necessario collocare una scopa, oppure un sacchetto con grani di sale; la strega, costretta a contare i fili della scopa, o i grani di sale, avrebbe indugiato fino al sorgere del sole, la cui luce pare fosse sua mortale nemica..

wikipedia

************************************

L’origine della janara: la strega beneventana

Un termine singolare, quasi creato apposta per essere distinto dalla più generica figura della strega. La janara, infatti, era una donna con una vasta conoscenza dell’occulto, della magia, capace di lanciare malocchi e che, a differenza della strega, era una persona insospettabile. Sempre presente alle messe domenicali, capace di condurre la vita di una brava madre di famiglia. La notte, invece, emergeva la sua vera natura sinistra, carica di odio ed invidia

La storia della Janara

Il nome janara ha una specifica etimologia nata inizialmente a Benevento. La janara infatti, non sarebbe altro che la rivisitazione volgare della Dianaria, sacerdotessa di Diana, dea della caccia ed associata all’elemento della Luna. A Benevento, infatti, in un’epoca di conversione al Cristianesimo, i ben pochi pagani rimasti continuarono a venerare divinità quali Ecate, dea della notte, dell’oscuro, e della negromanzia, e la stessa Diana. Dopo l’arrivo dei Longobardi, molti di questi pagani si unirono al culto barbaro che adorava una dea dalle fattezze della Vipera.

Da questo mix di credenze sembra quindi generarsi la figura della janara, capace di esercitare rituali, insieme alle sue simili, ai piedi di un antico Noce beneventano, sulle sponde del fiume Sabato. Leggenda narra, infatti, che tale posto fosse il luogo di ritrovo di ogni strega il venerdì, il sabato, e tutte le notti della luna piena. San Barbato, intollerante a tali facezie, fece tagliare l’antico Noce. Tuttavia, lo stesso albero sarebbe ricresciuto nel corso dei secoli, rimanendo sempre il luogo d’incontro delle streghe.

L’altro significato che viene attribuito alla janara, è quello che deriva dal termine ianua, porta. Elemento che ritroviamo spesso nella rivisitazione 


fonte etc

********************************************************

Come difendersi dalle Janare secondo la leggenda



Secondo le leggende era possibile evitare che la Janara entrasse nelle camere da letto o nelle stalle: queste streghe, come molte delle creature che hanno a che fare con l’occulto, sono costrette a contare gli oggetti di piccole dimensioni. Così, mettendo fuori dalle porte una scopa di miglio capovolta o un sacchetto di sale, la strega sarebbe stata costretta a contarne i rametti o i grani, attività che l’avrebbe costretta fuori dalla porta fino al sorgere del sole, impedendole di disturbare il sonno di uomini o animali.

Si narra inoltre che il punto debole delle Janare siano i capelli: prendendole per i capelli è possibile fermarle. Bloccata, la strega avrebbe potuto domandare: cje tie’ ‘n mano?, ovvero: cosa tieni in mano? Chinque avesse risposto semplicemente: capiglie, capelli, avrebbe sbagliato, poiché la Janara avrebbe replicato: e ieo me ne sciuoglie comme a n’anguilla, io me ne scivolo via come un’anguilla, liberandosi. La risposta corretta alla domanda per non far liberare la strega era: fierro e acciaio, ferro e acciaio. La leggenda racconta inoltre che chiunque riesca a prendere una strega per i capelli quando questa è nella sua forma incorporea e ventosa sarà benedetto e lasciato in pace da questa fino alla settima generazione.casertana della storia.

fonte

********************************************************************************************************

la JANARA alla fine fa parte di quelle figure immaginarie tipo uomo nero . lupo cattivo, bau bau , il fantasma di non so chi etc etc che le'ssere umano s'inventa ogni tot in questo caso per spaventare più che altro i bambini e costringerli a restare in casa, andare a letto etc etc ,ammesso e sempre che essi credano a 'ste storie. ... 

Da dove derivano i semi delle carte napoletane?

 Da dove derivano i semi delle carte napoletane?


I semi delle carte napoletane, rappresentano le classi sociali del Medioevo: coppe il clero, denari i mercanti, spade i soldati,  e bastoni i contadini e avrebbero un'origine asiatica. 

Si pensa infatti, che siano stati portati nell'Italia meridionale nel Xll secolo dai Mamelucchi (Mamluk, dall arabo soldati /schiavi), i soldati di origine turca al servizio del re Saladino. 

Nei mazzi di carte dei Mamelucchi, vi erano 4 semi simili a quelli napoletani: dhiram,che era una valuta araba, divenuta per noi denari, suyuf erano le scimitarre, le napoletane spade; jawkan, ovvero i bastoni da polo antenati dei nostri bastoni; tuman che era simboleggiato da coppe.

 I semi francesi delle carte, ebbero origine più tardi.

Ps. Il fante viene spesso chiamato donna per via dei lineamenti molto delicati e dall'assenza di barba o baffi. Le figure hanno una valenza androgina pur indossando capi di abbigliamento maschili (ad eccezione del seme a spade).

leggennforti dubbi su quanto affermato poco sopra

difatti sondando un pochettino il web si rtovano informazioni più dettagliate sul tutto, intanto la provenienza esatta delle carte da gioco non è certa anche se comunque la provenienza di base sia data per Asia e India un po meno incerta è l'apparizione delle carte da gioco in Europa ...

... I documenti che ne attestano la presenza in Europa risalgono al XIV secolo: sono del 1377 sia la prima ordinanza che vietava il gioco d’azzardo con le carte in Francia, sia la prima attestazione di un gioco a 52 carte e 4 semi, in un trattato scritto dal monaco svizzero Johannes von Rheinfelden. Molti studiosi sono convinti che le carte da gioco siano arrivate in Europa attraverso i mamelucchi, musulmani che governarono in Egitto dal XIII all’inizio del XVI secolo. In particolare, secondo Michael Dummett, filosofo e tra i fondatori della Società internazionale delle carte da gioco, le carte arrivarono nell’ultimo quarto del XIV secolo (quindi tra il 1375 e il 1400) grazie alle Crociate. I Crociati avrebbero scoperto le carte dei musulmani e ci avrebbero giocato nei momenti di noia tra una battaglia e l’altra, in modo non diverso da come oggi i soldati passino il tempo con i videogiochi. Poi le avrebbero portate in patria, dove si sarebbero diffuse tra le classi nobili e ricche.

A sostegno di questa teoria c’è la somiglianza tra le carte usate dai Mamelucchi e le carte spagnole, la cosiddetta baraja, che ha 40 carte e 4 semi (spade, bastoni, coppe e denari) da cui derivano alcune carte da gioco italiane, come le piacentine, le napoletane e le siciliane. Un punto di incontro sarebbe stata Granada, che fu un emirato fino al 1492. I più antichi mazzi arabi sono le cosiddette carte dei Mamelucchi, tre mazzi incompleti custoditi nel Museo Topkapi a Istanbul, in Turchia. Provengono probabilmente dall’attuale Egitto e furono realizzati attorno al XV secolo (anche se alcune sono forse più antiche: sarebbero state prese da mazzi più vecchi per integrare alcune carte perse).

fonte etc clicca e vai


giovedì 10 settembre 2020

umorismo volgare , indecente, maleducato e anche datato - V.M. 18

 Ho fra le mani un aureo libretto praticamente introvabile giacchè reca la scritta "Edizione privata fuori commercio".

Ne è autore un certo John Rame, pseudonimo di un noto artista erotomane fiorentino, che lo ha dato alle stampe per farne regalo agli amici che condividono la sua passione per il sesso e l'erotismo in tutte le sue forme.

Potevo io non possederne una copia? ^___^ Il titolo è: "Vocabolario parziale alquanto toscano e alquanto maschilista del corretto uso della lingua e di altre cose". La data è 1982.

Si tratta di un dizionario del sesso scritto con arguzia sull'esempio del famoso "Dizionario del diavolo" di Ambrose Bierce (e del meno noto, ma brillante "Dizionario della Mano Sinistra" di Levinson).

Poichè non sarà facile che possiate leggerle altrove, vi trascrivo una scelta di definizioni.

Buon divertimento. ^___^


Abbiezione: estremo grado della colpa dal quale è difficile rialzarsi. Anche perchè ci si sta piacevolmente.

Ascella: depilarla, non deodorarla.

Ascensore: ci vorrebbe un segreto per bloccarlo al momento giusto.

Barzelletta: scusa per poter dire impunemente delle zozzate.

Corteggiamento: via lunga per arrivare alla scopata breve.

Dita: additivi o sostitutivi.

Educanda: ragazza da educare a scopare, che intanto fa le seghe

Eppure: si riferisce al cazzo che un minuto fa era duro.

Fallo: vedi "cazzo". Ma la mamma dice non lo fare.

Finca: termine di registro contabile che fa tanto pensare alla fica.

Frigida: donna che non ha trovato il cazzo giusto.

Futuro: tempo nel quale si scoperà chi per ora non ce la dà.

Genitali: organi che se suonati bene danno buona musica.

Glande: testa di cazzo.

Incolume: chi torna da un amore stradale senza malattie veneree.

Inculcare: inculare persuasivamente.

Insperto/a: cattivo amatore, graziosa amatrice.

Innamorarsi: atto romantico e imprudente.

Omissione: fare l'amore senza leccare la passera.

Onore: dignità che le donne perdono scopando, gli uomini non scopando.

Orgasmo: acme del piacere o della simulazione.

Pudore: prurito che avendo perso la "r" si vergogna.

Relitto: passera della vedova.

Resa: il sì della donna che te l'ha fatta sospirare.

Retto: corridoio che si conquista vincendo la rettitudine.

Sangue: segnale d'allarme o di cessato allarme.

Sazietà: voglia di smettere.

Sessantanove: esame di ginnastica alla facoltà di lingue.

Tolleranza: casa idiotamente non più tollerata.

Zio: eufemismo per amante, amante per eufemismo.







roba vecchia **** umorismo datato

La Borsa e l' Amore

L' amore e' un gioco di Borsa nel quale la donna provoca l' alzarsi e abbassarsi del titolo. 

L'uomo, piu' si accanisce nelle sue operazioni finanziarie dell' amore, piu' compromette la solidita' del suo capitale, finche' un giorno il suo capitale e' tanto basso da non alzarsi piu'.

Esaminiamo ora l' amore nei suoi aspetti finanziari: 

chi e' la donna da marito? E' una Borsa di recente formazione, con un capitale intatto, in attesa di chi le fara' la prima apertura di credito.

Nell' amore l' operazione bancaria si riassume cosi': lo sposo con il capitale in mano si presenta allo sportello della banca, la sposa gli comunica che e' disposta a concedergli l' apertura del credito.

Ecco il risultato che segue: "Posizione di banca eccellente, vertiginoso alzarsi del titolo, apertura di borsa, ritiro del primo dividendo dopo nove mesi".

Considerando che la donna e' un biglietto al portatore, e' necessario che l'uomo tenga gli occhi ben aperti, onde evitare che terzi compiano tale operazione.

In tal caso, infatti, il marito che e' il responsabile dell' azienda si troverebbe, contro le norme di legge, ad amministrare frutti non suoi. Tutto cio' dimostra che meglio di tutti fa il seminarista, cioe' l'uomo che amministra di propria mano tutto il suo capitale!

*****************************************************************************

Pene o Internet?

- Nei tempi andati il suo unico scopo era quello di trasmettere informazioni vitali per la conservazione della specie. Ancora oggi c'e' chi la pensa cosi', ma la gran massa lo usa solo per divertimento.

- Non ha coscienza, ne' memoria. Lasciato a se stesso, continuera' a fare le stesse stupide cose che ha sempre fatto.

- Puo' essere online o no. Quando e' online e' piu' divertente, ma distoglie terribilmente dal lavoro.

- E' un ottimo mezzo per comunicare con gli altri. Alcuni trattano questo modo di comunicare con molta serieta', altri come un divertimento passeggero e superficiale. A volte e' difficile capire con che tipo di persona hai cominciato a comunicare, finche' non e' troppo tardi.

- Giocarci e' estremamente divertente, ma attenzione: se non prendi le giuste precauzioni puoi contagiarti con un virus.

- Non ha cervello, eppure esercita una grande influenza sul cervello di chi lo usa.

- Ci sono mille manuali che pretendono di insegnare ad adoperarlo come si deve, ma l' unico modo per goderne veramente a fondo e' sperimentare il piu' possibile.

- In generale gli viene data piu' importanza di quanto non meriti la sua estensione.

- In ogni caso si esagera sempre sulle sue dimensioni.

- Per usarlo bene e' fondamentale sapere dove mettere le mani: toccare il tasto sbagliato puo' avere effetti assolutamente frustranti.

- Se non stai attento a come lo usi ti puo' mettere nei pasticci.

- Ai livelli piu' elementari e' una questione di pura manualita'. Man mano che lo utilizzi per scopi piu' sofisticati, entrano in gioco il cervello, l' intelligenza, la cultura.

- Funziona quando gli pare. A volte, se non stai attento, puo' condizionare la tua vita sociale.

- Puo' diventare un grande argomento di conversazione, ma questo succede soprattutto nelle serate tra soli uomini.

- Una volta che hai cominciato a giocarci e' difficile smettere. Alcuni ci giocherebbero tutto il giorno, se non fossero costretti a lavorare.

- Il mondo e' diviso in due: chi ce l' ha e chi non ce l' ha.

- Chi ce l' ha e' ossessionato dalla paura che gli cada.

- Chi ce l' ha pensa che chi non ce l' ha sia in qualche modo inferiore.

- Chi ce l' ha pensa che gli dia un enorme potere.

- Chi non ce l' ha pensa: sara' anche un bel giocattolo, ma vale la pena di darsi tutto quel daffare per averlo ?

- Chi non ce l' ha pensa che prima o poi dovra' provarlo.

mercoledì 9 settembre 2020

è tempo di ridere ? Settembre 2020

E' TEMPO DI RIDERE ........................................... ( o almeno sorridere ) umorismo dai blog , dai forum .dai ........ insomma dal WEB 

.......................
rubrica a cura di I.O

nei post di questa serie saranno pubblicate barzellette, freddure etc trovate su internet o sentite in giro, possono essere nuove, vecchie, antiche etc , di solito vengono lette prima di essere pubblicate ma a volte ciò non succede quindi leggetevele voi e se ci sono degli errori o inesattezze comunicatelo a chi di dovere .

 p.s.
non a me

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

DEFINIZIONI DIVERTENTI ovvero parole e loro spiegazione parte 2

ADDENDO: urlo della folla quando a Nairobi stai per pestare una merda

BIDET - Detto due volte

BISCIA - Volgarismo in gergo negro per "urina"

COREOGRAFO - Studioso delle mappe della Corea

FAHRENHEIT - Tirar tardi la notte

INCAVOLARSI - Buttarsi in un campo di cavoli

PAPARAZZO - Missile vaticano

ANALISTA (1) - Elenco di buchi del c*lo

ANALISTA (2) - Esaminatore di buchi del c*lo

INTELLETTUALE: individuo capace di pensare per più di due ore a qualcosa che non sia il sesso.

 INTER-VISTA: ciò che si vede tra le gambe dell'intervistata.

 LAVORO DI SQUADRA: possibilità di addossare la colpa agli altri.

 LINGUA: organo sessuale che certi degenerati usano per parlare.

 MAL DI TESTA: anticoncezionale più usato dalla donna degli anni 90.

 MONOGAMO: poligamo represso.

 NANOSECONDO: frazione di tempo che trascorre tra l'accendersi della luce verde del semaforo e il suono del clacson dell'automobile dietro a noi.

 NINFOMANE: termine con il quale un uomo definisce una donna che ha voglia di fare sesso più spesso di lui.

 PESSIMISTA: ottimista con esperienza.

 PRETE: persona che tutti chiamano padre eccetto i suoi figli, che lo chiamano zio.

 PROGRAMMATORE: è colui che ti risolve in modo incomprensibile un problema che non sapevi di avere.

 PSICOLOGO: è colui che guarda tutti gli altri quando una bella donna entra nella stanza.

 STATISTICO: è qualcuno di abile con i numeri ma che non ha sufficiente personalità per essere ingegnere.

 UROLOGO: è il medico che ti guarda l'uccello con disprezzo, te lo tocca con disgusto e ti passa la parcella come se te lo avesse soddisfatto.

*********************************************************************












lunedì 7 settembre 2020

Curriculum vitae

 Curriculum vitae

Il curriculum vitae, o semplicemente curriculum, è un documento redatto al fine di presentare la situazione personale, scolastica e lavorativa di una persona

se ne deduce che ognuno di noi ha un proprio percorso lavorativo e quindi un  Curriculum vitae personale 

Un curriculum vitae è di solito compilato nell'ambito della ricerca del lavoro, ovvero quando si cerca il primo o un diverso impiego. Spesso il curriculum è infatti la prima fonte informativa in base alla quale un datore di lavoro o un selezionatore decide se è interessato a esaminare ulteriormente un candidato per valutarne l'assunzione o la collaborazione.

Esiste in forma cartacea e online, ed è possibile inviarlo direttamente all'azienda che ricerca personale o ad agenzie che offrono servizio di ricerca per conto terzi. In ambito lavorativo è un documento molto importante, da redigere con cura per evitare errori e renderlo di facile e veloce consultazione. Particolarmente importante è modellarlo sulle esigenze della singola persona che lo leggerà, creandone quindi uno diverso per ogni offerta di lavoro cui ci si vuole candidare.


non è necessario sempre compilarlo o presentarlo  , molte volte difatti il lavoro viene trovato tramite conoscenze dirette o per necessità impellenti del datore del lavoro che proprio a causa di dette necessità prende in prova qualsiasi persona si presenti in risposta alla sua richiesta di personale

una volta pronto il curriculum vitae vine consegnato o spedito a ditte etc in cui vogliamo proporci come dipendenti a volte in maniera singola altre massiva

etc etc..

*********************************************************************** 

questo sotto è un esempio di curriculum vitae trovato online ma  compilato però in forma spiritosa quindi serve solo per far sorridere e non per far capire il come compilarlo, per farlo in forma ufficiale e quindi seriosa è possibile trovare numerosi form, esempi, opuscoli etc online quindi se non sapete come farlo etc cercatevelo e studiatevelo per bene sapendo che è da un curriculum vitae ben compilato e denso di informazione che  il vostro probabile futuro datore di lavoro trarrà le informazioni che gli daranno modo di contattarvi,

certo non è con un curriculum vitae ben compilaTO CHE OTTERRETE UN LAVORO SICURO E CONTINUATIVO NEL TEMPO ma bensì da altri fattori quali la veridicità di quanto ivi  scritto, reali capacità ,esistenza effettiva di richiesta di un dato lavoro e così via discorrendo..

***

 1. Cognome/Nome: 

omissis omissis

2. Età : 

30 ma ne dimostro di più

3. Posizione desiderata:

 Orizzontale, e il più spesso possibile, Seriamente: faccio qualsiasi genere di lavoro.

Se potessi permettermi di dettare condizioni, ora non sarei qui.

4. Aspettative di retribuzione: 55 milioni ITL lordi all’anno, più tredicesima, quattordicesima e incentivi extra., se proprio non è possibile, fatemi voi una proposta, sono disponibile a trattare.

5. Formazione: 

si

6. Ultima occupazione: 

Bersaglio preferito di un caporeparto sadico.

7. Ultimo stipendio: 

Al di sotto del mio livello effettivo.

8. Successi tangibili (nell’ambito di questa occupazione):

 un’incredibile collezione di penne biro rubate, attualmente ammirabile nel mio appartamento.

9. Motivi per cui ha lasciato l’occupazione: 

Vedi domanda nr. 6.

10. Disponibilità a partire da: 

Fate voi.

11. Orario di lavoro preferito: 

Dalle 13.00 alle 15.00, il lunedì, il martedì e il mercoledì.

12. Ha delle capacità particolari? 

Naturalmente, ma apprezzabili in un ambiente un po’ più intimo di un ristorante fast-food.

13. Possiamo contattare il suo attuale datore di lavoro? 

Se ne avessi uno, non sarei qui.

14. La sua costituzione fisica le impedisce di sollevare pesi superiori ai 20 kg? 

Dipende. 20 kg di cosa?

15. Ha mai vinto un concorso o ottenuto un riconoscimento?

Un riconoscimento proprio no, ma ho già fatto un paio di volte terno al lotto.

16. Fuma? Solo dopo il sesso.

17. Cosa vorrebbe fare tra 5 anni? Vivere alle Bahamas con un supermodello/a, straricco/a.

Ad essere sinceri, vorrei farlo già da subito, se poteste spiegarmi come riuscirci.

19. Può confermarci che i dati sopra riportati sono completi e veritieri? 

No, ma vi sfido a dimostrare il contrario.

20. Qual è la ragione principale che la spinge a candidarsi presso di noi? Per questa ho due versioni:

1. L’amore per i miei simili, una profonda compassione e la possibilità di aiutare altri a placare la propria fame.

OPPURE:

2. Dei debiti terrificanti.

********************************************************************************************



classifica inufficiale - hit parade canzoni e merda settembre 2020

hit parade canzoni e merda

per questa prima quindicina di Settembre assistiamo alla grande rimonta e conquista del podio di Italo Vegliante che difatti occupa le prime 3 posizioni con 3 sue Hit " e merda ", interessante il riapparire di canzoni ormai date per perdute / scomparse per sempre quali sono quelle di Fogli, meganoidi etc , del tutto scomparse le canzoni dialettali  vedremo quanto 'sto fenomeno durerà e se al prossimo appuntamento la classifica " canzoni 'e merda " manterrà questa caratterizzazione oppure no 

alla prossima da dj memmeghè
***************************************************************************************************

 Italo Vegliante - Leone's Western
   

 Italo Vegliante - Venus
 

Italo Vegliante - Gnagnao
   

 Un metro indietro - Jerry Calà
   

 RICCARDO FOGLI - FATTI MANDARE DALLA MAMMA
   

 2 coglioni così grandi
   

 me so rotto li cojoni
   

 CRISTIANO MALGIOGLIO - IO SARO' IL TUO UCCELLO
 

Vittorio Sgarbi - CAPRA DANCE
  EIACULAZIONE PRECOCE  

 LA MERDA
 

MEGANOIDI - Supereroi contro la municipale
 

lo sai come si chiama..? Maggio 2025