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magazine è la versione digitale della rivista "magazine " che non è mai stata publicata o distribuita in nessuna edicola e di cui si dubita persino dell' effettiva esistenza

balletto con finale da urlo





l' urlo l' ha fatto il ballerino verso il finale.
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Golfo Del Messico, la BP: “la perdita di petrolio è stata fermata

dal nostro inviato I.O. l' intervista esclusiva al resonsabile BP in persona

legenda
n = noi
bp = bp

n -allora come avete fatto a fermare la perdita ?

bp - è stato semplice abbiamo messo davanti alla perdita un cartello con su' scritto " STOP ! " seguito da uno col divieto di accesso e la perdita s'e' fermata, le possibili multe sono un ottimo deterrente per chiunque sa'?

n - ?????!!! vabbe ?, ma cos'è quello zampillo? ( indichiamo un punto alle spalle del rappresentante bp )

bp - quale ? ce ne sono talmente tanti

descrizione - il responsabile bp si gira un po' attorno poi si rigira verso noi ma noi siam spariti che di discorsi a bischero ne abbiam le palle piene , siamo quasi a casa che ci accorgiamo di avere nel furgoni 30 bidoni di benzina, un tubo talmente grosso che non si sa' che farci, delle attrezzature miste piu una ventina di scatoloni ancora da aprire , che fare ? ritornare indietro a vedere di chi sono? , e se poi troviamo chiuso? no, no meglio immagazzinare che magari prima o poi ci serve qualcosa

bp - ma dov'è finito quel tale ? e sopratutto dove sono finiti gli scatoloni coi tappi da tappare la perdita? e le vettovaglie ? e gli elettrodomestici e le .........?

n - gnam, gnam. gnam, buurp""!

bp - aho'!, c'e da riordinare tutto che non possiamo mica dire che oltre alla perdita di petrolio abbiamo perso i tappi da tapparla e tutto il resto , su' via, via, ordinare, ordinare!!.

fine intervista ( ah! il tempo tiranno )
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console

fable 3 . filmato





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notizie vere che paion false trovate girando per il web

tratta dal Tirreno " Assalito da un capriolo impazzito "

Morsi e testate a un anziano contadino che finisce all'ospedale

.«È sbucato dal nulla, è stato un attimo, mi ha colpito al petto, un colpo tremendo, poi mi ha morso... Ero terrorizzato...». Comincia così il drammatico racconto di Gaetano Grassi, aggredito da un grosso animale mentre stava lavorando alla sua vigna. Un cinghiale, pensava il signor Gaetano (e così sembrava plausibile). No, un capriolo, un capriolo impazzito.

Altro che "bambi" (anche se il bambi è, a esser precisi, il cerbiatto, cucciolo del cervo) schivo e pauroso. Quel capriolo si è avventato come una furia sul povero nonno Gaetano, 88 anni, ma una fibra da contadino ancora integra. Facendogli parecchio male.

Un attacco che ha dell'incredibile. E non solo perchè mai si era sentito dire di un cerbiatto che aggredisce e morde un uomo. Ma anche perchè l'episodio è avvenuto (sabato mattina scorso) in un appezzamento di terreno a meno di 200 metri in linea d'aria dall'abitato del Mirteto. Vale a dire alla periferia del centro di Massa.

Nonno Gaetano era intento a legare la vigna su una piana a poca distanza dalla sua abitazione di via Foce, solo e silenzioso. Come solitario e silenzioso è stato il cerbiatto. Che senza alcuna causa scatenante ha caricato l'omino e lo ha morso ripetutamente. Il signor Gaetano si è difeso come ha potuto, cercava di trattenerlo tirandolo per le orecchie; poi è caduto nella piana sottostante: la sua salvezza, a quel punto, infatti, il cerbiatto si è allontanato nella boscaglia.

Sanguinante e dolorante, l'anziano è riuscito a raggiungere la sua abitazione e a chiedere aiuto. I primi soccorsi sono arrivati da alcuni muratori che stanno lavorando a una casa vicina.

Al pronto soccorso, dove è arrivato in ambulanza, è stato medicato e "ricucito". Una ferita da morso che ha richiesto alcuni punti di sutura all'avambraccio destro; un'altra ferita al polpaccio destro anch'essa provocata da un morso, una forte contusione al torace causata dalla carica dell'animale; graffi ed ematomi vari sul petto, sulla pancia sulla schiena: così è stato conciato nonno Gaetano. Ricoverato a scopo precauzionale per una notte, l'uomo è stato poi dimesso. Guarirà in dieci giorni, dice il referto dei medici.

Ora è nel letto di casa, dolorante ancora un po' sotto choc. «Un cinghiale, è stato un cinghiale», mormora. E il figlio Beniamno, la nuora e i nipoti gli credono. D'altra parte quale altro animale può attaccare con quelle modalità?

Ma non è stato così. Ieri mattina sul vigneto sopra via Foce sono saliti gli uomini della Polizia provinciale. E subito si sono resi conto che qualcosa non tornava nel racconto della vittima dell'aggressione. Non c'erano orme visibili dei pesanti zoccoli di un cinghiale. Allora si sono inoltrati nell'oliveto abbandonato poco distante in cerca di altri indizi. E qui la sorpresa. Fatta poca strada, hanno scorto tra la vegetazione un bell'esemplare di capriolo. Un maschio, sui 25 chili. L'animale non sembrava intimorito, anzi. Anzi, ha caricato di nuovo, puntando verso uno degli agenti della polizia venatoria, che l'ha tenuto a distanza a pedate.

Con il telefonino, gli uomini della polizia provinciale hanno avvertito il servizio veterinario dell'Asl. Sulla foce sono accorsi il dottor Armando Tognoni e gli operatori sanitari Massimo Francini e Carlo Angelotti. Un tiratore scelto quest'ultimo, che con una carabina ad aria compressa ha sparato un dardo narcotizzante al capriolo feroce (la sostanza iniettata ha solo un effetto anestetizzante e non causa danni all'organismo). L'animale è stato portato al centro Wwf di Ronchi, si tratterà ora di capire il perchè della aggressività del soltamente mite cerbiatto, quali cause possano averlo indotto ad avvicinarsi alle case e ad attaccare l'uomo. Forse una perdita dell'orientamento, l'effetto di qualche sostanza ingerita?

I veterinari dell'Asl non si sbilanciano: «Una cosa che ci lascia parecchio perplessi», dice il dottor Armando Tognoni.

fonte - il Tirreno.it
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scoperto un nuovo modo di fare la spesa risparmiando e parecchio!!




questo è il metodo trovato da alcuni, per fortuna ancora pochi. personaggi; praticamenet essi aspettano le persone che escono dai supermercati col carretto poi mentre quest' ultime porrtano il carretto dela spesa a posto magari dimenticandosi lo sportelllone aperto o comunque lasciando la macchina aperta rubano parte o tutta la spesa risparmiando cosi' non il 20 o il 50 % ma il centoper cento a danno pero' del malcapitato compratore che oltretutto ridovra' ripetere la spesa appena effettuata e dai personaggi sopradescritti rubata
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