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CLAMOROSI RITROVAMENTI ALL' INTERNO DELLA SFINGE!!! ( continua dall' altra volta )

report a cura dell' Esimio professor Ettore Merdazza docente di storia antica a ca' sua e grande c.b. di fiducia di sua nonna in carriola

n.b.
l' esimio professor Merdazza è misconosciuto al mondo per suo volere ciò nonostante è risaputa la cura certosina che egli dedica all' annotazione di ogni cosa che lui stesso o il suo entourage fa', questa sua meticolosità di registrazione d'ogni evento per quanto insignificante esso sia ci viene oggi d'aiuto visto che possiamo postare una parte dei suoi appunti anche se a sua insaputa, sì perchè in realtà questo report è fatto dall' esimio E. Merdazza ma solo che lui non sà che glielo abbiamo fr.. preso in prestito insomma ce l' ha prestato senza saperlo ...

traduzione a cura di nessuno visto che l' originale era in Italiano ( scritto male ma in Italiano )

paRTE 4

finalmente, lavorando in maniera incessantemente di cavatappo, allargammo il buco abbastanza e così riuscimmo a passare tutti quanti nell' altra stanza in cui, se non avessimo avuto torce in abbondanza, non avremmo visto nulla tanto era buio in quell'anfratto che in tutto misurava poco piu' di 2 metri di larghezza e tanto stretto da costringerci a stare uno in cima all' altro, questo non sarebbe stato nulla se non fosse stato che quelli sopra , come d'altronde noialtri che stavamo sotto , avevano schiacciato della melma puzzolentissima situata poco sotto il foro da noi stesso creato, malgrado il puzzo nauseabondo pero' ci rallegrammo alla notizia che Joseph ci diede di lì a poco; praticamente dall' alto tastando il muro frontale e dopo varie testate a sporgenze varie e vari tagli ai diti dovuti alle affilatissime lame posizionati ad hoc da quegli stronzi dei progettisti che ne pensavano una più del diavolo aveva alfine trovato un' anfratto vuoto probabilmente l' ennesimo passaggio o scappatoia segreta creata dai costruttori come via di fuga finale, Joseph però memore di quanto successogli precedentemente, si rifiutò di passare per primo allora fu fatta una specie di conta dalla quale risultò che ad entrare per primo sarebbe stato Abdul il pestifero così Abdul si incuneo nell' anfratto con le dovute cautele ,con lui aveva un lume ad olio ed una torcia d'emergenza lo vedemmo scomparire nel buio dello stretto cunicolo; dall' esterno ormai vedevamo solo il bagliore della sua lampada ad olio che piano piano però si attenuava sempre di più finche' sparì del tutto non prima di aver fatto un ultimo grande bagliore a cui segui un urlo disumano seguito da un silenzio sordo interotto solo da una specie di sibilo che assomigliava al rumore di uno spiffero ovvero il rumore del vento che con forza passa da una fessura di una porta o altro ,urlammo " ABDULL CI SEI?" " no sono andato via " ci rispose Abdul che aggiunse " ci son sì dove volete che sia andato se son partito ora? " rincuorati chi chiedemmo ulteriormente " e cosa è successo? s'è sentito un urlo" Abdul biascico mezze parole tra cui capimmo solo " mi s'è versato l' olio della lampada che poi ha preso fuoco con una vampata e m'ha tutto strinato . ma non è niente ora proseguo a tastoni tanro che vuoi che succeda? , piu' in la' accendero' la luce d'emergenza che ho paura che sennò finiscono le pile" "OK " rispondemmo " facci sapere quando arrivi" ,,

anche se rassicurati sul fatto che tutto procedeva malgrado l' incidente ci chiedevamo se l' avremo mai rivisto , scacciammo il pensiero malaugurante e ci mettemmo a parlare del piu' e del meno nelle 6 ore successive non avemmo alcuna notizia di Abdul. ormai era notte fonda e ci chiedevamo se non era il caso di tornare al campo quando Abdul spunto con la testa fuori dal tunnel esclamando " cucu' " non sapevamo piu' niente di lui da ore venimmo a sapere dopo che si era addormentato a metà condotto per risvegliarsi per l' appunto dopo 6 ore esatte , risvegliatosi abdul aveva ripreso l' ispezione del tunnel ma confondendo la direzione di marcia era risbucato esattamente da dove era entrato , quando lo vedemmo gli chiedemmo in coro " allora che hai trovato ?" e lui bugiardo come pochi disse che di roba ce n' era ma che lui non l' aveva vista che gli eran finite le pile , alla domanda " e come mai ora funziona ? " rispose con un laconico " lo sai te ? " poi ci chiese delle torcie di ricambio noi gliele demmo e lui le prese dopodichè rigiratosi riprese l' esplorazione che questa volta duro pochissimo , praticamente dopo solo 1 minuto e 45 secondi sentimmo un ulrlo seguito da un tonfo sordo a cui seguirono ancora una sequela di accidenti ed improperi che ci fecero pensare a tutti in contemporanea " o cosa sarà successo?, ma che nel contempo ci rassicuro sul suo stato vitale . urlammo "che è successo?" Abdul ci rispose " niente sono finito in un buco e son cascato direttamente al piano di sotto sopra un qualcosa di appuntito che mi s'è attaccato alle chiappe , ora vedo di levarmelo e poi guardo se c'e una porta o se anche voi dovete passare dal cunicolo" aveva appena finito di parlare quanto si senti un casino enorme come il rumore di un frana, dopo poco un polverone ci raggiunse ricoprendoci tutti e spengendo contemporaneamente le luci ad olio che avevamo sparso tutt' intorno , nel buio piu' completo ci guardavamo senza vederci finche' non sapendo che fare appoggiai con cautela una mano al muro poco distante, non l' avessi mai fatto, venni morso all' istante da , e lo seppi subito dopo, Abdul il quale nel levarsi il puntale che gli si era conficcato nel sedere a seguito della caduta aveva contemporaneamente tirato un legaccio collegato al puntale stesso, che aveva fatto aprire una porta proprio dietro me oltre che azionare una primitiva trappola che consisteva nel far franare dal' alto una mezza tonnellata di sabbia rossa mista a ghiaino di fiume non scelto che nelle intenzioni originali avrebbe dovuto sotterrare sotto se stessa lui o chiunque si fosse trovato ad azionarla al suo posto fatto sta che per reazione automatica gli diedi un calcio , lo presi dritto nei coglioni , per questo il povero Abdul inizio' a saltare tutt' intorno facendo scattare altre sett'otto trappole che fortunatamente non uccisero nessuno ma , e meno mele , aprirono delle piccole ferritoie attraveso le quali passava una piccola luce che basto' pero' a farci ritrovare le nostre torce e a farcele riaccendere , oltre che a farci capire dove eravamo al momento ognuno di noi, Philips era sdraiato per terra e con un cencio in testa faceva finta di essere una mattonella scheggiata, elenoire invece s'era appisolata sopra una statua raffigurante un gatto reale abdul continuava a saltellare come un matto correndo per il piccolo corridoio gli altri erano spariti, mi diedi un contegno e con 2 frustate feci rialzare Philips che poi sveglio' Elenoire con uno spintone questa appena ripresasi dalla dormita esclamo " è gia ora di colazione?! " gli risposi di si dopodiche' sparai un petardo ai suoi piedi risvegliandola completamente dal torpore in cui si trovava ............. tralasciando quanto successe poco dopo passo direttamente alla parte in cui tutti insieme vedemmo con nostra grande meraviglia cosa avevamo alle spalle.....

( continua )

prossimamente un' altro estratto dal diario segreto del dottor Merdazza non mancate.....

http://blog.libero.it/ALFCOSMOS/7316301.html


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