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E FATTELA UNA CANTATA !

rubrica che fornisce il necessario per farsi una cantata in proprio , fare una bella cantata liberatoria ogni tanto distende il sistema nervoso , in questo caso poi esegue anche un test veloce sulla vista, sulle capacita di lettura , sull 'udito ( se qualcuno dall' appartamento di fronte vi bussa urlandovi " e basta !!! " vuol dire che siete o sordo o mezzo umbriaco ) il test si puo' eseguire anche in 2 o piu' persone in tal caso fornisce ulteriori test quali la capacita' di sincronizazzione col prossimo , etc etc
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e fattela una cantata ! " special canzoni da comitiva

quel mazzolin dei fiori



Quel mazzolin di fiori
che vien dalla montagna
Quel mazzolin di fiori
che vien dalla montagna
e guarda ben che no 'l se bagna
che lo voglio regalar.
e guarda ben che no 'l se bagna
che lo voglio regalar.

Lo voglio regalare,
percheè l'è un bel mazzetto.
Lo voglio regalare,
percheè l'è un bel mazzetto.
Lo voglio dare al mio moretto
questa sera quando 'l vien.
Lo voglio dare al mio moretto
questa sera quando 'l vien.

Sta sera quando 'l viene
sarà una brutta sera
Sta sera quando 'l viene
sarà una brutta sera.
e perchè sabato di sera
lu non l'è vegnù da me.
e perchè sabato di sera
lu non l'è vegnù da me.

Non l'è vegnù da me
l'è andà dalla Rosina.
Non l'è vegnù da me
l'è andà dalla Rosina.
e perchè mi son poverina
mi fa pianger e sospirar.
e perchè mi son poverina
mi fa pianger e sospirar.

Mi fa pianger e sospirare,
sul letto dei lamenti
Mi fa pianger e sospirare,
sul letto dei lamenti
cosa mai diran le genti,
cosa mai diran di me?
cosa mai diran le genti,
cosa mai diran di me?

Diran che son tradita
Tradita nell'onore
Diran che son tradita
Tradita nell'onore
e a me mi piange il core
e per sempre piangerà.
e a me mi piange il core
e per sempre piangerà.
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o bella ciao



Questa mattina mi sono alzato,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Questa mattina mi sono alzato
ed ho trovato l'invasor.

O partigiano, portami via,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Bel partigiano, portami via,
che mi sento di morir.

E se io muoio da partigiano,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E se io muoio da partigiano,
tu mi devi seppellir.

E seppellire lassù in montagna,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E seppellire lassù in montagna
sotto l'ombra di un bel fior.

E le genti che passeranno
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E le genti che passeranno
Mi diranno «Che bel fior!»

«È questo il fiore del partigiano»,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
«È questo il fiore del partigiano
morto per la libertà!» »
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l' uva fogarina



♪♪ Ma quant'è bella l'uva fogarina, ma quant'è bello saperla vendemiar, a far l'amore con la sua bella, a far l'amor in mezzo ai pra' ♪♪

testo
Diridin din din, diridin din dìn
diridin din din, diridin din din
diridin din din, diridin din din
diridin din din, diridin din din

Oh com'è bella l'uva fogarina
oh com'è bello saperla vendemmiar
a far l'amor con la mia ohi bella
a far l'amore in mezzo al prà.

Oh com'è bella l'uva fogarina
oh com'è bello saperla vendemmiar
a far l'amor con la mia ohi bella
a far l'amore in mezzo al prà.

Diridin din din, diridin din din
diridin dìn din, diridin din din
diridin din din, diridin din din
diridin din din, diridin din din

Oh com'è bella l'uva fogarina
oh com'è bello saperla vendemmiar
a far l'amor con la mia ohi bella
a far l'amore in mezzo al prà.

Filar no la vol filar
cusir non lo sa far
il sol de la campagna
il sol de la campagna

Filar no la vol filar
cusir non lo sa far
il sol de la campagna
la dis che'l ghe fa mal.

Teresina imbriacona
poca voeuja de lavorà
la s'è tolta ona vestaja
la gh'ha ancora da pagà.

Filar no la vol filar
cusir non lo sa far
il sol de la campagna
il sol de la campagna

Filar no la vol filar
cusir non lo sa far
il sol de la campagna
la dis che'l ghe fa mal.

Oh com'è bella l'uva fogarina
oh com'è bello saperla vendemmiar
a far l'amor con la mia ohi bella
a far l'amore in mezzo al prà.

Diridin din din, diridin din din
diridin din din, diridin din din
diridin dín din, diridin din din
diridin din din, diridin din din.
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La Società dei Magnaccioni


testo


LA SOCIETÀ DEI MAGNACCIONI

Fatece largo che passamo noi,
sti giovanotti de sta Roma bella,
semo regazzi fatti cor pennello,
e le regazze famo innamorà.
e le regazze famo innamorà.

Ma che ce frega, ma che ce importa,
se l'oste ar vino c'ha messo l'acqua,
e noi je dimo, e noi je famo,
c'hai messo l'acqua, e nun te pagamo, ma però,
noi semo quelli, che ja risponnemo n'coro,
è mejo er vino de li Castelli
che de sta zozza società.

Ce piacciono li polli, l'abbacchi e le galline,
perchè so senza spine,
nun so come er baccalà.
La società de li magnaccioni,
la società de la gioventù,
a noi ce piace de magna' e beve,
e nun ce piace de lavora'.

Osteee!!

Portace n'artro litro,
che noi se lo bevemo,
e poi ja risponnemo
embe', embe', che c'è?

E quando er vino, embe',
ciariva ar gozzo, embe',
ar gargarozzo, embe',
ce fa n'ficozzo, embe'.

Pe falla corta, per falla breve,
mio caro oste portace da beve,
da beve, da beve, zan zan.

Ma si per caso la socera more
se famo du spaghetti amatriciana,
se famo un par de litri a mille gradi,
s'ambriacamo e n'ce pensamo più
s'ambriacamo e n'ce pensamo più.

Che ciarifrega, che ciarimporta,
se l'oste ar vino c'ha messo l'acqua,
e noi je dimo, e noi je famo,
c'hai messo l'acqua, e nun te pagamo, ma però,
noi semo quelli, che jarisponnemo n'coro,
è mejo er vino de li Castelli
che de sta zozza società.

È mejo er vino de li Castelli
che de sta zozza società parapappappa'.
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ritornelli un po' ose' ( alcuni v.m. 18 )

le osterie etc
- di queste non si mettoni i testi perche va' bene gia cosi' va'!

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